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    Fermo pesca, Ministero Lavoro: al via domande per indennità 2023

    (Teleborsa) – Il ministero del Lavoro ha comunicato che da oggi e fino al 31 marzo è possibile presentare domanda per ricevere l’indennità per il fermo delle attività di pesca. Il decreto interministeriale n. 11 del 9 ottobre scorso dispone che per il 2023 è riconosciuta un’indennità giornaliera onnicomprensiva fino a un importo massimo di 30 euro in caso di sospensione dal lavoro derivante da misure di arresto temporaneo obbligatorio e non obbligatorio. Le imprese interessate a ricevere l’indennità potranno presentare una singola istanza per ciascuna unità di pesca presente in azienda, esclusivamente tramite il sistema telematico “CIGSonline”, non essendo ammesse altre modalità di presentazione. LEGGI TUTTO

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    Minimum tax, in vigore nuove norme per la tassazione delle imprese nell’UE

    (Teleborsa) – Oggi entrano in vigore nuove norme innovative dell’UE che introducono un’aliquota minima di imposizione effettiva del 15% per le società multinazionali attive negli Stati membri dell’UE. Il quadro apporterà maggiore equità e stabilità al panorama fiscale nell’UE e a livello mondiale, rendendolo nel contempo più moderno e più adatto al mondo digitale globalizzato di oggi. L’entrata in vigore delle norme minime in materia di imposizione effettiva, concordate all’unanimità dagli Stati membri nel 2022, formalizza l’attuazione da parte dell’UE delle cosiddette norme del secondo pilastro concordate nell’ambito dell’accordo globale sulla riforma fiscale internazionale del 2021.Sebbene quasi 140 giurisdizioni in tutto il mondo abbiano ora aderito a tali norme, l’UE è stata all’avanguardia nel tradurle in leggi vincolanti. Riducendo l’incentivo per le imprese a trasferire gli utili verso giurisdizioni a bassa imposizione fiscale, il secondo pilastro limita la cosiddetta “corsa al ribasso”, ossia la battaglia tra i paesi per abbassare le aliquote dell’imposta sul reddito delle società al fine di attrarre investimenti. Il secondo pilastro sta già dando risultati, con una serie di giurisdizioni a tassazione zero che hanno annunciato l’introduzione di un’imposta sul reddito delle società per le società che rientrano nell’ambito di applicazione.Le norme si applicheranno ai gruppi di imprese multinazionali e ai gruppi nazionali su larga scala nell’UE con ricavi finanziari complessivi superiori a 750 milioni di euro l’anno. Si applicheranno a qualsiasi grande gruppo, nazionale o internazionale, la cui società madre o una controllata sia ubicata in uno Stato membro dell’UE.La direttiva comprende un insieme comune di norme sulle modalità di calcolo e di applicazione di un’imposta integrativa dovuta in un determinato paese qualora l’aliquota d’imposta effettiva sia inferiore al 15%. Se una controllata non è soggetta all’aliquota effettiva minima in un paese estero in cui ha sede, lo Stato membro della società madre applica anche un’imposta integrativa su quest’ultima. La direttiva garantisce inoltre un’imposizione effettiva nel caso in cui la società madre sia situata al di fuori dell’UE in un paese a bassa imposizione che non applica norme equivalenti.”Questo nuovo anno inaugura una nuova era per la tassazione delle grandi multinazionali – ha dichiarato Paolo Gentiloni, Commissario Ue per l’Economia –. L’entrata in vigore in Europa e nelle giurisdizioni di tutto il mondo di questa storica riforma segna un importante passo avanti verso un sistema più equo di tassazione delle società. Riducendo l’incentivo per le imprese a trasferire gli utili verso giurisdizioni a bassa imposizione fiscale, le nuove norme contribuiranno a frenare la cosiddetta “corsa al ribasso” sulle aliquote dell’imposta sul reddito delle società nell’UE e a livello mondiale. Incoraggio tutti i firmatari dell’accordo sulla tassazione globale a passare ai fatti e ad attuare rapidamente questa riforma fondamentale, che potrebbe generare 220 miliardi di dollari in più all’anno per aiutare i paesi di tutto il mondo a finanziare investimenti essenziali e servizi pubblici di alta qualità. LEGGI TUTTO

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    USA, frena crescita spese costruzioni a novembre

    (Teleborsa) – Sale, ma meno delle attese la spesa per costruzioni in USA a novembre 2023. Il dato, comunicato dal Dipartimento del Commercio americano, si attesta a 2.050,1 miliardi di dollari, registrando una crescita dello 0,4% su base mensile, rispetto al +0,5% delle stime degli analisti, ed a un ritmo più lento rispetto al +1,2% di ottobre (rivisto da un preliminare +0,8%). Su base annua si è visto invece un incremento dell’11,3%. LEGGI TUTTO

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    USA, l’attività manifatturiera resta in fase di contrazione a dicembre

    (Teleborsa) – Continua a mostrare un declino l’attività manifatturiera degli Stati Uniti a dicembre 2023. Lo conferma l’indice dei direttori acquisto delle aziende elaborato da S&P Global, che segnala una fase di contrazione dell’economia.Nell’ultimo mese dell’anno, l’indice PMI manifatturiero si è portato a 47,9 punti, contro i 49,4 di novembre. Si tratta di una revisione al ribasso rispetto ai 48,2 del consensus e della stima preliminare. L’indice si conferma dunque sotto la soglia chiave di 50 punti che fa da spartiacque tra espansione (sopra 50 punti) e contrazione (sotto 50 punti) dell’attività. LEGGI TUTTO

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    Automotive, Mimit: 1 febbraio riunione tavolo per presentare nuovo piano incentivi

    (Teleborsa) – Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha convocato un incontro plenario del tavolo Automotive per giovedì primo febbraio: la riunione avrà luogo a Palazzo Piacentini, sede del ministero, e sarà presieduta dal ministro Adolfo Urso. Nel corso dell’incontro, a cui parteciperanno i principali rappresentanti delle imprese del settore, oltre alle organizzazioni della filiera, verrà illustrato il nuovo Piano degli incentivi per il settore automotive di prossima attivazione. Pilastri del Piano sono lo svecchiamento del parco auto – col sostegno ai redditi piu’ bassi – e il rilancio della produzione di veicoli in Italia; sono inoltre previsti il raddoppio degli incentivi per Taxi e Ncc e l’avvio in forma sperimentale della formula del leasing sociale. Nel frattempo sono state calendarizzate le riunioni dei gruppi di lavoro previsti dal tavolo Stellantis dedicati al mercato, alla competitività, alla componentistica, al lavoro e alla ricerca e sviluppo. Tra lunedì 22 e mercoledì 24 gennaio 2024 si terranno le prime cinque riunioni. Inoltre, nel corso del mese di febbraio, sono programmate ulteriori due convocazioni per ogni singolo gruppo di lavoro, per un totale di 15 incontri nel periodo. LEGGI TUTTO

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    Pronto soccorso sotto assedio: in migliaia attendono ricovero

    (Teleborsa) – Pronto soccorso sotto assedio in questi ultimi giorni di festività e aumentano in modo preoccupante i tempi di attesa dei pazienti che necessitano di un ricovero. “Solo nel Lazio – spiega Fabio De Iaco, presidente della Società italiana di medicina di emergenza urgenza (Simeu) – i pazienti in attesa di ricovero nei Ps sono al momento oltre 1100; arrivano a 500 in Piemonte, mentre in Lombardia i ricoveri ordinari sono stati sospesi proprio a causa del sovraffollamento”.”A livello nazionale – prosegue De Iaco – stiamo registrando una fortissima pressione su tutti i Ps ed in varie regioni sono stati attivati i piani contro il sovraffollamento da parte di ospedali e aziende sanitarie. I piani sono mirati al reperimento di ulteriori posti letto ma, dal momento che i posti letto ospedalieri sono cronicamente insufficienti, in pratica non si può fare altro che sottrarre letti ad altre specialità come ad esempio la chirurgia. Il problema, ovviamente, non si risolve in questo modo. Stiamo cercando di garantire il servizio, ma ci troviamo in una situazione di difficoltà estrema. A Torino ad esempio non abbiamo previsto ferie nel periodo natalizio. I medici non bastano e non c’era possibilità di mandarli in ferie. In alcuni casi, si è potuto garantire il riposo almeno per una delle festività, ma nella grande maggioranza i medici a Torino hanno lavorato senza interruzioni in tutto questo periodo. Le ferie, se qualche azienda ospedaliera è riuscita a prevederle rappresentano ormai un lusso”. A prevalere, prosegue, sono le “patologie respiratorie, soprattutto tra gli anziani: il Covid è in leggera flessione in quest’ultima settimana, mentre l’influenza imperversa, ma sono varie le patologie respiratorie dovute anche ad altri virus”. Da qui l’invito di De Iaco a vaccinarsi: “C’è ancora tempo, sia contro l’influenza che il Covid, ed è importante farlo. Dopo la festa della Befana riapriranno infatti le scuole e prevediamo un ulteriore incremento dei casi”. LEGGI TUTTO

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    Energia, la denuncia di UNC: ora l’utente pagherà penale per il recesso

    (Teleborsa) – A partire dal 1° gennaio 2024 i fornitori di energia elettrica hanno la facoltà di applicare un onere a carico del cliente che esercita il recesso prima dello scadere del contratto, nel caso di offerte a prezzo prezzo fisso e se la durata del prezzo o del contratto è per un tempo determinato (solitamente 12 o 24 mesi). “Una vergogna! Abbiamo chiesto inutilmente e ripetutamente a Governo e Parlamento, depositando le osservazioni al disegno di legge sulla concorrenza appena varata, di abrogare l’art. 7, comma 5 del Decreto Legislativo n. 210 dell’8 novembre 2021, che prevede che il fornitore di energia elettrica possa far pagare ai clienti una somma di denaro in caso di recesso anticipato da un contratto di fornitura a tempo determinato o a prezzo fisso” afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori.”Purtroppo, il Parlamento, dimostrando di voler stare dalla parte delle compagnie energetiche che stanno facendo extraprofitti milionari e non da quella delle famiglie, in barba alla libera concorrenza, che prevede la perfetta mobilità del consumatore, non ha accolto la nostra richiesta” prosegue Vignola.”Un fatto ancor più grave se si considera che proprio ora sta per essere eliminato il mercato tutelato e che, quindi, le famiglie, non informate su quello che devono correttamente fare per evitare di pagare di più, non essendo mai partita la campagna informativa, dovrebbero almeno essere lasciate libere di cambiare fornitore in caso di fregature. Insomma, dopo il danno la beffa!” conclude Vignola. LEGGI TUTTO

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    Ddl Concorrenza, Mattarella firma ma manda rilievi al Governo

    (Teleborsa) – Il 30 dicembre 2023 il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha promulgato la legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022 e oggi ha inviato al Presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa, al Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, e al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni una lettera di osservazioni nella quale sottolinea “i profili di contrasto con il diritto europeo” e rilevando come siano “indispensabili, a breve, ulteriori iniziative di Governo e Parlamento”. “Il contesto che viene a determinarsi presenta caratteristiche molto simili a quello oggetto della mia lettera del 24 febbraio scorso. I profili di contrasto con il diritto europeo e con decisioni giurisdizionali definitive accrescono l’incertezza del quadro normativo, determinando la necessità di garantire la certezza del diritto e l’uniforme interpretazione della legge da parte di tutti i soggetti coinvolti.Così come ho osservato riguardo alla vicenda delle concessioni demaniali, ciò rende indispensabili, a breve, ulteriori iniziative di Governo e Parlamento”, scrive il Capo dello Stato sul ddl Concorrenza, concentrandosi in particolare sulle assegnazione delle concessioni per il commercio su aree pubbliche. LEGGI TUTTO