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    Manovra, Giovani Commercialisti: “Bene revisori MEF fuori da società, ma attenzione a responsabilità e compensi”

    (Teleborsa) – “Non prevedere l’obbligo di inserire un componente dell’organo di controllo o del revisore legale nominato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nelle società che ricevono contributi pubblici, anche indiretti, superiori a 100 mila euro, è una buona notizia. L’Unione aveva da subito espresso una forte contrarietà a tale previsione, richiedendo l’eliminazione del discusso articolo 112 dalla Legge di Bilancio 2025, come poi avvenuto nella versione finale. Un passo avanti che giudichiamo positivo, le istituzioni hanno ascoltato l’Unione e le voci di protesta che arrivavano dalla categoria, e non solo. Ma adesso, sempre in ottica costruttiva, bisognerà correggere insieme anche alcune criticità relative alla responsabilità e ai compensi per l’incarico che ne deriva”. Lo afferma Francesco Cataldi, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.”La nuova versione del testo – sottolinea Michela Boidi, consigliera dell’Unione – richiede che l’organo di controllo accerti che l’utilizzo dei contributi sia avvenuto nel rispetto delle finalità per i quali i medesimi sono stati concessi e ne relazioni annualmente al MEF: tale controllo spetterà per i contributi considerati significativi, i cui parametri saranno stabiliti da un apposito decreto. Questa previsione normativa determina a nostro avviso una nuova e importante estensione di responsabilità in capo ai sindaci, la cui attività è giàoggi considerata quella con il più alto rischio professionale. Diventa a maggior ragione cruciale l’attesa e auspicata modifica dell’art.2407 c.c., a prima firma dell’onorevole Schifone”.Serena Giannuzzi, membro dei probiviri Ungdcec, rimarca infine come “occorre prestare attenzione alla valorizzazione di questo adempimento. Riteniamo necessario – prosegue – che, almeno nel decreto attuativo, venga previsto l’obbligo per l’assemblea dei soci di deliberare annualmente un compenso aggiuntivo spettante all’organo di controllo in presenza di contributi da rendicontare e che questo sia determinato adeguatamente rispetto all’attività da svolgere e alle responsabilità che ne derivano”. LEGGI TUTTO

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    Netflix-FIFA, accordo per trasmissione dei Mondiali femminili del 2027 e 2031 in USA

    (Teleborsa) – FIFA e Netflix hanno firmato un accordo relativo ai diritti esclusivi negli Stati Uniti per la Coppa del Mondo femminile del 2027 e del 2031, in quello che rappresenta un annuncio storico per il calcio femminile.La FIFA Women’s World Cup sarà la prima competizione ad essere acquisita per intero da Netflix. La Coppa del Mondo femminile 2027 si svolgerà in Brasile dal 24 giugno al 25 luglio 2027, mentre la nazione ospitante dell’edizione 2031 sarà decisa a tempo debito.”Questo è un momento storico per i diritti dei media sportivi – ha affermato il presidente della FIFA, Gianni Infantino – Come marchio di punta e nuovo partner a lungo termine della FIFA, Netflix ha dimostrato un livello molto forte di impegno per la crescita del calcio femminile. Questo accordo invia un forte messaggio sul valore reale della FIFA Women’s World Cup e del calcio femminile globale”.Oltre a offrire la copertura in diretta, Netflix produrrà serie di documentari esclusivi in ??vista di entrambi i tornei, mettendo in luce le migliori giocatrici del mondo e la crescita globale del calcio femminile.”Ho visto crescere enormemente il tifo per la Coppa del Mondo femminile FIFA, dall’atmosfera elettrica in Francia nel 2019, fino all’incredibile energia che abbiamo visto in Australia e Nuova Zelanda l’anno scorso – ha affermato Bela Bajaria, Chief Content Officer di Netflix – Portare questo torneo iconico su Netflix non significa solo trasmettere in streaming le partite, ma anche celebrare le giocatrici, la cultura e la passione che guidano l’ascesa globale dello sport femminile”. LEGGI TUTTO

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    Manovra, il governo incassa la fiducia con 211 sì

    (Teleborsa) – Il governo incassa alla Camera la fiducia sulla Manovra con 211 voti a favore e 117 contrari. Dopo una breve pausa dei lavori sulla manovra per la votazione sulle dimissioni di Enrico Letta, l’Assemblea di Montecitorio ha ripreso l’esame e il voto sugli ordini del giorno alla legge di bilancio. Alle 20 è prevista la Nota di variazione, alle 21 inizieranno le dichiarazioni di voto finali, riprese in diretta tv e intorno alle 22,30 il voto finale sul provvedimento. La manovra passerà poi al Senato per la seconda lettura.”In manovra abbiamo individuato regole e risorse per sostenere il tessuto produttivo del mezzogiorno, confermando fino al 2029 decontribuzione sud” ha detto la ministra del Lavoro, Marina Calderone.Ma per la Cgil il provvedimento “accelera declino economico paese e impoverisce fasce popolari. Il giudizio sulle scelte di politica economica del governo per il 2025 è, infatti, per la Cgil “gravemente negativo”. “Non si intravede – sottolinea in una nota il segretario confederale della Cgil, Christian Ferrari – un solo provvedimento in grado di invertire il declino economico del Paese e la crescita anemica del Pil. Anzi, i tagli lineari alla spesa pubblica e agli investimenti peggioreranno la situazione, comprimendo ancor di più la domanda interna e impedendo di mettere in campo una politica industriale all’altezza delle sfide cruciali che abbiamo di fronte: la transizione digitale, energetica ed ecologica del nostro sistema produttivo. Le conseguenze saranno immediate e molto concrete. Si moltiplicheranno le crisi aziendali, aumenterà la richiesta di cassa integrazione, i livelli occupazionali, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, ne risentiranno. Lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, che hanno sopportato un brutale impoverimento causato da una fiammata inflattiva cui non è stato posto alcun rimedio significativo, subiranno – aggiunge Ferrari – anche gli effetti dell’indebolimento di un welfare sempre meno pubblico e meno universalistico, del definanziamento del Servizio sanitario nazionale, dell’Istruzione e della Ricerca, della riduzione dei trasferimenti agli Enti locali”. Inoltre, il segretario confederale sottolinea che “non ci sarà alcuna risposta neppure sul piano previdenziale” e “le nuove generazioni, che soffrono sulla loro pelle una precarietà che da lavorativa sempre più spesso si trasforma in esistenziale, continueranno a lasciare il nostro Paese per cercare opportunità di realizzazione all’estero”. Secondo Ferrari “a guadagnarci saranno, ancora una volta, chi sta accumulando profitti, grandi patrimoni e rendite, cresciuti a dismisura, e gli evasori, per i quali viene escogitato ogni sistema possibile e immaginabile per consentirgli di continuare a non rispettare i loro doveri fiscali”. LEGGI TUTTO

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    Euro Zona, fiducia consumatori dicembre peggiora a -14,5 punti

    (Teleborsa) – Segnali di peggioramento per la fiducia dei consumatori europei a dicembre 2024. La stima flash dell’ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), evidenzia che il sentiment dei consumatori nell’eurozona è ancora negativo e scende a -14,5 punti rispetto ai -13,8 di novembre.Il dato è anche peggiore delle attese degli analisti (-14 punti).Nel complesso dell’Unione europea l’indicatore è pari a -13,4 punti (-1 punto percentuale)(Foto: Mika Baumeister on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, fiducia consumatori Università del Michigan dicembre confermata a 74 punti

    (Teleborsa) – Confermato in rialzo l’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Università del Michigan, che ha pubblicato la stima definitiva. Nel mese di dicembre 2024, l’indice sul consumer sentiment si è attestato a 74 punti dai 74 della lettura preliminare e dai 71,8 del mese precedente.Rivista al rialzo la componente relativa alle aspettative, che si posiziona a 73,3 punti da 76,9 di novembre e dai 71,6 del preliminare, mentre quella sulla condizione attuale è stata ritoccata a 75,1 punti dal preliminare di 77,7 punti e dai 63,9 del mese precedente.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Gruppo Ciro Paone, finanziamento di 10 milioni di euro da fondi Azimut con garanzia SACE

    (Teleborsa) – Il Gruppo Azimut, attraverso alcuni suoi fondi, ha erogato un finanziamento da 10 milioni di euro, garantito al 70% da SACE, al Gruppo Ciro Paone, società italiana proprietaria dei marchi di abbigliamento d’alta gamma Kiton, Kired e Sartorio Napoli ed eccellenza della sartoria italiana nel mondo. L’operazione è stata originata da Azimut Direct, la divisione del Gruppo attiva nell’investment banking e nel direct lending, e finanziata dal fondo Azimut Diversified Corporate Credit ESG-8 SCSp RAIF e da altri fondi di private debt gestiti da Azimut Investments.L’operazione di finanziamento è volta a potenziare il reparto logistico del Gruppo per supportare la crescita dei volumi, dando anche maggiore centralità alle linee di prodotto femminili; aprire nuovi negozi diretti e rinnovare gli spazi di vendita a marchio Kiton, con l’obiettivo di mantenere costantemente aggiornate l’immagine e le esperienze all’interno delle boutique.”Questa operazione diversifica il nostro assetto creditizio, ponendoci in relazione ed in costante confronto con un player di assoluta importanza nell’investment banking, inaugurando un rapporto sinergico di finanza strutturale”, ha detto Antonio De Matteis, AD della Ciro Paone.”Questa operazione è uno dei primi interventi del fondo Azimut Diversified Corporate Credit ESG-8, un fondo che rafforza l’impegno di Azimut a sostenere le imprese italiane eccellenti, promuovendo l’adozione di pratiche sostenibili e green – ha commentato Giorgio Medda, AD di Azimut – Grazie alla capacità di origination, analisi, strutturazione e investimento del Gruppo, Azimut si afferma sempre più in questo mercato come un asset manager integrato”. LEGGI TUTTO

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    FOF Infrastrutture: nuovi investimenti per 75 milioni a supporto della transizione energetica

    (Teleborsa) – Il FOF Infrastrutture, il fondo di fondi focalizzato su iniziative green e gestito da CDP Real Asset SGR (Gruppo CDP), chiude il 2024 con due nuovi investimenti a sostegno della transizione energetica per complessivi 75 milioni. Il numero delle operazioni concluse nel primo anno e mezzo di operatività sale così a sei, per un totale stanziato di 207,5 milioni.Sul fronte degli investimenti, il FOF Infrastrutture ha sottoscritto quote per 40 milioni del FIEE Energy Transition Fund III gestito da FIEE SGR, primario operatore finanziario dedicato alla transizione energetica. Nel fondo, CDP Real Asset è anchor investor al primo closing. FIEE Energy Transition III ha lo scopo di contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico, uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Il fondo investe prevalentemente in iniziative di efficienza energetica (illuminazione pubblica e privata, comunità energetiche, fotovoltaico per l’autoconsumo, impianti di co-generazione e tri-generazione), fonti rinnovabili e stoccaggio di energia, smart city, bio-carburanti ed e-mobility, oltre che economia circolare. Gli investimenti hanno una vocazione greenfield, mirati, cioè, alla crescita delle società in cui investe il fondo mediante apporto di risorse per lo sviluppo di nuova progettualità.Il FOF Infrastrutture ha, inoltre, deliberato l’investimento di 35 milioni in Green Arrow Infrastructure of the Future (GAIF), gestito da Green Arrow Capital, tra i principali operatori italiani indipendenti nel panorama degli investimenti alternativi. Obiettivo principale di GAIF è il sostegno alla transizione energetica e digitale prevalentemente in Italia, attraverso l’investimento in progetti per la costruzione di impianti per la produzione di energia rinnovabile (fotovoltaica, eolica e idroelettrica), in servizi infrastrutturali di stoccaggio e distribuzione di energia, in economia circolare (biometano) e in infrastrutture digitali (torri 5G), con focus su progettualità di nuova costituzione (greenfield). L’investimento del FOF Infrastrutture sosterrà in maniera significativa il raggiungimento della dimensione target da parte di GAIF e, pertanto, la piena realizzazione della sua strategia di investimento.I due nuovi investimenti si aggiungono ai quattro già effettuati dal FOF Infrastrutture – Sustainable Securities Fund, Equiter Infrastructure II, Equita Green Impact Fund ed EOS Energy Fund II – a conferma della costruzione di un portafoglio ben diversificato e bilanciato in termini di settori, strategia e strumenti di intervento, tipologia di gestori e maturità dei fondi target.Sul fronte della raccolta, il FOF Infrastrutture registra due nuove delibere da parte di Fondi pensione: Fondo Pegaso, fondo pensione dei dipendenti delle imprese di servizi di pubblica utilità; Previambiente, fondo pensione dei lavoratori del settore dell’igiene ambientale e affini.I nuovi investitori andranno ad arricchire la compagine degli investitori del FOF Infrastrutture, unendosi a CDP Equity – cornerstone investor e advisor del fondo – e ai fondi pensione Arco e Concreto.”In un anno e mezzo di operatività il FOF Infrastrutture ha già investito oltre il 65% della propria disponibilità a sostegno di iniziative di transizione energetica ed economia circolare, confermando l’impegno concreto del Gruppo CDP in favore dello sviluppo di infrastrutture sostenibili per la crescita del Paese – commenta Giancarlo Scotti, amministratore delegato di CDP Real Asset – in parallelo ha continuato ad attrarre nuovi investitori, a conferma dell’attrattività del profilo rischio-rendimento offerto, facilitando l’afflusso di risorse istituzionali verso l’economia reale. Si tratta di traguardi importanti realizzati a seguito dell’ampliamento dell’operatività della nostra SGR al settore infrastrutturale, secondo una strategia evolutiva dal real estate al real asset”. LEGGI TUTTO

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    ERG e Duferco Energia, accordo per fornitura di 500 GWh di energia eolica in Italia

    (Teleborsa) – ERG, società quotata su Euronext Milan e attiva nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, e Duferco Energia, società del Gruppo Duferco che in Italia è tra i principali fornitori di energia elettrica e gas, hanno sottoscritto un Power Purchase Agreement (PPA) di tipo Pay As Produced della durata di 5 anni per la fornitura di circa 100 GWh/anno di energia green prodotta dall’impianto eolico di Rotello in Molise, con una capacità installata di 42 MW. Il parco, a partire dal 2025, uscirà dal periodo di incentivazione.”L’accordo con Duferco Energia, primaria realtà industriale internazionale, è coerente con la nostra strategia di securitizzazione dei ricavi non solo per i nuovi asset ma anche per quelli che stanno terminando il periodo di incentivazione, come il parco di Rotello – ha commentato Paolo Merli, AD di ERG – Questo contratto conferma la leadership del Gruppo nel mercato dei PPA, fondamentali per la stabilizzazione dei ricavi in un contesto di forte volatilità”.”Il PPA siglato con ERG, il più grande produttore italiano da fonte eolica, conferma il nostro impegno nei confronti di sostenibilità e transizione energetica – ha detto Massimo Croci, AD di Duferco Energia – L’accordo costituisce un’importante fonte di diversificazione del nostro portafoglio e conferma la nostra strategia di acquisizione di energia da fonte rinnovabile long term nell’ambito del mercato dei PPA, mercato in cui vogliamo aumentare la nostra market share in Italia e in Europa”. LEGGI TUTTO