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    Germania, economia stagnante nel terzo trimestre con deboli esportazioni

    (Teleborsa) – Economia stagnante come da attese in Germania nel terzo trimestre del 2025. Lo comunica la lettura definitiva diffusa dall’Ufficio statistico federale tedesco: il PIL del 3° trimestre evidenzia un dato invariato su base trimestrale, uguale alla prima lettura e al consensus. Nel trimestre precedente si era registrata una diminuzione dello 0,2%.Confermato anche il dato su base tendenziale, che evidenzia un modesto incremento dello 0,3%, rispetto al +0,3% della stima preliminare e del consensus, dopo il +0,2% rilevato nel trimestre precedente. “Le deboli esportazioni hanno avuto un effetto frenante sull’attività economica nel terzo trimestre, mentre la formazione di capitale è leggermente aumentata”, afferma Ruth Brand, presidente dell’Ufficio federale di statistica. LEGGI TUTTO

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    Europa, immatricolazioni auto ancora in rialzo a ottobre. Stellantis +4,6%

    (Teleborsa) – A ottobre 2025 le immatricolazioni di nuove auto nell’UE sono aumentato del 5,8% rispetto allo stesso mese del 2024, mentre da inizio anno segnano un +1,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, segnando il quarto mese consecutivo di crescita, secondo i dati dell’Associazione europea dei costruttori di automobili (ACEA).Nonostante questo recente slancio positivo, i volumi complessivi rimangono ben al di sotto dei livelli pre-pandemia. La quota di mercato delle auto elettriche a batteria ha raggiunto il 16,4% da inizio anno, i veicoli ibridi elettrici sono la tipologia di alimentazione più popolare tra gli acquirenti, con gli ibridi plug-in che continuano a guadagnare terreno.Fino a ottobre 2025, le auto elettriche a batteria rappresentavano il 16,4% della quota di mercato dell’UE, in aumento rispetto al valore di riferimento del 13,2% registrato a ottobre 2024 da inizio anno. Le immatricolazioni di auto ibride elettriche hanno conquistato il 34,6% del mercato, rimanendo la scelta preferita dai consumatori dell’UE. Nel frattempo, la quota di mercato combinata delle auto a benzina e diesel è scesa al 36,6%, rispetto al 46,3% registrato nello stesso periodo del 2024.Auto elettricheNei primi dieci mesi del 2025, sono state immatricolate 1.473.447 nuove auto elettriche a batteria, che rappresentano il 16,4% della quota di mercato dell’UE. I quattro mercati più grandi dell’UE, che insieme rappresentano il 62% delle immatricolazioni di auto elettriche a batteria, hanno registrato incrementi: Germania (+39,4%), Belgio (+10,6%), Paesi Bassi (+6,6%) e Francia (+5,3%).I dati di ottobre 2025 mostrano anche un aumento delle immatricolazioni di nuove auto ibride elettriche nell’UE, che hanno raggiunto le 3.109.362 unità, trainate dalla crescita nei quattro mercati principali: Spagna (+27,1%), Francia (+26,3%), Germania (+10,3%) e Italia (+8,9%). I modelli ibridi elettrici rappresentano il 34,6% del mercato totale dell’UE.Le immatricolazioni di auto elettriche ibride plug-in continuano a crescere, raggiungendo le 819.201 unità nello stesso periodo. Questo è stato trainato dall’aumento dei volumi in mercati chiave come Spagna (+109,6%), Italia (+76,5%) e Germania (+63,4%). Di conseguenza, le auto elettriche ibride plug-in rappresentano ora il 9,1% delle immatricolazioni di auto nell’UE, in aumento rispetto al 7% dell’anno scorso.La variazione su base annua a ottobre 2025 ha mostrato un aumento del 38,6% per le auto elettriche a batteria e del 9,4% per le auto elettriche ibride, mentre le auto elettriche ibride plug-in hanno registrato un aumento del 43,2%.Auto a benzina e dieselDa inizio anno a ottobre, le immatricolazioni di auto a benzina sono diminuite del 18,3%, con cali in tutti i principali mercati. La Francia ha registrato il calo più significativo, con un crollo delle immatricolazioni del 32,3%, seguita da Germania (-22,5%), Italia (-16,9%) e Spagna (-13,7%).Con 2.459.151 nuove auto immatricolate finora, la quota di mercato della benzina è scesa al 27,4% dal 34% dello stesso periodo dell’anno scorso. Analogamente, il mercato delle auto diesel è diminuito del 24,5%, con una quota del 9,2% a ottobre 2025. Inoltre, la variazione su base annua di ottobre 2025 ha mostrato un calo del 14,3% per la benzina e del 21,9% per il diesel.Le case automobilisticheLe vendite complessive nell’Unione europea, in Gran Bretagna e nell’Associazione Europea di Libero Scambio sono state 1,092 milioni di autovetture nel mese di ottobre (+4,9% su anno), con un aumento dell’1,9% da inizio anno.Le immatricolazioni di Volkswagen, Stellantis e Renault aumentano su base annua rispettivamente del 6,5%, 4,6% e 10,6%. Nonostante ciò, le immatricolazioni di Stellantis (che comprende tra gli altri i marchi Fiat, Jeep, Alfa Romeo, Peugeot, Opel/Vauxhall, Citroen e Ds) diminuiscono del 4,7% dall’inizio dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2024, mentre quelle di Volkswagen salgono del 4,6% e quelle di Renault del 7,3%. Guardando al periodo gennaio-ottobre, le quote di mercato di Volkswagen, Stellantis e Renault sono, rispettivamente, del 26,9%, 14,7% e 10,1%.Le vendite di Tesla calano del 48,5% a ottobre rispetto a un anno fa (quota di mercato dal 1,3% a 0,6%), mentre quelle di BYD aumentano del 206,8%, arrivando a detenere l’1,6% della quota di mercato rispetto allo 0,5% dell’ottobre 2024. LEGGI TUTTO

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    Ue: 16,2% a rischio povertà. Calabria terza con il 37,2%

    (Teleborsa) – Nel 2024, il 16,2% della popolazione dell’Ue – circa 72,1 milioni di persone – era a rischio povertà, in linea con la percentuale registrata l’anno precedente. E’ quanto certificano i dati Eurostat, secondo cui con il 37,2% di popolazione a rischio, la Calabria era terzultima in Ue, dopo la Guyana francese (53,3%) e Ciudad de Melilla (41,4%) in Spagna.Su base nazionale, alla Calabria seguono Campania (35,5%) e Sicilia (35,3%). Poi ancora, Puglia (30,9%), Sardegna (25,7%), Molise (25%), Basilicata (23,6%), Lazio (21,8%), Abruzzo (15,5%), Umbria (12,3%), Toscana (12,8%), Lombardia (11,5%), Piemonte (11,1%), Liguria (10,8%), Veneto (10,3%), Friuli Venezia Giulia (10,1%), Marche (9,6%), Valle d’Aosta (9,2%), Emilia Romagna (7,3%), Trento (6,9%) e Bolzano (5,9%).Quest’ultima provincia autonoma è tra le regioni in Europa ad aver registrato i tassi più bassi, dopo la regione rumena di Bucarest-Ilfov (3,7%) e la belga Provincie Oost-Vlaanderen (5,4%). LEGGI TUTTO

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    USA, Fed: a novembre peggiora l’attività manifatturiera nel distretto di Dallas

    (Teleborsa) – Peggiora l’attività delle fabbriche nel Distretto di Dallas, nel mese di novembre, secondo quanto segnalato dai dirigenti aziendali che hanno risposto al Texas Manifacturing Outlook Survey.L’indice generale manifatturiero, elaborato dalla Federal Reserve di Dallas, si è portato a -10,4 punti rispetto ai -5 punti del mese precedente.Bisogna ricordare che quando le aziende che segnalano un aumento supera il numero di quelle che segnalano una diminuzione, l’indice sarà maggiore di zero e viceversa.L’indice di produzione, una misura chiave delle condizioni di produzione dello Stato, è salito a 20,5 punti da 5,2 punti, mentre i nuovi ordini sono migliorati fino a 4,8 punti.L’indice della capacità di utilizzo torna positiva e si porta a 19,4 punti da -1,1 punti, mentre l’indice delle consegne sale a +15,1 punti.(Foto: R K su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Porto di Ravenna, a dicembre partono i lavori per il nuovo impianto fotovoltaico da 37,16 MWp

    (Teleborsa) – Partiranno ufficialmente a dicembre i lavori per la realizzazione del nuovo impianto fotovoltaico da 37,16 MWp destinato a fornire energia pulita al porto di Ravenna. Il progetto, sviluppato da Renco, Adriasol e SEP Energia, sorgerà all’interno dell’area industriale dismessa “Ex SAROM”, una superficie di oltre 437mila metri quadri di proprietà dell’Autorità di Sistema Portuale di Ravenna. “Questo intervento rappresenta un passo concreto nel percorso di transizione energetica e conferma l’impegno di Renco nello sviluppo di soluzioni efficienti e sostenibili – dichiara Giovanni Gasparini, presidente di Renco –. Collaborare con un’infrastruttura strategica come il porto di Ravenna ci consente di contribuire in modo diretto all’evoluzione energetica del territorio.”L’impianto, a sistema fisso, consentirà di coprire una quota significativa del fabbisogno elettrico del porto. Una nuova cabina di trasformazione BT–MT, collegata tramite elettrodotto dedicato alla cabina MT–AT nell’area L2, assicurerà la connessione stabile alla rete nazionale attraverso la cabina primaria “Ravenna Porto”.Il progetto ha un valore complessivo di 30 milioni di euro ed è realizzato nell’ambito di un partenariato pubblico-privato tra Renco e l’Autorità Portuale di Ravenna. All’interno di questo investimento, 7 milioni di euro sono finanziati tramite fondi PNRR, destinati alla transizione energetica e allo sviluppo dell’infrastruttura fotovoltaica.”L’avvio dei lavori conferma la capacità del nostro gruppo di realizzare progetti complessi garantendo qualità e affidabilità – afferma Giovanni Rubini, amministratore delegato di Renco –. Il nuovo impianto contribuirà a migliorare l’efficienza energetica delle attività portuali, riducendo l’impatto ambientale dell’area.”Renco sarà responsabile della realizzazione dell’impianto, della gestione del BIM, dell’intestazione del POD, dei servizi di conduzione e manutenzione per 25 anni, oltre alla stipula dei contratti per il servizio di cold ironing dedicato al traffico crocieristico. L’intervento seguirà un calendario serrato: la conclusione dei lavori è prevista entro giugno 2026, in linea con gli impegni assunti nell’ambito dei finanziamenti PNRR.Il progetto rispetta i criteri DNSH – Do No Significant Harm, che prevedono stringenti requisiti di sostenibilità ambientale. Sono quindi programmati monitoraggi specifici su acqua, atmosfera, suolo e rumore nelle fasi ante operam, corso d’opera e post operam, in piena conformità agli standard nazionali ed europei.La realizzazione dell’impianto rappresenta un passo fondamentale nel percorso di decarbonizzazione del porto di Ravenna, aumentando l’autonomia energetica dell’infrastruttura e contribuendo alla riduzione delle emissioni legate alle attività portuali. Un impatto particolarmente rilevante è atteso anche sullo stazionamento in porto del traffico crocieristico, grazie ai futuri servizi di alimentazione elettrica a terra (cold ironing). LEGGI TUTTO

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    Bonatti, finanziamento da 100 milioni di euro in pool con garanzia SACE

    (Teleborsa) – Bonatti, general contractor italiano al servizio dell’industria dell’energia, ha perfezionato un’operazione di finanziamento da 100 milioni di euro finalizzata al sostegno e allo sviluppo del Piano Industriale 2025–2029, presentato agli istituti di credito nel luglio scorso.L’operazione è stata strutturata con il coordinamento di Intesa Sanpaolo e Banco BPM, in qualità di Global Coordinator, e ha visto la partecipazione di Intesa Sanpaolo, Banco BPM, UniCredit, Banca Monte dei Paschi di Siena, Cassa Depositi e Prestiti e BPER. Intesa Sanpaolo ha inoltre svolto il ruolo di Facility Agent e SACE Agent. Il finanziamento è assistito da garanzia SACE.Le nuove risorse contribuiranno a rafforzare la struttura patrimoniale e finanziaria del Gruppo, sostenendo l’attuazione delle linee di sviluppo previste dal piano industriale: crescita dei volumi, ampliamento della presenza geografica, potenziamento della capacità produttiva e sviluppo del settore Net-Zero (idrogeno, CCUS, BESS).Il Piano Industriale 2025–2029 si fonda su un backlog già acquisito di 4,7 miliardi di euro e prevede di superare 1,5 miliardi di euro di produzione già nel 2025, con un obiettivo di ulteriore crescita entro il 2029. Il piano si articola su direttrici di sviluppo che comprendono il rafforzamento del business storico di Pipeline e Impianti, l’espansione dei servizi di Operation & Maintenance e Well Production Services, nonché investimenti industriali mirati a supporto dei progetti in Italia e all’estero.”Questo finanziamento rappresenta un passaggio importante nel percorso di crescita di Bonatti – dichiara il CFO Corrado Chiesa – Le risorse ottenute contribuiranno a dare piena attuazione al Piano Industriale 2025–2029, rafforzando la struttura patrimoniale e sostenendo gli investimenti previsti per lo sviluppo industriale e internazionale del Gruppo”. LEGGI TUTTO

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    Manovra, Leo: prossima settimana nuovo incontro

    (Teleborsa) – “Abbiamo detto che partiamo da 18,7 miliardi e dobbiamo chiudere a 18,7 miliardi. I saldi devono rimanere invariati. Si esamineranno le proposte che vengono dai partiti di maggioranza ma anche dall’opposizione, se ci sono proposte condivisibili, ma mantenendo i saldi invariati perché è fondamentale”. Lo ha detto il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, intervenuto da Stresa a un evento della Fondazione Iniziativa Europa. “Questo è l’altro segnale di serietà del governo, di una amministrazione. Penso che possiamo rimanere su due livelli. Ovviamente dobbiamo in qualche modo dare dei segnali ulteriori, penso al mondo produttivo, alle imprese”, ha aggiunto Leo.”Speriamo si possa arrivare a un triennio ma sicuramente si può lavorare su un biennio tenendo presente che l’iperammortamento è un passo avanti rispetto ai meccanismi del credito di imposta 4.0 e 5.0″, ha detti in merito alle ipotesi di esenzione esenzione triennale per l’iperammortamento da inserire in Manovra. “Ricordiamo che il credito di imposta 5.0 aveva delle rilevanti risorse poco utilizzate per difficoltà gestionali e applicative. Quindi l’iperammortamento è uno sprone alle imprese a fare investimenti potendo aggiungere al fisiologico ammortamento un 180% in più da posizionare sugli anni in cui si può dedurre le quote di ammortamento”, ha spiegato Leo.”Bisogna capire perché si è arrivati alla tassazione dei dividendi. Perché c’è stata una sentenza della Corte di giustizia del 1 agosto che ha detto che se una società italiana è una società mamma di una società partecipata estera, i dividendi che sono erogati dalla società estera alla società italiana dovrebbero andare in esenzione non solo ai fini dell’Ires, ma anche ai fini dell’Irap. Noi abbiamo un’eredità del passato che diceva ai fini dell’Irap bisogna tassare il 50%. Questo che comporta un rimborso di 800 milioni da dare a cui si aggiungono 500 milioni”. “Si è visto quello che succedeva a livello europeo dove c’è una soglia per le cosiddette partecipazioni qualificate. Abbiamo visto che c’era in alcuni paesi 10% in altri il 5. Sicuramente la abbasseremo, vediamo come poter venire incontro alle ulteriori richieste, ad esempio possibilità di dire se il costo della partecipazione non supera un certo ammontare oppure vedere se la partecipazione è detenuta per un lasso temporale ampio. Sono cose che stiamo esaminando e vogliamo sicuramente andare nella direzione di quello che viene richiesto, ma anche con eqilibrio sui conti pubblici”, ha aggiunto Leo”La prossima settimana” ci sarà un nuovo incontro di governo per “fare il punto definitivo” sulla Manovra. “Credo che l’incontro ci sarà per metà, fine della settimana prossima”. “Ieri sera abbiamo fatto il punto sull’esame degli emendamenti; si è fatta una selezione e ci siamo concentrati su 400 emendamenti”, ha detto Leo. LEGGI TUTTO

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    Cop 30, Pichetto: situazione difficile, ma lavoriamo per risultato

    (Teleborsa) – “La situazione è molto difficile. La Presidenza brasiliana sta lavorando senza sosta con lo spirito del ‘Mutirao’ come elemento di unione e sforzo collettivo che contraddistingue questa Conferenza”. Lo ha detto il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a margine della Plenaria Mutirao in corso a Belem.”Secondo noi questo spirito deve essere riflesso all’interno del pacchetto di decisioni che dovrà essere approvato qui a Belem da tutti e per questo stiamo lavorando costruttivamente anche all’intero del coordinamento europeo. È importante che vi sia un segnale politico che emerga da questa Cop per mantenere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi alla nostra portata”, ha aggiunto il ministro. Per Pichetto “il paragrafo 28 della decisione del Global Stocktake concordata a Dubai rimane un punto di riferimento per il nostro lavoro. Da parte nostra, crediamo sia importante lavorare per creare un risultato capace di sostenere concretamente la transizione energetica, portando avanti tutti gli elementi del paragrafo 28 della decisione del Global Stocktake, che per noi va considerato come un pacchetto che include il progressivo abbandono delle fonti fossili ma anche l’uso di carburanti sostenibili”. “Siamo pronti a lavorare per ottenere un risultato positivo qui a Belem; un vero segnale politico del fatto che intendiamo andare avanti lungo la strada tracciata a Dubai”, ha evidenziato Pichetto.Per quanto riguarda la finanza per l’adattamento, “condividiamo che è un tema centrale e siamo pronti a fare la nostra parte nel contesto delle decisioni che abbiamo adottato lo scorso anno”. “L’Italia – ha concluso Pichetto – è arrivata a Bele’m con un contributo rafforzato alla finanza per il clima grazie alla mobilitazione congiunta di risorse pubbliche e private. È fondamentale che il supporto per l’adattamento sia posto in relazione alle condizioni abilitanti necessarie per far fluire le risorse finanziarie pubbliche e private nei paesi in via di sviluppo”. “È proprio per questo motivo che abbiamo lavorato insieme ai Brasiliani per lanciare l’Allenza per l’implementazione dei Piani di adattamento nazionali”. LEGGI TUTTO