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    Eurozona, Goldman: impatto modesto su inflazione da crisi Mar Rosso

    (Teleborsa) – I costi di spedizione dall’Asia all’Europa sono quasi raddoppiati nelle ultime tre settimane, dopo che le più grandi società di navigazione al mondo hanno reindirizzato le loro navi per evitare il Mar Rosso, in seguito agli attacchi degli Houthi dello Yemen. Sebbene i costi siano ancora lontani dal raggiungere i massimi di 2021, “l’attenzione degli investitori si è rivolta all’impatto sull’inflazione dell’area euro di un periodo prolungato di costi di spedizione elevati”, spiegano gli economisti di Goldman Sachs in una ricerca.Secondo i calcoli della banca d’affari, un raddoppio dei costi di spedizione aggiungerebbe al massimo circa un quarto di punto percentuale all’inflazione core dell’Eurozona. Prevedono quindi un ulteriore rischio al rialzo di 0,1 punti percentuali per le previsioni sull’inflazione headline qualora i prezzi del petrolio aumentassero di 3-4 dollari al barile, come previsto da Goldman a partire da un ipotetico reindirizzamento prolungato e completo di tutti i flussi di petrolio attraverso il Mar Rosso.Goldman Sachs aumenta quindi leggermente le previsioni sull’inflazione core a breve termine. Alza la previsione sull’inflazione core di maggio dal 2,2% a/a di un decimo di punto percentuale al 2,3% a/a, ma lascia invariata la previsione per la fine del 2024 al 2,0% a/a.”Mentre un prolungato dirottamento delle merci lontano dal Mar Rosso potrebbe far salire ulteriormente i prezzi dei trasporti e avere un effetto inflazionistico leggermente maggiore, i nostri analisti azionari si aspettano che lo shock non sarà né così grave né prolungato come nel 2020-22 a causa dell’aumento della fornitura di navi e assenza di congestione portuale dovuta ai lockdown”, si legge nella ricerca. LEGGI TUTTO

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    UE, Eurostat: picco dei viaggi turistici nazionali a dicembre

    (Teleborsa) – A dicembre 2022, i residenti nell’Unione europea hanno effettuato circa 92 milioni di viaggi turistici, pari all’8,6% di tutti i viaggi effettuati durante quell’anno. Di questi, 73 milioni erano viaggi nazionali, pari al 9,0% del totale dei viaggi nazionali effettuati nel 2022. Ulteriori 19 milioni di viaggi sono stati effettuati all’estero, pari al 7,1% del totale dei viaggi esteri. Lo comunica Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea.Viene evidenziato che “la tradizione duratura di favorire i viaggi nazionali durante le vacanze invernali e il periodo natalizio provoca un picco visibile nei mesi invernali piuttosto inattivi”. A dicembre 2022 il numero dei viaggi nazionali è stato quasi 4 volte superiore al numero dei viaggi esteri (negli altri mesi dell’anno il numero dei viaggi nazionali è stato in media 3 volte superiore al numero dei viaggi esteri).L’aumento dei viaggi nazionali durante il periodo di fine anno “può essere attribuito alle persone che visitano amici e parenti”, viene sottolineato. Questo è stato lo scopo segnalato per più della metà dei viaggi nazionali nel mese di dicembre (mentre negli altri mesi dell’anno questo scopo ha rappresentato circa 1 viaggio turistico su 3).Osservando i dati nazionali, i residenti in Romania si distinguono con la maggior parte dei viaggi del 2022 concentrati a dicembre (17,1%). Seguono i residenti di Bulgaria (12,5%) e Malta (11,8%). Al contrario, i viaggi nel mese di dicembre hanno rappresentato il 5,2% del totale dei viaggi effettuati dai residenti in Grecia, il 6% dei viaggi effettuati dai residenti in Lituania e il 6,4% dei viaggi effettuati dai residenti in Svezia. LEGGI TUTTO

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    NFP: a dicembre creati 216 mila posti di lavoro, tasso di disoccupazione al 3,7%

    (Teleborsa) – L’US Bureau of Labor Statistics (BLS) ha comunicato che, nel mese di dicembre, nei settori non agricoli, si è registrato un aumento di 216 mila nuovi posti di lavoro, dato superiore alle attese del consensus (+170k nuovi impieghi). Il tasso di disoccupazione si attesta al 3,7% (aspettative al 3,8%). Riviste fortemente al ribasso le cifre dei mesi scorsi (-71 mila posti di lavoro in totale rispetto alle stime precedenti). Il dato di ottobre è stato rivisto al ribasso di 45 mila unità a +105k, quello di novembre di 26 mila a +173k. Il tasso di partecipazione alla forza lavoro si è attestato al 62,5% (ancora ben lontano dai livelli di febbraio 2020 quando si attestava al 63,3%). I salari medi salgono dello 0,4% m/m (consensus +0,3%). I salari sono saliti del 4,1% a/a (consensus +3,9%, mese precedente al +4% a/a). Questo il quadro del mercato del lavoro statunitense (dati sui Non Farm Payrolls) tracciato da Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia. LEGGI TUTTO

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    USA, Intesa: sorpresa di fine anno del mercato del lavoro

    (Teleborsa) – Nonostante l’assestamento del settore manufatturiero dopo i recenti scioperi, la crescita occupazionale negli Stati Uniti è aumentata più delle aspettative a dicembre, trainata dal settore pubblico, con gli economisti di Intesa Sanpaolo che parlano di “sorpresa di fine anno”.A dicembre i nuovi occupati non agricoli sono aumentati di 216 mila, sorprendendo al rialzo le aspettative. La lettura rimane poco al di sotto della media dell’anno (225 mila) e i dati dei due mesi precedenti sono stati rivisti complessivamente verso il basso di 71 mila, portando la media trimestrale a 165 mila unità (su livelli che si osservavano prima della crisi pandemica).”Relativamente alla Fed, dai verbali della riunione di dicembre il messaggio complessivo del comitato rimane accomodante e dipendente dai dati, senza alcuna intenzione di anticipare un taglio dei tassi, visto che il mercato del lavoro rimane ancora teso (nonostante il progressivo ribilanciamento tra domanda e offerta) e il tasso di disoccupazione attutito – si legge in una nota della Direzione Studi e Ricerche di Intesa – I dati odierni suggeriscono che vi sia ancora molta strada da percorrere per raggiungere il raffreddamento occupazionale e dei salari auspicato dalla Fed”.Inoltre, il governatore della Fed di Richmond Barkin, noto per la sua posizione più rigorosa, ha dichiarato il 3 gennaio 2024 che non c’è un “pilota automatico inserito” e che un atterraggio morbido non è garantito. Ha sottolineato che l’inflazione potrebbe rimanere sopra il target e che i dati sulla crescita e sull’inflazione saranno cruciali per le future decisioni di politica monetaria. “In tale contesto di incertezza, a dispetto del mercato, non prevediamo dunque alcun taglio dei tassi prima di settembre 2024”, scrivono gli economisti Mario Di Marcantonio e Simone Zava.(Foto: Studio Republic su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Gruppo FS, RFI avvia gara per raddoppio tratta Valle Aurelia-Vigna Clara

    (Teleborsa) – Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, a seguito del parere positivo sul progetto da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e della conclusione della Conferenza di Servizi, ha avviato la procedura di gara per l’affidamento dell’appalto di progettazione esecutiva e realizzazione dell’intervento di raddoppio della tratta Valle Aurelia-Vigna Clara. L’appalto è del valore di circa 30 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Saldi: Confcommercio e Federazione Moda Italia ricordano le regole da seguire per il corretto acquisto

    (Teleborsa) – Sono ufficialmente iniziati oggi i saldi in tutta Italia, fatta eccezione per la Valle d’Aosta (dove sono già iniziati due giorni fa) e del Trentino Alto Adige, dove la partenza degli sconti è diversificata tra i Comuni turistici e tutti gli altri, mentre a Trento e provincia i commercianti possono decidere in modo autonomo quando effettuarli. “Saranno quasi 16 milioni le famiglie coinvolte nello shopping scontato, il cui inizio coincide con l’ultimo weekend di festività natalizie, per un giro d’affari di 4,8 miliardi di euro e una spesa pro capite di circa 137 euro” fa sapere l’ufficio studi di Confcommercio. LEGGI TUTTO