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    To Be centra obiettivo massimo di 900 mila euro in campagna crowdfunding

    (Teleborsa) – To Be, PMI italiana specializzata nello sviluppo di soluzioni LiFi – trasmissione di dati e informazioni tramite la luce Led, supera in meno di venti giorni l’obiettivo massimo stabilito di 900 mila euro per la campagna di crowdfunding su Mamacrowd. Tra gli investitori istituzionali ci sono anche importanti nome come AZIMUT ELITF – Venture Capital ALIcrowd III e Magic Spectrum, acceleratore dedicato alla connettività della Rete Nazionale di Acceleratori di CDP-Cassa Depositi e Prestiti, Digital Magics e Fondazione Compagnia San Paolo. I fondi raccolti verranno investiti principalmente in azioni volte all’acquisizione di nuovo capitale umano con il principale obiettivo di rafforzare la struttura aziendale in diverse aree, si legge in una nota.Inoltre, l’azienda destinerà una parte delle risorse a disposizione per cominciare ad affacciarsi sui mercati internazionali a partire da alcuni paesi europei. Tuttavia, la vera internazionalizzazione dell’azienda e relativo scale up commerciale sarà oggetto di un futuro round, entro i prossimi 24 mesi.”Siamo entusiasti di aver superato in sole tre settimane dal lancio della campagna su Mamacrowd l’obiettivo massimo di 900 mila euro – commenta Francesco Paolo Russo, fondatore e CEO – Questo dimostra il grande interesse verso la nostra tecnologia e la volontà da parte degli investitori di diventare protagonisti della LiFi Revolution sostenendo il piano di crescita e sviluppo che darà maggior struttura all’azienda, consoliderà la nostra posizione di leadership sul mercato italiano e ci consentirà di cominciare a guardare all’estero con coraggio ed ambizione”. LEGGI TUTTO

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    Sncf: confermato il ripristino del Tgv tra Italia e Francia

    (Teleborsa) – A partire da oggi, le ferrovie francesi (Sncf) confermano il ripristino del Tgv tra Italia e Francia annunciato lo scorso 11 dicembre. Dal 27 agosto infatti la linea internazionale Torino-Lione è interrotta a causa di una frana che si è verificata in territorio francese. Il primo treno per Parigi è partito oggi da Milano Porta Garibaldi alle 14.10. LEGGI TUTTO

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    DayDayCook acquista la maggioranza dell’italiana G.L. Industry

    (Teleborsa) – DDC Enterprise (DayDayCook), azienda statunitense attiva nel mondo content-driven food consumption, ha firmato un accordo vincolante per l’acquisizione del 51% di G.L. Industry (GLI), un produttore italiano di piatti pronti asiatici. L’operazione favorirà l’espansione internazionale di DayDayCook e sarà finanziata con una combinazione di cash e azioni DDC. Il closing avverrà nel primo trimestre del 2024.GLI produce cibi asiatici pronti da cuocere e da riscaldare per la GDO e il canale Horeca. GLI vende i suoi prodotti in private label e con i marchi propri Asiamama e Sushimama in oltre 7.000 punti di vendita. La società ha recentemente investito in macchinari all’avanguardia e attualmente gestisce due impianti di produzione, che le consentiranno di incrementare il proprio fatturato, pari a circa 10 milioni di euro nel 2023. Cristian Lin, pioniere della cucina asiatica in Italia e imprenditore seriale, ha fondato GLI nel 2014 a Reggio Emilia come polo di produzione per i suoi ristoranti Sushiko – la più grande catena di ristoranti giapponesi all-you-can-eat presente in Italia e in Spagna.(Foto: Giovanna Gomes su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, scorte ingrosso novembre -0,2% m/m, vendite invariate

    (Teleborsa) – Sono scese le scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di novembre 2023, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrata una flessione dello 0,2% a 896,2 miliardi di dollari rispetto al -0,2% delle attese degli analisti e del -0.4% del mese precedente. Su base annua si registra una diminuzione del 3%. Nello stesso periodo le vendite sono rimaste invariate su base mensile a 666,6 miliardi di dollari. Su anno si è registrato un incremento dello 0,5%.La ratio scorte/vendite è pari all’1,34 contro l’1,39 di un anno prima.(Foto: Photo by Hannes Egler on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Bending Spoons acquisisce le attività digitali di Mosaic Group

    (Teleborsa) – Bending Spoons, azienda italiana che è diventata uno dei leader globali nello sviluppo e commercializzazione di app per smartphone, ha siglato un accordo per acquisire le attività digitali di Mosaic Group, controllata di software mobile del gruppo statunitense IAC. Secondo i termini dell’accordo, Bending Spoons acquisirà le risorse di Mosaic Group, inclusa la sua suite di prodotti digitali che contiene popolari app mobili come Clime, Robokiller e iTranslate, nonché la sua proprietà intellettuale.”Non vediamo l’ora di accogliere la raccolta di app Mosaic nel portafoglio di Bending Spoons e ci impegniamo a garantire che i prodotti continuino ad avere successo negli anni a venire”, ha commentato il CEO di Bending Spoons, Luca Ferrari. La transazione dovrebbe concludersi nel primo trimestre del 2024.Mosaic è stata valutata più di 100 milioni di dollari nella transazione, ha scritto Bloomberg, citando una fonte a conoscenza della situazione. Inoltre, nessuno dei 330 dipendenti di Mosaic entrerà a far parte della nuova società.(Foto: Sigmund su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    MDD, nel 2023 fatturato record di 25 miliardi per i prodotti a marca del distributore

    (Teleborsa) – Con un fatturato complessivo record di 25,4 miliardi di euro nel 2023, i prodotti a marca del distributore (MDD) rappresentano oggi il 31,5% dell’intero giro d’affari del mercato della Distribuzione Moderna in Italia, compresi i Discount (nel 2019 era al 28,3%), affermandosi come strumento fondamentale delle imprese della distribuzione moderna per sostenere il potere di acquisto delle famiglie, offrendo qualità e convenienza. I dati sono pubblicati nell’analisi “Marca del Distributore e Made in Italy: il ruolo della Distribuzione Moderna” realizzata da The European House – Ambrosetti per ADM – Associazione Distribuzione Moderna, che sarà presentata durante il convegno inaugurale di Marca by BolognaFiere 2024 in programma il prossimo 16 gennaio e che, per la prima volta, prende in considerazione anche il segmento discount. “La Distribuzione Moderna ha contribuito anche quest’anno in maniera significativa e con grande senso di responsabilità a sostenere il potere d’acquisto delle famiglie, contenendo la spinta inflattiva e sostenendo soprattutto le fasce di reddito più basse, che soffrono in maniera particolare l’aumento dei prezzi al consumo – ha commentato Mauro Lusetti, presidente ADM –. L’impegno delle nostre aziende ha limitato l’aumento del prezzo medio di vendita, assorbendo parte dei rincari ricevuti sui prodotti del largo consumo dell’industria di marca. Da gennaio 2019 la Distribuzione Moderna ha registrato aumenti inferiori dei prezzi di vendita di 6 punti percentuali rispetto all’industria di marca. I prodotti a Marca del Distributore, garantendo un’offerta che coniuga qualità e convenienza, si sono dimostrati uno strumento efficace e molto apprezzato dagli italiani nel contrastare l’aumento dei prezzi. Il settore distributivo si conferma come un asset strategico dell’economia del Paese, sia per il valore aggiunto che riesce a generare sia per il contributo all’occupazione e il sostegno alle filiere del Made in Italy”.”Oltre l’80% dei consumi alimentari degli italiani passa dalla Distribuzione Moderna – ha commentato Valerio De Molli, managing partner e CEO, The European House – Ambrosetti – che genera occupazione per oltre 438 mila persone. Si è appena chiuso un 2023 complesso, che ha visto una riduzione dei volumi di vendita in tutti i canali distributivi, dal discount ai supermercati fino al piccolo servizio, dovuta alla pressione dell’inflazione sulle famiglie con effetti asimmetrici: la spesa incomprimibile pesa 21 punti percentuale in più sul bilancio familiare del quintile più povero. In un contesto in cui i consumi alimentari sono già immobili da oltre un decennio, è necessario un cambio di rotta per salvaguardare i consumi, alimentari e non, che generano il 60% del PIL italiano”.L’INTERO SETTORE DELLA DISTRIBUZIONE ALIMENTARE SOSTENUTO DALLA CRESCITA DEI VOLUMI DELLA MDD – A fronte di una flessione dei volumi superiore a 1 miliardo di euro (a valori costanti) nei canali della Distribuzione Moderna e del Discount nel 2023, la Marca del Distributore si afferma come unico canale in crescita sostenendo l’intero settore del retail alimentare: +332 milioni di euro anche nell’ultimo anno. Secondo i calcoli realizzati da The European House – Ambrosetti per ADM in occasione di “Marca by Bolognafiere 2024”, la Distribuzione Moderna è l’attivatore di una filiera lunga e articolata e, con 15 settori e 37 sotto-settori coinvolti, abilita la creazione di circa il 12% dell’intero PIL italiano, oltre 200 miliardi di euro: dai 30 miliardi generati direttamente dalla Distribuzione Moderna, se ne sviluppano ulteriori 178 dalle filiere attivate a monte tra componenti industriali attive, settore agroalimentare e intermediazione. LA MDD PROTAGONISTA A “MARCA BY BOLOGNAFIERE 2024” IL 16 E 17 GENNAIO – Il ruolo della Marca del Distributore e della Distribuzione Moderna nel sistema Paese e nel sostegno al Made in Italy verrà discusso il prossimo 16 gennaio al convegno di apertura di Marca by BolognaFiere 2024, manifestazione realizzata in collaborazione con ADM – Associazione Distribuzione Moderna. LEGGI TUTTO

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    BCC, First Cisl: via libera a piattaforma per rinnovo contratto

    (Teleborsa) – Il Consiglio generale di First Cisl ha approvato la piattaforma unitaria per il rinnovo del contratto nazionale dei 36 mila lavoratori del credito cooperativo. I sindacati chiedono un aumento a regime di 435 euro per la figura media, il pagamento degli arretrati dal 1° gennaio 2023, due scatti di anzianità in più, il riconoscimento del Premio fedeltà anche per i lavoratori delle aree professionali e i per i quadri direttivi (Qd1 e Qd2), l’incremento della contribuzione previdenziale e sanitaria.Tra le richieste anche quella di aprire spazi contrattuali finalizzati ad una reale partecipazione dei lavoratori. Previste poi la costituzione e l’avvio operativo dell’Ente bilaterale e del Fondo per l’occupazione di settore (Focc) con il recupero della contribuzione mai versata. I sindacati chiedono inoltre maggiore attenzione alla mobilità professionale all’interno dei gruppi, con l’introduzione di un sistema di gestione della circolarità delle professionalità, e la riduzione dell’orario di lavoro da 37,5 a 35 ore a parità di retribuzione.”Nel 2023, grazie alla salita dei tassi, l’utile netto aggregato del sistema Bcc ha raggiunto i 2,5 miliardi di euro, il triplo del dato registrato l’anno precedente. Il patrimonio è salito a 24 miliardi ed il Cet1 al 21,3%, uno dei valori più alti a livello europeo. Questi risultati – affermano Pierpaolo Merlini, segretario nazionale, e Gianluca Pernisco, responsabile del settore credito cooperativo First Cisl – sono stati resi possibili dall’impegno costante e dalla professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori”. “La richiesta economica che presentiamo tiene conto della necessità non solo di garantire il potere d’acquisto delle retribuzioni, ma anche di redistribuire la produttività – aggiungono – La trattativa con Federcasse va quindi impostata subito e conclusa in tempi brevissimi. La piattaforma contiene un’indicazione chiara verso una maggiore partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese. Non è ammissibile che nelle Bcc si alzino barricate contro l’aspirazione dei lavoratori a divenire soci delle loro banche. Serve un impegno concreto da parte di Federcasse a fornire spazi per la declinazione nel secondo livello di contrattazione di forme di partecipazione”. LEGGI TUTTO

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    USA, cala deficit bilancia commerciale beni a novembre

    (Teleborsa) – Negli Stati Uniti è sceso il disavanzo della bilancia commerciale dei beni attestatosi, a novembre, a 63,2 miliardi di dollari rispetto ai 64,5 miliardi di ottobre (dato rivisto da 64,3 mld). Le stime degli analisti erano per un aumento a 65 miliardi.Lo comunica il Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio americano, che ha pubblicato oggi il dato preliminare relativo alla sola partita dei beni. Le esportazioni sono scese a 253,7 miliardi. Le importazioni sono calate a 316,9 miliardi. LEGGI TUTTO