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    Francia, Governo Lecornu Bis alla prova della fiducia

    (Teleborsa) – Il Governo Lecornu Bis si prepara per il voto di fiducia all’Assemblea Nazionale. Il Primo Ministro incaricato rilascerà la sua dichiarazione politica oggi pomeriggio, che coinciderà sostanzialmente con l’approvazione della legge di bilancio, essendo un governo di scopo. Il progetto di bilancio 2026 sarà infatti approvato questa mattina dal Consiglio dei Ministri, indicando un deficit al di sotto del 5%, assieme al bilancio della Previdenza Sociale, i cui contenuti non sono stati resi noti da palazzo Matignon. Secondo quanto riportato dal quotidiano francese La Tribune, il governo Lecornu presenterà un bilancio che punta a ridurre il deficit al 4,7% entro fine 2026 e ridurre il bilancio di 31 miliardi attraverso un mix di tagli alla spesa ed aumento delle entrate. Inoltre, è attesa una nuova misura fiscale per tassare le holding dei ricchi ed il blocco della rivalutazione delle pensioni e delle altre prestazioni sociali. Nello stesso tempo, Lecornu ha affermato che è “indispensabile” accrescere le spese per la difesa di fronte “all’inasprimento del mondo”. Il presidente Emmanuel Macron ha chiesto per il 2026 uno stanziamento supplementare di 3,5 miliardi di euro per la difesa, portando la spesa militare complessiva a 57,2 miliardi, contro i 50,5 miliardi del 2025 (+13%).Frattanto, i socialisti chiedono la scelta di un nuovo Primo Ministro e la sospensione della riforma delle pensioni – punto critico del dibattito politico – per evitare la censura dei partiti di sinistra radicale e di estrema destra Rassemblement National. E, infatti, La France Insoumise e Rassemblement National, assieme agli alleati dell’Unione della Destra che fa capo a Eric Ciotti, hanno depositato in Parlamento due mozioni di sfiducia nei confronti del governo di Sebastien Lecornu. La mozione presentata dal partito di Marine Le Pen chiede un ritorno alle urne, unica scelta che “permetterà di fare le grandi scelte politiche necessarie per uscire da queste molteplici crisi”. La France Insoumise ha presentato una mozione “firmata dai deputati d’oltremare, comunisti, ecologisti e dall’intero gruppo degli ‘Insoumis'”, perchè “non c’è tempo da perdere. Lecornu cadrà e Macron seguirà la sua scia”. LEGGI TUTTO

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    Germania, inflazione accelera: settembre segna +2,4% su anno

    (Teleborsa) – Cresce l’inflazione in Germania. Lo segnalano i dati pubblicati dall’ufficio statistico federale Destatis, in linea con i dati di fine mese, che indicavano un incremento del 2,4% su base annua, rispetto al +2,2% rilevato nel mese precedente. Su base mensile si registra un +0,2%, uguale alla stima preliminare e in aumento rispetto al +0,1% di agosto. Quanto all’inflazione armonizzata, ha registrato una crescita dello 0,2% su mese (come la stima iniziale) e un aumento del 2,4% su anno (+2,1% il dato preliminare). LEGGI TUTTO

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    Gaza, firmato l’accordo per il cessate il fuoco. Trump: “Ora pace durevole”

    (Teleborsa) – “È un giorno incredibile per il Medio Oriente, ci sono voluti tre mila anni per arrivare fin qui”. Al summit di Sharm el Sheik, cha riunito oltre venti leader mondiali per consolidare il cessate il fuoco a Gaza e definire il quadro per la ricostruzione del territorio, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump – ripartito in serata per Washington dove arriverà domani mattina – celebra il suo giorno di gloria. La firma dell’accordo di pace – sottoscritto oggi da Trump, dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan e dal primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani – segna ufficialmente la fine della “fase uno” del piano di pace. E, nonostante l’entusiasmo, la strada verso il completamento dei successivi punti è in salita. Ma Trump, come sempre, si mostra ottimista: “i primi passi verso la pace sono sempre i più difficili, e oggi li abbiamo compiuti insieme. Tutto lo slancio ora è rivolto verso una pace grande, gloriosa e duratura. Ci sono voluti 3mila anni per arrivare a questo punto.E reggerà. Reggerà”.”Questo è il giorno che le persone di tutta la regione e del mondo intero hanno atteso, per cui hanno lavorato, lottato, sperato e pregato – ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti –. Negli ultimi mesi hanno fatto cose che, a mio avviso, erano davvero impensabili. Nessuno credeva che potesse accadere. Con lo storico accordo che abbiamo appena firmato, le preghiere di milioni di persone hanno finalmente trovato risposta. Come sapete, gli ostaggi sono stati liberati, e prosegue il lavoro, purtroppo, riguardante i corpi. Insieme abbiamo raggiunto ciò che tutti dicevano fosse impossibile. Finalmente abbiamo la pace in Medio Oriente. È un’espressione molto semplice: pace in Medio Oriente. L’abbiamo sentita per molti anni, ma nessuno pensava che si potesse davvero arrivarci. E ora ci siamo riusciti. Dopo anni di sofferenze e spargimenti di sangue, la guerra a Gaza è finita. Gli aiuti umanitari stanno affluendo, con centinaia di camion carichi di cibo, attrezzature mediche e altri beni, molti dei quali pagati da persone che si trovano in questa sala. I civili stanno tornando nelle loro case. Gli ostaggi si stanno ricongiungendo con le loro famiglie. È una cosa bellissima. L’ho vista dietro le quinte: il livello di amore e di dolore è qualcosa che non avevo mai visto prima. È straordinario – ha detto ancora Trump – vedere persone che non avevano più visto la madre, il padre, da così tanto tempo. Hanno vissuto in un tunnel, un piccolo tunnel, molto profondo. E il livello di amore che si prova in questi momenti è incredibile. È una cosa meravigliosa da vedere. Da un lato è terribile che tutto ciò sia potuto accadere, ma dall’altro è commovente assistere a tali scene. E ora sorgono giorni nuovi e splendidi”. Adesso lo sguardo del tycoon è già rivolto al capitolo ricostruzione. “Ora inizia la ricostruzione. E forse la ricostruzione sarà la parte più semplice – ha dichiarato Trump –. Credo che abbiamo già affrontato la parte più difficile, perché il resto verrà da sé. Tutti noi sappiamo come ricostruire, e sappiamo costruire meglio di chiunque altro al mondo”.Trump ha voluto ringraziare in particolare i Paesi arabi e musulmani “che hanno contribuito a rendere possibile questo straordinario risultato”, sottolineando che “senza il loro sostegno non avremmo potuto raggiungere la pace”. Rivolgendosi poi ad al-Sisi, che ha ospitato il vertice nella località sul Mar Rosso, Trump ha espresso “immensa gratitudine per l’eccezionale lavoro che il vostro Paese sta svolgendo in tanti modi diversi e per l’aiuto che ci avete dato in questo accordo di pace”.”Siamo pronti a essere grandi partner, e spero che tutti si uniranno agli Accordi di Abramo – ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti –. Tutti i Paesi della regione devono ora guardare avanti verso una pace duratura e una ricostruzione concreta per il popolo di Gaza”. Trump ha annunciato che “numerosi Paesi ricchi e potenti” hanno già espresso la volontà di contribuire alla ricostruzione della Striscia: “metteranno a disposizione i fondi necessari, e presto renderemo pubblico chi sta offrendo il proprio sostegno, perché meritano grande credito per ciò che stanno facendo”. “Per il popolo di Gaza – ha aggiunto – il compito ora è ricostruire le basi di una vita dignitosa. Arriveranno molti investimenti e molta ricostruzione. In realtà non si tratta solo di ricostruire, ma di costruire, ripulire e costruire di nuovo”. Trump ha poi ricordato che la ripresa del Medio Oriente passa anche dalla stabilità e dalla sicurezza. “Abbiamo concordato che la ricostruzione di Gaza deve essere accompagnata dalla smilitarizzazione e dalla creazione di una nuova forza di polizia civile onesta, che possa garantire condizioni di sicurezza per la popolazione”. E, in tale scenario, – nonostante la posizione di Benjamin Netanyahu – Trump ha aperto a un ruolo per Hamas come forza di polizia palestinese: “Vogliono porre fine ai problemi e lo hanno detto apertamente, e abbiamo dato loro l’approvazione per un periodo di tempo”.”Questo – ha concluso Trump – è un giorno monumentale, un momento storico non solo per il Medio Oriente ma per il mondo intero. Lavoreremo insieme per un futuro migliore. Gli Stati Uniti saranno un partner per garantire che il Medio Oriente sia un luogo sicuro e stabile. Molti, in passato, hanno detto che la Terza guerra mondiale sarebbe cominciata in Medio Oriente. Non accadrà, non ci sarà una Terza guerra mondiale, e sicuramente non inizierà in questa regione. Il nostro lavoro comincia qui e adesso”. LEGGI TUTTO

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    Giorgetti: “Manovra seria, tiene conto dei vincoli”

    (Teleborsa) – “Tutti sono arrivati avendo visto quello che c’è e quello che non c’è: c’è una impostazione che tiene conto in maniera seria e responsabile dei vincoli in cui ci muoviamo”. È quanto ha affermato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in avvio degli incontri sulla manovra a Palazzo Chigi. Vincoli, ha osservato che sono “la revisione del Pnrr che abbiamo avuto in Parlamento, i vincoli di finanza pubblica, gli impegni internazionali” sul fronte della difesa. Giorgetti ha osservato che “la legge di bilancio non è chiusa” dunque ha invitato a intervenire per eventuali spunti condivisi. “Il quadro generale del commercio mondiale non aiuta, anzi va in senso contrario e che ci ha costretto a ridimensionare in modo assai prudente ma realistico le prospettive di crescita nell’immediato e in futuro – ha aggiunto Giorgetti –. Se la situazione internazionale subirà un miglioramento inevitabilmente queste prospettive potranno migliorare e dunque avere delle ricadute positive sugli spazi da utilizzare. Gli impegni internazionali sul fronte della difesa al momento non fanno parte del sentiero ma riteniamo di poter aderire, una volta usciti all’infrazione, con la clausola derogatoria non impattando sulle maggiori entrate o minori spese”. LEGGI TUTTO

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    Excellera Advisory, via libera dall’Antitrust all’ingresso di ICG

    (Teleborsa) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha deliberato di non avviare l’istruttoria sull’operazione che consiste nell’acquisizione indiretta, da parte del Gruppo ICG, per il tramite di ICGV, del controllo esclusivo di Excellera e delle società da essa controllate.ICG è un global alternative asset manager ad azionariato diffuso quotato alla Borsa di Londra e attivo in quattro macro settori: i) structured and private equity, ii) private debt, iii) real assets e iv) credito.Excellera Advisory Group è una società di partecipazioni holding del Gruppo Excellera, attivo nel settore della consulenza in materia di corporate affairs, offrendo, in particolare, servizi di consulenza integrata in tema di relazioni istituzionali, advocacy e lobbying, political intelligence, monitoraggio legislativo, strategie di comunicazione, gestione della reputazione, nonché organizzazione di eventi. Excellera è controllata da Xenon Private Equity, un alternative investment fund manager autorizzato dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier in Lussemburgo alla gestione di fondi chiusi di investimento.L’Antitrust spiega che l’operazione, sulla base dei dati e delle informazioni fornite dalle parti, non appare idonea a determinare criticità concorrenziali. Infatti, ICG è attiva solo in via marginale, per il tramite di tre portfolio company del Gruppo – che, peraltro, non sono controllate da ICGV – in alcuni dei servizi che rientrano nel mercato rilevante dei servizi di marketing e comunicazione. LEGGI TUTTO

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    Plenitude entra nel mercato della Fibra ottica in Italia

    (Teleborsa) – Plenitude da oggi arricchisce il proprio portafoglio di soluzioni rivolto ai clienti residenziali con il servizio Fibra. L’offerta Plenitude Fibra, basata sulla tecnologia FTTH, – fa sapere la società in una nota – consente di navigare fino a 2,5Gb/s in download e fino a 1Gb/s in upload e sarà disponibile nelle aree coperte dall’attuale partner tecnologico. E, nei prossimi mesi, il servizio verrà progressivamente esteso sul territorio nazionale. Tutte le informazioni sui contenuti dell’offerta sono disponibili presso i Plenitude Store, il sito web e il servizio clienti della società.Per raccontare la nuova offerta al pubblico, Plenitude lancerà in Italia una campagna multimediale in cui connessione ed energia dialogano tra loro, integrandosi per semplificare la quotidianità delle persone. “In un mercato energetico in rapida evoluzione come quello di oggi, la vera sfida – ha dichiarato Vincenzo Viganò, head of Retail Market di Plenitude – non è solo fornire servizi energetici, ma costruire una relazione di valore con i clienti. Partendo da questa esigenza, vogliamo porci sempre più come un interlocutore a 360 gradi, proponendo soluzioni integrate. Plenitude Fibra va proprio in questa direzione, ci consente di offrire un servizio vicino alla vita delle persone, coniugando energia e tecnologia in uno spazioconnesso ed efficiente”. LEGGI TUTTO

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    Manovra, Orsini: “Manca parola crescita, mettere al centro investimenti”

    (Teleborsa) – “La manovra ha bisogno di mettere al centro gli investimenti. Credo manchi la parola crescita all’interno della legge di bilancio che stiamo affrontando. Una parola fondamentale per un paese come il nostro che vuole avere un futuro. In un momento di incertezza come questo, serve certezza. Apprezzo il lavoro fatto dal ministro Giorgetti sul tema del contenimento dei conti pubblici, ma non bisogna dimenticare che la crescita si fa facendo investimenti”. È quanto ha affermato il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, all’assemblea generale di Assolombarda. “Stiamo continuando a dire che serve avere una visione di crescita, credo che anche il governo stia lavorando su questo punto – ha proseguito Orsini –. Il tema degli investimenti per noi è fondamentale perché non c’è crescita senza gli investimenti del paese, quindi per noi quella è l’unica via. Abbiamo riportato come esempio la Zes unica, quello che è stato fatto negli ultimi anni proprio dal governo. Il governo ha fatto un’ottima cosa, ha stanziato 5,6 miliardi negli ultimi due anni, quei 5,6 miliardi hanno generato 28 miliardi di investimento con 35mila assunzioni. Quelle società sicuramente faranno utile perché sono investimenti nuovi. Hanno fatto ripartire un pezzo di paese che per noi è fondamentale, quindi quello è assolutamente debito buono”. Ampliando lo sguardo sul fronte europeo Orsini ha lanciato un appello per la creazione di un piano industriale. “Sono un europeista convinto, ma dico che così come è l’Europa non va: facciamo le misure e non capiamo nemmeno gli effetti che generano, tipo l’automotive che siamo riusciti a distruggere. Gli errori fatti sono tanti, anche in Europa serve un piano industriale. Serve far presto – ha detto il presidente di Confindustria –. Abbiamo fatto tante cose dove si è preso atto del problema, ma la cura?”, si è chiesto Orsini che tra le misure ha citato la burocrazia: “Abbiamo 78 miliardi all’anno di burocrazia, incominciamo a smontarla”, ha sottolineato il leader degli industriali. E, ancora: “mix energetico subito, interconnessione europea e chi produce aiuti chi consuma energia” ha detto Orsini, parlando del problema degli elevati costi dell’energia nel nostro Paese. “Quando diciamo che non riusciamo a essere attrattivi l’energia è uno dei capitoli fondamentali. Ma quanti comitati dell’uccellino abbiamo in tutti i comuni d’Italia che ci bloccano l’eolico, il fotovoltaico e che non ci fanno fare energia? Questo ce lo dobbiamo dire – ha proseguito Orsini –. Il mix energetico è la via ma non possiamo neanche pensare di non guardare le tecnologie del futuro, come il nucleare”.”L’Italia – ha concluso Orsini – deve andare bene tutta. Quando il nostro Mezzogiorno cresce, il treno dell’Italia gira alla stessa velocità: questo è il nostro obiettivo. La Zes unica ha funzionato quando il governo ha messo soldi veri per poter fare investimenti”. LEGGI TUTTO

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    Antitrust, procedimento su cartello nella produzione cavi in rame esteso fino al 1999

    (Teleborsa) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha deliberato di estendere il procedimento riguardante un presunto cartello nella produzione di cavi in rame.Nel provvedimento di avvio era stato ipotizzato che le parti abbiano coordinato le politiche di prezzo e le condizioni commerciali di vendita dei cavi in rame a bassa tensione, a partire dal 2005, anche definendo, attraverso diverse modalità, un listino unico; dalla documentazione acquisita successivamente, risulta che le parti sembrano aver coordinato le proprie condotte commerciali già dal 1999.Il procedimento è stato aperto a dicembre 2024 nei confronti delle società Bruno Baldassari & F.lli S.p.A., General Cavi S.p.A., ICEL S.c.p.A., IRCE S.p.A., La Triveneta Cavi S.p.A., Mondini Cavi S.p.A., Pecso Cavi S.r.l., Prysmian Cavi e Sistemi Italia S.r.l. e ANIE AICE – Associazione Italiana Industrie Cavi e Conduttori Elettrici.Nel nuovo provvedimento si parla di un coordinamento “realizzato anche grazie alla concertazione fra le stesse su aspetti e condizioni commerciali ulteriori rispetto ai prezzi di listino e al livello del primo sconto, quali, a titolo esemplificativo, gli sconti successivi al primo, tempistiche per l’entrata in vigore e vigenza dei listini, altri elementi a corredo del listino generale (ad es. prodotti specifici non inclusi nel listino principale), il valore del rame da considerare per l’aggiornamento dei prezzi, nonché condizioni commerciali più di dettaglio, anche relative a specifici clienti condivisi”. LEGGI TUTTO