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    Anas: allievi carabinieri a lezione di sicurezza stradale. Obiettivo: dimezzare gli incidenti entro il 2030

    (Teleborsa) – A lezione di sicurezza stradale. Una delegazione Anas ha incontrato a Roma gli studenti della scuola Legione allievi carabinieri per far luce sulle drammatiche conseguenze che possono derivare da una guida distratta e non responsabile. Si tratta del secondo appuntamento che conferma la collaborazione fra Anas, società del Polo Infrastrutture del Gruppo Fs Italiane, e l’Arma. Anas, impegnata ogni giorno a garantire la sicurezza dei cittadini lungo strade e autostrade, svolge da sempre la propria attività in piena sinergia con l’Arma dei Carabinieri e con le altre Forze dell’ordine presenti sul territorio. L’incontro, come si legge nella nota, rientra nel ciclo di iniziative promosse nell’ambito della campagna Anas “Guida e basta”, per sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto delle regole e delle norme previste dal codice della strada, con l’obiettivo di ridurre al minimo gli incidenti stradali. Nel corso dell’incontro sono stati proiettati anche alcuni spot della campagna proprio per richiamare l’attenzione sul delicato problema dell’abuso di sostanze, come alcol e droghe, e della distrazione alla guida, quasi sempre provocata dall’uso improprio del cellulare. Ad esempio, controllare un messaggio su whatsapp equivale a 4 secondi di distrazione e a percorrere 56 metri, pari a due campi da pallacanestro, senza guardare la strada; cercare un numero in rubrica distrae dalla guida per 8 secondi, che equivale a percorrere al buio circa 111 metri al buio, ossia un intero campo da calcio. Anas è impegnata insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a raggiungere l’obiettivo di ridurre gli incidenti stradali del 50% entro il 2030 attraverso un piano d’azione strategico a medio termine e in linea con le indicazioni della Capogruppo FS. Il piano è articolato su più fronti, e vede destinare sempre più risorse alla manutenzione programmata e al potenziamento degli standard di sicurezza utilizzando le best practice che la tecnologia di ultima generazione mette a disposizione, come il progetto Smart Road, quale tassello chiave della mobilità del futuro, abilitante per lo sviluppo della Smart Mobility e propedeutico ai futuri scenari di guida autonoma dei veicoli. LEGGI TUTTO

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    Alviero Martini commissariata. Per il tribunale di Milano “Opifici cinesi e manovalanza in nero”

    (Teleborsa) – La Sezione autonoma misure di prevenzione del Tribunale di Milano ha disposto l’amministrazione giudiziaria, in un’inchiesta dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del pm Paolo Storari, per l’azienda dell’alta moda Alviero Martini spa, specializzata in borse ed accessori, “ritenuta incapace di prevenire e arginare fenomeni di sfruttamento lavorativo nell’ambito del ciclo produttivo”. Sarebbero stati massimizzati i profitti usando “opifici cinesi” e “facendo ricorso a manovalanza in nero e clandestina”.Il commissariamento è stato disposto dalla Sezione misure di prevenzione, presieduta da Fabio Roia, a carico dell’azienda fondata nel 1991 e con sede a Milano, che produce in particolare borse e accessori famosi per le mappe geografiche disegnate.Stando agli accertamenti, alla casa di moda viene contestato il mancato controllo sulla filiera, in quanto non avrebbe “mai effettuato ispezioni o audit sulla filiera produttiva per appurare le reali condizioni lavorative” e “le capacità tecniche delle aziende appaltatrici tanto da agevolare (colposamente) soggetti raggiunti da corposi elementi probatori in ordine al delitto di caporalato”. E’ stato accertato che “la casa di moda” avrebbe affidato “mediante contratto di appalto con divieto di sub-appalto senza preventiva autorizzazione, l’intera produzione a società terze, con completa esternalizzazione dei processi produttivi”. E le aziende appaltatrici, però, avrebbero “solo nominalmente” una “adeguata capacità produttiva e possono competere sul mercato solo esternalizzando le commesse ad opifici cinesi, i quali riescono ad abbattere a loro volta i costi grazie all’impiego di manodopera irregolare e clandestina in condizioni di sfruttamento”.”Tutti i rapporti di fornitura sono disciplinati da un preciso codice etico a tutela del lavoro e dei lavoratori al cui rispetto ogni fornitore è vincolato. Laddove emergessero attività illecite effettuate da soggetti terzi, introdotte a insaputa della società nella filiera produttiva, assolutamente contrari ai valori aziendali, si riserva di intervenire nei modi e nelle sedi più opportune, al fine di tutelare i lavoratori in primis e l’azienda stessa”, si legge nella nota diffusa dalla società.Gli accertamenti da parte del Nucleo ispettorato del lavoro di Milano sono iniziati nel settembre 2023 e sono stati effettuati “sulle modalità di produzione, confezionamento e commercializzazione dei capi di alta moda procedendo al controllo dei soggetti affidatari degli appalti nonché dei sub affidatari non autorizzati costituiti esclusivamente da opifici gestiti da cittadini cinesi nelle province di Milano, Monza e Brianza e Pavia”. In particolare, sono stati controllati otto opifici “tutti risultati irregolari nei quali sono stati identificati 197 lavoratori di cui 37 occupati in nero e clandestini”. Negli stabilimenti di “produzione effettiva e non autorizzata” è stato riscontrato che la lavorazione avveniva “in condizione di sfruttamento (pagamento sotto soglia, orario di lavoro non conforme, ambienti di lavoro insalubri), in presenza di gravi violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro (omessa sorveglianza sanitaria, omessa formazione e informazione). Inoltre, la manodopera veniva ospitata in dormitori abusivi e in condizioni igienico sanitarie critiche”. LEGGI TUTTO

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    Balneari, Italia risponde a Ue: “Collaboriamo per riordino settore”

    (Teleborsa) – Confermata “la piena disponibilità delle competenti autorità nazionali a proseguire il dialogo e la collaborazione con la Commissione europea al fine di addivenire ad una declinazione dei criteri di determinazione della scarsità della risorsa, e quindi di riordino del settore, pienamente coerente con il quadro normativo unionale e con la giurisprudenza della Corte di giustizia”. Questa la risposta del governo italiano alle osservazioni formulate dalla Commissione europea con il parere motivato sulla procedura d’infrazione sulle concessioni balneari. Nella lettera inviata a Bruxelles l’Italia chiede più tempo per definire i criteri che dovranno portare a stabilire cosa si intende per “scarsità di risorsa” ossia di costa disponibile. Principio, questo, alla base della direttiva Bolkenstein per l’effettuazione delle gare per le concessioni.”In un contesto contraddistinto da un quadro giurisprudenziale incerto e frammentato – si legge nella risposta, contenuta in 17 pagine più una tabella sulla situazione delle singole regioni – appare essenziale che l’auspicato riordino del settore sia preceduto dal completamento dell’attività istruttoria sulla scarsità della risorsa”. È quindi necessario, riporta la lettera, “proseguire, nel quadro di una costante e trasparente interlocuzione con la Commissione europea e in collaborazione con gli enti territoriali, l’attività di definizione dei criteri tecnici per la determinazione della sussistenza della scarsità della risorsa naturale, nella consapevolezza che solo sulla base degli esiti di tale ricognizione, in accordo con la Commissione europea e gli enti territoriali, sarà possibile riordinare in maniera organica e strutturale il settore”. Nella risposta sono anche indicati i tempi per gli ulteriori approfondimenti: quattro mesi dalla data di invio della risposta per concludere un primo confronto con la Conferenza unificata in merito alla determinazione dei criteri per la determinazione della scarsità della risorsa e ai relativi indirizzi di riordino del settore. Dopo il confronto con la Conferenza unificata, l’Italia “ritiene opportuno sottoporre alla Commissione europea i risultati dell’attività istruttoria e consultiva per poi procedere all’adozione dei provvedimenti normativi di riordino del settore”. Nella lettera si sottolinea che “ragioni oggettive” impediscono “la conclusione della procedura selettiva entro il 31 dicembre 2024” riguardo le concessioni, termine che può essere prolungato fino a tutto il 2025 nel caso in cui gli enti territoriali segnalino impedimenti per concludere le procedure per i bandi di gara.Va considerato – sottolinea il governo – che il lavoro di mappatura delle coste avviato dal Tavolo tecnico, necessario per una corretta applicazione della direttiva Bolkenstein, deve ancora essere completato e l’indicazione del 33% di coste occupate da concessioni è “preliminare, una indicazione quantitativa delle aree effettivamente occupate a livello nazionale, che non ha certo inteso concludere l’istruttoria sulla scarsità della risorsa”. La Commissione Europea ha confermato, attraverso una portavoce, di aver ricevuto una risposta dal governo italiano al parere motivato nell’ambito della procedura di infrazione sulle concessioni balneari. Risposta che la Commissione ”sta analizzando attentamente”. LEGGI TUTTO

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    Google conferma il licenziamento di centinaia di persone nel settore pubblicità

    (Teleborsa) – Confermato da Google il licenziamento di diverse centinaia di persone all’interno del suo team globale di pubblicità. “I dipendenti coinvolti dalla procedure potranno candidarsi per posizioni vacanti all’interno del team o altrove in Google”, ha dichiarato un portavoce del colosso internet. Il gruppo californiano ha assicurato che i cambiamenti in questo servizio gli permetteranno di supportare meglio le Pmi, mentre il resto del personale si concentrerà sui grandi clienti aziendali. Google prevede inoltre di creare nuovi ruoli e aumentare le assunzioni quest’anno. Il colosso non ha menzionato l’intelligenza artificiale generativa (produzione automatizzata di vari contenuti), come ragione dei licenziamenti ma è un fatto che questa sta rivoluzionando il settore. La settimana scorsa, Google Cloud ha annunciato l’uso di programmi di intelligenza artificiale “per aiutare i rivenditori a personalizzare gli acquisti online, modernizzare le operazioni e trasformare l’implementazione di nuove tecnologie nei negozi”. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte industria calano a novembre come previsto

    (Teleborsa) – Dati sostanzialmente in linea con le attese per le scorte dell’industria a novembre 2023. Secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato per le scorte una diminuzione dello 0,1% a 2.548,9 miliardi di dollari, come stimato dal consensus e registrato nel mese di ottobre. Su base annua si è registrato un incremento dello 0,4%. Nello stesso periodo le vendite sono salite dello 0,2% su base mensile, attestandosi a 1.858,8 miliardi di dollari. Su anno si registra una salita dell’1%. La ratio scorte/vendite si è attestata all’1,37. A novembre 2022 era pari all’1,38. Tale dato misura quanti mesi sono necessari a un’azienda per esaurire completamente le proprie scorte. LEGGI TUTTO

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    FAA, completate prime 40 ispezioni degli aerei Boeing 737 MAX 9

    (Teleborsa) – La Federal Aviation Administration (FAA) degli Stati Uniti ha detto che sono state completate le ispezioni di un primo gruppo di aerei Boeing 737 MAX 9 che erano stati messi a terra. Si tratta di un passo avanti nella vicenda che ha avuto origine il 5 gennaio 2024, quando si è staccato un pezzo di fusoliera da un Boeing 737 MAX 9 dell’Alaska Airlines, poco dopo il decollo da Portland (in Oregon), costringendo l’aereo a un atterraggio di emergenza.La FAA ha messo a terra 171 aerei Boeing 737-9 MAX e sta indagando ora sulle pratiche di fabbricazione e sulle linee di produzione di Boeing, comprese quelle che coinvolgono il subappaltatore Spirit AeroSystems, rafforzando la sua supervisione su Boeing ed esaminando potenziali cambiamenti del sistema.Venerdì scorso, la FAA ha annunciato i requisiti per un rigoroso processo di ispezione e manutenzione come passo nuovo e necessario prima che la FAA prenda in considerazione eventuali ulteriori passi nel processo per riportare in servizio i Boeing 737-9 MAX. Oggi ha detto che le prime 40 ispezioni che fanno parte di questo processo sono ora completate e la FAA ne esaminerà attentamente i dati. Tutti gli aerei 737-9 MAX con “door plugs” rimarranno a terra in attesa della revisione da parte della FAA e dell’approvazione finale di un processo di ispezione e manutenzione che soddisfi tutti i requisiti di sicurezza della FAA, si legge in una nota. Una volta che la FAA avrà approvato un processo di ispezione e manutenzione, questo sarà richiesto su ogni 737-9 MAX messo a terra prima del funzionamento futuro. LEGGI TUTTO

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    USA, produzione industriale dicembre sopra attese

    (Teleborsa) – In aumento la produzione industriale negli Stati Uniti che, nel mese di dicembre, registra una salita dello 0,1% su base mensile, dopo il +0,2% del mese precedente e rispetto alla variazione nulla attesa dagli analisti. Su base annua si registra un incremento dell’1%.La produzione manifatturiera registra un aumento dello 0,1% (+0,0% le aspettative di consensus) che si confronta con il +0,2% di novembre (dato rivisto da un preliminare di +0,3%).Nello stesso periodo la capacità di utilizzo relativa a tutti i settori industriali è al 78,6% come nel mese precedente ed inferiore alle stime degli analisti (78,7%). LEGGI TUTTO

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    USA, prezzi import  in calo a dicembre

    (Teleborsa) – Risultano deboli i prezzi import-export statunitensi a dicembre 2023. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Labour Statistics americano, i prezzi import hanno segnato una variazione nulla su mese rispetto al consensus (-0,5%), dopo il -0,5% di novembre (rivisto da un -0,4%). Su base annua, i prezzi import registrano una variazione pari al -1,6%. Al netto delle importazioni di petrolio i prezzi hanno registrato una variazione nulla. I prezzi export hanno riportato un decremento dello 0,9% come nel mese precedente e contro il -0,6% del consensus.Su anno il dato evidenzia un decremento del 3,2%. Al netto dei prodotti agricoli i prezzi alle esportazioni su mese registrano un -0,9% su mese. LEGGI TUTTO