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    Moda, Urso: Piano Italia per sfide settore e consolidamento filiera

    (Teleborsa) – Consolidamento della filiera, sostegno agli investimenti, strumenti per affrontare la crisi di liquidità e contrastare le violazioni del diritto di proprietà industriale: sono alcuni dei punti chiave del Piano Italia per la Moda, presentato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a Palazzo Piacentini, alle principali associazioni di settore.”Il nostro obiettivo è fare squadra e affrontare le sfide del settore con interventi mirati, mettendo in campo misure e risorse per superare questa fase in modo organico. Con il Piano Italia per la Moda vogliamo offrire soluzioni strutturali alla filiera, contrastando la crisi di liquidità, supportando gli investimenti, promuovendo la transizione verso la sostenibilità, incentivando le aggregazioni orizzontali e verticali e rafforzando la lotta alla contraffazione”, ha dichiarato il ministro Urso.”È il momento di consolidare il Sistema Italia, il nostro patrimonio di eccellenza, qualità e creatività”. L’incontro odierno segue quello del 13 marzo scorso a Milano, organizzato con la Camera nazionale della Moda e Altagamma, in cui il ministro ha incontrato i principali brand nazionali e internazionali che producono in Italia. “Obiettivo del Piano – spiega una nota – è, da un lato, affrontare la flessione congiunturale del settore, dovuta sia alla contrazione del mercato del lusso in Cina sia all’incertezza legata alle politiche commerciali Usa, e dall’altro intervenire per risolvere le criticità strutturali del comparto. Le misure proposte dal Piano Italia includono l’individuazione di soluzioni rapide per fronteggiare la crisi di liquidità, utilizzando strumenti come i Basket bond, il fondo di Garanzia e i meccanismi rotativi”(Foto: by Kris Atomic on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Siria, von der Leyen: “Aiuti Ue da 2,5 miliardi di euro per 2025 e 2026”

    (Teleborsa) – Nel biennio 2025-26 l’Ue metterà in campo aiuti per 2,5 miliardi di euro per la Siria, in un momento cruciale per la transizione del paese. È quanto ha annunciato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen alla Conferenza dei donatori sulla Siria “Standing with Syria: meeting the needs for a successful transition”.”Per la prima volta la speranza dei siriani non è in pausa. La situazione – ha sottolineato von der Leyen – resta fragile ma abbiamo visto l’impegno dei siriani ad un governo inclusivo. I siriani hanno bisogno di maggiore sostegno, sia che si trovino ancora all’estero, sia che decidano di tornare a casa. L’Europa farà la sua parte”.In mezzo a rinnovate speranze e sfide significative dopo la caduta del regime di Assad, l’Ue insieme ai partner regionali e internazionali, nonché alle autorità di transizione della Siria, ha ribadito il suo sostegno a una “transizione inclusiva, pacifica, di proprietà siriana e guidata dalla Siria”.In una chiara dimostrazione del continuo sostegno dell’Ue, von der Leyen ha annunciato che l’Ue sta impegnando quasi 2,5 miliardi di euro per il 2025 e il 2026 per aiutare il processo di transizione della Siria e la ripresa socioeconomica del Paese, affrontando al contempo le urgenti esigenze umanitarie, sia all’interno della Siria che nelle comunità in Giordania, Libano, Iraq e Turchia.Per il 2025, l’Ue ha aumentato il suo impegno assunto all’ottava Conferenza di Bruxelles, da 560 milioni di euro a 720,5 milioni di euro, per sostenere la popolazione all’interno della Siria, nonché i rifugiati siriani e le comunità vulnerabili in Libano, Giordania e Iraq. Inoltre, l’Ue ha impegnato 600 milioni di euro per il 2026 per questi paesi e ha promesso 1,1 miliardi di euro per sostenere i rifugiati siriani e le comunità vulnerabili in Turchia per il 2025 e il 2026.”Oggi la comunità internazionale ha riaffermato la sua forte solidarietà con il popolo siriano in tutta la sua diversità. Gli impegni presi in questa conferenza – ha affermato la commissaria per l’uguaglianza, la preparazione e la gestione delle crisi, Hadja Lahbib – sono più che impegni finanziari: sono un’ancora di salvezza per milioni di persone. Il futuro della Siria deve essere di dignità, opportunità e pace, e il sostegno promesso oggi ci avvicina a questa visione. L’Unione europea continuerà a sostenere il popolo siriano, non solo rispondendo alle urgenti esigenze umanitarie, ma aiutando a costruire un futuro giusto, inclusivo e stabile. Insieme, non stiamo solo offrendo aiuti: stiamo investendo nella speranza, nella resilienza e in un percorso verso una pace duratura”. LEGGI TUTTO

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    Elettricità futura, Argirò: “Confusione su disaccoppiamento”

    (Teleborsa) – “In materia di energia, si sta facendo troppa confusione sul concetto di disaccoppiamento”. Giuseppe Argirò, vicepresidente di Elettricità Futura, l’associazione che rappresenta i principali produttori di energia elettrica italiani, interviene su uno dei temi caldi del dibattito sulle politiche energetiche del Paese. “Il disaccoppiamento tra prezzi del gas e delle rinnovabili – sottolinea Argirò – non è realizzabile e chi lo propone sostiene una cosa profondamente sbagliata. Oltretutto si sta facendo una enorme confusione accomunando il disaccoppiamento ai contratti a lungo termine, i cosiddetti Ppa. Sono due concetti completamente diversi e chi li accomuna evidentemente non conosce il funzionamento del mercato energetico. La libera negoziazione di contratti a lungo termine è lo strumento più efficace contro il caro energia, ma è usata ancora troppo poco. Vanno attivati i Ppa contrattualizzando l’energia eolica e solare considerando che ci sono 150 (rpt, 150) GW bloccati dalla burocrazia pronti a partire”. LEGGI TUTTO

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    Urso: “Difendere i consumatori è una priorità, l’Italia ha reagito meglio alla crisi inflazionistica”

    (Teleborsa) – “Difendere i consumatori è una priorità politica. Grazie alle misure adottate dal governo, l’Italia ha reagito all’impennata inflazionistica in modo più efficace rispetto a molti partner europei”. Lo ha dichiarato il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, durante il convegno organizzato dal Mimit per celebrare il ventesimo anniversario del Codice del Consumo, in concomitanza con la Giornata Mondiale dei Diritti dei Consumatori.”Abbiamo raggiunto questi risultati – ha aggiunto – anche grazie a interventi mirati come il Carrello Tricolore, le misure contro il caro voli e quelle per contrastare il caro benzina. è questa la politica di tutela dei cittadini che intendiamo portare avanti”. “Questo è un governo serio che si assume tutte le responsabilità – ha detto – ivi compresa quella di poter prevedere, e sarà portata in Parlamento nel momento in cui ci dovessere essere effettivamente la necessità, una riprogrammazione del Pnrr su alcune misure che non hanno dato l’esito soddisfacente o che ci aspettavamo”. LEGGI TUTTO

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    FIPE, Stoppani: “Ristorazione italiana è un asset strategico per il nostro Paese”

    (Teleborsa) – Una delegazione della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE) ha incontrato oggi il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, per discutere temi strategici legati alla promozione della ristorazione italiana e del Made in Italy nel mondo. All’incontro hanno partecipato il presidente FIPE nazionale Lino Enrico Stoppani, il vicepresidente FIPE Sergio Paolantoni, il presidente FIPE Marche Moreno Cedroni, chef due stelle Michelin, il presidente del Coordinamento dei Ristoranti Autentici Italiani all’Estero, Roberto Costa, il direttore generale FIPE Roberto Calugi e il vicedirettore Luciano Sbraga.Tra i temi principali affrontati ci sono stati la Giornata della Ristorazione, un evento di rilevanza nazionale, in programma il 17 maggio, per valorizzare il settore e sensibilizzare istituzioni e cittadini sull’importanza della ristorazione italiana nella cultura e nell’economia del Paese; il Bocuse d’Or, prestigioso concorso internazionale di alta cucina rappresenta un’opportunità unica per promuovere i talenti italiani e la qualità della nostra enogastronomia in cui l’Italia punta a rafforzare la propria presenza nella competizione; i Ristoranti Italiani all’Estero, la rete dei ristoranti autentici nel mondo come leva strategica per la promozione del Made in Italy e la tutela della cucina italiana dalle imitazioni. Al centro della conversazione anche il tema della formazione e dei giovani talenti, in relazione anche alla possibilità di interazione con il Piano Mattei per sviluppare progetti all’estero che possano offrire opportunità di crescita professionale ai giovani, incentivando al contempo la creazione di posti di lavoro in Italia. Infine, si è discusso delle strategie di valorizzazione di prodotti iconici italiani, come l’olio extravergine di oliva e i formaggi, utilizzando la rete dei ristoranti.L’incontro ha rappresentato un momento di confronto costruttivo per rafforzare il dialogo tra istituzioni e rappresentanti della ristorazione, con l’obiettivo di sostenere e valorizzare il comparto in Italia e all’estero.”La ristorazione italiana è un asset strategico per il nostro Paese – dichiara Stoppani – sia in termini economici che culturali. La nostra filiera ha il compito di trasformare la straordinaria ricchezza qualitativa delle produzioni agroalimentari italiane in valore di mercato, contribuendo a diffondere e valorizzare il Made in Italy nel mondo. Eventi come la Giornata della Ristorazione e il Bocuse d’Or sono occasioni fondamentali per esaltare la nostra tradizione gastronomica e il talento dei nostri professionisti. Inoltre, il ruolo dei ristoranti italiani all’estero è cruciale non solo per la promozione del nostro patrimonio culinario, ma anche per contrastare il fenomeno dell’Italian sounding. FIPE continuerà a collaborare con le istituzioni per garantire il riconoscimento e il supporto che il settore merita, sia a livello nazionale che internazionale”. LEGGI TUTTO

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    Dati Nielsen Ad Intel: “Mercato pubblicitario parte in positivo nel 2025”

    (Teleborsa) – Gli investimenti pubblicitari in Italia chiudono il mese a +1,7%. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti “Over The Top” (OTT), l’andamento di gennaio 2025 si attesta a +0,5%. È quanto emerge dai risultati Ad Intel relativi al mercato pubblicitario nel mese di gennaio 2025 pubblicati da Nielsen. “L’anno 2025 parte bene con il mese di gennaio a +1,7% rispetto a gennaio 2024. Certamente il 2025 è un anno che si dovrà confrontare con un super 2024 ricco dei grandi eventi sportivi che l’hanno caratterizzato – sottolinea Luca Bordin, country leader Italia –. Inoltre dobbiamo considerare il difficile clima macroeconomico, innescato dalle tensioni geopolitiche e commerciali, in particolare dai dazi USA e dalle loro ripercussioni sui mercati. Questa situazione deve essere attentamente monitorata per capire le sue ripercussioni sulle decisioni di investimento, nel mese di febbraio notiamo infatti già un primo calo dei dati relativi alla fiducia delle imprese”.Relativamente ai singoli mezzi, la TV è in crescita del +1,8% a gennaio 2025. I quotidiani sono in calo del -8,7%, mentre i periodici crescono dell’11,1%. In calo la radio, -1,3%. Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del Web advertising il mese di gennaio 2025 chiude con un +3,5% (3,7% se si considera il solo perimetro Fcp AssoInternet). Segno positivo per l’Out of Home (Transit e Outdoor) che a gennaio 2025 cresce del +4% e per il cinema +38,5%. In negativo invece il direct mail a gennaio -21%.Sono 12 i settori merceologici in crescita nel mese di gennaio, il contributo maggiore è portato da Finanza/Assicurazioni (+43,3%), Bevande/Alcoolici (+27,6%) e Abitazione (+19,1%). In calo a gennaio gli investimenti di Distribuzione (-13,4%), Telecomunicazioni (-17,9%) e Turismo/Viaggi (-20%). Relativamente ai comparti con la maggiore quota di mercato, si evidenzia, a gennaio 2025 l’andamento positivo di Media/Editoria (+14,7%) e Gestione casa (+16,3%). “Si evidenzia l’andamento positivo del settore Finanza/Assicurazioni che, dopo 4 mesi in decremento, torna a crescere sensibilmente (+43,3%). Il maggior contributo alla crescita – sottolinea Bordin – è dato dalle categorie Plastic cards/Digital Wallet e Assicurazioni che vedono Ing Direct, Allianz direct e Telepass tornare ad investire nel 2025”. LEGGI TUTTO

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    Energia, Pichetto: “Necessari interventi per abbassare prezzi nel breve periodo”

    (Teleborsa) – Per l’Italia, in questo momento, le maggiori preoccupazioni sono costituite dagli alti costi dell’energia. “Guardiamo con preoccupazione ai differenziali di prezzo con altri Paesi UE e della stessa UE rispetto ai Paesi terzi e agli effetti che essi hanno sulla competitività delle nostre imprese e ricadute sui nostri cittadini e famiglie”. È quanto ha affermato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, nel suo intervento al Consiglio dei ministri dell’Energia dell’Unione Europea in corso a Bruxelles.”Le misure del Clean Industrial Deal e dell’Action Plan for Affordable Energy – ha sottolineato Pichetto Fratin – sono positive ma portano risultati soprattutto nel medio e nel lungo periodo. Servono piuttosto – ha ricordato ai ministri europei – interventi in grado di abbassare i prezzi nel breve periodo. L’Italia è pronta a dare il proprio contributo attraverso proposte concrete che domani verranno presentate ai commissari Fitto, Ribera, Hoekstra e Jorgensen. Riteniamo importante – ha sottolineato il ministro – agire tempestivamente nel negoziato sulla proposta di revisione del Regolamento stoccaggi per introdurre maggiore flessibilità nell’attuazione degli obblighi di riempimento ed evitare speculazioni che hanno generato alti valori dello spread tra tra i prezzi invernali ed estivi. Sosteniamo con forza – ha ribadito Pichetto Fratin – l’obiettivo, affermato dalla Commissione, di favorire il decoupling dei prezzi dell’energia elettrica dal mercato del gas naturale attraverso la diffusione dei contratti a lungo termine e i contratti per differenza. Condividiamo le posizioni della Commissione sulla volontà di proseguire gli sforzi sul monitoraggio dei mercati energetici e su quella di promuovere gli investimenti per la flessibilità e per l’adeguatezza del sistema elettrico, purché sia lasciata agli Stati membri sufficiente libertà di manovra circa l’implementazione. Riteniamo di fondamentale importanza lo sviluppo delle interconnessioni tra Paesi UE e con Paesi extra UE, in particolare quelle che collegano Nord Africa ed Europa, al fine di diversificare le fonti e creare mercati più competitivi ed integrati con effetti positivi sui differenziali di prezzi”.Nel corso del suo intervento in Plenaria Pichetto ha, inoltre, evidenziato “l’opportunità di affrontare un tema di grande interesse come la revisione dell’architettura della sicurezza energetica dell’UE”. “Sulla sicurezza dell’approvvigionamento gas – ha ricordato il ministro – il mutato e incerto contesto geopolitico, con i flussi di gas che oggi in Europa si dirigono da ovest verso est e non più nel senso opposto, ci impone di rivedere l’attuale dimensione regionale della sicurezza e garantire un adeguato livello di preparazione al rischio in caso di interruzione delle forniture di gas. Sarebbe auspicabile – ha rimarcato Pichetto Fratin – la riduzione dell’onere amministrativo per gli Stati membri in termini di obblighi di rendicontazione e risultati, sia per il settore elettrico che per il settore del gas. Sarebbe opportuno lavorare su una revisione congiunta di entrambi i Regolamenti, sia del settore del gas che del settore elettrico, anche allo scopo di prevenire la mancanza di coordinamento in caso di necessità. Particolare attenzione – ha evidenziato il ministro italiano dell’energia – dovrà essere rivolta ai rischi di sicurezza informatica associati all’ulteriore digitalizzazione delle reti e delle infrastrutture energetiche. Per quanto riguarda la sicurezza delle infrastrutture energetiche critiche europee – ha concluso Pichetto Fratin – riteniamo che il ruolo dell’UE nel coordinamento delle azioni necessarie in caso di incidenti o sabotaggi costituirebbe senz’altro un valore aggiunto”. LEGGI TUTTO

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    Immobiliare USA, NAHB: cala a marzo la fiducia dei costruttori

    (Teleborsa) – Diminuisce la fiducia del settore immobiliare USA, sintetizzata dall’indice NAHB. A febbraio, il dato si è attestato a 39 punti, rispetto ai 42 punti del mese precedente. Il dato è anche peggiore delle attese del consensus che stimavano un livello stabile a 42 punti.Per quanto riguarda le singole componenti dell’indice, quello sulle vendite attuali è sceso di 3 punti a quota 43, quello relativo alle vendite dei prossimi sei mesi è stabile a 47 punti, mentre quello rappresentativo del traffico dei possibili acquirenti è sceso di 5 punti a quota 24.L’indicatore, elaborato dalla National Association of Home Builders (NAHB), rappresenta un quadro sintetico delle aspettative di vendita dei costruttori nel presente e nell’arco dei prossimi sei mesi: una lettura inferiore a 50 mostra una prevalenza di giudizi negativi, mentre un livello superiore indica maggiore ottimismo. “Le aziende edili stanno affrontando ulteriori pressioni sui costi derivanti dalle tariffe”, ha affermato Robert Dietz, capo economista della NAHB. “I dati del sondaggio HMI di marzo rivelano che i costruttori stimano un tipico effetto sui costi delle recenti azioni tariffarie a 9.200 dollari per casa. L’incertezza sulla politica sta inoltre avendo un impatto negativo sugli acquirenti di case e sulle decisioni di sviluppo”. LEGGI TUTTO