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    Pesticidi, Meloni su ritiro proposta Ue: “VIttoria anche dell’Italia”

    (Teleborsa) – “È una vittoria anche italiana l’annuncio della Commissione europea del ritiro della proposta legislativa sui pesticidi. Fin dal suo insediamento, infatti, il Governo italiano sta lavorando in Europa, con grande concretezza e buon senso, per tracciare una strada diversa da quella percorsa finora e coniugare produzione agricola, rispetto del lavoro e sostenibilità ambientale. Proseguiremo in questa direzione”.E’ il commento della Presidente del Consiglio Meloni dopo che la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha annunciato che proporrà al collegio dei commissari “il ritiro” della proposta legislativa sui pesticidi. “I nostri agricoltori meritano di essere ascoltati. So che sono preoccupati per il futuro dell’agricoltura e per il loro futuro. Ma sanno anche che l’agricoltura deve passare a un modello di produzione più sostenibile, in modo che le loro aziende rimangano redditizie negli anni a venire”, ha dichiarato alla Plenaria del Parlamento europeo. Il regolamento, ha aggiunto, “diventata un simbolo di polarizzazione”, sottolineando che “una nuova proposta, più matura”, sarà fatta in futuro.”La proposta è stata rigettata dall’Eurocamera, e non ci sono progressi neanche in Consiglio”, ha sottolineato von der Leyen soffermandosi a lungo, nel suo intervento, sulle proteste degli agricoltori. “Molti di loro si sentono messi all’angolo .Gli agricoltori sono i primi a risentire degli effetti del cambiamento climatico. Siccità e inondazioni hanno distrutto raccolti e minacciato il bestiame. Gli agricoltori risentono dell’impatto della guerra di Russia. L’inflazione, l’aumento del costo dell’energia e dei fertilizzanti. Ciononostante, lavorano duramente ogni giorno per produrre il cibo di qualità che mangiamo. Per questo, dobbiamo loro apprezzamento, ringraziamento e rispetto”, ha affermato. LEGGI TUTTO

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    Marelli, sindacati: nel 2024 premio annuo tra 1.684 e 2.368 euro

    (Teleborsa) – Il premio di risultato da erogare nel 2024 ai dipendenti Marelli risulta pari al 6,5% della retribuzione annua convenzionale di riferimento, vale a dire a 1.684 e 2.368 euro a seconda del livello di inquadramento individuale. Lo affermano i sindacati metalmeccanici, sottolineando che “la media di erogazione complessiva è stata superiore a quella degli anni precedenti”.Il premio di risultato si basa sui risultati del 2023, “anno in cui peraltro è stato finalmente raggiunto un livello di redditività positivo”, si legge nella nota di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, UglM, AqcfR.”Il nuovo premio è stato pattuito con l’intesa del 22 marzo 2023, recepita poi nell’accordo del 4 maggio 2023 che ha sancito il passaggio dal CCSL Fiat al CCNL dei Metalmeccanici”, ricorda Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto.”Nel complesso – aggiunge Ficco – esprimiamo soddisfazione per un premio che nel suo primo anno di vigenza ha portato ad un risultato anche migliore del premio precedente. Più in generale, con l’accordo di passaggio dal CCSL Fiat al CCNL dei Metalmeccanici, abbiamo cercato di procedere ad una armonizzazione che salvasse gli aspetti migliori di entrambi i contratti collettivi e al contempo si adattasse alle specificità di Marelli”. LEGGI TUTTO

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    Cattura CO2, IEEFA: UE scommette su tecnologie che devono ancora dimostrare efficacia

    (Teleborsa) – La scommessa dell’Unione europea sulle tecnologie di cattura del carbonio potrebbe indirizzare ingenti somme di risorse pubbliche verso progetti inefficienti. Lo sostiene l’Institute for Energy Economics and Financial Analysis (IEEFA), un think tank che si occupa di energia, parlando di incertezze che circondano la sicurezza del trasporto e dello stoccaggio sotterraneo, oltre che di “unproven technologies”.”L’ambizione della Commissione europea di catturare il carbonio è significativa: circa 450 milioni di tonnellate di CO2 entro il 2050, di cui circa il 40% proverrà dalla sola cattura diretta dell’aria (DAC), il processo più costoso di cattura del carbonio – afferma Andrew Reid, Energy Finance Analyst at IEEFA Europe – Per funzionare, la DAC avrà bisogno di energia a basse emissioni di carbonio e di adeguati siti di stoccaggio. Il suo costo varia dai 600 ai 1.000 dollari a tonnellata, una cifra notevolmente superiore all’attuale sistema di scambio delle quote di emissione dell’UE o al prezzo effettivo del carbonio di circa 60 euro”.”Oltre ai costi elevati, c’è anche un punto interrogativo sull’efficacia delle tecnologie di cattura del carbonio in generale – ha aggiunto – La maggior parte dei progetti fino ad oggi sono dimostrativi su piccola scala che generalmente hanno sottoperformato rispetto ai tassi di cattura attesi. Ciò, combinato con le incertezze sulla sicurezza e sulla permanenza dei trasporti e dello stoccaggio sotterraneo, rende la cattura del carbonio di questa portata una componente ad altissimo rischio della strategia di decarbonizzazione dell’UE”.(Foto: Marek Piwnicki on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Ucrina, Polonia: pronti a eventuale guerra contro la Russia. Borrell a Kiev

    (Teleborsa) – Il ministro della Difesa di Varsavia, Wladyslaw Kosiniak-Kamysz, ha dichiarato che la Polonia deve prepararsi all’eventualità di una guerra con la Russia. “Mi aspetto ogni scenario e tengo conto seriamente di quelli peggiori. Questo è il compito di un ministro della Difesa nella situazione in cui ci troviamo”, ha affermato il ministro in un’intervista del quotidiano Super Express. Il quotidiano ha chiesto a Kosiniak-Kamysz se avesse preso in considerazione la possibilità di una sconfitta militare dell’Ucraina e di una conseguente invasione di territorio polacco da parte russa.Il ministro ha poi sottolineato che la sua non è stata una risposta improvvisata, ma di aver soppesate le sue affermazioni con attenzione. Il Ministero della Difesa, ha spiegato, ha già iniziato passi concreti per prepararsi alla possibile minaccia, esaminando anche lo stato dei rifornimenti di materiale bellico. Per quanto siano importanti i rifornimenti di armi su larga scala anche l’equipaggiamento di ciascun soldato va preso molto sul serio, ha aggiunto. Kosiniak-Kamysz ha dichiarato che la Polonia in qualità di membro dell’Ue e la Nato intende svolgere un ruolo molto importante nella difesa comune europea.Le forze di difesa aerea russe hanno intanto abbattuto nella notte sette droni ucraini nella regione di Belgorod. A riferirlo è il servizio stampa del ministero della Difesa russo. “Stasera è stato fermato il tentativo del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico utilizzando sette UAV di tipo aereo contro obiettivi sul territorio della Federazione Russa”, si legge in una nota del ministero russo secondo quanto riporta Ria Novosti. Il governatore di Belgorod Vyacheslav Gladkov ha riferito inoltre della caduta di un drone ucraino nella città di Gubkin. Non ci sono stati feriti, quattro case private sono state danneggiate.L’Alto rappresentante dell’Unione europea, Josep Borrell, è arrivato questa mattina a Kiev. “L’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell è arrivato a Kiev – ha scritto il deputato ucraino Alexey Goncharenko –. Ho avuto modo di parlare con lui. È un vero amico dell’Ucraina”. Borrell ha dichiarato che serve una nuova spinta per armare l’Ucraina per “sconfiggere l’invasione” e ha esortato i 27 membri dell’Ue a fornire “tutto il necessario”. “Non è solo una questione di tempo. È una questione di quantità e qualità delle nostre forniture. E certamente dobbiamo fare di più e più in fretta perchè l’Ucraina deve prevalere”, ha aggiunto Borrell. La visita in Ucraina sarà la quarta di Borrell da quando la Russia ha lanciato la sua invasione nel febbraio 2022. Ieri, in tarda serata, Parlamento europeo e Consiglio dell’Ue hanno trovato un pre-accordo sull’istituzione della Ukraine Facility, uno strumento con dotazioni da 50 miliardi di euro per la ricostruzione e modernizzazione dell’Ucraina, che la sostenga negli sforzi per portare a termine le riforme necessarie per la sua adesione all’Unione europea. Lo strumento approvato, si legge in una nota del Consiglio, sarebbe articolato in 17 miliardi di sussidi e 33 miliardi di prestiti agevolati, “per fornire all’Ucraina un sostegno coerente, prevedibile e flessibile per il periodo 2024-2027, adeguato alle sfide senza precedenti poste dal sostegno a un Paese in guerra”. LEGGI TUTTO

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    Protesta trattori, mobilitazione alle porte di Roma: prossima settimana grande manifestazione

    (Teleborsa) – La mobilitazione del settore agricolo si avvicina a Roma e punta al festival di Sanremo. La protesta dei trattori è arrivata alle porte della Capitale questo pomeriggio. Danilo Calvani, uno dei leader della protesta e alla guida del movimento “Cra Agricoltori traditi” al termine di un incontro in questura a Roma ha annunciato che i mezzi “confluiranno in diversi punti di raccolta attorno alla capitale e la settimana prossima ci sarà una grande manifestazione a Roma”. “Dobbiamo ancora stabilire i dettagli – ha aggiunto – ma probabilmente faremo un corteo anche con trattori”.”Un nostro rappresentante salirà sul palco di Sanremo”, ha poi proseguito Calvani in merito alle parole di Amadeus in conferenza stampa. “Siamo in contatto con l’organizzazione del Festival per stabilire i dettagli”, ha precisato.Alle 7 di questa mattina i trattori che si trovavano al presidio organizzato da Riscatto agricolo nei pressi del casello Valdichiana dell’A1 sono partiti verso Roma. Il corteo di circa 250 trattori – il numero fornito dagli organizzatori – si è spostato verso la Cassia, via scelta per raggiungere Roma dove si aggregheranno al resto dei trattori provenienti da tutta Italia. Il nuovo presidio sarà allestito in zona Nomentana.A sud di Roma si prepara un altro presidio probabilmente a Cecchina, oltre a quelli già attivi a Nord della città, a Valmontone, Torrimpietra e Civitavecchia.Le proteste degli agricoltori? “Se vogliono, io li accolgo in Senato, gliel’ho anche proposto e attendo una loro risposta”, ha dichiarato a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il vicepresidente del Senato ed ex ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio.“Meloni ha sminuito in Aula la battaglia di Italia Viva per ripristinare l’esonero Irpef per gli agricoltori, voluto dal governo Renzi, e da lei stessa confermato lo scorso anno. Adesso pare che la premier sembra ci stia ripensando. Non ha ascoltato noi, magari ascolterà il rombo dei trattori del mondo agricolo in protesta”, hanno dichiarato Davide Faraone e Maria Chiara Gadda, presidente e vice-presidente del gruppo di Italia Viva alla Camera. LEGGI TUTTO

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    USA, ISM non manifatturiero oltre attese a gennaio

    (Teleborsa) – Il settore terziario americano cresce e si conferma in territorio espansivo. Secondo il sondaggio condotto dall’Institute for Supply Management fra i direttori acquisti delle aziende dei servizi, l’ISM non manifatturiero a gennaio si è portato a 53,4 punti, dai 50,5 punti del mese precedente, risultando anche superiore alle attese del mercato (52 punti).Va ricordato che un indice inferiore a 50 denota una fase di contrazione degli affari ed una prevalenza di pessimismo fra i direttori acquisti delle aziende.Guardando alle singole componenti, quella sull’attività aziendale è stabile a 55,8 punti, mentre quella sugli ordini sale a 55 punti. Quella dell’occupazione si porta a 50,5 punti da 43,8 (atteso 49,4). Cresce anche la componente sui prezzi a 64 punti da 57,4 (attese 56,5).(Foto: PublicDomainPictures / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    USA, settore servizi gennaio sotto attese

    (Teleborsa) – Cresce il settore dei servizi negli Stati Uniti. L’indice PMI dei servizi definitivo, elaborato da S&P Global, si è portato a 52,5 punti nel mese di gennaio dai 51,4 del mese precedente, ma risulta inferiore alle stime degli analisti che erano per una salita fino a 52,9 punti.L’indice, che rappresenta un sondaggio sui direttori acquisto delle aziende attive nel settore terziario, resta comunque al di sopra la soglia dei 50 punti, che fa da spartiacque con tra espansione e contrazione. Sale anche l’indice composito, che tiene conto anche della variazione del PMI manifatturiero, e si attesta a 52 punti, contro i 50,9 punti di gennaio, ma al di sotto dei 52,3 punti delle aspettative di consensus. LEGGI TUTTO

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    OCSE: PIL Italia +0,7% nel 2024, nel 2025 accelera (+1,2%)

    (Teleborsa) – L’OCSE conferma nuovamente le previsioni di crescita economica dell’Italia: PIL atteso a+ 0,7% quest’anno e accelerazione al + 1,2% nel 2025. Le stime, contenute in un aggiornamento di interim sono in linea con quelle indicate nell’Economic Outlook dello scorso 29 novembre, che peraltro erano state reiterate nel rapporto sull’economia italiana pubblicato dall’Organizzazione per la cooperazione allo sviluppo economico il 22 gennaio. Contestualmente, l’ente parigino ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica per l’insieme dell’area euro, allo 0,6% quest’anno (0,3 punti percentuali meno rispetto a novembre) e 1,3% il prossimo (0,2 percentuali in meno). Per la Germania stima dopo un meno 0,1% del Pil nel 2023 un più 0,3% quest’anno (0,3 punti percentuali in meno da novembre) e un 1,1% nel prossimo (-0,1 punti). Per la Francia 0,6% di crescita quest’anno (-0,2 punti in meno) e 1,2 il prossimo (dato invariato rispetto a novembre). L’attesa di crescita più forte riguarda la Spagna con l’1,5% quest’anno (più 0,1 punti) e più 2% il prossimo (dato invariato).Riviste al ribasso le previsioni di inflazione sull’Italia: dopo il 5,9% della media 2023 ora per quest’anno si attende che il carovita mostri un netto rallentamento all’1,8%, mentre nel 2025 dovrebbe segnare una leggera risalita al 2,2%. Le stime segnano un taglio di 0,8 punti percentuali sull’inflazione attesa per quest’anno e di 0,1 punti percentuali su quella del 2025. Per l’inflazione di fondo, cioè depurata dei prezzi di energia, alimentari e altri beni volatili, in Italia l’Ocse prevede 2,4% quest’anno (0,7 punti percentuali in meno rispetto a novembre) e 2,2% nel 2025 (0,3 punti percentuali in meno).Ritoccate al rialzo le previsioni di crescita economica globale di quest’anno al 2,9% mentre ha confermato l’attesa sul 2025 al 3%. Per gli Stati Uniti ha rivisto al rialzo la stima di crescita di quest’anno di 0,6 punti percentuali al 2,1% e confermato l’attesa sul 2025 all’1,7%. Per la Cina l’Ocse ha confermato la previsione di crescita del 4,7% per quest’anno e del 4,2% il prossimo. L’economia che cresce di più a livello globale tra quelle elencate resta l’India, con un 6,2% di espansione quest’anno (0,1 punti percentuali in più) e 6,5% il prossimo. L’Ocse ha poi effettuato una revisione a rialzo sul Pil della Russia e dopo il 3,1% di crescita del 2023, nonostante le sanzioni decise dai paesi del G7 e altri Stati occidentali per l’invasione dell’Ucraina, sul 2024 è atteso un più 1,8% (0,7 punti percentuali in più rispetto alle stime precedenti) mentre sul 2025 è stato confermato un più 1%.L’OCSE segnala che la crescita economica globale si è dimostrata resiliente lo scorso anno, con l’inflazione che ha rallentato più rapidamente del previsto. Al tempo stesso alcuni indicatori recenti mostrano una qualche moderazione dell’espansione, a riflesso dell’inasprimento delle condizioni finanziarie che continua a frenare credito e mercato immobiliare residenziale, mentre il commercio internazionale resta sottotono.Riviste al ribasso le previsioni di inflazione per la media dell’area euro e dopo il 5,4% del 2023 quest’anno il carovita dovrebbe moderarsi al 2,6%, più che dimezzato e 0,3 punti percentuali inferiore alle stime dello scorso novembre. In un aggiornamento di interim dell’Economic Outlook l’ente parigino prevede un inflazione 2025 al 2,2%, in questo caso il ritocco al ribasso è stato di 0,1 punti percentuali. Per l’inflazione di fondo l’Ocse prevede 2,6% quest’anno (0,5 punti percentuali in meno rispetto a novembre) e 2,2% il prossimo (0,1 punti percentuali in meno)Quanto agli attacchi dei miliziani islamisti Houthi alle navi nel Mar Rosso “se persistenti, potrebbero aggiungere fino a 0,4 punti percentuali all’inflazione dei prezzi nell’area Ocse per la fine dell’anno”. Lo ha affermato il segretario generale dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, Mathias Cormann nella conferenza stampa di presentazione dell’Economic Outlook di interim.L’impossibilità di utilizzare i canale di Suez, dovendo usare la rotta alternativa che doppia il Capo di Buona Speranza, ha poi rilevato la capo economista dell’Ocse, Clare Lombardelli fa aumentare i tempi di viaggio per navi e petroliere di 10-14 giorni. “I costi risultano raddoppiati rispetto a fine anno – ha detto – ma restano sotto livelli” che avevano raggiunto durante i lockdown imposti a motivo del Covid”. LEGGI TUTTO