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    Reddito cittadinanza, INPS: spesi 34,5 miliardi da 2019

    (Teleborsa) – Supera i 34,5 miliardi la spesa complessivo per il Reddito e la pensione di cittadinanza dall’aprile del 2019 a dicembre del 2023, data di esaurimento della misura. Da gennaio è stato infatti introdotto l’Adi, assegno di inclusione.E’ quanto emerge dall’Osservatorio dell’Inps sul Reddito secondo il quale tra aprile 2019 e dicembre 2023 hanno avuto in media ogni mese il sussidio 1.121.690 famiglie per un importo medio di 540,38 euro al mese.Come detto, il Reddito di Cittadinanza è stato sostituito dall’Assegno di Inclusione, la misura rivolta ai nuclei familiari in cui ci sia almeno un componente minore, disabile o over-60,: i primi accrediti sono partiti venerdì 26 gennaio. Secondo quanto emerge da una tabella Inps sulla suddivisione regionale, emerge che oltre la metà degli assegni di inclusione pagati a fine gennaio (287.704 richieste accettate nel complesso sulle 446.256 domande lavorate) è stato destinato a famiglie residenti in Campania e Sicilia, ovvero 154.666 pari al 53,76% sul totale.In particolare, in Campania sono state erogate 83.355 carte Adi mentre in Sicilia sono state 71.311. La popolazione di queste due regioni rappresenta il 17,67% dell’Italia.Adi sarà pagato con la Carta di inclusione: l’assegno può essere riconosciuto per 18 mesi e rinnovato, dopo la stop di un mese, per ulteriori 12 mesi. Già fissato il calendario successivo: dopo il primo slot del 26 gennaio, per le domande presentate a partire dall’8 gennaio ed entro il 31 gennaio (con il Pad sottoscritto entro la stessa data), il primo pagamento arriverà dal 15 febbraio; per le domande presentate a febbraio (e così via), il primo pagamento verrà disposto dal 15 del mese successivo a quello di sottoscrizione del Pad.A regime il pagamento sarà per tutti il 27 del mese di competenza. LEGGI TUTTO

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    Stellantis, nuovo sciopero dei lavoratori Mirafiori

    (Teleborsa) – I lavoratori delle Carrozzerie di Mirafiori sono in sciopero spontaneo anche oggi dopo la protesta scattata ieri pomeriggio al termine delle assemblee. La rende noto la Fiom Cgil di Torino, specificando che sono circa 150 le tute blu del primo turno delle linee della 500e e della Maserati che al momento stanno manifestando davanti all’ingresso dello stabilimento. Anche ieri i lavoratori hanno manifestato in corteo dopo le assemblee convocate per valutare le iniziative da intraprendere in seguito alla cig chiesta da Stellantis da metà febbraio a fine marzo. “Quando le lavoratrici e i lavoratori scioperano spontaneamente vuol dire che la situazione è arrivata al limite. Non c’è più tempo da perdere, bisogna agire immediatamente”, dichiara Edi Lazzi, segretario generale della Fiom-Cgil di Torino. “Le soluzioni – prosegue Lazzi – possono essere trovate partendo dalle proposte su Mirafiori di Fim, Fiom e Uilm di Torino. Proposte concrete per la città, per l’industria manifatturiera, per l’economia in generale. Proposte che a mio avviso dovrebbero essere ascoltate nel merito e nel metodo, con la costituzione di un think tank cittadino formato dal presidente della Regione, dal sindaco di Torino, dalle organizzazioni dei lavoratori e da quelle delle imprese, dalla curia, dal Politecnico e l’università di Torino, dalle imprese a partecipazione pubblica di energia elettrica, con il compito preciso di pianificare un progetto di investimenti pubblici e privati, da effettuare nel territorio tesi ad accompagnare in positivo la transizione all’elettrico che se sfruttata adeguatamente e’ in grado di generare nuova e buona occupazione”. “In questo modo avremmo maggiori possibilità di convincere Stellantis (e non solo), che produrre auto nella nostra città è ancora un ottimo business, non solo perchè abbiamo più di 120 anni di competenze specifiche, ma anche perché abbiamo un progetto organico sull’auto e sull’elettrificazione”, conclude il segretario della Fiom-Cgil di Torino. LEGGI TUTTO

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    Giappone, cala surplus bilancia partite correnti a dicembre

    (Teleborsa) – La bilancia dei pagamenti del Giappone chiude in surplus nel mese di dicembre 2023. Secondo il Ministero delle Finanze giapponese (MOF), si è generato un avanzo delle partite correnti di 744,3 miliardi di yen, in diminuzione rispetto all’attivo di 1.925,6 miliardi del mese precedente e in aumento rispetto ai 9,5 miliardi dello stesso mese del 2022. Le stime degli analisti erano per un surplus in calo fino a 1.018 miliardi di yen.La bilancia commerciale di beni e servizi chiude con un deficit di 267,7 miliardi di yen, contro il passivo di 699,4 miliardi di novembre e rispetto al deficit di 1.515,7 miliardi dell’anno prima, a fronte di un aumento delle esportazioni a 9.538,4 miliardi di yen (+9,4% su base annua) e un calo delle importazioni a 9.422,9 miliardi (-5,4% a/a).(Foto: CHUTTERSNAP on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali salgono di 5,5 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono aumentate più delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 2 febbraio 2024, sono saliti di circa 5,5 milioni di barili a 427,4 MBG, contro attese per un incremento di 1,7 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato una variazione di -3,2 milioni, arrivando a 127,6 MBG, contro attese per un variazione di -1 milione, mentre le scorte di benzine hanno registrato un calo di 3,1 milioni a quota 251 MBG (era atteso un incremento di 0,1 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono aumentate di 0,6 milioni a 358 MBG. LEGGI TUTTO

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    Autotrasporto, Salvini incontra le associazioni di categoria: sul tavolo investimenti e crisi Mar Rosso

    (Teleborsa) – Il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha incontrato una quindicina di sigle dei rappresentanti dell’autotrasporto merci. Sul tavolo gli investimenti per il rinnovo del parco veicolare, su cui il Mit ha già stanziato 25 milioni di euro, la direttiva Ue Eurovignette (che riforma il pagamento dei pedaggi e deve ancora essere recepita dall’Italia) e la crisi del Mar Rosso. Come ha ha fatto sapere il ministero in una nota, è stata affrontata anche la questione dei divieti unilaterali al Brennero: il Ministro ha confermato la determinazione a procedere con il ricorso alla Commissione ed alla Corte di Giustizia, per cui gli uffici del Mit hanno completato la documentazione. Inoltre, venendo incontro alle richieste, Salvini ha proposto l’istituzione di un tavolo periodico “delle regole”, per un dialogo costante.”Prendiamo atto che finalmente si è avviata questa fase di confronto con il Mit, come Fai-Conftrasporto chiedeva da tempo. È rilevante il fatto che il ministro Salvini abbia recepito l’importanza delle nostre istanze, onde evitare che si determino incomprensioni come quelle che hanno portato alla protesta dei trattori, dove un tema di carattere europeo sta diventando un problema del Governo italiano, e questo non va bene”, ha commentato Paolo Uggè, presidente Fai (Federazione degli Autotrasportatori Italiani che aderisce a Conftrasporto) a margine dell’incontro di oggi al ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture a Roma, tra il ministro Salvini e le associazioni dell’autotrasporto.”Siamo soddisfatti per quanto dichiarato dal Ministro, che ha annunciato alcune misure su cui si sta lavorando per il recupero delle risorse avanzate perché non utilizzate dal trasporto in conto proprio – ha aggiunto Uggè –. Già a metà del prossimo mese ci incontreremo di nuovo per fare il punto della situazione, un confronto che diventerà costante e continuo, che è quello che chiedevamo”. “Le norme vanno discusse e portate avanti: il tavolo che il ministro Salvini ha proposto va in questa direzione. Poi, sulla base delle azioni concrete decideremo: se ci sarà convergenza con le decisioni del mondo politico applaudiremo, in caso contrario contesteremo”, ha concluso il presidente Fai.”Un clima positivo e costruttivo ha contraddistinto l’incontro del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, con le Associazioni dell’autotrasporto convocate nella giornata odierna”, ha commentato anche l’associazione Anita in una nota. “Ringrazio il Ministro Salvini per l’incontro odierno in cui abbiamo potuto affrontare e discutere insieme le problematiche più spinose del settore. Esprimo apprezzamento per l’impegno del Ministro a calendarizzare degli incontri mensili con le Associazioni sul tema delle regole e per l’attenzione costante che dedica al ricorso contro i divieti austriaci lungo l’asse del Brennero, che auspico sia formalizzato a breve dal Governo italiano”, ha dichiarato il Presidente di Anita, Riccardo Morelli. LEGGI TUTTO

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    USA, deficit commerciale dicembre sale a 62,2 miliardi

    (Teleborsa) – Cresce il deficit commerciale americano. Nel mese di dicembre 2023, la bilancia commerciale ha mostrato un disavanzo di 62,2 miliardi di dollari, in aumento rispetto al passivo di 61,9 miliardi di dollari di novembre (dato rivisto da -63,2 miliardi).Il dato, comunicato dal Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio americano, risulta peggiore delle stime degli analisti, che erano per un disavanzo a 62 miliardi di dollari. Le esportazioni sono aumentate a 258,2 miliardi (+1,5%), mentre le importazioni sono salite a 320,4 miliardi di dollari (+1,3%). LEGGI TUTTO

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    Target climatico Ue, WWF: si può fare di più

    (Teleborsa) – La Commissione Ue indica nel 90% il target di riduzione delle emissioni nel 2040 e per il Wwf “si tratta di un passo importante” ma “è interesse di tutti raggiungere la neutralità climatica prima”. “Per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi dobbiamo raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 su scala globale – osserva la ong – Considerando la responsabilità dell’Ue per le emissioni storiche, sarebbe più giusto non fermarsi al 90%, ma puntare a zero emissioni nette entro il 2040”.Come parte dell’obiettivo del 90%, la Commissione ha anche indicato come i settori dovrebbero contribuire agli sforzi per ridurre le emissioni, spiega il Wwf secondo cui “è evidente che non è prevista un’azione sufficiente sul fronte dell’uso del suolo, del cambiamento di uso del suolo e della silvicoltura, soprattutto attraverso il ripristino e la protezione degli ecosistemi naturali”.Tutti i settori, agricoltura inclusa, spiega l’associazione ambientalista, “dovranno ridurre le emissioni in modo significativo e occorre passare a diete più sane con livelli inferiori di consumo di carne e latticini.Per l’agricoltura, il paradosso è ancor più evidente: più si accelera la decarbonizzazione, maggiori possibilità ci sono di limitare i fenomeni estremi che hanno già messo in ginocchio le attività agricole in molte zone e addirittura in alcune regioni, come la Romagna in Italia e la Tessaglia in Grecia.Maggiori in particolare le possibilità di evitare che il clima si destabilizzi e l’agricoltura divenga molto, molto difficile”. Secondo il Wwf, “tutti i sussidi ai combustibili fossili dovrebbero essere eliminati immediatamente e le risorse liberate indirizzate per sostenere la transizione ecologica aiutando famiglie e imprese. Il quadro politico va rafforzato, cioè combinato con adeguate misure di politica sociale”. LEGGI TUTTO

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    La Commissione europea punta sulle tecnologie di cattura della CO2

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha adottato oggi la “Industrial Carbon Management Communication”, che fornisce dettagli su come le tecnologie di cattura della CO2 potrebbero contribuire a ridurre le emissioni del 90% entro il 2040 e a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.Sebbene la maggior parte dello sforzo per raggiungere il net zero per le emissioni di CO2 entro il 2050 deriverà dalla riduzione degli attuali livelli di emissioni nei prossimi anni, secondo la Commissione UE avremo “anche bisogno di tecnologie in grado di catturare la CO2 o rimuoverla direttamente dall’atmosfera e poi conservarla o utilizzarla”. Queste tecnologie si concentreranno su settori in cui le emissioni sono particolarmente difficili o costose da ridurre.Nel Net-Zero Industry Act, la Commissione ha proposto che l’UE sviluppi almeno 50 milioni di tonnellate all’anno di capacità di stoccaggio di CO2 entro il 2030. Sulla base della valutazione d’impatto sull’obiettivo climatico raccomandato ‘per il 2040, questa cifra dovrà aumentare a circa 280 milioni di tonnellate entro il 2040.Per realizzare i progetti di industrial carbon management, la Commissione ha definito una serie di azioni che potrebbero creare un ambiente più attraente per gli investimenti: in primis, l’UE e gli Stati membri dovrebbero promuovere ulteriormente i progetti di gestione del carbonio industriale nell’ambito dei programmi di infrastrutture energetiche dell’UE e potrebbero prendere in considerazione importanti progetti di comune interesse europeo (IPCEI); la Commissione valuterà la possibilità di aumentare i finanziamenti per la ricerca e l’innovazione su progetti di gestione del carbonio industriale attraverso gli strumenti esistenti, in particolare Horizon Europe e l’Innovation Fund; la Commissione accelererà il lavoro con i partner internazionali sulla gestione del carbonio industriale, in particolare sull’armonizzazione della rendicontazione e della contabilità delle attività di gestione del carbonio, e garantirà che i quadri internazionali di fissazione dei prezzi del carbonio tengano conto degli assorbimenti per affrontare le emissioni in settori difficili da abbattere.”Le energie rinnovabili e l’efficienza energetica rimangono centrali sulla strada verso la neutralità climatica, ma per raggiungere emissioni nette pari a zero avremo bisogno anche di tecnologie per rimuovere, catturare, trasportare, immagazzinare e utilizzare la CO2 – ha commentato Kadri Simson, commissario per l’Energia – Con la strategia che presentiamo oggi, vogliamo creare un mercato europeo per la CO2. Con il giusto sostegno e coordinamento sui progetti e il giusto quadro giuridico per le infrastrutture e gli standard sulla CO2, possiamo sostenere lo sviluppo di queste tecnologie nell’UE. Le tecnologie di gestione del carbonio ci consentiranno non solo di ridurre le emissioni, ma anche di rendere il nostro settore più pulito e competitivo”. LEGGI TUTTO