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    Liquidazione giudiziale, Giovani Commercialisti: “Affrontare le problematiche operative e trovare un equilibrio tra responsabilità e compensi”

    (Teleborsa) – Si terrà venerdì 21 marzo 2025, alle ore 14:30 presso il Cinema Astra di Lucca (Piazza del Giglio), il convegno “Il curatore nella liquidazione giudiziale: riflessioni sui nuovi adempimenti, responsabilità ed equo compenso”. L’evento è organizzato dall’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Lucca con Ungdcec, Fondazione Centro Studi Ungdcec, International Union Young Accountants (Iuya), Coordinamento regionale Ugdcec Toscana e Odcec Lucca. L’evento vedrà confrontarsi professionisti e giudici di varie Sezioni Fallimentari Toscane in tre tavole rotonde dedicate ad adempimenti, responsabilità ed equo compenso. Tra i temi al centro del dibattito, le due proposte di legge formulate dall’Unione Nazionale Giovani Commercialisti in tema di equo compenso per i professionisti e di efficientamento nella liquidazione giudiziale e di revisione dei compensi. “La Legge n. 49/2023 sull’equo compenso si inserisce positivamente in un contesto di maggior tutela delle libere professioni. L’attuale formulazione prevede però delle zone grigie che ne compromettono la reale applicabilità e le nostre proposte mirano ad ampliarne la portata, al fine di darne piena operatività – spiega Francesco Cataldi, presidente Ungdcec –. La proposta di revisione dei compensi permetterebbe invece un adeguamento degli stessi, fermi da molti anni dal precedente aggiornamento, nonché di restituire una dignità alla funzione nel caso delle procedure con compenso minimo”. “Come Unione Giovani proponiamo una serie di misure che, ove attuate, semplificherebbero l’operato dei Curatori, chiamati ad una serie di adempimenti sempre più gravosi, con connesse responsabilità, e che svolgono per lo Stato una funzione che permette di eliminare dal mercato soggetti economici che hanno distrutto valore, al contempo accertando eventuali responsabilità”, sottolinea Federico Giotti, vicepresidente della Giunta nazionale.”Il concetto di equità non può esser solo quantitativo, dobbiamo valorizzarlo anche sul piano qualitativo garantendo che il compenso venga riconosciuto anche in situazioni critiche come quelle in cui l’intero attivo delle procedure viene confiscato per reati tributati” spiega Massimiliano Dell’Unto, componente di Giunta toscano.Ai lavori organizzati dall’Unione di Lucca guidata da Marco Leone, interverranno tra gli altri l’Onorevole Marco Zucconi; Simone Giannecchini, coordinatore Regione Toscana Ungdcec; Marco Marchi, presidente Odcec Lucca; Enrico Torrini, presidente Consiglio Comune di Lucca, Francesco Savio, presidente Fondazione Centro Studi Ungdcec; Danilo Casucci, presidente Iuya; Enrico Terzani, presidente Odcec Firenze. LEGGI TUTTO

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    Francia, INSEE: l’economia rallenterà nella prima metà dell’anno

    (Teleborsa) – In Francia, l’attività ha rallentato a fine 2024 (-0,1%) a causa dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi, che l’avevano stimolata durante l’estate (+0,4%). Nel complesso dell’anno, la crescita ha “retto piuttosto bene”: +1,1%, come nel 2023. Lo afferma l’ufficio statistico nazionale INSEE, sottolineando che l’economia francese ha beneficiato di un posizionamento settoriale più favorevole rispetto ai suoi vicini europei e, inoltre, l’inversione di tendenza degli investimenti è stata compensata dall’accelerazione della spesa pubblica. Tuttavia, questo fattore di supporto si invertirà nel 2025: a differenza dei suoi vicini, che hanno ampiamente avviato il risanamento del bilancio, la Francia prevede quest’anno uno sforzo significativo per ridurre il deficit pubblico.Secondo INSEE, l’economia francese rallenterà nella prima metà dell’anno (+0,1% nel primo trimestre, poi +0,2% nel secondo) e la crescita residua per il 2025 raggiungerebbe solo lo +0,4% a metà anno. Questo ritmo è in linea con le risposte delle aziende alle indagini economiche: a febbraio il clima aziendale si è attestato a 96, al di sotto della media di lungo periodo. “La situazione negativa è evidente nei settori ad alta intensità energetica (come quello chimico e metallurgico)”, si legge nel rapporto dell’INSEE.”Ci sono diverse incertezze che circondano questa previsione – viene sottolineato – Innanzitutto la situazione internazionale resta molto fluida. Questa prospettiva economica presuppone che gli Stati Uniti aumenteranno i dazi doganali a partire dalla primavera sulla maggior parte dei loro principali partner commerciali, il che rallenterebbe il commercio globale. Le oscillazioni dell’amministrazione americana sul tema costituiscono però un rischio non indifferente, sia al rialzo che al ribasso. Inoltre, eventuali misure di ritorsione potrebbero verosimilmente spingere l’inflazione oltre quanto previsto. Anche i prezzi del petrolio e i tassi a lungo termine hanno subito brusche fluttuazioni nelle ultime settimane, in linea con l’evoluzione della situazione geopolitica, rendendo le ipotesi di stabilizzazione convenzionali utilizzate per l’esercizio di previsione ancora più fragili del solito. In Francia, nonostante la situazione politica interna si sia per il momento stabilizzata, resta difficile valutare la reazione degli agenti privati ??al risanamento del bilancio. Il tasso di risparmio delle famiglie costituisce un’evidente riserva di crescita se si ripristinasse la fiducia, ma al contrario il deterioramento del mercato del lavoro potrebbe incoraggiarle ad aumentare ulteriormente i propri risparmi precauzionali”.(Foto: Anthony Choren su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Mobilità, Italo sigla nuovo accordo con Europcar

    (Teleborsa) – Italo, Gruppo intermodale con 51 treni Alta Velocità e 100 bus Itabus in flotta, e Europcar, brand leader nel noleggio di veicoli e parte di Europcar Mobility Group) avviano una nuova sinergia con l’obiettivo comune di migliorare l’esperienza di viaggio. Europcar diventa così il nuovo partner Italo per l’autonoleggio e garantisce una serie di vantaggi ai clienti Italo GO e agli iscritti al programma fedeltà Italo Più. Tutti i clienti Italo hanno diritto a sconti per i noleggi Europcar prenotati tramite sito e APP Italo (dal 10 al 15% in base al livello fedeltà) e possono guadagnare punti Italo Più per ogni euro speso. In questo modo, una volta giunti a destinazione con Italo in una delle principali stazioni ferroviarie, i viaggiatori potranno noleggiare un’auto Europcar, scegliendo tra un’ampia gamma di veicoli, per muoversi agilmente in città o per raggiungere la destinazione desiderata. Questa nuova collaborazione si avvale della piattaforma di Meili, una travel technology company innovativa che consente di integrare in modo fluido i servizi ferroviari ad alta velocità con le soluzioni di noleggio auto, offrendo un processo di prenotazione intuitivo, efficiente e senza interruzioni.”Stiamo implementando la nostra piattaforma con servizi complementari, affidandoci a partner di affidabili e di qualità. Dal nostro sito è possibile prenotare tutto ciò che serve per completare la propria esperienza di viaggio una volta scesi dal treno. Quella con Europcar è una partnership strategica che siamo certi verrà apprezzata dai nostri viaggiatori” commenta Dora Bonadies, responsabile Network & Market Development di Italo.”Offrire soluzioni di noleggio su misura per migliorare la mobilità delle persone è uno degli obiettivi principali di Europcar Mobility Group. L’accordo strategico con Italo ci permette di sviluppare soluzioni integrate di mobilità, in grado di offrire ai viaggiatori – che siano in viaggio per lavoro o per piacere – un’offerta ancora più completa e flessibile, per gestire al meglio i propri spostamenti. Questo accordo rappresenta un ulteriore passo verso l’eccellenza nel servizio e nella personalizzazione dell’esperienza di viaggio”, afferma Enrico Farina, direttore commerciale di Europcar Mobility Group Italy. LEGGI TUTTO

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    Germania, il Bundestag approva l’allentamento del “freno al debito”

    (Teleborsa) – Il Bundestag tedesco ha approvato un piano di aumento della spesa pubblica per creare un fondo da 500 miliardi di euro per le infrastrutture, allentando le regole costituzionali sul debito per consentire una maggiore spesa per la difesa. Si tratta di un passo importante perché permette di allentare la norma nota come “freno al debito”, che dal 2009 obbliga la Germania a mantenere il pareggio di bilancio.Il pacchetto legislativo, promosso dal cancelliere in pectore Friedrich Merz, è stato approvato nella camera bassa del parlamento con 513 voti su un totale di 733, superando la soglia dei due terzi (489 voti) richiesta per le modifiche costituzionali. L’approvazione è arrivata con i voti della CDU/CSU, della SPD e dei Verdi, che la scorsa settimana hanno trovato un accordo.La legislazione ora passa alla camera alta del parlamento, il Bundesrat (che rappresenta i governi dei 16 laender), dove è prevista una votazione per venerdì.Il prossimo cancelliere tedesco, Friedrich Merz, ha detto al Bundestag che la Germania non è riuscita a riconoscere la natura precaria della sicurezza europea negli ultimi anni e che deve agire ora. “Per almeno un decennio abbiamo avvertito un falso senso di sicurezza”, ha detto Merz, secondo un resoconto di Deutsche Welle. “La decisione che stiamo prendendo oggi sulla prontezza alla difesa non può essere niente di meno che il primo grande passo verso una nuova comunità di difesa europea, che includa anche paesi che non sono membri dell’Unione Europea”, ha aggiunto.Nonostante il suo partito abbia sostenuto la proposta di legge, la leader dei Verdi Britta Hasselmann ha attaccato il blocco conservatore CDU/CSU per opportunismo politico. “Le condizioni odierne non sono diverse da quelle dell’ottobre 2024 – ha affermato – Tutti sapevano che questo Paese aveva urgente bisogno di investimenti. I Verdi e la SPD avevano fatto campagna insieme per questo”.(Foto: Adobe Stock (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    Abilmente Milano: la creatività handmade in scena al Superstudio Maxi dal 27 al 30 marzo

    (Teleborsa) – Materiali, strumenti, corsi e laboratori esperienziali, installazioni di arte tessile e aree speciali: a Milano torna l’appuntamento per eccellenza per chi ama creare con le mani. Abilmente, il Salone delle Idee Creative di Italian Exhibition Group (IEG), da giovedì 27 a domenica 30 marzo al Superstudio Maxi, in zona Famagosta, offrirà agli appassionati di Do It Yourself di tutte le età una variegata proposta di materiali con oltre 130 espositori specializzati e ispirazioni per dare vita a nuovi progetti handmade di bigiotteria, decorazione, carta, filato, cucito e ricamo, oltre a installazioni artistiche a maglia e all’uncinetto, letture animate per bambini e centinaia di corsi per tutti i gusti.NOVITÀ E LABORATORI PER LIBERARE LA CREATIVITÀ DI GRANDI E PICCOLITra le novità presenti ad Abilmente Milano, spiccano i laboratori di scrapbooking con ASI – Associazione Scrappers Italia, per principianti ed esperti. Con la guida degli insegnanti ASI, sarà possibile scoprire un mondo di carta, partecipare a dimostrazioni e corsi aperti a tutti, e imparare trucchi e segreti di questa tecnica di decorazione di album fotografici, diari e libri di viaggio. Per i più piccoli, Cleio e la Libreria Punta alla Luna cureranno laboratori di lettura animata, dove i libri prenderanno vita e trasporteranno i bambini in mondi di avventure straordinarie. L’arte e il benessere si incontrano nello spazio curato da Scarabunculorum Societas, dove sarà possibile sperimentare nuove tecniche creative come il lettering e l’acquerello. VolumeBK, libreria specializzata in libri illustrati da tutto il mondo, presenterà un bookshop con una selezione di libri di tecniche artigianali per appassionati di art & craft. In fiera anche l’Associazione La Guglia e La Guggiada, che porterà ad Abilmente la magia del patchwork. Un gruppo di creative condividerà la passione per l’arte tessile attraverso mostre, eventi e la creazione di opere individuali e collettive.CORSI E WORKSHOP SUI SEGRETI DELL’HANDMADE RIVELATI DAI MAESTRIAl Superstudio Maxi, Abilmente Milano si trasforma in un vero e proprio laboratorio creativo a cielo aperto. Centinaia di corsi e workshop attendono esperti e neofiti di tutte le età, pronti a immergersi in un mondo di tecniche e materiali. Dalla decorazione alla maglia, dal cucito alla legatoria, passando per feltro, ricamo, carta riciclata e bijoux, ogni partecipante avrà l’opportunità di creare oggetti unici e irripetibili. I crafter, maestri dell’handmade, sveleranno i segreti del mestiere, trasformando ogni lezione in un’occasione per arricchire il proprio bagaglio di conoscenze e portare a casa non solo un manufatto, ma anche un’esperienza indimenticabile. Per chi desidera approfondire ulteriormente le proprie competenze, Abilmente Academy offre corsi esclusivi con esperti di creatività. Questi corsi, a numero limitato di partecipanti, permettono di esplorare tecniche specifiche come l’uncinetto, l’ecoprint e la stampa botanica, il macramè, il rammendo creativo e il ricamo, il nunofeltro pittorico, la pittura sull’acqua, il lettering con brush pen e l’uncinetto a tecnica mosaico. Inoltre, sono disponibili corsi di acquerello, di lavoro a maglia con tecnica entrelac e double knitting e di collage e illustrazione. Un’offerta formativa completa per soddisfare ogni livello di interesse e passione. LEGGI TUTTO

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    Manifesto dell’Economia dei Servizi: le imprese chiedono al Governo equità negli appalti pubblici

    (Teleborsa) – È stato lanciato il Manifesto dell’Economia dei Servizi, un documento sottoscritto da sedici Associazioni di rappresentanza che denuncia le gravi disparità normative tra il settore dei servizi e forniture e quello dei lavori pubblici negli appalti della Pubblica Amministrazione. Attraverso il Manifesto, “Servizi e forniture: invisibili negli appalti, indispensabili per il Paese”, le Associazioni – Afidamp, Agci Servizi, Angem, ANIP-Confindustria, ANIR-Confindustria, ASSIV-Confindustria, Assosistema Confindustria, ConFedersicurezza e Servizi, FIPE-Confcommercio, FNIP-Confcommercio, Fondazione Scuola Nazionale Servizi, ISSA, Legacoopsociali, Legacoop Produzione e Servizi, Unionservizi Confapi, UNIV – lanciano un appello urgente al Governo, affinché vengano corretti i meccanismi di revisione prezzi, che oggi penalizzano un comparto strategico per il Paese, con un impatto su oltre mezzo milione di lavoratrici e lavoratori e un valore economico di circa 70 miliardi di euro.Un trattamento discriminatorio, dimostrazione del fatto che – spiegano le Associazioni in una nota – in Italia c’è un problema culturale nell’ambito degli acquisti della Pubblica Amministrazione, che mette a rischio la stabilità delle imprese del settore e la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati in servizi essenziali ed indispensabili. In assenza di interventi immediati, si rischia una situazione insostenibile, con effetti a catena su occupazione e qualità di servizi pubblici essenziali quali pulizia di luoghi pubblici e di lavoro, igienizzazione degli ospedali, mense scolastiche e ospedaliere, raccolta e gestione dei rifiuti, vigilanza privata, fornitura di dispositivi medici, sanificazione e sterilizzazione di dispositivi medici tessili e strumentario chirurgico, gestione di servizi sociosanitari, assistenziali ed educativi.Per questo motivo, le Associazioni avanzano nel Manifesto quattro richieste al Governo: la modifica delle norme sugli appalti pubblici, equiparando le soglie di revisione prezzi per servizi, forniture e lavori; l’obbligo di revisione ordinaria dei prezzi nei contratti pubblici continuativi, oggi lasciato alla discrezionalità delle stazioni appaltanti; la creazione di un dipartimento dedicato alle politiche del settore servizi e forniture, per colmare il gap di attenzione istituzionale; l’apertura di un tavolo di confronto con i ministeri interessati (MIT, MIMIT, MEF).Il Manifesto è ora a disposizione delle Istituzioni e di tutti gli attori coinvolti. Nei prossimi giorni, le Associazioni annunceranno iniziative pubbliche volte ad avviare un dialogo concreto con il Governo, affinché riconosca l’importanza del settore dei servizi e delle forniture e il ruolo chiave che esso svolge nell’economia italiana. LEGGI TUTTO

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    Sicer, completato buy-out degli imprenditori con supporto di Ardian

    (Teleborsa) – Gli imprenditori e i manager di Sicer, Gianfranco Padovani (Presidente Esecutivo), Giuliano Ferrari (CEO) e Marco Eumenidi (Direttore Commerciale), hanno completato l’acquisizione di Sicer, società italiana attiva nella produzione di rivestimenti speciali per la decorazione ceramica di alta gamma, insieme ad Ardian, una delle principali società di investimento private a livello mondiale.Fondata nel 1993 e con sede a Fiorano Modenese, Sicer è specializzata nello sviluppo e nella produzione di rivestimenti innovativi e ad alte prestazioni, tra cui fritte, smalti, graniglie e inchiostri. Questi prodotti sono essenziali per il trattamento superficiale delle piastrelle ceramiche di alta gamma, migliorandone la durata, la resistenza e l’estetica. Con siti produttivi in Italia, Spagna, Stati Uniti, Messico, India e Indonesia, Sicer ha chiuso il 2024 con un fatturato di circa 130 milioni di euro.L’investimento di Ardian mira a supportare Gianfranco Padovani, Giuliano Ferrari e Marco Eumenidi, che nel contesto della transazione hanno reinvestito significativamente per acquisire una quota di maggioranza in Sicer.La transazione è stata finanziata da un pool di banche composto da UniCredit, BNL BNP PARIBAS e Crédit Agricole Italia, che è anche banca agente dell’operazione.L’investimento di Ardian aiuterà Sicer a consolidare il proprio posizionamento nel mercato europeo e a espandersi ulteriormente in altri distretti ceramici importanti come gli Stati Uniti e l’India. LEGGI TUTTO

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    Germania, consumo energia in calo dell’1,1% nel 2024 con clima mite ed economia debole

    (Teleborsa) – Il calo dei consumi energetici della Germania ha rallentato lo scorso anno. Nel 2024, il consumo di energia primaria è diminuito dell’1,1%, attestandosi a 359,6 milioni di tonnellate equivalenti di carbone fossile (Mtce) rispetto all’anno precedente. Nel 2023 il calo era di poco inferiore all’8%. Lo afferma il rapporto annuale dell’AGEB, gruppo di ricerca sul mercato energetico fondato da diverse importanti associazioni tedesche del settore, secondo cui il consumo energetico in Germania è attualmente inferiore di quasi il 30% rispetto al picco precedente del 1990 ed è ormai simile a quello consumato nella Germania occidentale nei primi anni ’70.”Il clima più caldo rispetto all’anno precedente ha ridotto i consumi energetici legati al riscaldamento degli ambienti – si legge nel rapporto – A causa della continua mancanza di ripresa economica, gli sviluppi economici non hanno avuto alcun impatto significativo sul consumo di energia”. Allo stesso tempo, la continua crescita demografica e il calo dei prezzi dell’energia hanno portato ad un aumento dei consumi. Inoltre, “gli effetti statistici particolari derivanti dall’eliminazione graduale dell’energia nucleare e dalla progressiva sostituzione dei combustibili fossili nella produzione di energia elettrica con fonti rinnovabili porteranno a ulteriori risparmi di energia primaria”.Scendendo nei dettagli, il consumo di lignite è diminuito del 10,2% nel 2024. Questo sviluppo riflette la crescente produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, nonché la riduzione della capacità di generazione di energia dalla lignite a seguito dell’attuale eliminazione graduale del carbone. Il consumo di gas naturale è aumentato del 4% nel 2024. L’aumento della domanda è dovuto principalmente al calo dei prezzi, anche se i prezzi all’ingrosso restano notevolmente più alti rispetto al periodo precedente la crisi energetica; la produzione di energia elettrica da gas naturale è aumentata di circa il 3 percento, mentre la produzione di teleriscaldamento da gas naturale è rimasta al livello dell’anno precedente.Nel 2024 sono stati importati dall’estero 24 miliardi di kWh in più di energia elettrica rispetto a quella che la Germania ha trasportato verso altri Paesi. Ciò significa che la Germania è tornata ad essere un importatore netto di energia elettrica. Le esportazioni sono diminuite dell’8%, mentre le importazioni sono aumentate del 16% rispetto all’anno precedente. LEGGI TUTTO