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    Comunità energetiche rinnovabili, il Mase approva le Regole Operative

    (Teleborsa) – Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha approvato, con decreto direttoriale, le Regole Operative relative al decreto CER entrato in vigore il 24 gennaio scorso. Il documento, pubblicato anche sul sito del GSE, disciplina le procedure per l’accesso alle tariffe incentivanti e ai contributi in conto capitale previsti dal PNRR. “La pubblicazione delle Regole Operative è un ulteriore passo verso lo sviluppo delle Comunità energetiche, che rappresentano oggi la nuova frontiera delle rinnovabili – ha dichiarato l’Amministratore delegato del GSE Vinicio Mosè Vigilante – L’8 aprile renderemo operative le piattaforme attraverso le quali sarà possibile presentare le domande di ammissione alle tariffe incentivanti, ai contributi previsti dal PNRR e quella per verificare in via preliminare l’ammissibilità dei progetti”.Il GSE, per affiancare gli operatori nel percorso di costituzione delle Comunità energetiche rinnovabili, oltre ad accompagnare il MASE nell’iniziativa InsiemEnergia, vero e proprio giro d’Italia per le CER, partirà con una serie di attività di comunicazione, promozione e assistenza per facilitare gli operatori nella comprensione del meccanismo e informare cittadini, imprese, pubbliche amministrazioni e enti del terzo settore di tutte le opportunità legate alla nuova misura.Oltre all’attivazione di webinar tematici, saranno potenziati i canali di supporto e assistenza, con l’attivazione di uno sportello virtuale per un’interlocuzione diretta tra gli utenti e i tecnici del GSE e con la creazione di un canale telefonico dedicato alle tematiche legate alle CER.“Le Comunità energetiche rinnovabili e in generale l’autoconsumo diffuso, sono uno strumento fondamentale per garantire al Paese una transizione energetica orientata alla decarbonizzazione dei consumi, all’indipendenza energetica e alla democratizzazione dell’energia – Così il Presidente del GSE Paolo Arrigoni, che ha aggiunto – Il GSE, braccio operativo del Governo, è a fianco del MASE già dalla prima tappa a Bologna del Tour dedicato alle CER con nostri esperti che si confronteranno con le imprese, le associazioni e gli enti locali”.Il GSE pubblicherà inoltre a breve un nuovo strumento attraverso il quale sarà possibile simulare la costituzione di una comunità energetica rinnovabile o un gruppo di autoconsumo e calcolare, oltre a costi e benefici economici, anche l’investimento iniziale e i tempi di ritorno. LEGGI TUTTO

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    Ucraina, Biden annuncia nuove sanzioni Usa contro la Russia e invita Congresso ad approvare aiuti a Kiev

    (Teleborsa) – Alla vigilia del secondo anniversario dell’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato più di 500 nuove sanzioni contro la Russia per la guerra e per la morte di Alexei Navalny, ha riferito la Casa Bianca. Ieri il presidente americano ha incontrato in Californai la moglie e la figlia del dissidente russo morto in carcere. Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti giovedì ha fatto sapere che più di cinquecento obiettivi in Russia saranno oggetto delle sanzioni e che “è importante ricordare che non è solo l’America a intraprendere queste azioni”.Le nuove sanzioni di Washigton si aggiungono infatti al 13esimo pacchetto di misure contro la Russia approvato dal Consiglio europeo. “Il pacchetto mira a limitare ulteriormente l’accesso della Russia a tecnologie militari, ad esempio per i droni, e a inserire nell’elenco altre imprese e persone fisiche che intervengono nello sforzo bellico russo. Con questo nuovo pacchetto il numero di singole voci negli elenchi supera 2000: un brutto colpo per tutti i sodali e complici della Russia nella sua guerra illegale contro l’Ucraina – ha spiegato in una nota la Commissione europea che ha accolto con favore la decisione del Consiglio –. Eppure non c’è spazio per l’autocompiacimento. È fondamentale che le sanzioni trovino piena attuazione, così da precludere a Mosca le entrate, i beni e le tecnologie di cui ha bisogno per alimentare la guerra. La Commissione continuerà a sostenere gli Stati membri per garantire l’effettiva applicazione delle misure e a collaborare strettamente con i paesi terzi per contrastare i tentativi di elusione”.L’Ucraina ha bisogno urgente di sistemi di difesa antiaerei e di caccia militari, ha intanto dichiarato il presidente Volodymyr Zelensky. “Gli ucraini stanno finendo le munizioni. L’Ucraina ha bisogno di più rifornimenti dagli Stati Uniti per mantenere le loro posizioni di fronte agli implacabili attacchi della Russia, che sono resi possibili da munizioni e armi provenienti da Iran e Corea del Nord”, ha dichiarato il Presidente americano Joe Biden, sollecitando la Camera dei Rappresentanti “ad approvare il provvedimento bipartisan di spesa supplementare per la sicurezza nazionale prima che sia troppo tardi”. “La storia ci guarda. Non riuscire a sostenere l’Ucraina in questo momento critico non sarà dimenticato. Ora è il momento di essere forti al fianco dell’Ucraina e essere uniti ai nostri alleati e partner. Ora è il momento di dimostrare che gli Stati Uniti sono al fianco della liberà e non si inchinano di fronte a nessuno”, ha aggiunto.(Foto: Matt H. Wade) LEGGI TUTTO

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    Bei, ministri Ecofin appoggiano la nuova strategia

    (Teleborsa) – I ministri delle Finanze dell’Unione europea hanno appoggiato la strategia della Banca europea degli investimenti (BEI) presentata dalla neopresidente, la spagnola Nadia Calvino, in carica dal 1 gennaio 2024, durante le riunioni informali di Eurogruppo e Ecofin oggi a Gand, in Belgio. La strategia che fa leva sui punti di forza del Gruppo BEI si concentra su otto priorità strategiche fondamentali e – spiega la BEI in una nota – “sfrutta appieno il potenziale dell’istituzione per stimolare la crescita, la coesione sociale e territoriale e sostenere la leadership dell’Europa nella doppia transizione verde e digitale, e aumentare la competitività dell’Europa, l’autonomia strategica aperta e la sicurezza economica”. L’incontro, avvenuto dopo intense settimane di dialogo tra la presidente e i singoli azionisti della Banca, durante le quali Calvino ha visitato diverse capitali e ha incontrato ministri e capi di governo, ha rappresentato il primo scambio di vedute strategico tra i governatori della BEI e la nuova presidente. “La strategia presentata oggi a Gand dalla presidente del Gruppo BEI – si legge nella nota – mira essenzialmente a colmare il divario di investimenti nell’innovazione, nelle nuove tecnologie, infrastrutture fisiche e sociali, all’interno e al di fuori dell’Unione europea, a favore delle regioni, delle imprese e dei cittadini europei. Le nuove iniziative proposte sono dirette a concentrare gli investimenti nella mitigazione e nell’adattamento ai cambiamenti climatici nonché nella transizione energetica, nella digitalizzazione e nelle nuove tecnologie. Le iniziative comprendono piani per intensificare gli investimenti nella sicurezza e nella difesa, potenziare il sostegno e l’espansione delle piccole e medie imprese (PMI), rafforzare la coesione territoriale e le infrastrutture sociali in ambiti quali l’istruzione, la sanità e gli alloggi a prezzi accessibili e investire nell’agricoltura e nella biotecnologia. Al di fuori dell’UE, il focus della strategia è sostenere l’Ucraina e portare a buon fine il processo di allargamento, nonché la strategia “Global Gateway” dell’UE.”Accolgo con grande favore i dibattiti costruttivi di oggi con i ministri delle Finanze dell’Unione europea presieduti dalla Presidenza belga. Il forte appoggio dei ministri alla nostra strategia ci aiuterà a far leva sui punti di forza del Gruppo BEI e a sfruttare appieno questo potente strumento per sostenere le priorità strategiche dell’UE e affrontare con successo le sfide globali odierne”, ha affermato Calvino.”L’Europa si trova di fronte a imponenti sfide che richiedono ingenti finanziamenti. La BEI, principale banca multilaterale mondiale, – ha affermato il ministro delle Finanze del Belgio e presidente del Consiglio dei governatori Vincent Van Peteghem, che ha presieduto la riunione odierna – può aiutare i governi a mobilitare i fondi necessari per finanziare le sfide che dobbiamo raccogliere, come quelle della difesa, del clima e della competitività. La BEI ha le competenze e gli strumenti giusti per coinvolgere il settore privato. Dando un marchio di qualità a determinati progetti di investimento, la BEI rende fortemente credibili progetti più rischiosi, consentendo la partecipazione degli investitori privati”.Calvino ha presentato ai ministri otto priorità fondamentali che contribuiranno a costruire un’economia più resiliente, equa e competitiva: consolidare la banca per il clima; accelerare l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione; incrementare gli investimenti nella sicurezza e nella difesa; contribuire a una moderna politica di coesione; sviluppare finanziamenti innovativi all’agricoltura e alla bioeconomia; potenziare gli investimenti nelle infrastrutture sociali; aprire la strada all’Unione dei mercati dei capitali e concentrarsi sulle attività al di fuori dell’UE per quanto riguarda la strategia “Global Gateway”, l’Ucraina e il conseguimento del processo di allargamento.La presidente della BEI ha inoltre delineato i piani per intensificare i finanziamenti del Gruppo BEI per la sicurezza e la difesa dell’Europa: il focus essenziale è sulle nuove tecnologie, le infrastrutture critiche, come il controllo delle frontiere, la cybersicurezza, le tecnologie spaziali e a duplice uso, come i droni. La strategia prevede inoltre un nuovo sostegno a partenariati nuovi e più solidi. “Ci stiamo già confrontando con la Commissione europea e con altre parti interessate fondamentali in merito alla definizione e all’ambito di applicazione delle tecnologie a duplice uso”, ha detto la Presidente.Tra i temi discussi anche quello della creazione di nuovi strumenti di finanziamento per le tecnologie strategiche, come i chip, nonché per i settori chiave dell’economia, in particolare per le piccole e medie imprese.Dopo il dibattito Ecofin, il Gruppo BEI lavorerà con il suo Consiglio di amministrazione per esaminare e perfezionare le proposte riguardanti: un programma per l’efficienza energetica delle PMI, per ampliare un gruppo centrale di tecnologie verdi ed economicamente efficienti; un nuovo programma riguardante le risorse idriche, per aiutare città, regioni e imprese, in particolare gli agricoltori e il settore agricolo, a gestire l’impatto della siccità e delle inondazioni, digitalizzare e aumentare l’efficienza del ciclo idrico; un nuovo programma FASTER per accelerare la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica all’interno dell’Unione europea; l’avvio pionieristico di strumenti finanziari dell’UE che possano fungere da componenti basilari per l’Unione dei mercati dei capitali.Calvino ha inoltre delineato iniziative volte alla maggiore efficienza delle operazioni del Gruppo BEI, mediante, ad esempio, la razionalizzazione e la digitalizzazione dei processi, che ridurrebbero quindi i tempi di approvazione e di realizzazione in loco dei progetti. 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    Urso, parlerò con Vestager del prestito ponte per ex Ilva

    (Teleborsa) – “Domani sarò a Copenaghen dove incontrerò anche il vicepresidente della Commissione Ue, Vestager, perché dobbiamo essere autorizzati al prestito ponte da 320 milioni, che deve essere restituito, per non essere sottoposti al vincolo degli aiuti di Stato. Dobbiamo quindi documentare la possibilità che sia restituito e, per fare questo, l’impianto deve essere rilanciato”. Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo al Forum in masseria 2024 sull’ex Ilva. La situazione di liquidità degli impianti risulta infatti tesa. Tanto da non riuscire a ricevere le materie prime e da richiedere ai clienti lo sforzo di pagare in anticipo le fatture.Per l’ex Ilva bisogna “creare le condizioni da subito perchè ci siano investitori privati e che con procedure di pubblica evidenza possano acquisire degli asset e segnare un’altra fase di sviluppo. Questo accadrà sicuramente entro quest’anno”, aggiunge il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, parlando al Forum in masseria a Saturnia. “Le gare sono internazionali, l’importante è che ci sia un partner, italiano, straniero, cordata, un partener che abbia davvero interesse a sviluppare uno stabilimento siderurgico ma vi sono state giàin questi giorni, giàcon l’amministrazione straordianaria, piu’ proposte importanti da significative multinazionali straniere”, ha aggiunto Urso. Tra le novità che riguardano l’ex Ilva “la prima è l’accoglienza straordinaria che ha ricevuto il commissario della amministrazione straordinaria. Una reazione corale importante e significativa del sistema Italia, dai sindacati alle imprese che lo hanno accolto in maniera positiva. Io stesso mi recherò martedì a Taranto per incontrare lavoratori, regione e sindaco e dare atto di quello che il governo intende fare in questa amministrazione straordinaria. Le materie prime sono in rada e senza materie prime si ferma un impianto siderirgico. Nel frattempo ci siamo mossi, ho fatto appello alle aziende clienti dello stabilimento chiedendo di pagare in anticipo le fatture per dare cassa al commissario. Il gruppo Marcegaglia mi ha giàrisposto positivamente. Anche con le multinazionali che forniscono materie prime e abbiamo avuto risposta positiva per essere pagate successivamente”, ha aggiunto Urso. LEGGI TUTTO

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    Carburanti, Consiglio di Stato boccia cartelloni con prezzo medio

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Stato boccia i cartelloni con il prezzo medio dei carburanti che i benzinai sono obbligati dall’agosto scorso ad esporre. Nella sentenza 1806 pubblicata oggi il Consiglio di Stato accoglie il ricorso in appello proposto dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, ma per l’effetto, in parziale riforma della sentenza appellata e per diversa motivazione, annulla l’articolo 7 del decreto del Mimit del 31 marzo 2023, che stabilisce caratteristiche e modalità di esposizione dei cartelloni contenenti i prezzi medi. È stato disposto l’annullamento del solo articolo 7 del decreto nella parte in cui esso prevede la cadenza giornaliera dell’obbligo di esposizione del cartello con i prezzi medi dei carburanti, in quanto tale cadenza “non è prevista dalla legge”. Fonti Mimit fanno sapere che gli uffici stanno già provvedendo alla riformulazione dell’articolo 7 in modo da prevedere una diversa cadenza. La prescrizione di aggiornare i prezzi medi quotidianamente “si presenta come manifestamente irragionevole e sproporzionata”, scrivono i giudici amministrativi. “Per un verso si impone di rendere conoscibile nei singoli punti vendita un’informazione che il consumatore può avere, in forma ben più completa visto che è possibile sapere anche quale distributore applica i prezzi più bassi nella zona di riferimento, collegandosi al sito del Ministero, ovvero – si legge nella sentenza – scaricando delle app; Per altro verso si addossano i relativi costi informativi unicamente in capo ai distributori imponendo loro degli oneri irragionevoli e sproporzionati rispetto alla limitata utilità che l’informazione relativa al prezzo medio, in sé considerata, può avere. Per questa ragione l’articolo 7 del decreto ministeriale del 31 marzo 2023 è illegittimo e deve essere annullato”, spiega il Consiglio di Stato. Il ministero “in sede di riedizione del potere, – concludono i giudici – dovrà valutare le misure più idonee ad attuare quanto previsto dal decreto legge senza gravare i distributori di oneri eccessivi e impropri rispetto alla effettiva utilità di rendere conoscibile presso il singolo distributore il prezzo medio regionale”.”Nessun danno per i consumatori. L’introduzione del prezzo medio non ha influito in alcun modo sull’andamento dei prezzi, che ha seguito le solite vecchie dinamiche, a cominciare dalla doppia velocità: rialzi immediati non appena si registrano aumenti delle quotazioni internazionali e ribassi a passo di lumaca in caso contrario” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la decisione del Consiglio di Stato di bocciare i cartelloni con il prezzo medio dei carburanti. “L’informazione al consumatore è utile quando è perfetta, non quando è distorta e sbagliata, come è quella di accontentarsi di andare a fare il pieno da chiunque ha un prezzo più basso della media regionale invece che da chi fa i prezzi più bassi ed è meno caro di tutti gli altri – prosegue Dona –. Ci domandiamo, invece, dove sia sparita l’app carburanti prevista dal decreto-legge 14 gennaio 2023, n. 5, che educherebbe gli automobilisti a fare il pieno nel distributore meno caro della zona. Dopo oltre un anno dalla sua previsione è sparita dai radar. Quella si che sarebbe utile”.Anche secondo il Codacons lo stop del Consiglio di Stato al decreto sui cartelli con i prezzi medi dei carburanti “non avrà effetti sui consumatori” perché – spiega l’associazione – “la misura, nonostante garantisse maggiore trasparenza ai cittadini, non ha prodotto gli effetti sperati sul fronte del contenimento dei listini alla pompa”. “Avevamo da subito evidenziato come i cartelli con i prezzi medi della benzina non avrebbero avuto alcuna conseguenza sul fronte della riduzione dei listini alla pompa. Questo ovviamente non significa che il governo non faccia bene ad intervenire sul fronte dei carburanti, ma deve farlo sia con misure più incisive in grado di difendere i consumatori dalle speculazioni, sia riducendo la tassazione che vige su benzina e gasolio – afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi –. In particolare l’esecutivo, soprattutto in vista delle festività e degli esodi legati alle vacanze, deve assolutamente studiare un provvedimento che blocchi i rincari speculativi dei carburanti che puntualmente si verificano in occasione delle partenze degli italiani. Serve poi uno strumento davvero efficace per ridurre automaticamente il peso di Iva e accise quando sale il prezzo industriale di benzina e gasolio, per evitare un’altra forma di speculazione, quello dello Stato che aumenta le proprie entrate grazie ai rincari dei carburanti”.Dopo la sentenza del Consiglio di Stato che annulla l’obbligo di esposizione dei prezzi medi per i benzinai, “occorre rimettere al centro dell’attenzione le reali tematiche collegate ai rincari dei carburanti” afferma il presidente di Assoutenti Gabriele Melluso. “È necessario – spiega Melluso – intervenire per rendere mobili le accise collegate al prezzo dei carburanti, allo scopo di impedire il superamento di una soglia massima di prezzo, e incentivare la scelta consapevole del consumatore tramite una app ufficiale che indichi in tempo reale i gestori che praticano i prezzi di benzina e gasolio più convenienti sul territorio. Infine chiediamo la sperimentazione, tramite la società controllata dallo Stato, di un ‘carburante tricolore’ che potrebbe fare da traino al ribasso generalizzato dei prezzi alla pompa”. “È una vittoria della ragione che non si è lasciata piegare a interessi di parte e non si è prestata a essere scambiata con acquiescenza o rapporti (più o meno) preferenziali – esultano le due federazioni dei gestori degli impianti di carburanti Fegica e Figisc –. È una vittoria di ogni singolo Gestore, soprattutto quelli che hanno subito l’onta della vessazione o le multe per 15 minuti di ritardo, che, attraverso le Organizzazioni di rappresentanza hanno creduto che ottenere ragione fosse possibile (e non improponibile). Ora il governo e, soprattutto, il ministro Urso (e il suo ufficio legislativo) devono prendere atto della nuova realtà disegnata dal provvedimento del Consiglio di Stato e procedere di conseguenza. Magari affrontando dialetticamente e senza forzature, con le rappresentanze di Categoria i temi che più volte sono stati posti alla loro attenzione»”.(Foto: David ROUMANET / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo: “Invecchiamento popolazione modifichera` struttura dei consumi in Italia”

    (Teleborsa) – Nei prossimi decenni, l’invecchiamento della popolazione italiana portera` all’aumento delle spese delle famiglie in salute e assistenza, frenando gli altri consumi. L’invecchiamento dovrebbe influire negativamente sul livello dei consumi, a parita` di altri fattori, ma la propensione al risparmio potrebbe successivamente calare a causa delle politiche orientate a ridurre il notevole impatto dell’invecchiamento sul bilancio pubblico. È quanto emerge da una ricerca della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo a cura dell’economista Luca Mezzomo. Nel dettaglio le proiezioni demografiche per l’Italia indicano che nei prossimi due decenni la popolazione in eta` lavorativa calera` di quasi 4 milioni di unita`. L’occupazione, pero`, si ridurra` di meno di un milione di unita` grazie all’allungamento dell’eta` lavorativa, all’aumento del tasso di partecipazione dei lavoratori piu` anziani e al calo del tasso strutturale di disoccupazione. Di contro, aumentera` di 3,5 milioni la popolazione anziana e molto anziana, con maggiore diffusione di disabilita` medie e gravi. Le proiezioni demografiche correnti ipotizzano un tasso netto di immigrazione di 0,5-0,6%. L’invecchiamento dovrebbe ridurre la crescita potenziale sia per la minore dinamica dell’input di lavoro, sia per le possibili ripercussioni sulla crescita della produttivita`. Questo impatto – sottolinea il rapporto – sembra “sottovalutato nelle proiezioni ufficiali”. L’invecchiamento della popolazione avra` ripercussioni ad ampio spettro sull’economia italiana. Considerando l’aumento di spesa previdenziale, spesa sanitaria e spesa per l’assistenza a lungo termine, il costo per il bilancio pubblico stimato dalla Commissione Europea nel 2021 va da un minimo di 1,9% a un massimo di 5,2% del PIL, anche tenendo conto del calo della spesa per istruzione. L’impatto sulla propensione al risparmio appare positivo, per ora. Tuttavia, l’esperienza giapponese suggerisce che in futuro l’effetto netto diventera` negativo, sia per la minore generosita` dei trattamenti previdenziali pubblici sia per maggiori necessita` di spesa di natura assistenziale e sanitaria. L’aumento della domanda di servizi sanitari e assistenziali e la maggiore incidenza dei costi dell’abitazione peseranno sulla composizione dei consumi delle famiglie, riducendo le quote di abbigliamento, calzature, trasporti, istruzione, intrattenimento, ristorazione e alberghi.Intesa Sanpaolo prevede una riduzione della quota degli acquisti di beni e un aumento della quota spesa in servizi, ma concentrata in poche categorie. Nell’area dell’euro, i dati del 2010 mostrano che la salute rappresentava il 4% dei consumi degli over-60, contro il 2% per gli under-60; le spese per l’abitazione il 34%, contro il 27% per gli under-60; invece, i giovani spendevano di piu` in abbigliamento (6% contro il 4%) e in trasporti (15% contro 10%)8. In Giappone, dove l’invecchiamento della popolazione e` piu` avanzato che in Italia, nel 2021 le spese in salute rappresentano il 6,3% del totale per gli anziani soli over-60, contro il 3% dei giovani soli e il 4,1% per gli individui di 35-59 anni; la quota dedicata a cultura/ricreazione, trasporti/comunicazione e abbigliamento era piu` bassa di ben 5,4 punti percentuali rispetto alla fascia di eta` 35-59 anni. La crescita delle spese per l’abitazione riflette la maggiore frequenza di persone sole o di coppie senza figli conviventi tra le famiglie con persona di riferimento anziana, spesso domiciliate in immobili sovradimensionati, perche´ acquisiti quando il nucleo familiare era piu` numeroso. Per l’Italia, il prevedibile movimento delle quote di spesa tra il 2022 e il 2040, e` molto limitato: la spesa in salute passa dal 4,3% al 4,5% tra 2022 e 2040, la quota dei trasporti scende da 10,1% a 9,8% e le spese per abitazione salgono dal 38,5 al 39% del totale. La quota di beni e servizi per la persona (che include categorie eterogenee, correlate in modo opposto con l’eta`) sale solo marginalmente. Ipotizzando una crescita media reale dei consumi di 0,7% all’anno, l’impatto dell’invecchiamento non sarebbe sufficiente a ridurre il valore a prezzi costanti in nessuno dei capitoli di spesa, ma per alcuni di essi la deviazione dal percorso medio risulterebbe comunque molto importante.”È prevedibile – conclude il rapporto – che nei prossimi due decenni politiche economiche e sociali orientate a contenere l’impatto sui conti pubblici dell’invecchiamento si sommeranno agli effetti del mutamento della struttura demografica, determinando un ulteriore spostamento dei consumi dai beni ai servizi sanitari e ai servizi abitativi. Anche alcuni servizi saranno penalizzati dalla transizione demografica, come trasporti, ristorazione e alberghi. Negli scenari piu` aggressivi di aumento della spesa privata in salute, collegati a politiche piu` restrittive di offerta di servizi, si potrebbe osservare anche una riduzione della propensione al risparmio, in aggiunta a una maggiore compressione dei consumi diversi da quelli legati al bisogno di salute e assistenza”. LEGGI TUTTO

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    Daniela Santanchè interviene al Forum in masseria a Saturnia

    (Teleborsa) – “La tassa di soggiorno va rivista e deve diventare una tassa di scopo”. E’ la proposta della ministra del Turismo, Daniela Santanchè, intervenuta al Forum in masseria a Saturnia. “Non sono d’accordo per usare la tassa indistintamente. Si potrà rivedere la tassa di soggiorno che deve essere una tassa di scopo, la paghi perché i tuoi soldi andranno reinvestiti nel turismo, mentre oggi serve per appianare i bilanci dei comuni. Sono i sindaci che decidono”, ha detto Santanchè.Per Santanchè la parola “overturism vuol dire che è il turimo non stato gestito. Parliamo di un settore che ha sofferto più di tutti durante la pandemia e dobbiamo sostenerlo economicamente. Siamo pronti ad aiutare e migliorare le strutture ricettive. Qualcuno si è arrabbiato quando ho detto che mancano alberghi ma mancano perchè per fortuna il numero di turisti è aumentato”. “Abbiamo un altro vantaggio pazzesco siamo l’Italia e quando un turista arriva in Europa vuole venire in Italia anche per il turismo enogastronomico. Oggi si deve parlare di turismi, parlare di turismo è sbagliato. Io continuo a dire che mancano e mancano le grandi catene internazionali ma nel nostro paese se uno parla del turimo di lusso e degli alberghi e 5 stelle sembra che bestemmia. Ma avete mai visto il basso che aiuta l’alto? Basta guardare a Roma e Milano. Roma è partita in ritardo e ora piano piano ci sta arrivando. Noi siamo la nazione del lusso. Il tema degli affitti brevi è esploso perchè mancava offerta di stanze”, ha dichiarato Santanchè. LEGGI TUTTO

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    Clima e ambiente, Commissione Ue: con programma LIFE investiti più di 233 milioni di euro

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha fatto sapere che oggi investe oltre 233 milioni di euro in dodici nuovi progetti strategici in tutta Europa nell’ambito del programma LIFE per sostenere l’attuazione delle ambizioni ambientali e climatiche dell’UE nell’ambito del Green Deal europeo. Si prevede che tali progetti strategici mobiliteranno ingenti fondi aggiuntivi provenienti da altre fonti dell’UE, compresi i fondi agricoli, strutturali, regionali e per la ricerca, nonché dagli investimenti dei governi nazionali e del settore privato.I finanziamenti concessi a questi dodici progetti strategici sosterranno la Bulgaria, la Cechia, l’ Irlanda, la Spagna, la Francia, l’ Italia, la Lituania, l’ Austria, la Polonia e la Finlandia nel conseguire i loro obiettivi nazionali in materia di ambiente e clima, aumentando i loro contributi alla transizione verde dell’UE, ha sottolineato la Commissione in una nota.Per quanto riguarda l’ ambiente, i progetti strategici di tutela della natura (SNAP) selezionati nell’ambito del programma LIFE e i progetti strategici integrati andranno a beneficio degli ecosistemi marini con piani per designare almeno il 30 % dei territori marini dell’ Irlandacome zone marine protette entro il 2030 (MPA-LIFE-IRELAND). Miglioreranno inoltre la qualità dell’aria nella regione polacca Precarpazia, riducendo nel contempo la povertà energetica e aumentando l’efficienza energetica (LIFE Precarpazia); migliorare la qualità e la gestione dell’acqua in Lituania (LIFE SIP Vanduo). Sono stati selezionati anche altri sei progetti per promuovere la natura e la biodiversità. In Finlandia, Priodiversity LIFE mira ad attuare piani d’azione regionali per la biodiversità e a sviluppare le capacità. Nell’ Italia settentrionale LIFE NatConnect2030 intraprenderà azioni in oltre 500 siti per migliorare la biodiversità e rafforzare i corridoi ecologici. LIFE SNAP Ireland si occuperà degli ostacoli all’attuazione del fondo d’azione prioritario Natura 2000 dell’ Irlanda. Lastrategia nazionale francese sulla biodiversità coinvolgerà le autorità locali e mobiliterà i cittadini per promuovere un cambiamento nel modo in cui viviamo e produciamo attraverso LIFE BIODIVFr. In Repubblica Ceca PROSPECTIVE LIFE attuerà “strumenti attivi di conservazione delle specie” per contribuire a invertire il declino di almeno 25 specie. Infine, in Austria LIFE Amoore mira a ripristinare oltre 1.400 ettari di torbiere, compresi 13 habitat diversi e 37 specie ad alto valore di conservazione.Per quanto riguarda i cambiamenti climatici, il progetto ACE LIFE aiuterà la Finlandia a diventare neutra in termini di emissioni di carbonio entro il 2035 riducendo le emissioni prodotte dall’agricoltura, dai trasporti pesanti e dai macchinari ed eliminando gradualmente i combustibili fossili utilizzati dalle piccole e medie imprese nei processi industriali. LIFE PYRENEES4CLIMA è un progetto transfrontaliero tra Spagna, Francia e Andorra volto ad accelerare l’ adattamento ai cambiamenti climatici nei Pirenei migliorando le conoscenze e la capacità di far fronte all’impatto dei cambiamenti climatici sulla natura, sulle persone e sull’economia. Infine, in Bulgaria, LIFE-SIP CLIMA-SUMP attuerà piani di mobilità urbana sostenibile (PUMS) in sei comuni per contribuire a conseguire una mobilità a zero emissioni lungo la strada verso la neutralità climatica. LEGGI TUTTO