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    INAIL, al via nuova campagna contro infortuni domestici

    (Teleborsa) – Al via la nuova campagna di comunicazione INAIL per la diffusione della cultura della prevenzione degli infortuni anche in ambito domestico, che a partire da oggi sarà veicolata fino al 31 gennaio su radio, televisione, web e carta stampata. Realizzata utilizzando il cliché narrativo dei film polizieschi, con ferri da stiro, frullatori, pentole e detergenti chimici nel ruolo degli indiziati, la campagna invita a non fidarsi degli insoliti sospetti. Elettrodomestici e prodotti per la casa, infatti, anche se all’apparenza possono sembrare oggetti ordinari e inoffensivi, in realtà nascondono dei rischi che non devono essere sottovalutati. Di qui l’invito a sottoscrivere o rinnovare l’assicurazione Inail contro gli infortuni domestici che, a fronte del pagamento di un premio annuale di 24 euro, a carico dello Stato per le famiglie a basso reddito, protegge dalle conseguenze più gravi di un infortunio chiunque si occupi in maniera abituale, esclusiva e gratuita dei lavori in casa. Istituita dalla legge 493 del 1999, la prima in Europa a riconoscere il valore sociale del lavoro domestico, la polizza è obbligatoria per casalinghe e casalinghi di età compresa tra i 18 e i 67 anni. Le prestazioni comprendono una rendita diretta, per inabilità permanente al lavoro pari o superiore al 16%, una prestazione una tantum rivalutabile, attualmente pari a 337,41 euro, per infortuni che comportano un’inabilità permanente compresa tra il 6% e il 15%, e una rendita ai superstiti in caso di morte dell’assicurato. Per gli infortuni mortali avvenuti in ambito domestico è prevista anche l’erogazione a favore dei superstiti, o di chiunque dimostri di aver sostenuto le spese funerarie, di un assegno una tantum attualmente pari a 12.240,00 euro, e un’ulteriore prestazione una tantum a carico del fondo vittime gravi infortuni. Ai titolari di rendita che versano in condizioni particolarmente gravi è riconosciuto, inoltre, l’assegno mensile per assistenza personale continuativa. LEGGI TUTTO

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    GDF, maxi sequestro a Firenze di accessori contraffatti di note case di moda

    (Teleborsa) – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Firenze, nell’ultimo mese, hanno eseguito due distinte operazioni nei confronti di 2 soggetti di nazionalità cinese dediti alla commercializzazione all’ingrosso di accessori di abbigliamento di note case di moda, che hanno portato al sequestro diverse decine di migliaia di pezzi contraffatti.In dettaglio, le Fiamme Gialle fiorentine hanno sottoposto a sequestro complessivamente 36.498 articoli di pelletteria (borse e cinture) riproducenti il marchio figurativo “Ralph Lauren” e 19.050 metri di tessuto riproducente i marchi figurativi “Fendi” e “Michael Kors”, tutti risultati contraffatti.Nell’ambito delle prima delle due attività di indagine, veniva accertata la commercializzazione di accessori di abbigliamento riportanti un logo riconducibile al famoso simbolo “Ralph Lauren”, in maniera da trarre in inganno il consumatore circa l’originalità del prodotto acquistato. Il celebre pittogramma, costituito da un giocatore di polo a cavallo, introdotto per la prima volta nel 1972 dalla nota maison, è da decenni uno dei simboli più riconoscibili nel mondo della moda.Il secondo intervento veniva invece concluso con il sequestro di tessuto riproducente, in assenza di qualsivoglia autorizzazione, il marchio figurativo composto dalle due “F” capovolte e contrapposte, che contraddistingue da anni la casa di moda Fendi. Il monogramma con la famosa doppia F, anche chiamata “Zucca invertita”, è da più di 50 anni impresso nell’immaginario collettivo come il logo riconducibile alla maison francese. Nell’ambito della stessa attività venivano sottoposte ad atto restrittivo anche diverse metrature di tessuto riproducenti falsamente il logo “MK” che caratterizza il brand dello stilista Michael Kors.I responsabili sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Firenze per i reati di commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione.L’impegno delle Fiamme Gialle di Firenze ha portato, nel corso dell’anno appena concluso, al sequestro di circa 175.000 articoli contraffatti (borse, cinture, zaini, foulard, tracolle) con la contestuale segnalazione alla Autorità Giudiziaria competente oltre 20 soggetti per i reati inerenti alla contraffazione dei marchi registrati. LEGGI TUTTO

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    Stati Uniti, indice prezzi case S&P Case-Shiller cresce più delle attese

    (Teleborsa) – In aumento i prezzi delle case negli Stati Uniti a ottobre. L’indice S&P Case-Shiller, che misura l’andamento dei prezzi nelle principali venti aree metropolitane degli Stati Uniti, ha evidenziato un incremento su base annua del 4,2% rispetto al +4,6% del mese precedente, appena sopra il +4,1% atteso dal consensus.Su base mensile si registra un calo dello 0,2%, rispetto al -0,3% di settembre.L’indice destagionalizzato ha riportato una crescita dello 0,3% su base mensile, rispetto al +0,3% precedente ed atteso. LEGGI TUTTO

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    USA, indice FHFA su prezzi case cresce meno delle attese

    (Teleborsa) – Rallenta la crescita dei prezzi del mercato immobiliare statunitense nel mese di ottobre. L’indice FHFA elaborato dalla Federal Housing Finance Agency, che misura i prezzi delle abitazioni statunitensi, ha registrato un aumento mensile dello 0,4%, dopo la crescita dello 0,7% registrata nel mese precedente. Le stime degli analisti erano per un incremento dello 0,5%.Su base annua l’indice, calcolato sui prezzi dichiarati degli immobili all’accensione del mutuo presso Fannie Mae e Freddie Mac, è salito del 4,5% come nel mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Sanità, TAR Lazio sospende applicazione nuove tariffe e aggiornamento LEA

    (Teleborsa) – Il TAR del Lazioha sospeso il decreto del Ministero della Salute, che ha stabilito le nuove tariffe per le prestazioni sanitarie (esami e visite ambulatoriali). Il decreto, che comprende anche l’aggiornamento dei Lea, era stato pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso 26 novembre e sarebbe dovuto entrare in vigore oggi.Con questa decisione, il TAR ha accolto l’istanza cautelare presentata dalle associazioni di categoria, rappresentative del settore dei laboratori e delle cliniche private accreditate, che hanno impugnato il provvedimento perché le nuove tariffe sono considerate troppo basse o inferiori alle precedenti e spesso non recuperano neanche il costo della prestazione.Il Tribunale, nell’accogliere la richiesta delle associazioni, ha stabilità l’insussistenza dell’urgenza, in quanto il nuovo decreto tariffe “è stato adottato dopo oltre 20 anni dai precedenti nomenclatori”. Con il rinvio del decreto, viene posticipata anche l’entrata in vigore dei nuovi LEA, i Livelli essenziali di assistenza, ovvero le prestazioni che il servizio sanitario nazionale deve necessariamente erogare a tutti i cittadini a titolo gratuito e che vengono erogate da anche soggetti accreditati, dietro compensazione con una tariffa riconosciuta dal SSN. LEA che avrebbero dovuto essere in vigore dal 2017, dal momento che l’ultimo aggiornamento die tariffari è avvenuto nel 1996.Il rinvio delle nuove tariffe creerà dei ritardi inaccettabili, per le vecchie prestazioni che attendevano di essere rivalutare e per quelle nuove, che non saranno coperte sino all’applicazione del decreto. In più, si prospetta un caos organizzativo, dal momento che molte ASL avevano già aggiornato i software con le nuove tariffe.La camera di consiglio per la trattazione collegiale del decreto è stata fissata per il prossimo 28 gennaio. LEGGI TUTTO

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    Cassazione rinvia caso migranti a Corte UE: “Su Paesi sicuri decidono Ministri”

    (Teleborsa) – La decisione sui Paesi sicuri spetta ai Ministri, mentre sul singolo caso decide la Magistratura. Lo ha confermato la Corte di Cassazione, rinviando alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea la decisione sul caso migranti e sospendendo ogni provvedimento al riguardo. E’ quanto emerso dall’ordinanza “interlocutoria” sui ricorsi presentati dal governo contro le mancate convalide al trattenimento di migranti in Albania decise dal Tribunale di Roma il 18 ottobre scorso. Nel motivare il rinvio alla Corte UE, la Cassazione ha spiegato di voler offrire “nello spirito di leale cooperazione, la propria ipotesi di lavoro, senza tuttavia tradurla né in decisione del ricorso né in principio di diritto suscettibile di orientare le future applicazioni”.A proposito dei Paesi ritenuti “sicuri”, la Cassazione ha precisato che “il giudice della convalida, garante, nell’esame del singolo caso, dell’effettività del diritto fondamentale alla libertà personale, non si sostituisce nella valutazione che spetta, in generale, soltanto al ministro degli Affari esteri e agli altri ministri che intervengono in sede di concerto”.Soddisfazione viene espressa da esponenti della maggioranza dopo l’ordinanza della Corte di Cassazione. “La Suprema Corte dà ragione al governo Meloni: gli Stati indicano i Paesi sicuri e i giudici decidono i casi concreti sulla base delle circostanze oggettive e personali che i singoli migranti allegano per chiedere la protezione internazionale”, spiega Sara Kelany, responsabile del Dipartimento immigrazione e deputata di Fratelli d’Italia. “Le decisioni del Tribunale di Roma sui migranti fatti rientrare dall’Albania erano sbagliate e soprattutto, come avevamo detto, nel caso specifico il governo aveva ragione”, concorda il senatore di Fratelli d’Italia Lucio Malan, sottolineando che la Cassazione “ribadisce in maniera netta che la competenza sulla decisione di quando un Paese è o non è sicuro spetta in via esclusiva al governo. L’esame della singola situazione resta al magistrato, il quale però non può arrogarsi la facoltà di stabilire quali siano i paesi sicuri e quali no”.Non si fa attendere la replica dell’opposizione, secondo cui la Cassazione avrebbe ribaltato l’interpretazione. “È grave che la destra al governo non solo legiferi male, ma non comprenda, o peggio, non legga, le sentenze”, replica il senatore del Pd Antonio Nicita, aggiungendo “da qualche ora sono tutti a rilanciare la falsa notizia secondo la quale la Cassazione civile avrebbe ribaltato le decisioni dei giudici, quando si è limitata a rinviare alla Corte di giustizie Ue”. (Foto: Blackcat CC BY-SA 3.0) LEGGI TUTTO

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    Fiepet Confesercenti, Grassi: “A capodanno discoteche, sale da ballo e night club verso il tutto esaurito”

    (Teleborsa) – Discoteche, sale da ballo e night club si preparano al tutto esaurito per la notte di Capodanno, confermandosi protagonisti della movida di fine anno. Cresce però anche l’allarme per il boom di veglioni illegali: feste organizzate senza licenze e prive delle necessarie misure di sicurezza, spesso in strutture fuori norma o completamente abusive, come ville private e casolari di campagna”. Così Filippo Grassi, responsabile nazionale del comparto intrattenimento-discoteche di Fiepet Confesercenti”L’abusivismo nel settore dell’intrattenimento notturno rappresenta un problema grave, che tocca il suo apice proprio durante la notte di San Silvestro, il momento clou dell’anno per il comparto. Le circa 3.400 imprese del settore si trovano a fare i conti con una concorrenza sleale dovuta all’esplosione di ‘party privati’. Questi eventi, nella maggior parte dei casi, si svolgono in spazi privi di licenze e inadeguati a ospitare grandi numeri di persone: capannoni, ville o altri luoghi non attrezzati. Manca tutto ciò che le imprese regolari garantiscono: misure di prevenzione incendi, controllo della capienza, personale di sicurezza qualificato e munito di tesserino prefettizio, parcheggi adeguati e rispetto delle norme sanitarie. Un fenomeno – conclude Grassi – che erode il fatturato delle imprese legali e rappresenta un pericolo per la salute pubblica e l’incolumità, soprattutto dei più giovani. È necessario intervenire per arginare questo abusivismo diffuso, che danneggia il settore ed espone le persone a rischi gravissimi, con il rischio di trasformare quella che dovrebbe essere una festa in una potenziale tragedia”. LEGGI TUTTO

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    Gruppo FS, RFI lancia gara da oltre 1,6 miliardi per progettazione esecutiva e realizzazione galleria Santomarco

    (Teleborsa) – Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) ha pubblicato in Gazzetta Europea il bando di gara per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori relativi alla realizzazione della galleria Santomarco. L’intervento, parte integrante del più ampio progetto d’investimento “Nuova linea AV/AC Salerno – Reggio Calabria”, realizzerà una nuova connessione a doppio binario a standard Alta Velocità tra Paola/S. Lucido e Cosenza, sviluppandosi per una estensione di circa 22 km, di cui 17 km in sotterraneo (nuova galleria Santomarco) e i restanti 5 km all’aperto.L’opera interessa i Comuni di Paola, San Lucido, Rende, Montalto Uffugo, San Vincenzo la Costa e San Fili, nella Provincia di Cosenza. In prossimità dell’imbocco della galleria lato Cosenza, nel Comune di Montalto Uffugo, è prevista una nuova stazione con relativa viabilità di collegamento, al servizio del territorio e del polo universitario di Rende.La nuova linea AV/AC Salerno – Reggio Calabria – sottolinea RFI in una nota – costituirà un itinerario strategico per la connessione tra il nord e il sud del Paese e contribuirà alla riduzione dei divari territoriali sia in termini di dotazioni infrastrutturali che di sviluppo del contesto di riferimento, accelerando dinamiche di crescita economica e turistica.L’intero itinerario da Salerno a Reggio Calabria è stato suddiviso in lotti funzionali. Oltre quello della Santomarco, questo è lo stato di avanzamento degli altri lotti: Lotto 1a (Battipaglia-Romagnano): in corso di realizzazione (PNRR); Lotto 1b e 1c (Romagnano-Praia): in corso iter autorizzativo; Lotto 2 (Praia-Paola) e altri lotti a completamento: progettazione in corso.Il bando di gara per la Santomarco ha un valore di oltre 1,6 miliardi di euro. LEGGI TUTTO