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    Sciopero provinciale e manifestazione: sindacati dell’automotive a Torino chiedono rilancio del settore

    (Teleborsa) – L’assemblea dei delegati di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, UglM, Aqcfr riunitasi a Torino ha deciso di proclamare ad aprile uno sciopero provinciale di 8 ore con manifestazione dei lavoratori del settore automotive (Stellantis e indotto), per chiedere la salvaguardia e il rilancio del comparto. La mobilitazione – si legge in una nota – sarà organizzata con l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni locali, il governo e il sistema industriale automotive sulla profonda crisi che sta attraversando il settore auto a Torino. Il tavolo automotive e quelli di crisi al Mimit non hanno ancora dato risposte adeguate. “Le organizzazioni sindacali chiedono un impegno concreto affinché vengano portate nuove produzioni a Torino e affinché l’intero comparto sia sostenuto ad affrontare i contraccolpi occupazionali del processo di transizione”. Nel corso delle prossime settimane, le organizzazioni sindacali svolgeranno le assemblee dei lavoratori in tutte le aziende del comparto automotive. LEGGI TUTTO

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    Ex Ilva, Tribunale dichiara stato insolvenza

    (Teleborsa) – Nuovo tassello nel complesso dossier ex Ilva: il Tribunale fallimentare di Milano ha dichiarato lo stato di insolvenza per Acciaierie d’Italia Spa. Passaggio che, di fatto, consente di fatto di avviare l’amministrazione straordinaria. La dichiarazione dell’insolvenza, allo stesso tempo, dovrebbe far scattare un’inchiesta con l’ipotesi di bancarotta sulla gestione e i conti dell’ex Ilva.In Acciaierie d’Italia spa c’è una “assoluta assenza di liquidità di cassa” che può compromettere la “sopravvivenza” della società. E’ quanto emerge dal provvedimento del Tribunale fallimentare di Milano, presieduto da Laura De Simone, che ha dichiarato oggi lo “stato di insolvenza” dell’ex Ilva, per cui ora di fatto può partire l’amministrazione straordinaria. Uno stato di “assenza di liquidità” non contestato, tra l’altro, nemmeno dalla stessa società.I giudici (del collegio presieduto da Laura De Simone) hanno fissato l’udienza per l’accertamento dello stato passivo e le domande dei creditori per il 19 giugno.Nell’udienza di due giorni fa, davanti alla Sezione fallimentare, i legali di Invitalia, socio pubblico di AdI spa, e del Commissario straordinario Giancarlo Quaranta, nominato dal governo, avevano ribadito la richiesta di dichiarazione dello stato di insolvenza per far partire di fatto l’amministrazione straordinaria. Mentre gli avvocati di Arcelor Mittal, ancora socio privato di maggioranza, avevano chiesto, invece, come contromossa il cosiddetto concordato “in bianco” per tutto il gruppo, che comprende Acciaierie d’Italia spa, AdI Energia srl, AdI Servizi Marittimi srl e AdI Tubiforma srl. Istanze queste ultime respinte. LEGGI TUTTO

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    Gas, EIA; stoccaggi USA in calo di 96 BCF

    (Teleborsa) – Diminuiscono gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 23 febbraio 2024 sono risultati in calo di 96 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela superiore al consensus (-86 BCF). La settimana prima si era registrato un decremento di 60 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 2.374 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento del 11,7% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 2.126) e in crescita del 26,5% rispetto alla media degli ultimi cinque anni di 1.876 BCF. LEGGI TUTTO

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    Tav, consegnata la quinta fresa che scaverà il tunnel del Moncenisio

    (Teleborsa) – La quinta delle sette frese per lo scavo del tunnel di base della nuova linea ferroviaria Torino-Lione è tata consegnata oggi nella fabbrica della Herrenknecht in Germania al raggruppamento franco-italiano ELYOT, composto da Eiffage Ge’nie civil (mandataria), Spie batignolles ge’nie civil, Ghella e Cogeis. Lo comunica Telt in una nota. Insieme alla sua gemella, consegnata lo scorso 21 dicembre, dovrà scavare il tratto più lungo e complesso del tunnel di base del Moncenisio: 18 km attraverso il confine tra Francia e Italia, dall’area di Villarodin-Bourget/Modane al sito di sicurezza sotterraneo di Clarea, nel punto più profondo del tracciato dell’opera. Il tunnel di base del Moncenisio, in costruzione sotto le Alpi tra Francia e Italia, è l’elemento centrale della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino-Lione la cui realizzazione è gestita da TELT. Si inserisce nel cuore del Corridoio Mediterraneo della nuova rete europea di trasporti TEN-T. Daniel Bursaux, Presidente di TELT “Queste cinque nuove frese – ha dichiarato il presidente di Telt Daniel Bursaux – consentiranno al progetto del tunnel di base della Torino-Lione di fare un salto di qualità. Diventa cosi’ ancora più concreto il completamento di questo anello centrale del Corridoio Mediterraneo della rete TEN-T. Le equipe di TELT e delle aziende partner sono orgogliose di contribuire alla costruzione di un’Europa più green e meglio collegata”. “Sono sette in totale le TBM che serviranno per completare lo scavo di due gallerie di 57,5 km ciascuna che costituiscono il tunnel di base del Moncenisio, il più lungo tunnel ferroviario al momento in costruzione al mondo – ha aggiunto il dg Maurizio Bufalini -. Oggi abbiamo cinque frese costruite, 3 miliardi di lavori in corso, 36 km di gallerie scavate sugli oltre 160 km totali da realizzare e dieci cantieri attivi nei due Paesi è una sfida tecnica e ingegneristica enorme ed èun impegno che Italia, Francia e Europa, hanno preso con i cittadini per collegare il Continente in modo più efficiente e sostenibile. TELT concretizza questa responsabilità già nella fase costruttiva dell’opera, chiedendo alle imprese al lavoro sui cantieri uno sforzo di innovazione che si declina anche nell’individuazione delle migliori eccellenze mondiali nei diversi ambiti: in questo caso le imprese hanno scelto un’eccellenza europea riconosciuta in tutto il mondo”. LEGGI TUTTO

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    Stati Uniti, compromessi di acquisto case in calo a gennaio

    (Teleborsa) – Frenano le compravendite di abitazioni negli Stati Uniti, secondo i numeri che emergono dai compromessi per l’acquisto, un indicatore dell’andamento prospettico del mercato immobiliare e dei mutui.Nel mese di gennaio 2024, l’indice pending home sales (vendite case in corso), pubblicato dall’Associazione degli operatori immobiliari (NAR), ha registrato un decremento del 4,9% su base mensile, portandosi a quota 74,3 punti dai 78,1 di dicembre. Il mese precedente si era registrato un aumento (rivisto) del 5,7%.Il dato si confronta con il +1,4% atteso dagli analisti.(Foto: © Alexander Raths / 123RF) LEGGI TUTTO

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    USA, PMI Chicago scende e delude attese

    (Teleborsa) – Peggiora l’attività manifatturiera nell’area di Chicago. Nel mese di febbraio, l’indice PMI Chicago si è attestato a 44 punti contro i 46 punti del mese precedente. Il dato risulta peggiore delle stime degli analisti, che erano per un aumento fino a 48,1 punti. Si ricorda che un livello dell’indice al di sopra di 50 punti denota un’espansione mentre un livello al di sotto dei 50 punti indica una contrazione del settore manifatturiero statunitense. LEGGI TUTTO

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    Pisa, Piantedosi: “Niente processi sommari alle forze di polizia”

    (Teleborsa) – “La visione delle immagini degli scontri di Pisa, circolate sui media, ha turbato anche me. Siamo aperti a ogni analisi e autocritica allorquando, anche una sola manifestazione o un solo momento di una singola manifestazione, tra le migliaia che si svolgono ogni anno, impone un approfondimento. Tutti auspichiamo che le manifestazioni pubbliche si svolgano pacificamente e senza incidenti e quando si giunge al contatto fisico con ragazzi minorenni è comunque una sconfitta ed è ancor più necessario svolgere ogni verifica con puntualità, obiettività e trasparenza”. Nell’Aula della Camera il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha preso la parola per rendere le sue comunicazioni sui fatti di Pisa in cui diversi studenti e manifestanti pro-Palestina sono stati manganellati dalla polizia. A chiedere il suo intervento a Montecitorio sono state le opposizioni. Alle 15 ha preso il via la replica dell’informativa al Senato. “Consentitemi di sottolineare il diritto degli appartenenti alle forze di polizia di non subire processi sommari. Sono lavoratori che meritano il massimo rispetto! La gestione dell’ordine pubblico – ha detto Piantedosi – è un impegno quotidiano, delicato e non privo di rischi, svolto con la massima dedizione dalle donne e dagli uomini in divisa. Respingo fermamente ogni tentativo di coinvolgere, nelle polemiche politiche, il lavoro delle Forze di polizia, presidio delle Istituzioni democratiche a cui è rimesso il compito, fondamentale e imprescindibile, di garantire a tutti, in modo imparziale, l’esercizio del diritto di riunione e di manifestazione del pensiero, in piena sicurezza per i manifestanti stessi, gli operatori di polizia, i cittadini e i luoghi interessati”.Alla manifestazione di Pisa di venerdì scorso, “per garantire l’incolumità degli operatori di polizia, compressi contro l’automezzo collocato alle loro spalle, veniva effettuata una carica di alleggerimento, consentendo al personale di avanzare di qualche metro e di allentare così la pressione dei manifestanti – è la ricostruzione del ministro dell’Interno nella sua informativa alla Camera –. In precedenza gli agenti avevano tenuto la posizione utilizzando i soli scudi, nonostante i manifestanti continuassero a mettere in atto una pressione con spinte, calci, insulti, sputi e tentativi di sottrarre gli scudi”.Piantedosi ha puntualizzato che per la manifestazione di Pisa di venerdì scorso, “in totale violazione di legge, non era stato presentato alcun preavviso alla questura”. La questura – ha aggiunto il ministro – avendone avuta notizia, ha cercato più volte, senza esito, di contattare gli organizzatori per ottenere informazioni in merito al tipo di iniziativa che sarebbe stata svolta e al relativo percorso, al fine di poter disporre idonei servizi di ordine pubblico”.”Ho condiviso pienamente – ha proseguito il ministro – le parole pronunciate dal presidente Mattarella all’indomani degli scontri di Pisa. Come il capo dello Stato sono convinto anch’io che l’autorevolezza delle forze di polizia non si nutre dell’uso della forza. Questa autorevolezza si fonda sul sacrificio di centinaia di caduti nella lotta al terrorismo e alla criminalità, nella leale difesa delle istituzioni democratiche anche negli anni più bui della Repubblica, nella capacità di accompagnare con equilibrio e professionalità lo sviluppo della società italiana”. LEGGI TUTTO

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    Intesa: marzo cruciale per il ciclo di politica monetaria BCE

    (Teleborsa) – La riunione di politica monetaria della BCE del 7 marzo dovrebbe prendere atto dei progressi verso la riconquista della stabilità dei prezzi, progressi che emergeranno anche dalle previsioni dello staff. L’avvio della fase di taglio dei tassi è quindi ormai imminente, ma è probabile che considerazioni legate al contenimento dei rischi reputazionali inducano a rinviare a giugno la prima mossa, continuando con l’approccio dipendente dai dati. Lo scrivono gli economisti della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo in una ricerca sul tema.Secondo gli esperti, il flusso dei dati rafforza le valutazioni formulate a gennaio dalla BCE: si sono concretizzati i rischi al ribasso per la crescita, il calo dell’inflazione si è confermato superiore alle attese e il trasferimento dei rincari salariali ai prezzi finali è smorzato dalla riduzione dei margini di profitto. Le nuove previsioni dello staff includeranno limature alle proiezioni di crescita e inflazione, ma gli impatti di lungo termine saranno mitigati dal maggior calo dei tassi di interesse incluso nelle ipotesi tecniche.”La BCE dovrebbe ribadire che la politica monetaria sarà decisa riunione per riunione sulla base dei dati, senza fornire neppure questa volta un netto indirizzo ufficiale”, si legge nella ricerca firmata da Luca Mezzomo.Viene fatto notare che quasi tutti i membri del consiglio direttivo BCE hanno detto di attendersi tagli dei tassi quest’anno, anche se le opinioni divergono riguardo a tempi e intensità. Non pare che vi sia abbastanza sostegno per decidere un taglio dei tassi in aprile, ma a giugno le ultime remore dovrebbero essere superate. I mercati hanno fortemente ridimensionato le attese di riduzione dei tassi nel 2024, che ora appaiono più compatibili con la gamma di realistiche possibilità. LEGGI TUTTO