More stories

  • in

    Concorso IRC, Anief: “è urgente adesso la pubblicazione del bando”

    (Teleborsa) – Sta arrivando a compimento la battaglia condotta da Anief per il reclutamento degli idr di ogni ordine e grado, si legge in una nota. Con il Decreto legge 126 del 2019, preceduto dall’Intesa del 11 gennaio 2024, n.1, il MIM è autorizzato a bandire un concorso ordinario per l’IRC, entro l’anno 2024, per coprire il 30% dei posti vacanti e disponibili negli anni scolastici dal 2022/2023 al 2024/2025. Lo stesso Decreto legge autorizza il MIM, contestualmente alla procedura ordinaria anche la procedura straordinaria, preceduta dal D.M. del 19 gennaio 2024, n.9, registrato dalla Corte dei Conti il 20 febbraio2024 al n. 372, per la copertura del 70% dei posti vacanti e disponibili per il triennio scolastico dal 2022/2023 al 2024/2025 fino al totale esaurimento di ciascuna graduatoria di merito.La prova orale didattico-metodologica, prevista per la procedura straordinaria, avrà una durata massima complessiva di trenta minuti e sarà finalizzata all’accertamento della preparazione del candidato/a in riferimento a: indicazioni didattiche per IRC; ordinamenti scolastici; ordinamenti didattico-pedagogici; elementi essenziali di legislazione scolastica.La prova valuterà anche la capacità di comprensione e conversazione in lingua inglese almeno di livello B2 del candidato/a. La prova orale didattico-metodologica prevede un punteggio massimo di cento punti, a cui andranno sommate le valutazioni dell’anzianità di servizio (quattro punti per ogni anno scolastico intero con titolo) e dei titoli di qualificazione professionale per un punteggio massimo di cinquanta punti. Le commissioni esaminatrici dispongono quindi di duecentocinquanta punti, di cui cento per la prova orale, cento per l’anzianità di servizio e cinquanta per i titoli di qualificazione professionale.I candidati possono presentare istanza di partecipazione in un’unica regione nel cui ambito territoriale è situata la sede dell’ordinario diocesano che ha rilasciato il riconoscimento d’idoneità e per la partecipazione a ciascuna procedura è dovuto il pagamento di un contributo di cinquanta euro. Il passo successivo che tanti idr e le loro famiglie stanno aspettando ormai da vent’anni è la pubblicazione del bando per le due procedure concorsuali, straordinario ed ordinario, per la legittima trasformazione dei loro contratti a tempo determinato a tempo indeterminato. LEGGI TUTTO

  • in

    Italia, Scope: privatizzazioni marginali in riduzione debito, necessarie riforme profonde

    (Teleborsa) – L’Italia si trova ad affrontare costi di interesse elevati e in aumento e pressioni strutturali sulla spesa – su sanità, welfare e pensioni a causa dell’invecchiamento della popolazione – che mettono a dura prova la sua traiettoria del debito date le deboli prospettive di crescita dell’economia. In questo contesto, le privatizzazioni parziali annunciate dal Governo ridurrebbero il rapporto debito/PIL “solo marginalmente” e sono “necessarie riforme più profonde”. Lo afferma Scope Ratings in report sul tema, stimando crescita intorno all’1% annuo nel 2024-28 per l’Italia, in un contesto di bassa inflazione.Viene ricordato che il governo di Giorgia Meloni si è concentrato su misure di sostegno alla crescita sostenute dai finanziamenti PNRR e prevede di privatizzare parzialmente alcune società, comprese quelle che forniscono servizi pubblici.”A dire il vero, il piano di raccogliere 20 miliardi di euro (1% del PIL) in proventi di privatizzazione è modesto nel contesto del debito pubblico italiano e delle spese per interessi associate di oltre 70 miliardi di euro nel 2023, destinati a salire a circa 90-100 miliardi di euro nei prossimi anni”, si nelle nel report. “Sebbene i proventi possano sostenere le priorità di spesa del governo a breve termine, come i 24 miliardi di euro di tagli fiscali annunciati nel Bilancio 2024, non abbasseranno sostanzialmente la traiettoria debito/PIL – scrivono gli autori Eiko Sievert e Alessandra Poli – Per raggiungere questo obiettivo sarà necessario un piano credibile a medio termine per il consolidamento fiscale, oltre all’effettiva attuazione delle riforme e degli investimenti a sostegno della crescita nell’ambito del piano di ripresa e resilienza”.Secondo Scope Ratings, il consolidamento fiscale rimarrà cruciale nei prossimi anni poiché è necessario un costante contenimento della spesa del settore pubblico per compensare le elevate spese per interessi, mentre le privatizzazioni parziali previste, supponendo che vadano avanti con successo, apportano solo un piccolo contributo.Il rapporto debito/PIL è sceso dal 147,1% nel 2021 al 137,3% nel 2023, sostenuto principalmente dall’elevata inflazione, ma la pressione al rialzo sul rapporto deriverà dall’elevata spesa per interessi nei prossimi anni con l’allentamento dell’inflazione. L’agenzia di rating prevede che il deficit di bilancio nominale si ridurrà quest’anno al 4,5% del PIL dal 7,2% nel 2023 – significativamente superiore al 5,3% del PIL precedentemente previsto – e scenderà a circa il 3% entro il 2027-28. Il saldo primario dovrebbe gradualmente migliorare e trasformarsi in un surplus dello 0,3% nel 2025 per salire costantemente intorno all’1,5% nel 2028.I precedenti governi italiani hanno cercato di aumentare le entrate vendendo azioni di società pubbliche, raccogliendo proventi per 156 miliardi di euro tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni 2000. Tali piani di privatizzazione, tuttavia, riflettono entrate una tantum che non possono far fronte alle pressioni strutturali sulla spesa.L’elenco delle società potenzialmente coinvolte negli ultimi piani di privatizzazione che mirano a 20 miliardi di euro di ricavi, comprende alcune che forniscono importanti servizi pubblici come Poste Italiane, fa notare Scope Ratings. Sebbene lo Stato manterrebbe il controllo direttamente o indirettamente attraverso la sua partecipazione combinata tramite CDP, rinuncerebbe anche a una quota del suo futuro reddito da dividendi, del valore di quasi 250 milioni di euro nel 2022, che ha solitamente reinvestito per sostenere lo sviluppo economico e gli investimenti nelle infrastrutture. LEGGI TUTTO

  • in

    Lavoro, Brunetta: aumentare partecipazione donne

    (Teleborsa) – “Non ci sarà mai pari opportunità tra donne e uomini se non aumenta la partecipazione femminile al mercato del lavoro.” Lo ha detto il presidente del Cnel, Renato Brunetta al convegno ‘Il lavoro buono. Pari Opportunità, condivisione, contrattazione’, organizzato dal Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, “Il Codice rosso contro la violenza è importante ma se una donna non lavora e non può lasciare il compagno manesco perché non ha entrate proprie su cui contare, difficilmente riuscirà a liberarsi e a essere autonoma. Il 50% delle donne rimangono di fatto tagliate fuori dal mercato del lavoro e continuano a svolgere il 70% del lavoro domestico gratuito”.Dati alla mano, il numero uno del CNEL ha ricordato che “secondo l’Ocse le italiane dedicano ogni giorno 175 minuti in più al lavoro domestico rispetto ai loro compagni, contro i 108 minuti del Regno Unito, i 92 minuti della Germania e i 90 minuti della Francia. Le donne, inoltre, sono meno pagate, più precarie, meno promosse in carriera. E questo lo paghiamo tutti non solo le donne. Lo paga il Paese perché le discriminazioni portano inefficienza”.Per Brunetta, infine, “la parità di genere conviene a tutti, produce piu equità ma anche più crescita. È un approccio win-win-win. Un modello vincente su cui dobbiamo puntare”. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, scorte petrolio settimanali salgono di 1,4 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono aumentate meno delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni all’1 marzo 2024, sono saliti di circa 1,4 milioni di barili a 448,5 MBG, contro attese per un incremento di 2,4 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato una variazione di -4,1 milioni, arrivando a 117 MBG, contro attese per un variazione di -1 milione, mentre le scorte di benzine hanno registrato un calo di 4,5 milioni a quota 239,7 MBG (era atteso un decremento di 1,6 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono aumentate di 0,7 milioni a 361 MBG. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, a gennaio calo minore delle attese delle offerte di posti di lavoro

    (Teleborsa) – Il numero di offerte di lavoro negli Stati Uniti è sceso a 8,863 milioni nell’ultimo giorno lavorativo di gennaio 2024, in calo dagli 8,889 milioni del mese precedente e superiore agli 8,800 milioni attesi dagli analisti. È quanto rilevato dal Report JOLTS dell’U.S. Bureau of Labor Statistics americano, che misura le posizioni di lavoro aperte (Job Openings) e altre metriche del mercato del lavoro.A gennaio, le offerte di lavoro sono aumentate nel settore manifatturiero di beni non durevoli (+82.000) ma sono diminuite nei servizi educativi privati (-41.000).Nel corso del mese, il numero di assunzioni e di cessazioni totali è rimasto poco mosso, rispettivamente a 5,7 milioni e 5,3 milioni. Nell’ambito delle cessazioni, ci sono state 3,4 milioni di dimissioni e 1,6 milioni di licenziamenti, anche questi poco mossi.(Foto: freedomtumz | 123RF) LEGGI TUTTO

  • in

    USA, scorte ingrosso gennaio -0,3% m/m, vendite -1,7% m/m

    (Teleborsa) – Sono scese leggermente più delle attese le scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di gennaio 2024, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrata una diminuzione dello 0,3% a 895,1 miliardi di dollari, contro il +0,1% atteso e rispetto al +0,4% del mese precedente. Su base annua si registra un calo del 2,5%. Nello stesso periodo le vendite sono diminuite dell’1,7% su base mensile a 657,2 miliardi di dollari dopo il +0,3% registrato a dicembre e contro il +0,3% atteso. Su anno si è registrato un calo dell’1,5%.La ratio scorte/vendite è pari all’1,36 contro l’1,38 di un anno prima.(Foto: Photo by Hannes Egler on Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    Cnel, Brunetta: occorre aumentare occupazione femminile, discriminazioni portano inefficienza

    (Teleborsa) – Il presidente del Cnel, Renato Brunetta, ha dichiarato che “non ci sarà mai pari opportunità tra donne e uomini se non aumenta la partecipazione femminile al mercato del lavoro. Il Codice rosso contro la violenza è importante ma se una donna non lavora e non può lasciare il compagno manesco perché non ha entrate proprie su cui contare, difficilmente riuscirà a liberarsi e ad essere autonoma. Il 50% delle donne rimangono di fatto tagliate fuori dal mercato del lavoro e continuano a svolgere il 70% del lavoro domestico gratuito”. Al convegno ‘Il lavoro buono. Pari Opportunità, condivisione, contrattazione”, organizzato dal Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro. Brunetta ha ricordato che “secondo l’Ocse le italiane dedicano ogni giorno 175 minuti in più al lavoro domestico rispetto ai loro compagni, contro i 108 minuti del Regno Unito, i 92 minuti della Germania e i 90 minuti della Francia. Le donne, inoltre, sono meno pagate, più precarie, meno promosse in carriera. E questo lo paghiamo tutti non solo le donne. Lo paga il Paese perché le discriminazioni portano inefficienza”. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, ADP: a febbraio 140 mila occupati in più, sotto le attese

    (Teleborsa) – Sotto le attese l’andamento dei nuovi posti di lavoro nel settore privato statunitense a febbraio 2024. Gli occupati del settore privato hanno registrato infatti un aumento di 140 mila posti di lavoro, dopo i 111 mila del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di 107 mila). Le attese dagli analisti indicavano un aumento di 149 mila unità. È quanto indica il report della Automated Data Processing (ADP), che ogni mese pubblica questo report sul mercato del lavoro sulla base dei dati aggregati pervenuti dal settore privato non agricolo. Tale report precede quello ufficiale del Dipartimento del Lavoro che verrà pubblicato venerdì prossimo, 8 marzo 2024.La crescita maggiore è quella del settore dei servizi (+110 mila), in particolare Leisure/hospitality (+41 mila) e Trade/transportation/utilities (+24 mila). Nel settore manifatturiero i posti di lavoro aumentano di 6 mila unità, mentre in quello delle costruzioni di 28 mila unità.A livello dimensionale, le piccole imprese hanno registrato un aumento degli occupati di 13 mila, mentre le imprese di medie dimensioni registrano un incremento di 69 mila e l’industria di grandi dimensioni di 61 mila.”I guadagni occupazionali rimangono solidi – ha affermato Nela Richardson, Chief Economist di ADP – Gli aumenti salariali tendono a diminuire ma sono ancora al di sopra dell’inflazione. In breve, il mercato del lavoro è dinamico, ma non cambia l’ago della bilancia in termini di decisione sul tasso della Fed quest’anno”.(Foto: Saulo Mohana su Unsplash) LEGGI TUTTO