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    Sefaro Event, Annunziata: “La Campania capitale del wedding esperienziale e dell’innovazione”

    (Teleborsa) – “La Campania è oggi la ‘capitale’ italiana del wedding esperienziale e dell’innovazione: qui tradizione, creatività e tecnologia si incontrano per trasformare il matrimonio in un’arte da vivere”. È quanto dichiara Sebastiano Annunziata, fondatore di Sefaro Event, presentando la quinta edizione della manifestazione dedicata ai protagonisti del mondo del wedding. L’appuntamento è per giovedì 23 ottobre 2025 nella Tenuta San Domenico di Caserta, dove oltre 400 operatori del settore — tra wedding planner, designer, chef, artigiani e professionisti della comunicazione — si confronteranno su tendenze, tecnologie e nuove esperienze immersive che stanno rivoluzionando il modo di celebrare le nozze.Con oltre 184mila matrimoni celebrati nel 2023 e un mercato da 4,6 miliardi di euro, l’Italia si conferma la meta nuziale più ambita al mondo. Il segmento dei destination wedding, scelto da migliaia di coppie straniere, ha generato nel 2024 un valore record vicino al miliardo di euro, con una crescita dell’11% sull’anno precedente. Sul podio delle regioni più richieste spiccano Campania, Toscana e Lombardia: location d’incanto, borghi storici, eccellenze enogastronomiche e maestranze artigiane rendono questi territori autentici poli di attrazione per un turismo che unisce amore, bellezza e cultura.Il matrimonio 2025 abbandona la tradizione per diventare un evento immersivo, dove ogni dettaglio racconta la storia e la personalità degli sposi. Il food resta protagonista, ma in chiave innovativa: corner tematici, chef e artigiani del gusto creano esperienze multisensoriali, mentre gli allestimenti si trasformano in autentiche scenografie d’autore. Parola d’ordine: personalizzazione, sinonimo di esclusività, il valore più ricercato dalle coppie contemporanee, italiane e internazionali.Nel mondo del wedding, l’intelligenza artificiale è ancora un supporto silenzioso: utile nella pianificazione, ma lontana dall’essenza dell’evento. La magia delle nozze resta nelle mani di artigiani, creativi, location manager e chef, interpreti dell’emozione e della bellezza.La sfida dei prossimi anni sarà quella di integrare l’innovazione tecnologica senza perdere l’anima artigianale che rende unico il Made in Italy.Tra le tendenze più curiose e raffinate, spicca la bomboniera olfattiva: fragranze personalizzate, create da profumieri e artisti del sentire, sostituiscono i tradizionali ricordi materiali. Il parfume bar diventa così memoria sensoriale del matrimonio, capace di far rivivere un momento speciale attraverso una semplice nota d’essenza.Sefaro Event 2025 è un hub nazionale del wedding, un crocevia tra creatività, innovazione e business. Un’occasione di networking, formazione e ispirazione, che celebra l’eccellenza italiana e rilancia il ruolo della Campania come laboratorio di stile e capitale del wedding contemporaneo. “Il nostro obiettivo — conclude Annunziata — è valorizzare i talenti che rendono grande l’Italia dell’ospitalità e del sogno, unendo tradizione e futuro in un’unica, indimenticabile serata”. LEGGI TUTTO

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    Sviluppo Lavoro Italia: arriva a Palermo il tour nazionale “C’è Posto per Te”

    (Teleborsa) – Arriva in Sicilia il tour nazionale “C’è Posto per Te”, promosso da Sviluppo Lavoro Italia, società in house del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in programma il 21 e 22 ottobre a Palermo, in Piazza Verdi. Il Truck itinerante nasce con l’obiettivo di facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, fornendo un supporto concreto alle politiche attive per l’occupazione. Il progetto si inserisce in una più ampia strategia volta a invertire il paradigma dei servizi per il lavoro, trasformandoli da strutture statiche a strumenti proattivi che si muovono verso i cittadini, favorendone l’attivazione attraverso informazione e conoscenza. In questo modo si punta ad avvicinare il lavoro alle persone e le persone al lavoro, rendendo l’accesso alle opportunità occupazionali più diretto, inclusivo e partecipato. L’iniziativa si propone di informare, orientare e favorire l’inserimento lavorativo attraverso strumenti efficaci di networking. Particolare attenzione è rivolta a giovani, donne e disoccupati, con l’obiettivo di sensibilizzarli sulle opportunità offerte dalle politiche nazionali e regionali e di accrescere la consapevolezza sulle risorse disponibili.Durante le due giornate saranno offerte postazioni dedicate ai colloqui, workshop tematici, corsi di orientamento e formazione ma anche importanti incontri con le aziende del territorio, con il fine di creare un ponte concreto tra domanda e offerta di lavoro. La mattinata del 21 ottobre è stata dedicata alle scuole e ai percorsi formativi: saranno presenti in Piazza Verdi oltre cento studenti provenienti dai percorsi IeFP e dagli istituti scolastici del territorio. Per loro sono previsti laboratori di orientamento ispirati al programma nazionale, tra cui: Nuove professioni, Conosci te stesso e scopri il tuo percorso, Percorso STEM e il laboratorio Apprendere lavorando. Il pomeriggio del 21 ottobre sarà invece dedicato al pubblico femminile con il Pink Café, uno spazio riservato alle donne in fase di inserimento o reinserimento lavorativo. Saranno trattati temi come la costruzione del curriculum vitae e le tecniche per la gestione del colloquio di lavoro. A seguire, l’approfondimento “Mind the Gap” e l’incontro dedicato all’impresa femminile. Si prevede la partecipazione di oltre 60 donne. Sempre il 21 ottobre, saranno organizzate tre sessioni di Escape Room dedicate all’orientamento professionale attraverso il gioco e la sperimentazione delle soft skills. Le attività includeranno Il gioco degli scacchi e le competenze trasversali e Il Monopoli dell’orientamento, pensato per esplorare i luoghi e le professioni della città di Palermo. Parteciperanno almeno 75 ragazze e ragazzi.La giornata del 22 ottobre vedrà numeri ancora più significativi: sono già oltre mille le persone iscritte al Job Day, con iscrizioni ancora aperte fino alle ore 13 del 21 ottobre. Al Recruiting Day prenderanno parte 20 aziende per effettuare colloqui individuali mettendo a disposizione circa 550 posizioni lavorative nei settori del commercio, ristorazione, trasporti e logistica, GDO, servizi, sanitario con l’obiettivo di promuovere un accesso più consapevole, informato e personalizzato alle opportunità professionali. Inoltre, 200 disoccupati prenderanno parte allo speech sull’autoimpiego, mentre 800 persone parteciperanno ai seminari EDO. Sempre il 22 ottobre sono in programma 8 seminari tecnici rivolti agli operatori dei Centri per l’Impiego (CPI), dedicati a temi strategici come: autoimpiego, policy di conciliazione, politiche rivolte ai giovani, collocamento mirato e ADI/SFL (Supporto per la Formazione e il Lavoro).La conferenza stampa di apertura ha visto la partecipazione di Paola Nicastro, Presidente e Amministratore Delegato di Sviluppo Lavoro Italia, Nuccia Albano, Assessore della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro Regione Siciliana e Fabrizio Ferrandelli, Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Palermo.Nel secondo trimestre del 2025, il mercato del lavoro in Sicilia registra un incremento degli occupati, che raggiungono 1 milione 456 mila unità (+36 mila rispetto allo stesso trimestre del 2024, +2,6%), con il tasso di occupazione in crescita al 48% (+1,4 punti percentuali). Migliora, inoltre, il dato sugli inattivi, che scendono a 1 milione 353 mila (-64 mila, -4,5%), mentre il tasso di inattività cala al 44,6% (-1,9 punti percentuali). Significativa la riduzione dei giovani Neet (né occupati né in formazione), pari a circa 160 mila unità, in netto calo rispetto al secondo trimestre 2021, quando toccava le 303 mila unità. Si evidenzia, altresì, che il tasso di occupazione raggiunge il 74,2% tra i laureati, contro il 54,9% dei diplomati e il 32,6% di chi possiede al massimo la licenza media. Guardando al futuro, tra il 2025 e il 2029 si prevede un fabbisogno occupazionale complessivo di circa 246 mila unità in Sicilia. I settori con la maggiore domanda saranno i servizi alle persone (65.600 unità) e alle imprese (38.700), seguiti da costruzioni (36.100) e commercio (33.600). “I dati sul mercato del lavoro in Sicilia nel secondo trimestre del 2025 raccontano una regione che, nonostante le sfide, sta imboccando con decisione la strada della crescita e della trasformazione. L’aumento degli occupati e la diminuzione degli inattivi rappresentano segnali incoraggianti, che confermano come gli sforzi congiunti e le efficaci politiche promosse dal Governo e dal Ministero del Lavoro stiano producendo risultati tangibili. Particolarmente significativo è anche il calo del numero di giovani Neet, quasi dimezzato rispetto a cinque anni fa, un dato che ci spinge a continuare a investire in politiche attive per il lavoro e percorsi di formazione qualificata. In tal senso, è incoraggiante vedere come il tasso di occupazione cresca sensibilmente tra i laureati, a conferma del valore strategico che l’istruzione e le competenze specialistiche rivestono per lo sviluppo del territorio” ha spiegato Nicastro.”Questo evento – afferma Albano – è un esempio concreto di come le istituzioni possano e debbano andare incontro alle persone, portando i servizi per il lavoro direttamente nelle piazze, nei territori, là dove spesso si concentrano i bisogni, ma anche le potenzialità inespresse. Viviamo in un momento storico in cui il mismatch tra domanda e offerta di lavoro è una delle sfide più urgenti. Abbiamo imprese che cercano competenze che non trovano, e allo stesso tempo tanti giovani, tante donne, tanti cittadini che fanno fatica a orientarsi, a farsi trovare pronti, a cogliere le opportunità giuste. Questo progetto nasce proprio per ridurre quella distanza, per costruire un ponte tra chi cerca e chi offre lavoro. Il truck itinerante è molto più di un mezzo: è un simbolo di mobilità, di apertura, di accessibilità. È un luogo dove si incontrano storie, competenze e possibilità. E la Regione Siciliana è orgogliosa di essere parte attiva di questa iniziativa”.”Proprio in questo particolare momento – dichiara Ferrandelli – la collaborazione per tale iniziativa, vuole essere segno tangibile di ricerca di nuove opportunità. Vedere i giovani impegnati in riflessioni costruttive è la migliore garanzia per una convivenza futura realmente democratica e pacifica. Siamo pienamente consapevoli del disagio che colpisce in particolare questa fascia d’età ed è per questo che il nostro impegno si traduce in azioni concrete, focalizzate sul tema del lavoro e, in particolare, sull’occupazione giovanile”. LEGGI TUTTO

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    Legge di Bilancio, Cgil: “Altro che superamento della Legge Fornero: si va in pensione sempre più tardi”

    (Teleborsa) – A pochi giorni dalla manifestazione nazionale della Cgil, indetta per sabato 25 ottobre a Roma, in piazza San Giovanni – che tra i temi vede la richiesta di aumento di salari e pensioni – è netto il giudizio dell’organizzazione sindacale sulla legge di Bilancio. “Altro che superamento della Legge Fornero – si legge su Collettiva.it, testata informativa multimediale del sindacato di Corso d’Italia – l’esecutivo che ne aveva promesso l’abolizione la sta, di fatto, rafforzando. È la quarta manovra consecutiva che interviene sulle pensioni senza una visione riformatrice. Nessun blocco dell’aumento dei requisiti. Viene confermato l’adeguamento alla speranza di vita, un meccanismo che farà scattare un progressivo innalzamento sia dell’età perla pensione di vecchiaia sia dei requisiti contributivi per la pensione anticipata. Nel dettaglio: dal 2027 scatterà l’aumento di un mese, dal 2028 l’aumento di due mesi, e – secondo le stime già note – dal 2029 si aggiungeranno altri due mesi”. Il Risultato – rileva la Cgil – è la pensione a 67 anni e 5 mesi, e la pensione anticipata con 43 anni e 3 mesi di contributi (42 anni e 3 mesi per le donne). Rimangono esclusi dall’aumento i lavoratori gravosi e usuranti, ma si tratta solo dell’1,7% di chiandrà in pensione nei prossimi anni.”Nonostante le promesse elettorali, viene nuovamente azzerata ogni forma di flessibilità in uscita –denuncia Ezio Cigna, responsabile delle politiche previdenziali della Cgil nazionale –. Non vengono prorogate nemmeno Quota 103 e Opzione Donna, già fortemente penalizzata negli ultimi anni. In questo modo si chiude la possibilità per lavoratrici e lavoratori di accederealla pensione prima dei requisiti Fornero”. Sul fronte economico, “l’unico intervento riguarda le maggiorazioni sociali, che crescono diappena 12 euro rispetto all’anno scorso – spiega Cigna – mentre le pensioni minime vengono adeguate solo all’inflazione più un 1,3% aggiuntivo, pari a poco più di 4 euro al mese. È una presa in giro per chi vive con assegni di poche centinaia di euro”.Nemmeno il pubblico impiego esce indenne. Sul Tfs/Tfr, il governo – evidenzia la Cgil – riduce da 12 a 3 mesi i tempidi liquidazione solo per chi va in pensione per limiti di età o ordinamentali, lasciando migliaia di lavoratrici e lavoratori ancora in attesa per anni.”Ci troviamo di fronte a una manovra che non solo non risolve i problemi del sistema previdenziale, ma li aggrava – commenta Lara Ghiglione, segretaria confederale della Cgil –. Si toglie flessibilità, si riducono le tutele, si nega un sostegno concreto alle pensioni più basse e si ignorano completamente le condizioni di chi ha svolto lavori faticosi o discontinui. Le lavoratrici e i lavoratori vengono ancora una volta trattati come una variabile di bilancio, non come persone che hanno diritto a una vecchiaia dignitosa”.Tra i colpi più duri, secondo la Cgil, quelli che riguardano le donne e i giovani. La cancellazione di Opzione Donna viene definito “l’ennesimo schiaffo al lavoro femminile”. “Nessun riconoscimento dei periodi di cura, nessuna misura per chi ha carriere frammentate,nessuna risposta alla disuguaglianza che penalizza milioni di donne. Per i giovani, nessuna pensione contributiva di garanzia, fondamentale per chi vive di lavori precari o saltuari. Il governo è miope – chiude Ghiglione – dice di voler difendere il futuro ma continua a negarlo.Mentre promette il superamento della Fornero, rafforza un sistema ingiusto e diseguale che scarica tutto sulle nuove generazioni”. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, Istat: nel 2050 tasso di attività salirà al 73,2%. Più anziani al lavoro

    (Teleborsa) – Nel corso degli anni si prevede una crescita del tasso di attività totale, che nel 2050 raggiungerebbe il 73,2%, più sostenuta per la componente femminile (+9 punti percentuali) rispetto a quella maschile (+3,7 punti percentuali), comportando un ulteriore avvicinamento tra i generi. Nel 2050 il divario rimane comunque significativo, con valori pari al 79,3% per gli uomini e al 66,5% per le donne. È quanto emerge dal report Istat con le previsioni delle forze di lavoro al 2050.La crescita prevista del tasso di attività non sarà uniforme su tutto il territorio italiano, rilevandosi alcune disparità, in particolare tra Centro-Nord e Mezzogiorno. Il Nord-ovest e il Nord-est presentano una traiettoria di crescita simile. Grazie a un previsto incremento rispettivamente di 5,6 e 5,2 punti percentuali, al 2050 si attestano entrambi intorno a un tasso di attività pari al 78%. Il Centro, che nel 2024 presenta valori del tasso di attività leggermente inferiori (70,6% contro il 73,1% del Nord-est e il 72,3% del Nord-Ovest), evolve in futuro convergendo gradualmente ai livelli del Nord, raggiungendo nel 2050 un valore pari al 77,5%. Il Mezzogiorno, pur presentando una crescita paragonabile a quella del Nord Italia (+5,8%), nel 2050 potrebbe arrivare a una quota di popolazione attiva pari al 61,9%, mantenendo inalterata la distanza dalle altre ripartizioni. Nei prossimi decenni la quota di anziani di 65 anni e più sul totale della popolazione potrebbe aumentare da meno di uno su quattro individui (24,3%) nel 2024 a più di uno su tre nel 2050 (34,6%). Contestualmente la quota di persone di 15-64 anni scenderà al 54,3%, dal 63,5% del 2024. La speranza di vita alla nascita è prevista in aumento per entrambi i sessi: secondo lo scenario mediano nel 2050 raggiungerà per i maschi 84,3 anni (dagli 81,7 del 2024) e per le femmine 87,8 anni (dagli 85,6 del 2024). Per di più, la speranza di vita a 65 anni nel 2050 potrebbe crescere per gli uomini a 21,5 anni (dai 19,8 del 2024) e per le donne a 24,4 anni (dai 22,7 del 2024). L’aumento della sopravvivenza, inoltre, è generalmente affiancato a un miglioramento generale delle condizioni di salute. Secondo stime della Ragioneria Generale dello Stato, il requisito anagrafico per l’accesso al pensionamento di vecchiaia salirà nel 2050 a 68 anni e 11 mesi per entrambi i sessi (dai 67 anni attuali), e toccherà la quota dei 70 anni nel 2067. Proprio a causa del progressivo invecchiamento della popolazione, dell’allungamento della vita media e dell’innalzamento graduale dell’età pensionabile è interessante l’analisi del tasso di attività fino ai 75 anni, allargando il bacino delle forze di lavoro oltre i canonici 15-64 anni. Se la popolazione residente di 15-64 anni è prevista in continua diminuzione fino al 2050, quella di 65-74 anni potrebbe crescere fino al 2039 (quando si prevede sfiorerà i 9 milioni), mentre dal 2040 in poi potrebbe diminuire. Questo andamento sarà dovuto alle generazioni molto numerose nate negli anni del baby boom che tra il 2025 e il 2039 andranno a popolare le classi di età tra i 65 e i 74 anni. Dal 2040 in avanti le coorti che compiranno un’età compresa tra i 65 e i 74 anni sono quelle nate dalla metà degli anni ’70 in poi, meno numerose delle precedenti. Si prevede un aumento della partecipazione al mercato del lavoro delle persone in età mature e anziane. Tra il 2024 e il 2050, il tasso di attività tra i 55 e i 64 anni salirebbe dal 61% al 70%. Inoltre, il tasso di attività nella fascia di età 65-74 anni potrebbe crescere dall’11% nel 2024 al 16% nel 2050. Il tasso di attività esteso alla classe di età 15-74 anni potrebbe dunque raggiungere nel 2050 il 62% (con un incremento di quattro punti percentuali dal 58% del 2024). Per le donne la crescita risulterebbe di 5,6 punti percentuali, arrivando al 55% nel 2050. Gli uomini, con un aumento minore e pari a 1,8 punti percentuali, raggiungerebbero un tasso di attività pari al 68,3% nel 2050. Rispetto a quanto visto per la popolazione di 15-64 anni, estendendo l’età fino a 75 anni, si osservano andamenti diversi nei valori assoluti di attivi e inattivi per sesso. In particolare, anche se la partecipazione femminile rimarrà inferiore a quella maschile per tutto il periodo (come per i 15-64enni), si prevede intorno al 2038 un sorpasso della popolazione femminile attiva su quella inattiva. Un tale sorpasso, che per le 15-64enni non è visibile, è dovuto alle generazioni del baby boom, che mentre nel 2024 sono ancora attive (avendo tra i 50 e 64 anni), nel 2050, con una età compresa tra i 76 e 90 anni, saranno uscite dal mercato del lavoro (per pensionamento o decesso). LEGGI TUTTO

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    Treni: sciopero nazionale del personale martedì 21 ottobre

    (Teleborsa) – Oggi, martedì 21 ottobre, torna a fermarsi nuovamente il settore ferroviario per lo sciopero nazionale indetto da Cobas Lavoro Privato, Coordinamento Ferrovieri e Assemblea Nazionale Manutenzione Rfi. La protesta coinvolgerà in particolare il personale tecnico impegnato nella manutenzione degli impianti e delle infrastrutture gestite da Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), la società del gruppo Fs responsabile della rete dei binari, dei segnali e delle stazioni.Lo sciopero è iniziato alle 00.00 e terminerà alle 23.59 di oggi. Non essendo coinvolti macchinisti e capitreno, lo sciopero non dovrebbe avere ricadute dirette sulla circolazione dei treni. Tuttavia non è possibile escludere disagi per i pendolari o possibili ritardi dovuti a problemi tecnici o rallentamenti legati alla gestione della rete. Trenitalia ha chiarito che “la circolazione dei treni sarà regolare – si legge sul sito della società del gruppo Fs -. Lo sciopero in programma non riguarda il personale di Trenitalia e non avrà impatto sulla regolarità del servizio”. LEGGI TUTTO

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    Manovra: affitti brevi e banche, tensioni nella maggioranza

    (Teleborsa) – L’aumento a sorpresa della tassazione sugli affitti brevi non piace affatto a Forza Italia e raccoglie critiche anche dalla Lega. I due alleati però si dividono invece ancora una volta sul capitolo delle banche, ancora aperto per eventuali modifiche.E mentre fa discutere l’assenza di Quota 103 e di Opzione donna, proseguono le trattative dei ministeri con la Ragioneria per rimodulare i tagli. Il testo definitivo della legge di bilancio è ancora al Mef per le ultime limature, suscettibile di cambiamenti fino all’ultimo. Al Senato lo attendono in settimana.La partita più delicata e spinosa resta quella del contributo delle banche. Le misure contenute nella bozza – cinque articoli tra cui l’affrancamento della riserva, l’aumento dell’Irap, la sospensione delle Dta e la deducibilità degli interessi passivi – potrebbero subire qualche modifica, seppure non sostanziale, anche dopo gli incontri di oggi e domani tra il Mef e l’Abi.Come da prassi, il governo deve anche comunicare le nuove norme alla Bce che dovrà passarle al vaglio. Francoforte si prenderà qualche giorno per emettere un parere con il rischio che si ripeta quello che avvenne nel 2023, con il flop della tassa sugli extraprofitti delle banche: dopo l’intervento della Bce, l’esecutivo la cambiò dando alle banche la possibilità di accantonare il capitale invece di versare la tassa. Nell’attesa la maggioranza torna a spaccarsi. Intanto, la Lega non molla il pressing sulle banche e alza il tiro: “Se si lamentano non sono cinque ma sono sei, sono sette” i miliardi, avverte Matteo Salvini. Non si fa attendere la risposta piccata di Forza Italia.”A parte che non c’è un solo partito al governo, ce ne sono tre. Quindi non è che uno decide per gli altri”, dice Antonio Tajani, che invita alla calma. LEGGI TUTTO

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    Emissioni auto, von der Leyen: revisione anticipata entro fine anno

    (Teleborsa) – “A seguito dell’ultimo dialogo strategico” con l’automotive, “ho deciso di accelerare la revisione del regolamento sulle emissioni di CO2 per auto e furgoni” che prevede lo stop alla vendita di nuove auto a benzina e diesel nel 2035, anticipandola “entro la fine di quest’anno”. Lo scrive la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, nella lettera ai leader in vista del vertice di giovedì. “Nella preparazione della revisione” del regolamento sulle emissioni di CO2 per auto e furgoni, “stiamo valutando il ruolo dei carburanti a zero e basse emissioni nella transizione verso un trasporto su strada a zero emissioni oltre il 2030, come gli e-fuel – per i quali mi sono già impegnata nelle linee guida – e i biocarburanti avanzati” prosegue assicurando di “restare fedele al principio di neutralità tecnologica ed efficienza dei costi”. “Oltre al gas anche altre voci delle bollette energetiche rimangono troppo elevate: lo scorso anno sono aumentate le tasse, i prelievi e gli oneri sia per l’industria che per le famiglie. L’elettricità è colpita in modo sproporzionato, con tasse per l’industria 15 volte superiori a quelle per il gas e per le famiglie 5 volte superiori: ciò va contro la nostra necessità di elettrificare massicciamente e come tutti sappiamo, l’elettrificazione dovrebbe essere al centro della nostra competitività, della nostra sicurezza energetica e dei nostri obiettivi climatici”, scrive von der Leyen. “All’interno della nostra Unione – prosegue – la realtà varia notevolmente da un paese all’altro. I prezzi sono più bassi in Svezia, Finlandia, Francia e Spagna, ma notevolmente più alti in Italia, Irlanda e Europa sud-orientale. Dobbiamo studiare misure UE efficaci a breve termine per ridurre i prezzi dell’energia nell’Unione, salvaguardando al contempo le condizioni di parità interne. In questo contesto, la Commissione europea presenterà proposte pertinenti il prima possibile”.”Ciò di cui abbiamo bisogno ora non è solo un’azione più audace e rapida”, conclude. LEGGI TUTTO

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    Germania, Ryanair taglia 24 rotte

    (Teleborsa) – Prosegue la battaglia alle tariffe aeroportuali da parte di Ryanair che prende di mira la Germania, dove ritiene che continuino ad essere tra le più alte in Europa.Il vettore irlandese ha così deciso di tagliare nel periodo invernale 24 rotte, molte delle quali dagli aeroporti di Berlino e Amburgo, riducendo la capacità rispetto allo scorso anno e cancellando di fatto alcune destinazioni come Dortmund, Dresda e Lipsia. LEGGI TUTTO