More stories

  • in

    A2A inaugura il depuratore di Calvisano: pilastro di un maxi-piano da 81 milioni per l’acqua

    (Teleborsa) – Il nuovo depuratore è già operativo. Entro l’anno sarà avviato l’esercizio dell’acquedotto e, successivamente, sarà completata l’intera rete fognaria. Per Calvisano, comune bresciano di 8mila abitanti finora privo di queste infrastrutture, si tratta di un cambiamento storico, reso possibile dall’impegno congiunto dell’amministrazione comunale e di A2A, che ha avviato un piano per la cura dell’acqua del valore di oltre 81 milioni di euro. L’impianto è stato inaugurato oggi alla presenza dell’ad di A2A Renato Mazzoncini, del sindaco Angelo Formentini, del presidente della Provincia di Brescia Emanuele Moraschini, dell’ad di A2A Ciclo Idrico Tullio Montagnoli e dei vertici dell’Ufficio d’Ambito di Brescia, il presidente Paolo Bonardi e il direttore Marco Zemello.Le criticità nell’articolazione delle reti fognarie e dei sistemi di depurazione che caratterizzano il nostro Paese – spiega A2A in una nota – hanno determinato per l’Italia negli ultimi 20 anni l’attivazione di 4 procedure di infrazione per mancata conformità al diritto dell’Unione Europea. Il depuratore di Calvisano pone le basi per superare il procedimento avviato nel 2014 e garantire il rispetto delle normative comunitarie sul trattamento delle acque reflue, consentendo di evitare sanzioni da parte dell’UE. Questa nuova infrastruttura ha richiesto un investimento di 6,5 milioni di euro, di cui 6 finanziati dal PNRR. Il Piano per il Comune bresciano prevede inoltre 21,5 milioni di euro per la realizzazione dell’acquedotto e altri 53,6 milioni per la rete fognaria. Ad oggi, sono stati già impiegati 57,5 milioni di euro.”L’Italia investe ancora troppo poco nel ciclo idrico. Nel 2023 la spesa media è stata di 65 euro ad abitante, ben al di sotto degli 82 euro europei – ha spiegato Mazzoncini –. Nello stesso anno A2A ha investito 130 euro ad abitante, a dimostrazione di quanto la gestione dell’acqua e l’efficienza delle infrastrutture siano per noi una priorità. Lavoriamo per ridurre le perdite idriche, che a livello nazionale registrano un tasso di dispersione media del 42%, e puntiamo su impianti di depurazione avanzati. Oggi i depuratori non sono solo sistemi di trattamento, ma strumenti di economia circolare: trasformano i reflui in acqua riutilizzabile, ad esempio in agricoltura, e i fanghi in energia e calore. Negli ultimi anni abbiamo investito 120 milioni di euro per superare le infrazioni europee e, nel nostro Piano Industriale al 2035, prevediamo 500 milioni di investimenti nel ciclo idrico per il territorio bresciano, di cui 80 milioni per risolvere le restanti procedure. Calvisano è un esempio concreto di ciò che possiamo realizzare in sinergia con le amministrazioni locali”.”Con questo intervento il Comune di Calvisano si avvia ad uscire dall’elenco dei Comuni italiani privi di depurazione dei reflui fognari ma in Italia ci sono ancora 1,3 milioni di cittadini non serviti dalla depurazione e per il 30% della popolazione italiana la depurazione delle acque reflue non è adeguata – ha aggiunto Montagnoli –. Negli ultimi anni abbiamo realizzato sul territorio bresciano 8 depuratori e per 3 sono in corso lavori, senza contare le centinaia di chilometri di collettori e reti fognarie. Progetti resi possibili grazie alle tecnologie innovative impiegate e al know how dei nostri tecnici, sostenuti da un Gruppo che ritiene prioritario impiegare le risorse a beneficio delle comunità in cui opera. Con i nuovi impianti in corso o in fase di progettazione, puntiamo a superare tutte le procedure di infrazione nei Comuni che gestiamo entro il 2028″. LEGGI TUTTO

  • in

    Dazi, Trump concede un mese esenzioni a industria auto

    (Teleborsa) – Donald Trump ha deciso di concedere un mese di esenzione dai dazi all’industria dell’auto. Il presidente americano – ha fatto sapere la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt – darà un’esenzione di un mese a tutte le auto che rientrano nell’Usmca, lo United States-Mexico-Canada Agreement.Leavitt ha precisato che i dazi reciproci entreranno in vigore comunque il 2 aprile. Sulla questione, ha aggiunto la portavoce, il presidente ha avuto un colloquio telefonico con gli ad di Stellantis, General Motors e Ford, “richiesto da loro”. Con la decisione di Trump di far slittare di un mese i dazi sulle auto nei confronti di Canada e Messico General Motors, Ford e Stellantis corrono a Wall Street: Gm sale del 5,82%, Ford del 4,99% e Stellantis dell’8,35%. LEGGI TUTTO

  • in

    “La giustizia adotta la scuola”, la Fondazione Vittorio Occorsio presenta la V edizione del progetto

    (Teleborsa) – Presentata questa mattina alla Camera dei Deputati nella Sala della Regina la quinta edizione del progetto che coinvolgerà oltre 100 scuole italiane “La Giustizia adotta la Scuola” organizzato dalla Fondazione Vittorio Occorsio, nata in memoria del giudice Vittorio Occorsio, ucciso a Roma nel 1976 dal gruppo terroristico neofascista “Ordine Nuovo”. Il progetto, che si avvale della media partnership di Rai Cultura, si svolge nell’ambito di un protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione e del Merito e in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza e l’Autorità Nazionale di Anticorruzione. Oltre cento gli studenti presenti all’incontro. Obiettivo del progetto è diffondere la cultura della legalità tramite il ricordo della vita e della morte di numerose vittime e lo studio dei fenomeni criminali attraverso il dialogo con le istituzioni ed il confronto con i giovani. Sono intervenuti: Giorgio Mulè Vicepresidente della Camera dei Deputati, Margherita Cassano, Prima Presidente Corte di Cassazione, Vittorio Pisani, Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Giuseppe La Gala, Comandante delle Scuole dell’Arma dei Carabinieri e Bruno Buratti, Comandante in Seconda della Guardia di Finanza.Nel corso dell’evento Vittorio Brumotti, inviato di Striscia la Notizia, ha raccontato le sue esperienze televisive agli studenti. “La telecamera è un’arma molto potente per raccontare ogni forma di criminalità – ha detto Brumotti ai ragazzi –. Paura di andare a documentare queste cose? Rischio di più quando attraverso i ponti con la mia bicicletta. È stato mio padre, carabiniere, a trasmettermi il vero senso della legalità, grazie a lui ho deciso di voler combattere ogni tipo di ingiustizia”.Intervenuti anche Francesco Viganò, Vicepresidente del Comitato Scientifico FVO e Vicepresidente della Corte Costituzionale. Vincenzo Mannino, Consigliere del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giovanni Salvi, Presidente del Comitato Scientifico FVO e Cesare Parodi Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati. “La legalità e la conoscenza del terrorismo e degli Anni di Piombo deve entrare nelle scuole, il progetto ha come obiettivo quello di continuare a stimolare la riflessione su temi ancora oggi attuali come la difesa della libertà e dei diritti individuali e collettivi” il messaggio condiviso da tutti i partecipanti. Ad impreziosire la giornata la partecipazione del coro giovanile “Hypercantus”. LEGGI TUTTO

  • in

    Giustizia, Palazzo Chigi: “Incontro con ANM franco e proficuo”

    (Teleborsa) – Si è svolto, questo pomeriggio a Palazzo Chigi, l’incontro presieduto dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, tra il Governo e l’Associazione Nazionale Magistrati. Erano presenti i vicepresidenti Tajani e Salvini, il ministro della Giustizia Nordio e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Mantovano. Al centro dell’incontro, “franco e proficuo”, – fa sapere Palazzo Chigi in una nota – “la riforma costituzionale sulla separazione delle carriere e il CSM all’esame del Parlamento”.Meloni – prosegue la nota – “ha ringraziato l’ANM per le osservazioni e gli spunti emersi nel dibattito e ha annunciato la disponibilità di aprire un tavolo di confronto sulle leggi ordinarie di attuazione della riforma e sul documento in otto punti presentato dall’ANM, che riguarda l’amministrazione della giustizia. Il Governo ha ribadito la volontà di proseguire con determinazione e velocità nel percorso di attuazione della riforma costituzionale, auspicando la sua approvazione in tempi rapidi”. LEGGI TUTTO

  • in

    Ucraina, Nelli Feroci: “Ue potra` tornare in campo, strategia Usa non terra`”

    (Teleborsa) – “Siamo in presenza di una svolta radicale nella politica americana rispetto alla guerra in Ucraina che sta spiazzando l’Europa. Eravamo abituati a lavorare con i nostri amici e alleati americani su una linea di sostegno al presidente ucraino e all’Ucraina, Paese aggredito. Un sostegno che si era sostanziato non soltanto con la solidarieta` politica ma anche con la messa a disposizione di aiuti economici, finanziari, umanitari e militari. Oggi l’Ue si trova a confrontarsi con un presidente americano che ha deciso di trattare direttamente la questione con Putin, lasciando da parte gli europei. Non credo che questa strategia alla lunga potra` tenere. Oggi non sappiamo bene quale potrebbe essere il piano di pace di Trump e neanche le possibili reazioni di Putin. Sono sicuro che l’Ue e` destinata a tornare in gioco”. E` questo uno dei passaggi chiave dell’intervista rilasciata dall’ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci dal titolo “Una strada autonoma tra Washington e Mosca”, nell’ultimo numero del quadrimestrale Start Magazine, dedicato all’allargamento ad Est dell’Unione Europea. Nell’intervista l’ex rappresentante permanente d’Italia presso l’Unione europea a Bruxelles ha analizzato il ruolo della Ue in relazione ai rapporti con gli Usa e con la Russia per una svolta sulla situazione dell’Ucraina. “In primo luogo, se si dovesse trovare un accordo sul cessate il fuoco – ha detto Nelli Feroci – sara` necessaria una forza di interposizione di cui gli europei dovrebbero fare parte. Ci sara` bisogno di un contributo dell’Ue alla ricostruzione dell’Ucraina. Non pretendiamo, come Trump, di avere in cambio terre rare e minerali critici, ma saremo chiamati verosimilmente alla ricostruzione di un Paese devastato da tre anni di guerra. In terzo luogo, e` molto verosimile che nella definizione di un nuovo assetto nella regione, la prospettiva di adesione dell’Ucraina nell’Ue diventi un elemento essenziale. Lo stesso Putin lo ha riconosciuto come un esito possibile. Questo avra` l’effetto di richiamare in gioco l’Europa e le sue responsabilita`”. Nelli Feroci dalle colonne di Start Magazine fa anche una valutazione in prospettiva dell’ingresso o meno dell’Ucraina nella Ue. “Il processo di adesione all’Unione europea – ha sottolineato Nelli Feroci – e` notoriamente un processo complesso, nel quale si procede per gradi in maniera progressiva valutando passo dopo passo il grado di maturazione del Paese, la capacita` di far fronte agli oneri che derivano da una piena partecipazione all’Unione europea. Questo e` particolarmente vero per un Paese come l’Ucraina, che si trova in una situazione complicata. Le ultime valutazioni della Commissione europea sullo stato di avanzamento dei processi di riforma interna e` positiva, la strada imboccata e` quella giusta. L’unica incognita e` la possibilita` e il rischio che qualcosa cambi negli equilibri interni in Ucraina, in funzione dell’esito della trattativa fra Trump e Putin sulla cessazione del conflitto. Se dovesse insediarsi a Kiev un nuovo regime meno propenso all’avvicinamento all’Europa dovremmo fare le valutazioni del caso su cosa potrebbe succedere nel Paese nei prossimi anni. E` importante sotto questo profilo seguire anche l’evoluzione di quello che sta succedendo in Georgia, dove la nuova leadership salita recentemente al potere non sembra favorevole all’avvicinamento all’Europa”.(Foto: Yehor Milohrodskyi su Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    KEY the Energy Transition Expo: presentata partnership  tra “Fondazione CER Italia” ed Enel

    (Teleborsa) – È stata presentata oggi durante il Key Energy di Rimini la partnership tra Enel e Fondazione CER Italia, la prima e unica comunità energetica nazionale a trazione pubblica, già operativa all’entrata in vigore dei regolamenti specifici. La Comunità Energetica si propone di offrire alle amministrazioni locali un modello “plug&play” che consente il lancio rapido ed efficace di configurazioni dedicate ai propri territori, coinvolgendo comuni, cittadini e imprese nel ruolo di consumatori e piccoli produttori. Nei territori dove la CER dispone d’impianti di produzione da fonti pulite, l’entrata a far parte della comunità energetica permette anche agli aderenti di beneficiare degli incentivi dedicati alle CER per i membri consumatori. Un sistema che ottimizza l’utilizzo di energia rinnovabile, producendo un beneficio economico, ambientale e sociale.Fondazione CER Italia, grazie ad una rete di partnership, consente ai suoi membri di accedere a proposte dedicate, definite dalle aziende partner. Nell’ambito di questa iniziativa, è stato annunciato l’avvio della collaborazione con Enel, che diventa partner per i servizi energetici di Fondazione CER Italia e dei suoi membri. Enel è un operatore di primo piano nei servizi a supporto delle CER, con oltre 28 MW d’impianti fotovoltaici gestiti nella disponibilità di comunità energetiche in fase di popolamento. L’impegno di Enel a supporto di Fondazione CER Italia si articola su diversi fronti, supportando i membri con proposte per l’energia elettrica e il gas e soluzioni per la realizzazione d’impianti fotovoltaici, dedicate in particolare alle pubbliche amministrazioni e alle piccole e medie imprese aderenti alla Fondazione.La Fondazione, operativa già dal 2023, vede come membri 43 Comuni da tutta Italia, in particolare enti sotto i 5mila abitanti che non hanno la forza per costituire una comunità energetica, ma facendo parte di Fondazione CER Italia possono usufruire del 40% a fondo perduto del PNRR.L’iniziativa di Fondazione CER Italia è stata illustrata dalla presidente della Fondazione e sindaca del Comune di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini, nell’area GSE della fiera Key The Energy Transition Expo di Rimini, l’evento di IEG (Italian Exhibition Group) tra i più importanti sulla transizione e l’efficienza energetica. Alla presentazione erano presenti il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, il presidente del GSE, Paolo Arrigoni e il direttore Italia di Enel, Nicola Lanzetta.”Tutti possono essere protagonisti attivi della rivoluzione virtuosa promossa da Fondazione CER Italia. La comunità energetica è già pienamente operativa e consente di beneficiare fin da subito di vantaggi economici, con un impatto positivo sia per i piccoli comuni sia per le aziende sia, soprattutto, per le fasce più fragili della popolazione. L’iniziativa favorisce la produzione e lo scambio di energia rinnovabile, oltre a offrire un sostegno immediato alle imprese e ai cittadini, in un contesto di crescente caro energia – ha affermato Chiassai Martini –. La partnership con Enel rappresenta un ulteriore passo concreto verso un modello di produzione energetica più sostenibile e inclusivo dove la più grande azienda energetica italiana sceglie di collaborare con una progettualità nata dal basso, dimostrando che la transizione ecologica può avvenire attraverso sinergie virtuose. Una collaborazione che coniuga innovazione, risparmio e impegno sociale, ponendo le basi per un futuro energetico più equo e partecipativo”.”Enel è fortemente impegnata nell’accelerazione della transizione energetica del Paese attraverso importanti investimenti nelle rinnovabili e sulla rete di distribuzione elettrica per renderla sempre più digitalizzata e resiliente – ha dichiarato Lanzetta –. I dati sullo sviluppo delle rinnovabili dimostrano che cittadini e imprese hanno pienamente compreso l’importanza e anche la convenienza di queste fonti energetiche. In questo contesto le Comunità Energetiche Rinnovabili giocano un ruolo fondamentale perché consentono di condividere i benefici della produzione di energia rinnovabile all’interno delle comunità locali. L’accordo che abbiamo siglato oggi va proprio in questa direzione ed è un’ulteriore dimostrazione dell’impegno di Enel nel sostenere strumenti così strategici per il futuro energetico del Paese”. LEGGI TUTTO

  • in

    Usa, Bombardieri: “Con i dazi rischiamo di perdere 50mila posti”

    (Teleborsa) – “La scelta di mettere i dazi da parte degli Usa, se confermata, sarà un problema per l’Europa e per l’Italia. Alcuni calcoli parlano di un danno di svariati miliardi e rischiamo di perdere oltre 50mila posti di lavoro”. È quanto ha affermato il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, in occasione dei 75 anni del sindacato di via Lucullo. Diversi i temi affrontati nel suo discorso da Bombardieri, in primis la sicurezza sul lavoro. “Le persone continuano a morire sul lavoro, abbiamo chiesto di intervenire sulla sicurezza ma il governo fa finta di niente. Raccontateci quante patenti a crediti avete dato, diteci se ne avete tolta qualcuna. Se ne avete tolta una sola” ha detto il segretario generale della Uil. Sul fronte dei contratti della Pa Bombardieri rilancia la proposta sulle risorse: “Mettete subito le risorse previste per il 2027 e noi il contratto lo firmiamo domani», afferma ricoirdando che nel complesso sono sei milioni i lavoratori con il contratto scaduto”. La semplificazione dei contratti, per combattere il dumping; la revisione del modello contrattuale, perché il sistema basato sull’inflazione Ipca al netto degli energetici “va superato”; e la rappresentanza, perché “è arrivato il momento di pesare i sindacati” prevedendo “un election day nel settore privato per eleggere i propri rappresentanti sindacali”. Questi i tre temi su cui il segretario generale della Uil ha lanciato le proposte a Cgil e Cisl, a Confindustria e al governo. “In questo periodo – ha detto Bombardieri – assistiamo purtroppo ad uno scontro globale, la sensazione che abbiamo è che non si parli più di lavoro. Oggi noi proponiamo tre grandi temi per affrontare quelli che sono i problemi principali del lavoro”. La Uil, sottolinea Bombardieri, è “un’organizzazione sindacale riformista, laica, che oggi ripropone tre grandi temi. Intanto la necessità di semplificare i contratti: il Cnel certifica che abbiamo più di mille contratti depositati e molti di questi sono contratti in dumping che riducono le condizioni economiche e i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. Quindi c’è la necessità di affrontare questo problema: soltanto nel settore della multiservizi esistono oggi 36 contratti e il nostro, che è più alto, è distanziato da quello che viene dietro da 6mila euro annui per i lavoratori. Quando si parla di record sull’occupazione bisognerebbe tener conto anche di questo”. Il secondo tema, prosegue il leader della Uil, è quello di “una necessaria revisione del modello contrattuale. In questi anni abbiamo parlato del rinnovo dei contratti e abbiamo utilizzato come valore l’Ipca, che considera l’inflazione al netto degli aumenti energetici: è uno strumento che va ridiscusso e superato. Va ridiscusso con le parti sociali: abbiamo chiesto a Confindustria di aprire un confronto, chiediamo al governo di avere un ruolo positivo in questa discussione”. E poi c’è il tema della rappresentanza, “ogni volta che ci presentiamo al tavolo con il governo ci sono 16 sindacati. Ovviamente noi siamo a favore della presenza di tanti sindacati. Crediamo però che sia arrivato il momento di pesare i sindacati: ognuno deve chiarire chi rappresenta e che cosa. Ecco perché chiediamo che nel settore privato ci sia un election day, cioè che i lavoratori e le lavoratrici possano eleggere liberamente e democraticamente i propri rappresentanti sindacali. È un metodo che già esiste nel settore pubblico – ricorda Bombardieri –. C’è un accordo interconfederale che stabilisce anche i criteri firmato da tutte le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali, chiediamo al governo di fare una legislazione di sostegno con due articoli: il primo che costringa le aziende a comunicare gli iscritti al sindacato; il secondo è che ci sia una data uguale per tutti, in tutto il Paese, per eleggere i rappresentanti sindacali”.Infine il tema delle pensioni. “n questo periodo abbiamo assistito a pannicelli caldi e a propaganda fatta sulla pelle delle persone. Chiediamo da due anni a questo governo di aprire un tavolo serio che sia in grado di affrontare una riforma strutturale delle pensioni” ha detto il segretario generale della Uil. Bombardieri rilancia anche l’idea “di parlare di una previdenza complementare obbligatoria, di superare quelle discussioni spesso ipocrite sul silenzio assenso. Se valutiamo che dobbiamo costruire un sistema pensionistico per chi lavora oggi e andrà in pensione fra 30-35 anni, forse – ha concluso – è il caso di parlare anche di questo”. LEGGI TUTTO

  • in

    Metalmeccanici, sciopero nazionale per contratto il 28 marzo

    (Teleborsa) – Otto ore di sciopero nazionale il 28 marzo, con manifestazioni provinciali e regionali nella stessa data. È quanto hanno proclamato le segreterie nazionali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil per chiedere la ripresa della trattativa con Federmeccanica e Assistal per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici, interrotta a novembre.Il contratto, scaduto a fine giugno 2024, riguarda circa 1,5 milioni di lavoratori. La nuova mobilitazione, che fa seguito alle 16 ore di sciopero proclamate tra dicembre e febbraio, sarà preceduta il 21 marzo – è stato annunciato nel corso di una conferenza stampa unitaria – da tre assemblee in cui è attesa la presenza di migliaia di delegati, che si svolgeranno in contemporanea al nord, al centro e al sud Italia. LEGGI TUTTO