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    Auto, Pichetto: stop ICE 2035 “fuga in avanti!”

    (Teleborsa) – “A livello di Commissione Ue c’è stata una presa di coscienza di quella che è la realtà. Con il vincolo dello stop al termico al 2035, c’è stata una fuga in avanti”. Così il Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, al #ForumAutoMotive in corso a Milano. “Credo che la scadenza verrà modificata, il sentiment sta cambiando anche da parte delle case auto. Se l’obiettivo della Commissione è la decarbonizzazione, servono anche i biocarburanti”, ha aggiunto Pichetto.”Spero che la nuova Commissione Ue (dopo le elezioni di giugno) iscriva i biocarburanti e il concetto di low emissions. L’Italia è un grande produttore di biocarburanti, che sono una delle gambe del Piano Mattei. Spero che l’eventuale impiego vada oltre gli aerei e le navi”. In generale, secondo Pichetto, “ci siamo incamminati verso una mobilità sostenibile. Ce la possiamo fare ma serve un equilibrio economico sociale e ambientale”.Quanto al meccanismo degli incentivi “deve essere di breve periodo e non può andare avanti a singhiozzo. Bisogna trovare un equilibrio fiscale ed economico”. “Il rischio – ha aggiunto – è che gli incentivi creino squilibrio nel mercato. Non possiamo arrivare alla situazione in cui le case auto chiedono incentivi per lanciare nuovi prodotti. Gli incentivi devono essere un sostegno alla domanda, non alla decarbonizzazione. Quando siamo intervenuti con gli incentivi per sostenere la domanda e quindi la produzione in una fase di debolezza del mercato, non è servito perché gli incentivi sono andati anche ad altre case auto”, oltre che a Stellantis.Sull’elettrico “ha un grande futuro, è l’alimentazione di punta per la decarbonizzazione. Stimiamo che al 2030 in Italia circoleranno 5/6 milioni di auto elettriche, ma la diffusione sarà legato alla capacità di far fronte all’acquisto da parte del cittadino: il costo di un’auto elettrica oggi è pari a 5 annualità di salario”. LEGGI TUTTO

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    Osservatorio Agrofarma: aziende del settore investono 30 milioni di euro l’anno in R&D

    (Teleborsa) – Oltre 30 milioni l’anno investiti in attività di R&D da parte delle aziende associate, agricoltura 4.0 in crescita e superfici coltivate secondo metodo biologico in Italia in continuo aumento. È questo il quadro che emerge dal nuovo Osservatorio Agrofarma, un report che, con cadenza semestrale, intende fornire informazioni sullo stato dell’arte dell’agricoltura italiana e del comparto agricolo, presentato oggi a Palazzo Madama su iniziativa del senatore Luca De Carlo, presidente della Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato della Repubblica.”Siamo felici ed orgogliosi di mettere a disposizione di media, stakeholder e consumatori un contenitore di dati ed informazioni costantemente aggiornati – ha dichiarato Paolo Tassani presidente di Agrofarma-Federchimica –. Questo secondo report testimonia l’impegno del settore nella messa a punto non solo di prodotti agrofarmaci, ma di un pacchetto di soluzioni sempre più innovative ed efficaci per rispondere alle richieste di istituzioni, agricoltori e consumatori per una produzione agroalimentare sostenibile e competitiva”.La responsabilità scientifica del progetto è stata affidata ad Areté, The Agri-food intelligence company, società indipendente di ricerca, analisi e consulenza economica interamente specializzata sui settori agricoltura e food. “Emerge l’immagine di un settore in crescita, trainato da imprese strutturate e con alta propensione all’innovazione, impegnate su un mercato che a sua volta ha registrato una crescita costante negli ultimi anni – afferma Enrica Gentile, CEO & founder Areté Srl –. La forte connessione con i settori altamente innovativi dell’agritech e delle biotecnologie, degli input agricoli a più basso impatto, fa sì che queste imprese giochino un ruolo di primo piano nell’accompagnare l’agricoltura e le relative filiere nel percorso della transizione ecologica, e i dati evidenziano in modo chiaro questo progresso”. Il costante miglioramento nell’uso degli agrofarmaci e degli altri input produttivi risulta, infatti, chiaramente dal report attraverso l’analisi del comparto dell’agricoltura digitale. Nel 2023 il 9% della SAU italiana (analizzata su un campione di 8,3 milioni di ettari) è stata coltivata attraverso strumenti 4.0, continuando ad essere uno dei settori di maggiore crescita (+ 71%), con un mercato che nel 2023 valeva 2,5 miliardi di euro. Per quanto riguarda le attività di Ricerca e Sviluppo (R&D) condotte dall’industria degli agrofarmaci in Italia, il report evidenzia che la spesa destinata allo sviluppo di nuovi prodotti agrofarmaci raggiunge i 32 milioni di euro, pari, in media, al 2,9% del fatturato totale per azienda, contro una media, secondo i dati ISTAT, del 1,5% del comparto industriale. A questi vanno poi aggiunti gli investimenti fatti a livello globale ed europeo per l’individuazione e la registrazione di nuove sostanze attive.A proposito di agricoltura biologica, l’Osservatorio Agrofarma evidenzia come le superfici destinate a questa tipologia produttiva in Italia continuino a crescere. L’incidenza dell’agricoltura biologica sulla SAU totale italiana (pari al 20% nel 2022 con 2,3 milioni di ettari totali) è di gran lunga superiore alla media europea, che si attesta intorno al 9% nello stesso anno. Tali trend di crescita costante si riflettono anche nell’offerta di agrofarmaci e nelle attività di R&D condotte dalle imprese associate ad Agrofarma, per le quali il fatturato delle vendite di prodotti autorizzati per l’impiego in agricoltura biologica nel 2023 è di 134 milioni di euro, pari a circa il 12% del fatturato totale. Si tratta – evidenzia il report – di una percentuale destinata a crescere se si considera che oggi i prodotti impiegabili in agricoltura biologica rappresentano il 20% del totale, ma, tra quelli che verranno lanciati nell’arco dei prossimi tre anni, la quota sale al 30%, a conferma sia dell’impegno che come industria abbiamo assunto a livello europeo, sia dei trend autorizzativi già evidenziati con il I report dell’Osservatorio, che osservava una crescita del +102 % delle vendite di agrofarmaci contenenti principi attivi consentiti in agricoltura biologica.In crescita anche le imprese biotech in Italia, il cui numero in Italia negli ultimi 15 anni è quasi raddoppiato, con un fatturato complessivo nel 2022 di circa 13,6 miliardi di euro. LEGGI TUTTO

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    Aeroporto dell’Isola d’Elba, accordo tra soci per nuova governance

    (Teleborsa) – I soci di Alatoscana, società di gestione dell’aeroporto dell’Isola d’Elba, hanno definito la governance che guiderà la società per il prossimo triennio e individuato le linee guida di sviluppo dello scalo. L’Assemblea dei soci, in programma il prossimo 2 aprile 2024, nominerà infatti il nuovo Consiglio di Amministrazione che sarà composto da Maurizio Serini, che assumerà la carica di Presidente, Massimiliano Dosi in qualità di Amministratore Delegato e Francesca Marcucci come consigliere di Amministrazione. Le linee guida individuate dai soci per lo sviluppo dello scalo seguono tre direttrici principali: la gestione della continuità territoriale e il potenziamento della connettività, l’attuazione di un piano di investimenti e l’impegno alla realizzazione di un aeroporto a impatto zero.La presenza di Toscana Aeroporti in qualità di socio industriale di Alatoscana, con una quota pari al 13,2%, consentirà allo scalo isolano di beneficiare del know how, della capacità commerciale e della rete di collegamenti degli aeroporti toscani di Pisa e Firenze garantendo pertanto un potenziamento della connettività sia con la Regione Toscana sia con il resto d’Europa. È in fase di valutazione il progetto per la realizzazione di un vertiporto che consenta il decollo e l’atterraggio verticale di aerei elettrici che possono quindi operare sulle brevi distanze in ambienti urbani e regionali. Sono inoltre allo studio la redazione del nuovo Masterplan aeroportuale oltre a progetti per la realizzazione di piazzole elicotteri, di nuove procedure strumentali di volo e investimenti minori di manutenzione straordinaria. È inoltre prossima la pubblicazione di una manifestazione d’interesse per la gestione del punto ristoro dell’aerostazione con l’obiettivo di ricercare un operatore nel Food & Beverage che possa trasformare il locale quale riferimento della zona, e dell’Isola, con un’offerta studiata per l’utenza aeroportuale e per quella esterna. “In qualità di socio industriale – dichiara l’AD di Toscana Aeroporti Roberto Naldi – contribuire allo sviluppo dell’aeroporto dell’Isola d’Elba grazie alle proprie competenze in termini di conoscenza del settore, capacità commerciale e di gestione favorendo così un miglior servizio per la comunità e i passeggeri. Inoltre, l’esperienza di Corporacion America, che ha realizzato alle Galapagos un aeroporto interamente sostenibile con l’utilizzo di materiali di recupero, sarà preziosa per l’ambiziosa sfida che si è posto lo scalo isolano”. LEGGI TUTTO

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    Fringe benefit, con Ollipay spese facili e vicino a casa

    (Teleborsa) – Rendere più semplice e agevole l’utilizzo del pacchetto o della dote di welfare aziendale a disposizione di ciascun lavoratore. Una soluzione veloce per pagare anche il barbiere o il caffè al bar sotto casa, senza dover ricorrere a complicati giri procedurali, come accade nella maggior parte dei casi, ma superando le soluzioni cartacee di voucher multibrand, obsolete e dalla gestione macchinosa. Da questa idea nasce Ollipay, l’ultima creatura lanciata sul mercato da Marco Milanesio, imprenditore e consulente del lavoro, che del welfare aziendale e della sua espansione ha fatto la sua missione di vita professionale, con due società operanti, Well-Work e appunto Ollipay.”Basta scaricarla come una qualsiasi altra app – spiega Milanesio –. Accedendo all’applicazione i dipendenti possono conoscere il loro credito-welfare e capire dove è possibile spenderlo. Nell’app si trova, a questo fine, una sorta di catalogo di attività commerciali già selezionate, ma è possibile anche far convenzionare un esercente di fiducia. E, dal momento che si tratta di fringe benefit, può essere un’attività di qualsiasi tipo: dal panettiere, al macellaio, dal tabaccaio al piccolo negozio di alimentari, fino all’elettricista, al parrucchiere o all’idraulico. Si tratta, dunque, di un network digitale di esercenti rivolto specificamente ai dipendenti delle imprese che fanno welfare aziendale attraverso i fringe benefit”.Fare acquisti è semplice. “Il dipendente che vuole effettuare un’operazione attraverso Ollipay in un negozio convenzionato apre l’app, seleziona l’esercente in questione e digita l’importo richiesto, dando l’invio alla transazione. L’esercente – prosegue Milanesio – accetta l’operazione proposta dal dipendente in suo favore e il cerchio si chiude. Dipendente ed esercente possono visualizzare in ogni momento, nell’apposita sezione dell’app, lo storico delle transazioni”.Diversi i vantaggi per gli esercenti: attivazione entro tre giorni lavorativi, commissioni molto basse, tempi di pagamento al negozio o all’esercente velocissimi. “Parliamo di pagamenti nel giorno successivo. Una soluzione – sottolinea Milanesio – che non costringe le piccole attività ad aspettare settimane per ricevere gli importi dovuti”. LEGGI TUTTO

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    Enpam prevede investimenti per 520 milioni di euro nel 2024. Focus su Italia

    (Teleborsa) – L’Enpam, la Cassa previdenziale dei medici e degli odontoiatri, “conferma i propri impegni di investimento per il 2024, con un programma di attività finanziarie che avranno il proprio focus sul mercato italiano”. Lo si legge in una nota dove viene spiegato che sono previsti investimenti per circa 520 milioni di euro, suddivisi in tre diversi progetti, con richiesta specifica ai Gestori di presentare proposte di fondi di Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (Oicr), che investono prevalentemente in Italia o comunque in modo significativo e che siano in grado di attrarre significativi investimenti sul territorio nazionale.”Si tratta di un’ulteriore conferma del nostro impegno a puntare sul Sistema Paese – ha sottolineato Alberto Oliveti, presidente dell’Enpam – Con l’opportuna specifica che ciò deve e dovrà sempre avvenire nel pieno rispetto dei nostri criteri di sostenibilità, che hanno come obiettivo primario il pagamento delle pensioni dei nostri iscritti e non certo la mera speculazione finanziaria”.Nello specifico un primo progetto mira a investire 375 milioni di euro in Oicr di private equity. I fondi ricercati devono avere un valore pari ad almeno 150 milioni di euro.Una seconda linea di investimento prevede invece un impegno di 100 milioni di euro complessivi in Oicr focalizzati sul private debt: anche per questa seconda selezione le dimensioni del fondo dovranno essere pari ad almeno 150 milioni di euro.Infine, Enpam investirà 45 milioni su Oicr con focus sul venture capital. In questo ultimo caso, la selezione si rivolge ancora a fondi con un target di almeno 100 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    USA, fiducia consumatori marzo scende a 104,7 punti

    (Teleborsa) – Diminuisce leggermente la fiducia dei consumatori americani. Il sondaggio del Conference Board degli Stati Uniti sul sentiment dei consumatori ha segnalato un decremento dell’indice a 104,7 punti nel mese di marzo 2024 rispetto ai 104,8 punti del mese di febbraio (dato rivisto da 106,7 punti) e contro attese di 106,9 punti del consensus. Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente si porta a 151,0 punti dai 147,6 precedenti, mentre l’indice sulle attese è sceso a 73,8 punti da 76,3 punti.”La valutazione dei consumatori sulla situazione attuale è migliorata a marzo, ma sono anche diventati più pessimisti riguardo al futuro – ha affermato Dana Peterson, capo economista del Conference Board – La fiducia è aumentata tra i consumatori di età pari o superiore a 55 anni, ma è peggiorata per quelli sotto i 55 anni. Separatamente, i consumatori nella fascia di reddito compresa tra $ 50.000 e $ 99.999 hanno riportato una fiducia inferiore a marzo, mentre la fiducia è leggermente migliorata in tutti gli altri gruppi di reddito. Tuttavia, negli ultimi sei mesi, la fiducia si è mossa lateralmente senza alcuna reale tendenza al rialzo o al ribasso né per reddito né per fascia di età”.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    USA, indice manifatturiero Fed Richmond peggiora a marzo

    (Teleborsa) – Peggiora a marzo 2024 l’indice Fed di Richmond sullo stato del settore manifatturiero. L’indicatore che sintetizza lo stato dell’attività del distretto si porta a -11 punti dai -5 di febbraio, risultano peggiore delle aspettative (-5). Il dato, pubblicato dal Distretto Fed della capitale della Virginia, evidenzia invece un miglioramento della componente delle consegne che si porta a -14 punti dai -15 del mese precedente, mentre quella dei servizi si porta a -7 da -16 punti. LEGGI TUTTO

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    Fondazione CRT, avanzo di 121 milioni nel 2023. Crescono le erogazioni sul territorio

    (Teleborsa) – Fondazione CRT ha comunicato che le risorse erogate sul territorio nel 2023 sono salite a 71 milioni di euro. L’esercizio 2023 si è chiuso con un avanzo di 121 milioni di euro e con una posizione finanziaria netta che si è attestata a 652 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 569 milioni del 2022. In evidenza anche l’incremento del patrimonio netto che a fine dicembre ha raggiunto quota 2,5 miliardi di euro (+6,6% rispetto ai 2,3 miliardi registrati nel 2022). Il patrimonio investito supera invece i 3,6 miliardi di euro a valori di mercato.Il fondo di stabilizzazione, che tutela lo svolgimento dell’attività istituzionale di Fondazione CRT, è stato incrementato di 11,2 milioni e al 31 dicembre 2023 ammontava a 169 milioni di euro (158 milioni nel 2022). Una scelta frutto di una gestione prudente ma al tempo stesso flessibile ed efficiente, capace di ottimizzare la combinazione tra redditività e controllo del rischio, orientata a diversificare il portafoglio degli investimenti, a conservare nel tempo il valore del patrimonio e a fornire le risorse per l’attività istituzionale, anche rafforzando l’azione della Fondazione e degli enti ad essa collegati.”Il 2023 ci ha permesso di tracciare la nuova rotta di Fondazione CRT, che ha aumentato le risorse destinate al territorio, puntando al contempo a mantenere un livello di erogazioni stabile nel tempo – commenta il Presidente Fabrizio Palenzona – L’obiettivo è far diventare Fondazione CRT non solo un punto di riferimento per le iniziative a supporto del Piemonte e della Valle d’Aosta, ma anche un presidio di stabilità economica e finanziaria che possa intervenire a sostegno del territorio anche nelle fasi congiunturali più complesse”.Dividendi e risultati della gestioneNel 2023 si è registrato un incremento del 28% delle cedole incassate rispetto all’esercizio precedente: i dividendi introitati hanno raggiunto 138,9 milioni di euro rispetto ai 108,4 milioni dell’esercizio 2022 (principalmente grazie al miglioramento dei flussi da parte di UniCredit e Mundys). Il risultato di negoziazione ha toccato i 17,5 milioni di euro (+135% a/a a livello ordinario) grazie all’attività di gestione e valorizzazione svolta sui titoli in portafoglio. Il totale dei proventi ordinari ha raggiunto 166,6 milioni di euro (escludendo componenti straordinarie presenti nell’esercizio precedente), tra i migliori risultati degli ultimi 10 anni.Il positivo risultato di gestione permette di rafforzare ulteriormente la solidità e l’operato della Fondazione CRT, che ha portato a 71 milioni di euro le risorse destinate all’attività istituzionale e ha effettuato significativi accantonamenti destinati alle riserve patrimoniali: 24,1 milioni di euro alla riserva obbligatoria e 18,1 milioni di euro alla riserva per l’integrità del patrimonio, a cui si aggiungono 4,3 milioni di euro destinati al Fondo per il volontariato e 0,2 milioni di euro al Fondo nazionale per le iniziative comuni istituito dall’ACRI.Le attività sul territorioNel corso del 2023 Fondazione CRT ha deliberato risorse a favore dell’attività istituzionale per 66,9 milioni di euro (cui si aggiungono i 4,3 milioni destinati al Fondo per il volontariato e 0,2 milioni di euro al Fondo nazionale per le iniziative comuni istituito dall’ACRI), rendendo possibili oltre 1.300 progetti in molteplici ambiti, capillarmente distribuiti sul territorio (con un aumento dell’8,6% a 42.000 euro dell’erogazione media per intervento deliberato rispetto al 2022).Le prospettive per il 2024La solidità gestionale espressa dal bilancio 2023 “consente di guardare al futuro con ottimismo e con l’obiettivo di garantire lo stesso impegno erogativo anche per il 2024”, anno che vedrà Fondazione CRT in prima linea su diversi fronti: dalla restituzione al pubblico del Tempio di Ellesija, in occasione del Bicentenario del Museo Egizio, alla conclusione del cantiere sulla facciata di Palazzo Madama.Inoltre, in linea con le direttrici del DPP (Documento Programmatico Previsionale), Fondazione punterà sia su progetti dedicati alle fasce più giovani della popolazione (attraverso interventi capaci di intersecare welfare, istruzione e cultura) sia su iniziative di tutela dell’assetto idrogeologico del territorio e di promozione e diffusione delle eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche regionali. LEGGI TUTTO