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    Versalis (Eni), Antitrust non avvia istruttoria su acquisizione Tecnofilm

    (Teleborsa) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha deliberato di non avviare l’istruttoria con riguardo all’operazione con cui Versalis acquisirà l’intero capitale di Tecnofilm, in quanto non ostacola in misura significativa la concorrenza effettiva nei mercati interessati e non comporta la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante.Versalis è una società, controllata in via esclusiva da Eni, che opera a livello internazionale nei settori della chimica di base e degli intermedi, delle materie plastiche, delle gomme, della chimica di fonti rinnovabili e della vendita di licenze relative a tecnologie e know how. Tecnofilm è una società attiva nella produzione e commercializzazione di compound termoplastici derivati dalla trasformazione di elastomeri e destinati a molteplici applicazioni (elettrodomestici, automotive, edilizia, elettronica, sport, calzaturiero, ecc.) oltre che nella produzione e commercializzazione di copolimeri modificati con anidride maleica.L’operazione consiste nell’acquisizione, da parte di Versalis, dell’intero capitale sociale di Tecnofilm. Ad esito dell’operazione, Versalis acquisirà il controllo di Tecnofilm e della Tecnocompounds Valtenna, mentre le partecipazioni nelle società Cellini e Bio Erg saranno cedute ai venditori prima del completamento dell’operazione. È previsto un patto di non concorrenza della durata di due anni dal closing dell’operazione, in base ai quali i Venditori si impegnano a non svolgere, a titolo oneroso o gratuito, nei Paesi in cui è attiva Tecnofilm, attività in concorrenza con quelle svolte da tale società.L’AGCM ritiene che il patto di non concorrenza è direttamente connesso e necessario all’operazione di concentrazione e che l’Autorità si riserva di valutare, laddove ne sussistano i presupposti, il suddetto patto ove si realizzi oltre tali limiti. LEGGI TUTTO

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    inps, in pagamento bonus asilo nido

    (Teleborsa) – L’Inps rende noto che è operativa la nuova funzionalità che permette a tutte le sedi INPS sul territorio di procedere con la gestione delle domande per il Bonus Asilo Nido. Già in queste ore – si legge nella nota sono state messe in pagamento le prime domande accolte. L’Istituto ricorda che questa prestazione può essere richiesta per: il pagamento delle rette relative alla frequenza di asili nido pubblici o privati autorizzati dagli Enti locali; l’utilizzo di forme di supporto – presso la propria abitazione – in favore di bambini conmeno di tre anni, affetti da gravi patologie croniche. LEGGI TUTTO

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    Acea e Prefettura di Roma siglano protocollo su legalità e sicurezza nei cantieri

    (Teleborsa) – Il Prefetto di Roma, Lamberto Giannini, e l’Amministratore Delegato di ACEA, Fabrizio Palermo, hanno sottoscritto un protocollo di partenariato per la tutela della legalità e il contrasto alla criminalità da applicare alle opere che il Gruppo industriale realizzerà nei prossimi anni sul territorio di Roma in tutti i settori in cui opera: idrico, elettrico e ambiente.L’accordo, della durata di tre anni, segue ed attua il Protocollo Quadro Nazionale sottoscritto lo scorso luglio dal Ministero dell’Interno e da ACEA, e rappresenta un ulteriore tassello verso la tutela della legalità dopo i quattro protocolli siglati a settembre 2023 dalla Prefettura di Roma e Acea Ato 2 che riguardavano i cantieri delle grandi opere idriche nella Capitale.L’accordo siglato oggi è volto a stabilire una cooperazione rafforzata su diversi punti: ridurre i rischi di infiltrazioni della criminalità organizzata, prevenire la commissione di illeciti e irregolarità, anche in merito alla gestione dei rifiuti; garantire la sicurezza dei lavoratori e dei luoghi di lavoro; contrastare fenomeni di criminalità organizzata e comune all’interno degli appalti e dei cantieri nei settori in cui il Gruppo opera, anche in considerazione dei lavori previsti nei prossimi anni, alcuni dei quali in attuazione del PNRR.”La sottoscrizione di quest’oggi segna un altro importantissimo passo in avanti sul percorso che conduce all’affermazione dei valori di legalità nel settore delle commesse pubbliche – ha dichiarato il Prefetto di Roma Lamberto Giannini – Con il protocollo appena siglato con il Gruppo ACEA viene implementato il sistema della trasparenza, della regolarità nonché della prevenzione dei fenomeni criminali che potrebbero insinuarsi in ogni momento della realizzazione delle opere che verranno poste in essere, nei prossimi anni, dal predetto Gruppo, con importanti effetti anche sul piano della salute e della sicurezza dei lavoratori nonché di tutela dell’ambiente”.”La firma di questo protocollo – ha dichiarato Fabrizio Palermo, Amministratore Delegato di ACEA – è la conferma del forte impegno di ACEA per assicurare il rispetto di legalità e trasparenza in tutte le fasi di realizzazione delle opere nei principali business del Gruppo. È un accordo unico nel suo genere che, attraverso un partenariato pubblico-privato, intende stabilire una cooperazione continua e un costante scambio di informazioni per prevenire eventuali infiltrazioni da parte della criminalità organizzata o la commissione di illeciti e irregolarità che possano costituire un ostacolo sin dall’avvio dei progetti, fino alla realizzazione e gestione delle infrastrutture”. LEGGI TUTTO

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    Upb: molto probabile procedura Ue per deficit eccessivo

    (Teleborsa) – L’Ufficio Parlamentare di Bilancio ha validato le previsioni macroeconomiche del governo contenute nel Documento di Economia e Finanza “in cui il MEF ha tenuto conto dei rilievi dell’Ufficio”. “Le principali variabili del quadro di previsione macroeconomica del DEF sono considerate accettabili, in quanto non eccedono il limite superiore dell’intervallo di valutazione del panel” sottolinea lo stesso UPB. “Va però osservato che le previsioni sul PIL reale e il PIL nominale, direttamente rilevanti per le stime di finanza pubblica, sono al limite superiore su tutto l’orizzonte di previsione, elemento che risulta rilevante considerando i fattori di rischio al ribasso nel medio periodo (tensioni geopolitiche, realizzazione del PNRR) che incombono su queste previsioni” sottolinea l’Ufficio Parlamentare di Bilancio. “Le previsioni macroeconomiche – prosegue – sono infatti esposte a rischi esogeni ed esterni, ma anche interni. I rischi complessivi sono bilanciati nel breve periodo, mentre nel medio termine sono però orientati prevalentemente al ribasso, soprattutto alla fine del quadriennio 2024-27”.L’Ufficio Parlamentare di Bilancio “ha rilevato nel DEF una carenza di informazioni in tre ambiti di rilevante importanza per la finanza pubblica e il quadro macroeconomico: le politiche invariate, i bonus edilizi e il PNRR”, ha sottolineato la Presidente Lilia Cavallari nel corso dell’audizione sul DEF alla Commissione Bilancio della Camera. Per le politiche invariate, segnala l’UPB, “è stato nuovamente indicato il solo impatto complessivo sull’indebitamento netto del loro rifinanziamento (19,9 miliardi nel 2025, 23 miliardi nel 2026 e oltre 25 miliardi nel 2027), senza fornire alcuna informazione su quali misure siano incluse in questi importi. Per quanto riguarda Superbonus e Bonus facciate, non è esplicitata l’entità degli importi considerati nei dati di consuntivo nei documenti pubblicati dall’Istat e in quelli del MEF, informazioni importanti anche nel loro stato di stime provvisorie. Sarebbe inoltre importante fornire maggiori informazioni nei documenti programmatici sugli importi previsti per il periodo 2024-27”. Sul PNRR “essendo stata definita la revisione e rimodulazione del Piano, avrebbe dovuto essere reso noto nel DEF il nuovo profilo annuale delle spese distinte per categoria economica, tipologia e tipo di finanziamento”.Quanto al disavanzo in rapporto al PIL dell’Italia nel 2023 supera la soglia del 3 per cento e, sulla base delle stime del DEF, tale superamento non è temporaneo. È dunque molto probabile che la Commissione europea decida di raccomandare al Consiglio della UE l’avvio di una procedura per disavanzo eccessivo nei confronti dell’Italia”, ha detto Cavallari. “Il sentiero di correzione – prosegue l’UPB – dovrà tenere conto dell’accordo sulla nuova governance economica europea raggiunto a febbraio che dovrebbe entrare in vigore nella seconda parte dell’anno. Esso prevede una riduzione del saldo complessivo strutturale di almeno 0,5 punti percentuali di PIL annui” LEGGI TUTTO

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    Spese militari a oltre 2.400 miliardi di dollari nel 2023. Calano in Italia

    (Teleborsa) – La spesa militare globale totale ha raggiunto i 2.443 miliardi di dollari nel 2023, con un aumento del 6,8% in termini reali rispetto al 2022. Si è trattato dell’aumento su base annua più marcato dal 2009. Tutti i 10 maggiori paesi che hanno speso nel 2023 – guidati da Stati Uniti, Cina e Russia – hanno aumentato le proprie spese militari. È quanto emerge dal consueto report dello Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI).Per la prima volta dal 2009, la spesa militare è aumentata in tutte e cinque le regioni geografiche definite dal SIPRI, con aumenti particolarmente elevati registrati in Europa, Asia, Oceania e Medio Oriente. “L’aumento senza precedenti della spesa militare è una risposta diretta al deterioramento globale della pace e della sicurezza – ha affermato Nan Tian, ricercatore senior del Programma di spesa militare e produzione di armi del SIPRI – Gli stati stanno dando priorità alla forza militare, ma rischiano una spirale di azione-reazione nel panorama geopolitico e di sicurezza sempre più instabile”.Ucraina vs RussiaLa spesa militare russa è aumentata del 24% raggiungendo 109 miliardi di dollari nel 2023, segnando un aumento del 57% rispetto al 2014, anno in cui la Russia ha annesso la Crimea. Nel 2023 la spesa militare russa rappresentava il 16% della spesa pubblica totale e il suo onere militare (spesa militare in percentuale del prodotto interno lordo, PIL) era del 5,9%.L’Ucraina è stata l’ottavo maggiore spender nel 2023, dopo un’impennata della spesa del 51% per raggiungere i 64,8 miliardi di dollari. Ciò ha dato all’Ucraina un onere militare pari al 37% e ha rappresentato il 58% della spesa pubblica totale.La spesa militare dell’Ucraina nel 2023 era pari al 59% di quella della Russia. Tuttavia, durante l’anno l’Ucraina ha ricevuto almeno 35 miliardi di dollari in aiuti militari, di cui 25,4 miliardi dagli Stati Uniti. Insieme, questi aiuti e le spese militari dell’Ucraina equivalgono a circa il 91% della spesa russa.Gli impegni verso la NATONel 2023 i 31 membri della NATO rappresentavano 1.341 miliardi di dollari, pari al 55% della spesa militare mondiale. La spesa militare degli Stati Uniti è aumentata del 2,3% per raggiungere i 916 miliardi di dollari nel 2023, pari al 68% della spesa militare totale della NATO. Nel 2023 la maggior parte dei membri europei della NATO ha aumentato le proprie spese militari. La loro quota complessiva sul totale NATO è stata del 28%, la più alta in un decennio. Il restante 4% proveniva dal Canada e dalla Turchia.”Per gli stati europei della NATO, gli ultimi due anni di guerra in Ucraina hanno cambiato radicalmente le prospettive di sicurezza – ha affermato Lorenzo Scarazzato, ricercatore presso il Programma di spesa militare e produzione di armi del SIPRI – Questo cambiamento nella percezione della minaccia si riflette in quote crescenti del PIL destinate alla spesa militare, con l’obiettivo NATO del 2% sempre più visto come una linea di base piuttosto che una soglia da raggiungere”.Un decennio dopo che i membri della NATO si erano formalmente impegnati a raggiungere l’obiettivo di spendere il 2% del PIL in ambito militare, 11 su 31 membri della NATO hanno raggiunto o superato questo livello nel 2023, il numero più alto da quando è stato assunto l’impegno. Un altro obiettivo – destinare almeno il 20% della spesa militare alla “spesa per attrezzature” – è stato raggiunto da 28 membri della NATO nel 2023, rispetto ai 7 del 2014.La situazione dell’ItaliaLa spesa militare italiana è diminuita del 5,9% raggiungendo 35,5 miliardi di dollari nel 2023, posizionando l’Italia al dodicesimo posto a livello globale; rispetto al 2014 c’è invece stato un amento del 31%. La spesa militare italiana si è assestata lo scorso anno all’1,6% del PIL, contro l’1,3% del 2014, e ha rappresentato l’1,5% della spesa globale. LEGGI TUTTO

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    Euro Zona, fiducia consumatori aprile migliora a -14,7 punti

    (Teleborsa) – Segnali di lieve miglioramento per la fiducia dei consumatori europei ad aprile 2024. La stima flash dell’ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), evidenzia che il sentiment dei consumatori nell’eurozona è negativo ancora ma si porta a -14,7 punti rispetto ai -14,9 di marzo.Il dato è peggiore delle attese del mercato che erano per un livello a -14 punti. Nel complesso dell’Unione europea l’indicatore è pari a -15,2 punti, come il mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Drinkme chiude round di 580.000 euro. Raggiunto il break even

    (Teleborsa) – Drinkme, startup che ha l’obiettivo di digitalizzare e automatizzare la fornitura di wine & spirits del B2B nel settore Ho.Re.Ca, ha chiuso una campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma Mamacrowd, che ha portato ad un aumento di capitale di circa 580 euro. Il raggiungimento di questo obiettivo, ottenuto anche grazie alla partecipazione significativa di investitori come Wine Profit, consentirà all’azienda di potenziare le funzionalità del software proprietario e scalare commercialmente, aprendo nuovi magazzini, sia a livello nazionale che internazionale.Il progetto, nato nel 2021 nella provincia di Varese da un gruppo di quattro amici, Luca Brusa, Fabio Brusa Pasquè, Debora Frascoli e Andrea Marcella, mira a digitalizzare e automatizzare il settore della distribuzione Ho.Re.Ca di wine & spirits, attraverso una piattaforma online proprietaria rivolta principalmente a hotel, bar, discoteche, stabilimenti balneari e ristoranti, grazie a cui è possibile ricevere la merce in tempi di consegna rapidi e flessibili, senza minimo d’ordine. Inoltre, il software gestionale pensato ad hoc per il mondo della distribuzione, è in grado di supportare i clienti nell’amministrazione quotidiana delle scorte, nell’analisi dei consumi e nell’automatizzazione degli acquisti tramite algoritmi integrati.A dicembre 2022, nel suo primo anno di attività, Drinkme è riuscita a generare un fatturato di circa 630 mila euro, complice anche una prima campagna di equity crowdfunding chiusa con un overfunding di circa 280 mila euro. Nel 2023 il fatturato è cresciuto fino a 1,14 milioni di euro (+82%) e, grazie al costante incremento del numero di clienti, di ordini e del valore medio dell’ordine, è stato raggiunto il break even point.Attualmente, Drinkme ha aperto 5 magazzini a Varese, Milano, Seregno (Logistica Centrale), Monza Brianza, Como e Forte dei Marmi, città in cui intende rafforzare la sua presenza, puntando al contempo ad espandersi in Italia e all’estero. LEGGI TUTTO

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    Ucraina, pronti nuovi agli aiuti dagli Usa. Orban: Occidente a un passo dall’invio di truppe

    (Teleborsa) – Il premier ungherese, ViktorOrban, ha dichiarato che l’Occidente è a un passo dall’invio di truppe in Ucraina. “Si tratta di un vortice di guerra che può trascinare l’Europa nel baratro”, ha scritto Orban sul suo account Facebook. “Bruxelles gioca col fuoco – ha aggiunto il leader ungherese –. In Europa l’atmosfera è quella della guerra e la politica è dominata dalla logica della guerra. Vedo la preparazione alla guerra da parte di tutti”. Orban ha però precisato che l’intenzione del suo Paese è quella di restarne fuori: “questa non è la nostra guerra. Non la vogliamo e non vogliamo che l’Ungheria torni ad essere il giocattolo delle grandi potenze”.Il New York Times ha riportato che spedizioni di aiuti militari statunitensi all’Ucraina sono pronte a ripartire “non appena il pacchetto di aiuti, da tempo bloccato, diventerà legge secondo quanto affermano funzionari statunitensi” e armi e munizioni” provenienti dalle scorte del Pentagono in Germania saranno trasportate rapidamente per ferrovia verso il confine ucraino”. La Camera dei rappresentanti americana ha già votato a favore dell’invio e il presidente Biden ha esortato il Senato a fare lo stesso “rapidamente”. Il voto è atteso già per la giornata di martedì. Il quotidiano statunitense non ha precisato quali saranno le armi che gli Stati Uniti invieranno a Kiev. L’addetto stampa del Pentagono ha però dichiarato ai giornalisti che probabilmente saranno incluse altre munizioni per la difesa aerea e l’artiglieria. Il Financial Times ha invece rivelato che “una parte significativa” degli aiuti militari è stata immagazzinata appena oltre il confine ucraino a Rzeszów, in Polonia.Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato che gli aiuti dagli Stati Uniti non trasformeranno l’Ucraina in “un secondo Afghanistan”. “Questi aiuti rafforzeranno l’Ucraina e manderanno al Cremlino un potente segnale che non sarà un secondo Afghanistan, come aveva detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zacharova, che aveva evocato al “clamoroso e umiliante fiasco” degli americani in Vietnam e a Kabul. “Gli Stati Uniti resteranno a fianco dell’Ucraina, proteggeranno gli ucraini e la democrazia nel mondo”, ha aggiunto Zelensky. LEGGI TUTTO