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    Previsioni economiche Ue: ottimismo sulla crescita

    (Teleborsa) – Dopo una revisione che ha visto, per tre volte, al ribasso le precedenti stime, dalle nuove previsioni economiche europee traspare un certo ottimismo. Le previsioni economiche complete di primavera della Commissione, con un aggiornamento anche sulle attese su quali saranno i trend per deficit e debito, andranno ad integrare i dati che l’esecutivo comunitario userà per elaborare la richiesta di aggiustamento ai Paesi sulla base del nuovo Patto di stabilità, con le traiettorie di riferimento attese il 21 giugno, sulle quali i Paesi dovranno poi presentare i piani pluriennali di spesa per il 20 settembre. Il 19 giugno, nell’ambito del pacchetto di primavera del semestre europeo, saranno poi aperte formalmente le procedure per disavanzo eccessivo. La fotografia di aprile di Eurostat ha già indicato un deficit oltre il 3% per undici Paesi Ue che ora sono a rischio di un cartellino giallo da Bruxelles.La Commissione europea ribadisce che i Paesi che hanno sforato in maniera solo lieve il limite del 3% sul rapporto deficit-Pil, e solo in maniera temporanea, potrebbero evitare l’apertura di una procedura per deficit eccessivo. Sull’avanzamento della procedura per deficit eccessivo degli Stati Ue in base alle soglie del disavanzo oltre al 3% del Pil previsto dai Trattati “è ancora in corso una valutazione della Commissione europea. Ma questo è parte di un’analisi che la Commissione farà nei prossimi mesi – ha detto il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis, nella conferenza stampa al termine dell’Ecofin, interpellato in particolare sulla discrezionalità dell’esecutivo sulle procedure rispetto ai Paesi poco sopra la soglia del 3% –.La valutazione della performance fiscale degli Stati da parte della Commissione europea è ancora in corso e la nostra proposta sul lancio delle procedure di deficit eccessivo sarà annunciata nell’ambito del pacchetto di primavera del semestre europeo che è previsto attualmente per il 19 giugno. Per quel che riguarda i criteri di valutazione della procedure sul deficit eccessivo, in base al valore di riferimento fissato dai trattati del 3% del Pil, nel caso il superamento della soglia di riferimento del 3% sia piccolo e temporaneo, c’è anche la possibilità di valutare i fattori rilevanti che potrebbero portare anche alla conclusione di non aprire la procedura per deficit eccessivo”.Nei mesi scorsi la Commissione Ue aveva indicato 11 paesi come passibili di una futura proposta di procedura per eccesso di deficit, dato che avevano rapporti disavanzo/Pil oltre il 3% sul 2023 sono: Belgio, Repubblica Ceca, Estonia, Italia, Ungheria, Francia, Spagna, Malta, Polonia, Romania e Slovacchia. L’Italia ha chiuso il 2023 con un disavanzo di bilancio al 7,4% del Pil, il più elevato nella Ue. Secondo il Def presentato dal governo ad aprile il deficit è previsto riduzione al 3,7 per cento nel 2025 e al 3% nel 2026. La Commissione Ue presenterà le sue previsioni aggiornate domani, ma appunto, come ribadito da Dombrovskis, deciderà sulle procedure pert deficit eccessivo solo dopo le elezioni europee. Nel primo trimestre dell’anno il prodotto interno lordo dell’eurozona ha registrato una crescita dello 0,3%, così come nell’Ue e in Italia. La crescita in Germania è stata dello 0,2% (dati Eurostat). Le stime economiche di febbraio della Commissione europea indicavano per l’Eurozona l’attesa nel 2024 di una crescita dello 0,8%, per l’Ue dello 0,9%, e per l’Italia dello 0,7% (l’attesa nel Def è dell’1%). Per il 2025, invece, la Commissione aveva detto a febbraio di attendersi una crescita dell1,5% per l’eurozona, dell’1,7% per l’Ue, dell’1,2%% per l’Italia (come nel Def). Quanto alle previsioni di aprile del Fmi, ha indicato per l’euro area una crescita quest’anno dello 0,8% e dell’1,5% il prossimo, affermando di attendersi il Pil della Germania a +0,2% quest’anno e +1,3% il prossimo, con l’Italia in crescita dello 0,7% sia nel 2024 e sia nel 2025. LEGGI TUTTO

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    Student Day 2024, STMicroelectronics: a Napoli più di 80 docenti e 400 studenti

    (Teleborsa) – Si è svolta mercoledì 8 maggio a Napoli l’ottava edizione dello Student Day, l’appuntamento annuale che STMicroelectronics dedica agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado per contribuire a stimolare l’interesse e la scelta verso le materie STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). In particolare, lo studio delle STEM aiuta i giovani a sviluppare le competenze tecniche, digitali e trasversali fondamentali per affrontare le sfide future e per accedere a opportunità di lavoro in settori ad alta domanda di professionisti qualificati. In questo contesto nasce lo Student Day di STMicroelectronics: un’iniziativa di formazione e orientamento che dal 2017 si rinnova ogni anno anche grazie a un modello virtuoso di collaborazione tra diversi attori dell’ecosistema campano della formazione – scuole superiori, aziende e università – che continuano a investire risorse e idee nelle nuove generazioni di talenti.Più di 80 docenti e 400 studenti provenienti da 40 istituti superiori hanno partecipato a specifici corsi di elettronica con un microcontrollore a 32 bit che ST ha organizzato nei mesi scorsi presso la propria sede di Napoli, proprio al fine di fornire a docenti e studenti le conoscenze necessarie per partecipare dell’ottava edizione dello Student Day. L’iniziativa gratuita ha raccolto l’adesione di 11 scuole e 20 team di giovani sviluppatori accompagnati dai propri docenti: allo Student Day 2024 hanno presentato la propria scuola e i sistemi elettronici realizzati grazie alle nozioni apprese durante i corsi e al loro talento creativo. Tutti i progetti presentati dai team sono stati valutati da alcuni fra i più autorevoli professori di ingegneria elettronica delle Università Campane e dai rappresentanti di selezionate aziende del territorio che hanno partecipato alle sessioni di analisi e commenti. Un momento significativo della giornata è stato l’Hackathon, una sfida per i team attraverso l’utilizzo di una scheda Nucleo ed un kit di componenti elettronici. Un premio è stato assegnato al team dell’Istituto d’Istruzione Superiore Guglielmo Marconi di Nocera Inferiore (Salerno) che con il progetto ‘Smart Food Monitoring & Control System’ ha completato per primo la sfida, e a due docenti che hanno dimostrato il maggiore impegno nell’aiutare le squadre partecipanti. LEGGI TUTTO

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    Sicurezza stradale, Purcaro (Dekra Italia): “Necessario rinnovo parco circolante per ridurre rischio incidenti”

    (Teleborsa) – “Il Tavolo sulla sicurezza stradale promosso da Dekra Italia insieme ad altri partner fondatori, rappresenta un momento significativo di confronto tra imprese, istituzioni e Stakeholders per formulare proposte e fornire un contributo oggettivo al dibattito verso la ‘Vision Zero’ promossa dall’Unione Europea. È prioritario, in tal senso, affrontare la problematica concernente il parco circolante con particolare riguardo alle autovetture e ai veicoli commerciali”. È quanto ha dichiarato Toni Purcaro, Executive Vice President Dekra Group e Presidente DekraItalia, in occasione del Tavolo sulla sicurezza stradale promosso da Dekra Italia, a Roma, presso la sede ACI.”La sfida – prosegue Purcaro – è quella di discutere delle prospettive legate all’innovazione tecnologica e individuare le misure di carattere fiscale ed economico, come ad esempio la proposta di ACI del ‘leasing sociale’ senza trascurare gli aspetti fiscali per migliorare la competitività dei servizi di noleggio e lo sharing, il tutto favorendo la transizione e partendo dal presupposto della neutralità tecnologica. In proposito, si pone anche il tema della sostenibilità infrastrutturale sul quale occorre intervenire in special modo sulle strade interurbane”. LEGGI TUTTO

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    Schnabel (BCE): accelerare su produttività, ecco come

    (Teleborsa) – “I progressi fatti in Europa e nell’area euro negli ultimi vent’anni sulla produttività sono stati nel complesso “deludenti”. Mentre ora il crescente divario tecnologico tra l’Europa e le altre economia avanzate, l’avanzare dei “nazionalismi economici” e “le minacce alla sicurezza territoriale rendono sempre più urgente aumentare la competitività”. Lo ha sostenuto Isabel Schnabel, componente del Comitato esecutivo della BCE nel suo intervento a una conferenza organizzata dal governo tedesco.Secondo Schnabel, le risposte date dall’Europa sulla crisi causata dalle restrizioni imposte a motivo del Covid e sulla guerra in Ucraina dimostrano che “certamente è capace di restare unita nelle situazioni difficili”. E “per passare da inseguitori a capofila è necessario una dinamica positiva tra investimenti pubblici e privati, da una parte, e crescita della produttività dall’altra”.Secondo la componente del Comitato esecutivo Bce, la piena attuazione dei Pnrr e di Next Generation EU deve accompagnarsi dall’adozione di misure prioritarie per rafforzare la concorrenza, come ridurre la burocrazia e promuovere una ulteriore integrazione dei mercati delle merci, del lavoro e finanziari. “Queste misure aiuterebbero a convogliare capitali e occupazione verso gli usi più produttivi e rimuoverebbero gli ostacoli che impediscono alle aziende giovani e più produttive di massimizzare il loro potenziale”, ha rimarcato. LEGGI TUTTO

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    Aeroporti europei, da crescita a sforzi Net-zero: lo studio S&P

    (Teleborsa) – La crescita del traffico degli aeroporti europei sarà modesta, in confronto alla ripresa post-Covid-19, e dipenderà principalmente dagli sviluppi macroeconomici e dalle caratteristiche specifiche degli asset. Saranno, tra l’altro, le normative e le politiche finanziarie a determinare i rating di S&P sugli aeroporti. Lo prevede uno studio a cura di S&P Global Ratings dedicato agli aeroporti europei.Nonostante la normalizzazione del traffico – si legge – i rating di S&P sugli aeroporti europei “rimangono generalmente al di sotto dei livelli pre-pandemia. Ciò è dovuto al fatto che, nel primo trimestre del 2024, il leverage è cresciuto del 20% e le spese in conto capitale (capex) del 25%, rispetto alla media del settore nel 2019”.S&P vede un potenziale rialzo dei rating per gli aeroporti le cui metriche di credito sono in miglioramento grazie a un traffico robusto, a normative tariffarie favorevoli, a piani di investimento percorribili, e, in ultima analisi, all’adeguamento delle loro strutture di debito al contesto post-pandemico.Quanto agli effetti diretti, operativi e finanziari, degli sforzi net-zero degli aeroporti europei “sono al momento modesti. La situazione potrebbe cambiare nel lungo periodo, se i venti contrari normativi e i cambiamenti di comportamento peseranno sul numero di passeggeri”. LEGGI TUTTO

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    USA, prezzi produzione aprile in aumento. Sopra attese

    (Teleborsa) – Crescono i prezzi alla produzione nel mese di aprile. Secondo il Dipartimento del Lavoro americano (BLS), i prezzi alla produzione sono saliti dello 0,5% dopo il -0,1% del mese precedente. Le attese degli analisti erano per una crescita dello 0,3%. Su base annua i prezzi hanno registrato un incremento del 2,2%, in linea con il consensus e rispetto al +1,8% del mese precedente.I prezzi dei beni e servizi “core”, ovvero l’indice depurato dalle componenti più volatili quali il settore alimentare e quello dell’energia, segnano una variazione di +0,5% su mese (-0,1% il mese precedente e +0,2% atteso), mentre su anno registrano un +2,4% dopo il +2,1% precedente (+2,4% atteso). LEGGI TUTTO

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    Sugar Tax ancora in bilico: FI insiste sul Superbonus

    (Teleborsa) – La sugar tax potrebbe slittare ancora. È quanto emerge, dopo un weekend di tensioni all’interno del governo e della maggioranza. Non solo si tratta di evitare l’entrata in vigore della tassa sulle bevande zuccherate già a luglio, ma soprattutto di modificare la norma retroattiva sul Superbonus, proposta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze come ulteriore tentativo di mitigare l’impatto “devastante” sul bilancio.Antonio Tajani, dall’Eur, è chiaro: “Niente nuove tasse, sia che si tratti di sugar tax che di tasse patrimoniali”. Tajani insiste sul fatto che i cittadini devono avere fiducia nello Stato e che questo deve mantenere gli impegni presi. Inoltre, sottolineando che “la retroattività, secondo le proposte di modifica di Forza Italia, sarebbe incompatibile con principi dell’ordinamento tributario”.Il no all’applicazione retroattiva delle detrazioni in 10 anni (anziché 4 o 5) e del divieto per banche e intermediari di compensare i crediti fiscali derivanti dai bonus edilizi con i debiti previdenziali si traduce in una serie di sub-emendamenti presentati dal suo partito in Senato. La commissione Finanze, guidata dal leghista Massimo Garavaglia, sta lavorando per chiudere l’esame entro martedì o mercoledì, al fine di evitare ulteriori ritardi nella votazione finale dell’Aula, probabilmente con il ricorso alla fiducia.Forza Italia, dopo aver incontrato rappresentanti delle categorie interessate, chiede l’eliminazione della retroattività, proponendo che le detrazioni su un arco temporale di 10 anni entrino in vigore solo dopo che il decreto sarà diventato legge, previo adeguamento. Inoltre, intendono applicare restrizioni alle banche solo sui crediti acquisiti dopo la conversione del decreto. Tuttavia, rimane la questione delle coperture finanziarie. Se per la seconda misura Forza Italia non ha indicato fonti di finanziamento, per ritardare l’applicazione delle detrazioni servono 390 milioni l’anno, che il partito propone di prelevare dal fondo per gli interventi strutturali di politica economica, anche se quest’ultimo potrebbe non disporre delle risorse necessarie, secondo alcune fonti.Dallo stesso fondo peraltro Fi recupera anche i 68 milioni che servirebbero per sterilizzare per altri 6 mesi la sugar tax, che ha scatenato le proteste di tutti gli operatori del settore.Attualmente, non sono previsti incontri al vertice all’interno del governo per risolvere la questione, che sembra essere lasciata al Parlamento. Nel pomeriggio di ieri, il sottosegretario al MEF Federico Freni ha incontrato Garavaglia e il relatore del provvedimento, Giorgio Salvitti, per discutere dei circa 350 emendamenti, oltre ai settanta sub-emendamenti presentati non solo da Forza Italia. Tuttavia, sembra che la maggior parte di essi abbia ricevuto pareri negativi e non dovrebbe quindi avere seguito un’altra proposta di Fi per sottrarre all’Arera la regolazione delle tariffe dei rifiuti su cui aveva messo in guardia la stessa authority. I numeri in commissione, anche se la battaglia degli azzurri dovesse convincere le opposizioni (già si sono espressi sia M5s sia il Pd), non preoccupano più di tanto l’esecutivo e il partito della premier, che in questo momento sta seguendo la partita tra Lega e FI da osservatore. LEGGI TUTTO

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    Eurogruppo, Donohoe e Gramegna in pressing: ratificare il MES

    (Teleborsa) – Nel primo trimestre di quest’anno l’economia dell’area euro ha mostrato livelli di crescita migliori del previsto: “un ritorno a cui diamo il benvenuto dopo un 2023 molto difficile”: lo ha affermato il commissario europeo all’economia, Paolo Gentiloni nella conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo sottolineando che l’inflazione resta su una dinamica discendente e il mercato del lavoro resta considerevolmente solido, nel 2023 l’eurozona creato oltre 2 milioni di posti di lavoro. “Al tempo stesso continuiamo a navigare in acque insidiose, con due guerre non lontane e tensioni geopolitiche più ampie che creano accresciuti rischi a ribasso”. Gentiloni ha ricordato che mercoledì presenterà le previsioni economiche aggiornate della Commissione europea.Se l’Unione Europea non riuscirà, nemmeno a livello di governi dell’area euro a andare avanti sul progetto dell’Unione del mercato dei capitali “sarà possibile” che alcuni Stati cerchino modi per procedere in tal senso tra loro. “Non è un suggerimento, è quello che ci attendiamo”, ha precisato il Commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni rispondendo a una domanda sulla questione nella conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo. “Mi aspetto che se non sarà possibile fare grandi progressi alcuni Stati cercheranno modi per andare avanti”, ha spiegato. Gli ha fatto ecco il presidente dell’eurogruppo, Paschal Donohoe: “sono diversi i governi che hanno manifestato la loro volontà di andare avanti in qualche modo. Dalla mia prospettiva – ha chiarito – la nostra forte preferenza è vedere progressi fatti in modo unitario”. Donohoe, e Pierre Gramegna, direttore del Mes (il Fondo “salva Stati” dell’Eurozona), hanno sottolineato entrambi “la necessità di completare la ratifica della riforma del trattato del Mes”. Donohoe ha riferito che questa necessità è stata evidenziata “ancora un a volta” dai ministri dell’Eurozona, mentre Gramegna ha ricordato che “19 paesi su 20 hanno già ratificato” la riforma del Mes, senza menzionare l’Italia, che è l’ultimo paese a non averlo ancora fatto. Gramegna ha anche detto che la ratifica è necessaria per completare l’Unione bancaria, perché fornirà la “rete di sicurezza” finanziaria che è prevista dalla riforma per il Fondo unico di risoluzione in caso di crisi bancarie, e che a sua volta l’Unione bancaria è complementare alla futura Unione dei mercato dei capitali.(Foto: © Michael Novelo / 123RF) LEGGI TUTTO