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    USA, scorte ingrosso calano a marzo e deludono attese

    (Teleborsa) – Dati leggermente inferiori alle attese per le scorte dell’industria a marzo 2024. Secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato per le scorte un calo dello 0,1% a 2.539 miliardi di dollari, inferiore al dato invariato del consensus ed al +0,3% registrato nel mese precedente. Su base annua si è registrato un incremento dello 0,7%. Nello stesso periodo le vendite sono calate dello 0,1% su base mensile, attestandosi a 1.858 miliardi di dollari. Su anno si registra un aumento del 2,1%. La ratio scorte/vendite si è attestata all’1,37. A marzo 2023 era pari all’1,39.(Foto: Photo by Adrian Sulyok on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Stati Uniti, vendite dettaglio segnano il passo in aprile

    (Teleborsa) – Frenano le vendite al dettaglio negli Stati Uniti. Nel mese di aprile 2024, non si è registrata alcuna variazione apprezzabile su base mensile, con un valore d’affari a 705,2 miliardi di dollari, dopo il +0,6% del mese precedente. Il dato comunicato dall’US Census Bureau è inferiore alle attese degli analisti che avevano stimato un incremento dello 0,4%. Su base annua si è registrato un aumento del 3,04% dopo il +3,83% di marzo.Il dato “core”, ossia le vendite al dettaglio escluse le auto, registra un +0,2% su base mensile, in linea con il consensus, dopo il +0,9% del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    USA, indice Empire State di New York peggiora a sorpresa a maggio

    (Teleborsa) – Peggiora a maggio l’indice manifatturiero Empire State di New York. L’indicatore si è portato a -15,6 punti dai -14,3 punti di aprile. Il dato è peggiore delle stime degli analisti, che erano per un miglioramento fino a -9,9 punti. L’indice misura le condizioni del settore manifatturiero nel distretto di New York. Si ricorda che un livello del dato superiore/inferiore allo 0 indica che la maggior parte delle compagnie riportano miglioramenti/peggioramenti delle condizioni. LEGGI TUTTO

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    Stati Uniti, inflazione rallenta leggermente ad aprile

    (Teleborsa) – L’inflazione negli Stati Uniti ha rallentato marginalmente nel mese di aprile 2024. Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, i prezzi al consumo hanno registrato un +0,3% su base mensile, contro la variazione del +0,4% registrata il mese precedente ed attesa dagli analisti. Su base annua, la crescita dell’inflazione è stata del 3,4%, in linea con il consensus, dopo aver riportato una espansione del 3,5% a marzo.Il “core” rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, più osservato dalla Fed, ha registrato un aumento dello 0,3% su base mensile, (+0,3% stimato dal mercato) contro il +0,4% del mese precedente. La variazione tendenziale si attesta al +3,6%, in linea con il consensus, dopo il +3,8% di marzo.(Foto: TheDigitalArtist / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Superbonus, ENEA: investimenti in detrazione a 117,6 miliardi

    (Teleborsa) – Il numero delle asseverazioni relative al Superbonus 110%, per interventi di efficientamento energetico, presentate attraverso l’invio della domanda all’Enea al 30 aprile 2024 erano complessivamente 495.469 (erano 494.406 a fine marzo). È quanto emerge dall’ultimo bollettino diffuso dall’Enea sulle asseverazioni in Italia e per singole regioni.Gli investimenti ammessi a detrazione a livello nazionale erano pari a circa 117,6 miliardi (circa 117,2 miliardi al 30 marzo). Per quanto riguarda invece le detrazioni che riguardano lavori già conclusi ammontano a poco più di 112 miliardi (111,6 miliardi alla fine del mese scorso).Complessivamente, al 31 marzo, si sono registrate 133.212 asseverazioni relative a condomini, per un investimento di 78,9 miliardi, pari al 66,6% del valore complessivo, 244.924 asseverazioni relative a edifici unifamiliari per un totale di 28,7 miliardi di investimento, pari al 23,7% dell’investimento complessivo, e 117.325 asseverazioni per lavori in unità immobiliari indipendenti (investimento pari a 11,5 miliardi pari al 9,6% del totale). LEGGI TUTTO

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    USA, frena crescita richieste di mutui settimanali

    (Teleborsa) – Crescono le domande di mutuo negli Stati Uniti. Nella settimana al 10 maggio, l’indice che misura il volume delle domande di mutuo ipotecario registra un incremento dello 0,5% inferiore al +2,6% della settimana precedente.L’indice relativo alle richieste di rifinanziamento è salito del 4,7%, mentre quello relativo alle nuove domande registra un decremento dell’1,7%.Lo rende noto la Mortgage Bankers Associations (MBA), indicando che i tassi sui mutui trentennali sono scesi al 7,08% dal 7,18% della settimana precedente. LEGGI TUTTO

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    Ita-Lufthansa, Giorgetti da Vestager: per l’Ue gli impegni presi non bastano

    (Teleborsa) – Il verdetto è atteso per il prossimo 4 luglio ma, dopo il colloquio di ieri tra il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e la vicepresidente dell’esecutivo Ue responsabile per la Concorrenza, Margrethe Vestager, sull’operazione Ita-Lufthansa, la strada appare ancora in salita. “Abbiamo chiarito la nostra posizione. La Corte entra in camera di Consiglio. Aspettiamo il verdetto poi lo commenteremo”. A chi gli chiedeva se fosse più difficile negoziare con la Commissione Ue o con gli alleati di governo, Giorgetti ha risposto con una battuta: “È sempre complicato. Bisogna sempre avere tanta, tanta pazienza”.La settimana scorsa Lufthansa e il Mef hanno aggiornato il pacchetto di rimedi approntati per venire incontro alle sollecitazioni avanzate dall’Antitrust comunitario presentando impegni aggiuntivi per rispondere ai timori dell’antitrust Ue e ottenere il via libera alle nozze. Le nuove proposte di compromesso si muovono lungo tre direttrici: la cessione alle rivali – Easyjet in testa – di una quota significativa di slot nello scalo di Milano-Linate, l’apertura alle rivali di alcune tratte che collegano l’Italia con l’Europa centrale, e il congelamento per due anni dell’alleanza sulle rotte transatlantiche da Fiumicino con destinazione Stati Uniti e Canada. L’antitrust Ue ha di seguito avviato il market test, la simulazione di mercato per valutare l’impatto delle proposte sull’equilibrio della concorrenza nei cieli europei. Ma i rimedi sottoposti all’Esecutivo comunitario dalle due compagnie aeree per limitare l’impatto della loro fusione sulla concorrenza, a quanto si apprende a Bruxelles, non sembrerebbero essere sufficienti.Il negoziato, stando alle indicazioni di alcune fonti vicine al dossier riportate dall’Ansa, resta incagliato sui tre fronti più problematici. Davanti al rischio di posizione dominante di Ita e Lufthansa a Milano-Linate, nel giudizio della squadra di Vestager manca ancora una soluzione solida che permetta di far subentrare un vettore capace di stabilirsi come presenza “credibile”. Le proposte di compromesso messe sul piatto dalla compagnia di Carsten Spohr e dal Mef per aprire alle rivali sulle rotte a corto raggio dall’Italia all’Europa centrale restano poi da perfezionare. E, allo stesso modo, non convince del tutto l’idea di congelare soltanto in via temporanea – per due anni – l’alleanza tra la compagnia della gru e la newco sorta dalle ceneri di Alitalia sui lunghi collegamenti da Fiumicino con destinazione Stati Uniti e Canada, dove Lufthansa detiene già un’ampia porzione di mercato con la sua joint venture formata con United Airlines e Air CanadaTuttavia c’è ancora tempo per apportare miglioramenti in vista del verdetto atteso entro il 4 luglio. A Bruxelles l caso viene definito “complesso” ma fonti vicine al dossier spiegano che è ancora possibile fare passi avanti sulla base della volontà delle parti. LEGGI TUTTO

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    Dazi Usa alla Cina, l’affondo di Biden. Pechino: “Decisione politica”

    (Teleborsa) – Dazi su 18 miliardi di dollari di prodotti importati, dalle auto elettriche alle celle solari, passando per i semiconduttori e le batterie più avanzate. La decisione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, dettata dalla volontà di proteggere l’industria americana, soprattutto quella dell’auto, ma anche da motivazioni elettorali, ha fatto insorgere Pechino. “La decisione statunitense viene da considerazioni politiche – ha affermato il ministero del Commercio di Pechino in una nota –. Nello specifico, si tratta di un tipico gioco politico e la parte cinese esprime forte insoddisfazione”. Il ministero del Commercio cinese ha accusato gli Usa di “commettere errori su errori” e ha affermato che gli aumenti tariffari proposti violano gli impegni di Biden di evitare il disaccoppiamento dalla Cina. “Ciò influenzerà seriamente l’atmosfera della cooperazione bilaterale – si legge ancora nella dichiarazione –. Gli Stati Uniti dovrebbero correggere immediatamente i propri errori e cancellare le tariffe aggiuntive imposte alla Cina”. Il portavoce del ministero Wang Wenbin ha affermato che la Cina adotterà “tutte le misure necessarie per salvaguardare i suoi legittimi diritti e interessi”. Sono 14 le richieste di aumento fatte dalla presidenza Usa alla rappresentante al Commercio americana Katherine Tai. I veicoli elettrici cinesi saranno soggetti a una tariffa del 100%, quattro volte l’attuale tasso del 25%, mentre i dazi sulle importazioni di celle solari e semiconduttori dalla Cina raddoppieranno fino al 50%. L’aliquota su alcune importazioni di acciaio e alluminio aumenterà al 25%, più del triplo del livello attuale. Colpite anche le batterie elettriche agli ioni di litio per le auto elettriche (25%). Gli aumenti dovrebbero essere attuati da quest’anno fino al 2026, a seconda delle voci. Le tariffe sul tavolo coprono 18 miliardi di dollari in beni, secondo una stima diffusa dalle principali agenzie di stampa. “Il presidente Biden – ha affermato la segretaria al Commercio Usa Gina Raimondo – sta intraprendendo azioni decisive per garantire che le pratiche commerciali sleali non minaccino la nostra competitività e sicurezza economica, rafforzando al tempo stesso la produzione americana. Si tratta di un approccio strategico alla politica commerciale che aiuterà a proteggere le principali industrie statunitensi, come i settori dell’energia pulita e dei semiconduttori”. LEGGI TUTTO