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    Cipollone (BCE): ” 6 giugno mi aspetto prima mossa per ridurre tassi”

    (Teleborsa) – “Considerati gli attuali dati dell’inflazione nella prossima riunione della Bce mi aspetto una prima mossa per ridurre i tassi”. Lo ha detto il membro dell’executive board della Bce, Piero Cipollone, nel corso di un incontro nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento organizzato dal Gruppo 24 Ore e Trentino Marketing per conto della Provincia autonoma.”Non credo – ha aggiunto – di svelare nessun segreto perché è una convinzione diffusa. I dati recenti vanno in questa direzione e rafforzano la nostra certezza nel fatto che potremo ridurre l’orientamento restrittivo della nostra politica monetaria”.Cipollone ha sottolineato come le decisioni di politica monetaria della Bce siano “guidate dal nostro obiettivo primario, ossia perseguire la stabilità dei prezzi, definita come un obiettivo di inflazione del 2% nel medio termine”.”Dobbiamo intraprendere – ha aggiunto – le azioni necessarie quando l’inflazione si discosta dal nostro obiettivo di medio termine. È quello che la Bce ha fatto a partire dal luglio 2022, contribuendo alla rapida discesa dell’inflazione dal suo picco del 10,6% dell’ottobre 2022 al 2,4% il mese scorso”.”Salvo ulteriori shock, ci attendiamo che nei prossimi mesi l’inflazione oscilli intorno ai livelli attuali, per poi diminuire fino a raggiungere il nostro obiettivo il prossimo anno. Con il venir meno degli shock dell’offerta si può finalmente tornare a perseguire contemporaneamente il calo dell’inflazione e l’aumento del tasso di crescita”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Giappone, leading indicator marzo rivisto al rialzo

    (Teleborsa) – Migliorano le condizioni economiche del Giappone nel mese di marzo. Il leading indicator è stato rivisto al rialzo a 112,2 punti dai 111,4 preliminari, e risulta in aumento dello 0,1% rispetto ai 112,1 punti del mese precedente (dato rivisto da 111,8). Lo rende noto il Cabinet Office del Giappone nella sua lettura definitiva. Nello stesso periodo l’indice coincidente sulle condizioni attuali sale del 2,1% a 113,6 punti dai 111,5 punti precedenti, mentre l’indice differito (lagging index) sulle condizioni future si porta a 107,4 punti dai 107 punti precedenti. LEGGI TUTTO

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    USA, fiducia consumatori Università del Michigan maggio rivista a 69,1 punti

    (Teleborsa) – Rivisto al rialzo l’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Università del Michigan, che ha pubblicato la stima definitiva. Nel mese di maggio 2024, l’indice sul consumer sentiment si è attestato a 69,1 punti dai 67,4 della lettura preliminare e contro i 77,2 di aprile.Rivista al rialzo anche la componente relativa alle aspettative, che si posiziona a 68,8 punti da 76 e contro il 66,5 atteso, mentre quella sulla condizione attuale è stata rivista a 69,6 punti dal preliminare di 68,8 punti e rispetto ai 79 di aprile.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    USA, ordini beni durevoli migliori delle attese ad aprile

    (Teleborsa) – Aumentano più delle attese gli ordinativi di beni durevoli americani nel mese di aprile 2024. Secondo il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti (Bureau of the Census), gli ordini hanno evidenziato una crescita dello 0,7% su base mensile dopo il +0,8% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di +2,6%). Le stime di consensus indicavano un calo dello 0,9%.Il dato “core”, ossia al netto degli ordinativi del settore trasporti, fa segnare un +0,4% rispetto al +0% del mese precedente e si confronta con il +0,1% stimato dagli analisti.Se si esclude il settore della difesa, gli ordinativi sono aumentati dello 0%, dopo il +1,2% precedente.(Foto: Photo by Hannes Egler on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Tim, al via lo switch off della rete in rame: da domani dismesse le prime 62 centrali

    (Teleborsa) – Per favorire l’adozione delle nuove tecnologie in fibra ottica e accelerare il processo di digitalizzazione del Paese, a partire da domani TIM avviera` il processo di dismissione delle prime 62 centrali interamente in rame. Prende cosi` il via il piano di switch off della rete di accesso in rame che prevede il progressivo spegnimento di oltre 6.700 centrali, sulle circa 10.500 esistenti, entro il 2028. Le 62 centrali oggetto di questo primo intervento sono collocate in 54 comuni distribuiti su 11 regioni: Basilicata, Campania, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto. Lo spegnimento comporta il passaggio dei collegamenti attestati su queste centrali (Adsl, Isdn e linee telefoniche Rtg) sulla rete TIM di nuova generazione, gia` disponibile totalmente o in parte in fibra.”Diamo corso ad una importante fase di trasformazione della nostra rete di accesso – dichiara Elisabetta Romano, Chief Network Operations & Wholesale Officer di TIM –. La migrazione dai servizi di accesso offerti sulla rete in rame a quelli disponibili sulla rete di nuova generazione segna l’avvio del processo di switch off, che interessera` oltre il 60% delle nostre centrali presenti sul territorio, localizzate prevalentemente in aree periferiche o comuni di piccole dimensioni. Per poter dismettere un numero cosi` consistente di centrali diventa fondamentale il costante impegno alla realizzazione delle reti che utilizzano in tutto o in parte la fibra ottica ed all’innovazione delle piattaforme tecnologiche obsolete. Stiamo lavorando per accelerare il processo e creare le condizioni per spegnere un significativo numero di centrali gia` nei prossimi due anni”.La migrazione dei clienti verso connessioni in banda ultralarga permettera` un significativo miglioramento delle prestazioni e della qualita` del servizio, con consistenti benefici anche in termini di impatto ambientale. Si stima, infatti, – fa sapere TIM in una nota – che la dismissione delle centrali in rame, che comportera` anche il contestuale spegnimento di tutti gli apparati legati ai servizi tradizionali presenti nelle altre centrali ad esse collegate, consentira` a regime una riduzione dei consumi energetici di circa 450 mila MWh e minori emissioni di CO2 per 209.600.000 kg, equivalenti a 16.108.000 alberi.Gli interventi di adeguamento tecnologico sono stati approvati dall’Autorita` per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom) nell’ambito del piu` ampio piano generale di rinnovamento delle tecnologie, che prevede la progressiva dismissione delle centrali della rete in rame.TIM, infine, nei mesi scorsi ha inviato un’apposita informativa a tutte le Amministrazioni comunali nei cui territori ricadono le centrali interessate dall’iniziativa, organizzando anche specifici incontri di approfondimento sul tema. LEGGI TUTTO

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    Germania, PIL confermato in crescita nel primo trimestre

    (Teleborsa) – La crescita dell’economia della Germania è confermata nel primo trimestre del 2024, con dati in linea rispetto alla prima lettura. Lo comunica la lettura definitiva diffusa dall’Ufficio statistico federale tedesco: il PIL del 1° trimestre evidenzia una salita dello 0,2% su base trimestrale. Nel trimestre precedente si era registrata una diminuzione dello 0,3%.Confermato anche il dato su base tendenziale, che evidenzia una discesa dello 0,2% come previsto nella prima lettura e rilevato in precedenza. LEGGI TUTTO

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    Giappone, inflazione rallenta ancora in aprile

    (Teleborsa) – Rallenta ancora l’inflazione in Giappone nel mese di aprile. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) ha registrato un aumento del 2,5% su anno, dopo il +2,7% di marzo. Il dato su base mensile (non destagionalizzato) mostra una salita dello 0,4% dopo il +0,3% registrato a marzo. Il dato core, che esclude la componente alimentare e l’energia, si è attestato +2,4% a livello tendenziale dal +2,9% di marzo. LEGGI TUTTO

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    Ricerca Intesa: Spagna tra i “primi della classe” nell’Eurozona

    (Teleborsa) – Tra le principali economie europee la Spagna è quella che negli ultimi trimestri ha registrato la miglior performance. Nel biennio 2022-23 la crescita è stata trainata da spesa pubblica ed esportazioni, nonché da un aumento della popolazione superiore rispetto al resto dell’Eurozona. Le dinamiche di crescita pro-capite sono infatti meno brillanti di quelle aggregate ma le prospettive per la domanda interna sono favorevoli e puntano verso un consolidamento della ripresa nei prossimi trimestri. Lo scrive Andrea Volpi, economista di Intesa Sanpaolo, in una ricerca sul tema.Anche l’afflusso di fondi europei e l’attivazione degli investimenti previsti dal Piano di Ripresa e Resilienza dovrebbero contribuire a sostenere l’attività fino ad almeno il 2026. I ritmi registrati tra fine 2023 e inizio 2024 saranno difficilmente ripetibili, ma gli economisti di Intesa Sanpaolo si aspettano che l’economia spagnola possa continuare a sovraperformare il resto dell’Eurozona sia nel 2024 che nel 2025, quando prevediamo una crescita del PIL rispettivamente al 2,2% e all’1,8%. Sul fronte fiscale, il governo dovrà presentare a settembre un piano di aggiustamento strutturale più restrittivo rispetto a quanto previsto dal programma di stabilità dello scorso anno, ma l’instabilità politica potrebbe limitare o ritardare il processo di consolidamento della finanza pubblica. LEGGI TUTTO