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    Giappone, surplus partite correnti in calo ad aprile

    (Teleborsa) – Diminuisce il surplus delle partite correnti in Giappone ad aprile 2024. Secondo il Ministero delle Finanze giapponese (MOF), si è generato un avanzo delle partite correnti di 2.051 miliardi di yen, in aumento rispetto all’attivo di 3.399 miliardi del mese precedente.La bilancia commerciale di beni e servizi chiude con un deficit di 1.383 miliardi di yen, contro il surplus di 5.584 miliardi di marzo, a fronte di un calo mensile delle esportazioni a 8.428 miliardi di yen (+2,4% su base annua) e un aumento mensile delle importazioni a 9.090 miliardi (+8,5% a/a).(Foto: CHUTTERSNAP on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Fisco, UNEM: con auto elettrica 3,8 miliardi gettito in meno al 2030

    (Teleborsa) – La riduzione della domanda di benzina e gasolio per la mobilità e l’arrivo sulle strade di oltre 4 milioni di auto elettriche, previsti dall’ultimo PNIEC, porteranno a una riduzione del gettito fiscale derivante dalle accise sui carburanti di 3,8 miliardi di euro nel 2030 che potrebbe salire a 9 miliardi di euro nel 2040.È quanto emerge da un’analisi svolta dal Centro Studi UNEM, l’associazione delle imprese che operano in Italia nei settori della raffinazione, della logistica e della distribuzione di prodotti petroliferi. Per compensare le minori entrate al 2030, secondo lo studio, “a meno di aumentare le accise su benzina e gasolio, già tra le più alte di Europa, l’altra via estrema sarebbe quella di rivedere l’attuale tassazione sulle ricariche destinate alle auto elettriche, con effetti rilevanti sulle tasche dei consumatori”. Infatti, calcola Unem, volendo recuperare il mancato gettito dei carburanti dalle auto elettriche il costo per percorrere 100 km con un’auto BEV passerebbe dagli attuali 5-6,5 euro a 19-24 euro “quattro volte il costo attuale e il doppio rispetto a quello sostenuto oggi con un’auto ibrida a benzina”.”Un problema noto di cui ha parlato recentemente anche il ministro Giorgetti – prosegue Unem – che questa analisi può aiutare a inquadrare da un punto di vista economico/finanziario per trovare soluzioni eque che non penalizzino troppo i consumatori. Del resto, se l’Italia è tra i Paesi dove la penetrazione elettrica appare più lenta rispetto al resto d’Europa, è anche quella dove il gettito fiscale garantito dalla mobilità è sicuramente tra i più significativi”. LEGGI TUTTO

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    Auto, Urso: transizione Ue “non è dogma”

    (Teleborsa) – “Il successo della prima giornata degli incentivi riteniamo sia particolarmente significativo, soprattutto per l’elettrico che aveva una dotazione pari a 200 milioni di euro”. Lo ha detto il ministro del Mimit, Adolfo Urso, all’Automotive Business Summit del Sole 24 Ore spiegando che “gran parte della richiesta è avvenuta attraverso concessionarie e società di noleggio. Ci farà riflettere sulle prossime misure che dovremo adottare per soddisfare le esigenze delle famiglie e ridurre le emissioni”. Su Stellantis: “abbiamo avviato un confronto sulla centralità dell’Italia e sul modo di mitigare gli effetti sul settore del passaggio da piattaforme termiche a quelle elettriche”. “Il confronto è stato in alcuni momenti serrato ma trasparente e responsabile e ha portato Stellantis a impegnarsi a produrre 1 milione di auto. Dobbiamo gestire insieme la transizione convinti che l’auto debba restare centrale”, ha concluso.Il Ministro ha anche detto che “stiamo lavorando per portare un secondo player in Italia per produrre almeno altri 400/500mila veicoli per arrivare, incluso il milione di Stellantis, a 1,5 milioni e rendere sostenibile il settore e l’intera filiera”. “Dobbiamo sanare l’anomalia tutta italiana di un solo produttore in grado di produrre solo un terzo delle auto immatricolate in Italia. Deve aumentare la produzione nei siti Stellantis e dobbiamo introdurre un nuovo produttore per tutelare un settore che è un pilastro della nostra economia con oltre 1,2 mln di addetti. Per noi conta il lavoro e il prodotto realizzato nel nostro paese”, ha aggiuntoSulla transizione: “non può essere un dogma e in Europa non lo sarà più con la nuova Commissione e il nuovo Parlamento. Siamo determinati a tracciare un percorso diverso in Europa su tempistiche e modalità della transizione”.Sul taglio dei tassi – Finalmente hanno cominciato a farlo, avrebbero dovuto farlo prima. Forse alcuni Paesi europei non sarebbero entrati in recessione. Fortunatamente l’Italia ha evitato la recessione, è uno dei Paesi europei che cresce di più. Ma se avessero tagliato il tasso d’interesse “Lo dovevano fare prima, come ci si aspettava, probabilmente avremmo evitato impatti negativi sul sistema economico europeo”A margine di un incontro a Vittorio Veneto (TV), Urso ha anche sottolineato che “l’Italia è il Paese che cresce di più sia in pil, sia in occupazione, e con il più basso tasso di inflazione tra i più grandi paesi industriali europei. Per la prima volta stiamo facendo meglio di Francia e Germania”. LEGGI TUTTO

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    Calabria, Mit: lavori di demolizione e chiusura della conferenza dei servizi del lotto Sibari-Rossano

    (Teleborsa) – “Il prossimo 10 giugno cominciano i lavori di demolizione del vecchio ponte di Longobucco, in provincia di Cosenza, crollato un anno fa. I lavori, seguiti con attenzione dal vicepremier e ministro Matteo Salvini, sono finalizzati alla costruzione del nuovo viadotto”. Si legge in una nota del Mit. “Giovedì 13 giugno, poi, è prevista la chiusura della conferenza dei servizi del lotto Sibari-Rossano della SS106 Jonica, finanziato per 1 miliardo con le risorse stanziate dal Ministro Salvini nella legge di bilancio 2023 e prosecuzione del terzo megalotto i cui lavori sono già in corso di esecuzione”, conclude la nota. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte ingrosso aprile +0,1% m/m, vendite +0,1% m/m

    (Teleborsa) – Sono salite le scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di aprile 2024, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato un aumento dello 0,1% a 895,8 miliardi di dollari, sotto le attese del +0,2%, rispetto al -0,4% del mese precedente. Su base annua si registra un calo dell’1,7%.Nello stesso periodo le vendite sono salite dello 0,1% su base mensile a 663,8 miliardi di dollari dopo il -1,3% registrato a marzo. Su anno si è registrato un aumento dell’1,4%.La ratio scorte/vendite è pari all’1,35 contro l’1,39 di un anno prima.(Foto: Photo by Hannes Egler on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    UE autorizza acquisizione di Salcef da parte di Finhold e MSI

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, l’acquisizione del controllo congiunto di Salcef, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore delle infrastrutture ferroviarie, da parte dell’azionista Finhold S.r.l. e della statunitense Morgan Stanley Infrastructure (MSI). L’operazione riguarda principalmente la costruzione e la manutenzione delle infrastrutture ferroviarie e metropolitane.La Commissione ha concluso che l’operazione notificata non solleverebbe problemi sotto il profilo della concorrenza, dato che le società non operano sugli stessi mercati o su mercati verticalmente correlati. L’operazione notificata è stata esaminata secondo la procedura semplificata di esame della concentrazione. LEGGI TUTTO

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    Inflazione, indice armonizzato (IPCA) rivisto al ribasso al 6,9% nel 2023

    (Teleborsa) – Nel 2023 l’inflazione misurata dall’indice IPCA, cioè indice dei prezzi armonizzato, al netto della dinamica dei prezzi dei beni energetici importati, risulta pari al 6,9%, un decimo di punto inferiore rispetto alla stima indicata lo scorso dicembre pari al 7%. Lo comunica l’Istat, segnalando che lo scostamento rispetto al 6,6% calcolato il 7 giugno 2023 è pari a 0,3 punti. L’indicatore, che è un riferimento nei rinnovi contrattuali, evidenzia uno scostamento maggiore nel 2022, l’anno dell’impennata dell’inflazione, in cui l’indicatore viene indicato in crescita del 6,6%, in aumento di 2,1 punti rispetto al 4,7% stimato il 7 giugno 2022. La revisione per l’anno 2021 è pari invece a 0,2 punti allo 0,7% dallo 0,5% stimato.L’Istat indica inoltre la previsione per gli anni 2024-2027, segnalando che l’inflazione si porterà all’1,9% nell 2024 ed al 2% tre anni successivi. La stima per gli anni 2024-2027 – spiega l’Istituto – tiene conto dei cambiamenti metodologici introdotti nel 2023 e si basa sulle ipotesi tecniche di stabilizzazione del prezzo all’importazione dei beni energetici e del peso dei beni energetici nel paniere Ipca sui livelli attuali. LEGGI TUTTO

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    Germania, produzione industriale aprile in calo

    (Teleborsa) – Frena ancora la produzione industriale tedesca ad aprile. Secondo l’Ufficio di statistica tedesco Destatis, la produzione industriale ha evidenziato un decremento mensile dello 0,1%, dopo il -0,4% di marzo. Le stime degli analisti erano per un aumento dello 0,1%. Su base annua si evidenzia un calo del 3,9% che si confronta con il -4,2% del mese precedente. LEGGI TUTTO