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    UK, la produzione industriale di aprile delude le attese

    (Teleborsa) – Sotto le attese la produzione industriale e manifatturiera del Regno Unito, che peggiorano rispetto alla precedente rilevazione.Gli ultimi dati diffusi dall’Istituto Nazionale di Statistica della Gran Bretagna (ONS) segnalano che l’indice della produzione industriale ha registrato, nel mese di aprile 2024, un decremento dello 0,9% su base mensile rispetto al +0,2% del mese precedente e al -0,1% atteso dagli analisti. Il dato tendenziale registra un calo dello 0,4% dopo il +2,3% di marzo e rispetto al +1,6% del consensus. La produzione manifatturiera, su base mensile, registra una discesa dell’1,4% contro il -0,2% stimato dagli analsti e a fronte del +0,3% di marzo. La variazione annua registra un +0,4%, sotto il consensus (+1,6%), dopo il +2,3% precedente. LEGGI TUTTO

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    Cina, inflazione più debole delle attese. Prezzi produzione ancora in calo

    (Teleborsa) – Risultano ancora deboli l’inflazione e i prezzi alla produzione cinesi a maggio 2024, con le pressioni deflazionistiche che rimangono quindi una minaccia importante per la ripresa della grande economia asiatica.Secondo il National Bureau of Statistics, l’inflazione ha registrato un incremento tendenziale dello 0,3%, dopo il +0,3% del mese precedente e rispetto al +0,4% atteso dagli analisti.I prezzi dei prodotti alimentari, del tabacco e dell’alcol sono scesi dell’1,0% su base annua; all’interno di questa categoria, i prezzi della carne sono diminuiti del 2,2%, mentre i prezzi della carne di maiale sono aumentati del 4,6%.Rispetto al mese precedente, invece, i prezzi al consumo mostrano un decremento dello 0,1%, a fronte del +0% del consensus, dopo il +0,1% precedente.Frenano ancora i prezzi alla produzione, che a maggio hanno mostrato un decremento tendenziale dell’1,4%, meno delle attese (-1,5%), a fronte del -2,5% del mese precedente.(Foto: Christian Lue on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Giappone, salgono più delle attese i prezzi alla produzione a maggio

    (Teleborsa) – Risultano sopra le attese i prezzi alla produzione in Giappone nel mese di maggio 2024. Secondo la Bank of Japan, i prezzi di fabbrica hanno registrato un incremento del 2,4% su base annua, sopra il dato del mese precedente (rivisto a +1,1%) e il +2% atteso. Su base mensile, i prezzi all’industria sono saliti dello 0,7% dopo il +0,5% rivisto del mese precedente e contro il +0,4% atteso.I prezzi import hanno segnato un aumento dello 0,9% su base mensile e una diminuzione del 3% su base tendenziale. I prezzi export sono saliti invece dello 0,1% su base mensile e dell’1,9% su base annuale. LEGGI TUTTO

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    Aiop Giovani, Gaia Garofalo eletta presidente Nazionale 2024-2028

    (Teleborsa) – Aiop Giovani, l’Associazione Italiana delle aziende sanitarie ospedaliere e territoriali e delle aziende socio-sanitarie residenziali e territoriali di diritto privato, ha rinnovato le cariche nazionali. Il Consiglio Nazionale ha eletto Gaia Garofalo come presidente nazionale di Aiop Giovani per il quadriennio 2024 – 2028. Garofalo subentra a Michele Nicchio, che dal 2018 ha guidato l’Associazione per due mandati consecutivi. Vicepresidenti nazionali saranno:Francesca Puntin, vicepresidente regionale di Aiop Giovani Veneto; Tilia Ludovica Miranda, presidente regionale di Aiop Giovani Campania; Franco Giardina Papa, presidente regionale di Aiop Giovani Sicilia.”Sono onorata della fiducia dimostrata nei miei confronti con questa nomina e di poter rappresentare Aiop Giovani per il prossimo quadriennio –ha detto Garofalo –. L’impostazione di questi quattro anni sarà il risultato della più ampia condivisione di idee e proposte dei vari associati. Il nostro obiettivo è quello di continuare nel percorso di formazione di giovani imprenditori e di accrescimento dell’impatto e della capacità di intervento che Aiop Giovani ha verso l’esterno. Per raggiungere questi traguardi, proporremo iniziative volte a coltivare relazioni e scambi con le istituzioni nazionali ed europee, non dimenticando di tessere rapporti con le associazioni giovanili di settori anche diversi dal nostro, perché crediamo che proprio dal confronto possano nascere le opportunità più interessanti”.Garofalo è nata a Roma il 1 settembre 1986. Dopo la laurea in Lettere e Filosofia conseguita all’Università La Sapienza di Roma segue la specializzazione in Economia e Gestione delle Imprese presso la Luiss Guido Carli. Inizia a lavorare in sanità a Londra, subito dopo la laurea, presso diversi ospedali pubblici del NHS, per poi continuare come consulente nel settore healthcare in KPMG. Dal 2013 è consigliere delegato del Gruppo Italcliniche. È stata vicepresidente Aiop Giovani Nazionale dal 2018 al 2024 e Presidente Regionale Aiop Giovani Lazio dal 2018 al 2021. LEGGI TUTTO

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    Scuola, Corte di Cassazione conferma ricostruzione carriera illegittima per 400mila docenti e ATA

    (Teleborsa) – La Corte di Cassazione, con la sentenza ottenuta dai legali Anief, osserva che Corte di Giustizia UE è intervenuta nella stessa materia con una nuova sentenza (30.11.2023, in causa C-270/22), con cui ha stabilito che: “La clausola 4 deve essere interpretata nel senso che: essa osta a una normativa nazionale che, ai fini del riconoscimento dell’anzianità di un lavoratore al momento della sua nomina come dipendente pubblico di ruolo, escluda i periodi di servizio prestati nell’ambito di contratti di lavoro a tempo determinato che non raggiungano i 180 giorni in un anno scolastico o non siano svolti con continuità dal 1 febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale, indipendentemente dal numero effettivo di ore lavorate, e limiti ai due terzi il computo dei periodi che raggiungano tali soglie e che eccedano i quattro anni, con riserva di recupero del rimanente terzo dopo un certo numero di anni di servizio”.Applicando questi principi, la Corte di appello di Bologna ha riconosciuto al ricorrente Anief 4.496 euro a titolo di differenze stipendiali. LEGGI TUTTO

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    PMI, Generali e Confindustria a Catania per diffondere cultura gestione Cyber Risk

    (Teleborsa) – Ha avuto luogo oggi a Catania, la quinta tappa del 2024 del roadshow dedicato al territorio per diffondere e promuovere la cultura della gestione dei cyber risk tra le aziende di piccole e medie dimensioni, con la presentazione del Rapporto Cyber Index PMI Sud e Isole. Cyber Index PMI realizzato da Generali e Confindustria, con il supporto scientifico dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection della School of Management del Politecnico di Milano e con la partecipazione dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, evidenzia e monitora nel tempo il livello di conoscenza dei rischi cyber all’interno delle organizzazioni aziendali e le modalità di approccio adottate dalle stesse per la gestione di tali rischi. L’evento è il quinto focus territoriale dell’anno in corso, dopo le tappe dedicate alle regioni Toscana, Umbria, Emilia-Romagna e Piemonte che precede la presentazione del secondo Rapporto Cyber Index PMI nazionale il prossimo novembre.”In linea con Il nono obiettivo di sviluppo sostenibile definito dall’ONU dedicato a Imprese, Innovazione e Infrastrutture, e coerentemente con la nostra visione di sostenibilità, pilastro strategico del piano industriale ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’, vogliamo dare il nostro contributo per costruire infrastrutture resilienti, promuovere un’industrializzazione inclusiva e sostenibile e favorire l’innovazione – ha dichiarato Barbara Lucini, Responsabile Country Sustainability & Social Responsibility di Generali Italia –. Oggi siamo in Confindustria Catania per mettere a disposizione delle imprese associate il nostro know-how e la consulenza di valore, distintiva ed efficiente della nostra Rete, impegnandoci a diffondere tra le PMI la cultura del cyber risk, e sensibilizzando circa l’importanza dell’adozione di adeguati sistemi di protezione, oltre a sistemi assicurativi innovativi”. “Confindustria è fortemente sensibile a queste problematiche – ha dichiarato il vice presidente di Confindustria Catania, Mario indovina – e si impegna a supportare le PMI fornendo loro gli strumenti necessari per proteggersi dalle minacce informatiche, adottando misure efficaci per salvaguardare i propri dati e asset. La sicurezza informatica, del resto, non è solo una questione tecnologica, ma una componente fondamentale della strategia aziendale. Nel contesto economico attuale, le minacce informatiche diventano sempre più sofisticate e pervasive. Iniziative come questa, che hanno fatto tappa in altre città d’Italia, dimostrano quanto sia fondamentale la formazione continua e l’adozione di tecnologie avanzate per proteggere le nostre imprese. Ladigitalizzazione offre immense opportunità, ma porta con sé anche nuove sfide che dobbiamo essere pronti afronteggiare. La nostra missione è quella di supportare le imprese nellatransizione digitale, garantendo che possano operare in un ambiente sicuro e resiliente. L’adozione di misure di cyber security non è più un’opzione, ma una necessità per mantenere la competitività e la sostenibilità del business. Sono convinto che, lavorandoinsieme, possiamo creare un ecosistema digitale sicuro, capace di affrontare le sfide del futuro con fiducia e determinazione”.”Un tessuto industriale cyber-sicuro è più performante e competitivo. Per quanto riguarda le PMI nazionali, e soprattutto quelle collocate nel Sud Italia, dal punto di vista di ACN, ci sono margini di miglioramento della postura cibernetica aziendale, e tuttavia i processi di ammodernamento in corso indicano che si è intrapresa la strada giusta – ha detto Luca Nicoletti, direttore del servizio programmi e progetti industriali dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale –. Ed è questo processo che come ACN vogliamo assistere, fornendo informazioni e indicando le fonti di finanziamento europee per ammodernare e rendere più resilienti imprese piccole e medie che faticano a trovare nel budget i fondi necessari alla sfida della cybersecurity”.La cultura della cyber sicurezza nel Sud e nelle Isole Delle PMI del sud d’Italia che hanno partecipato alla survey per monitorare lo stato di consapevolezza delle loro organizzazioni aziendali sui rischi cyber, il 23% è fornitore di multinazionali e imprese sopra i mille dipendenti, il 21% ha Relazioni con la Pubblica Amministrazione e il 2% ha sede o impianti all’estero. L’84% (vs. 84% della media nazionale) delle imprese coinvolte ha dichiarato di utilizzare gli strumenti digitali per supportare la propria attività produttiva e il 14% ha subito violazioni negli ultimi 4 anni (vs. 13% della media nazionale). Inoltre, dal Rapporto emerge come le PMI meridionali siano maggiormente esposte a rischi legati alle terze parti (ovvero gli attacchi informatici che prendono di mira la catena di fornitura dell’impresa per compromettere la sicurezza di un sistema o di un’organizzazione) rispetto alla media nazionale.Il Rapporto evidenzia come le PMI del sud Italia e delle Isole dimostrino un discreto livello di consapevolezza e preparazione con un punteggio medio di 51 su 100, perfettamente in linea con la media nazionale. In termini di approccio strategico, ovvero la definizione di investimenti e la formalizzazione di responsabilità da parte della popolazione aziendale, le PMI meridionali ottengono un punteggio medio di 54 su 100 (vs. 54% media nazionale); rispetto alla capacità di comprendere il dominio aziendale e la filiera, monitorando le risorse e gli asset aziendali, ovvero l’identificazione, il punteggio medio è di 42 su 100, leggermente inferiore alla media nazionale di 43 su 100; per quanto riguarda le leve di attuazione, ovvero la selezione del corretto mix di competenze e modelli organizzativi e di implementazione di iniziative concrete in termini di persone, processi e tecnologie, le PMI del sud e delle isole ottengono un punteggio uguale alla media nazionale, ovvero 56 su 100.I rispondenti, rappresentativi dell’intera popolazione di PMI meridionali, possono essere raggruppati in 4 livelli di maturità:il 9% (vs. 14% nazionale) è considerato maturo: ha un approccio strategico alla materia, è pienamente consapevole dei rischi ed è in grado di mettere in campo le corrette leve di attuazione con iniziative che riguardano persone, processi e tecnologie; il 38% (vs. 31% nazionale) può essere definito come consapevole: è in grado di comprendere le implicazioni dei rischi cyber, ma con una capacità operativa spesso ridotta per poter mettere in campo le corrette azioni; il 32% (vs. 35% nazionale) è informato: non pienamente consapevole del rischio cyber e degli strumenti da mettere in atto, si approccia al rischio cyber in modo artigianale; il 21% (vs. 20% nazionale) può essere definito principiante: poco consapevole dei rischi cyber e con una quasi nulla implementazione delle misure di protezione. 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    Mille Miglia: la Guardia di Finanza partecipa con due vetture storiche del Corpo

    (Teleborsa) – La Guardia di Finanza, nell’ambito delle celebrazioni del 250° Anniversario di Fondazione del Corpo, ha preso parte con due vetture storiche alla Mille Miglia, la celebre gara riservata alle autovetture costruite tra il 1927 e il 1957, partita oggi da Brescia e che toccherà le città di Torino, Viareggio, Roma, Bologna. Le due vetture, appartenenti alla “raccolta veicoli storici” del Museo Storico del Corpo, sono un’Alfa Romeo 1900 Super del 1954 e una Fiat 1100 del 1958, entrambe guidate da due finanzieri, istruttori di guida operativa del Corpo. Grazie ai due satellitari appositamente installati, i veicoli saranno tracciati in tempo reale e visibili durante l’intero tragitto all’interno di un portale web dedicato. Durante la prima tappa della Mille Miglia, tre motocicli della Guardia di Finanza scorteranno le auto storiche, sulle quali campeggia il logo commemorativo del 250° Anniversario.Alfa Romeo 1900 Super – L’Alfa Romeo 1900 Super, conosciuta anche come “Leonessa” o “Alfone”, fu il primo vero mezzo da inseguimento in dotazione al Corpo. L’esemplare, prodotto in origine con la colorazione “grigio alba” e inizialmente impiegato nell’attività di contrasto al contrabbando, fu successivamente riverniciato di un elegante “nero” e dotato di supporto per asta portabandiera, in modo da essere adibito al trasporto delle Autorità del Corpo. A bordo della vettura, l’equipaggio composto da: Ten. Col. Giuseppe Furno, Lgt. C.S. Cesare Cannata, App. Sc. Q.S. Francesco Manganaro.Fiat 1100 – La Fiat 1100 venne impiegata per ogni tipologia di servizio, rivelandosi un ottimo automezzo da inseguimento e da supporto per le indagini dei Nuclei di Polizia Tributaria. A bordo della vettura, l’equipaggio composto da: Ten. Col. Francesca Testaguzza, App. Sc. Q.S. Luciano Palombo, App. Sc. Marcello Pierri.La Mille Miglia all’Accademia di Bergamo – Una delle tappe più significative della Mille Miglia si terrà presso l’Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo, dove si svolgerà una gara di regolarità. Per l’occasione, l’Accademia sarà adornata a festa con drappi gialloverdi e tricolori e, al suo interno, verranno esposti alcuni veicoli e motocicli storici come la moto Guzzi 500 Falcone Sport, la moto Morini Corsaro 125 “Testa Piatta”, l’Alfa Romeo Alfetta 2.0 e la Fiat 508 Balilla “Cassonato”.Per il Generale di Divisione Giuseppe Arbore, Comandante Regionale della Lombardia della Guardia di Finanza: “La presenza della Guardia di Finanza alla Mille Miglia, una delle corse automobilistiche storiche più prestigiose del mondo, è un’occasione per sottolineare il legame tra passato e futuro della Guardia di Finanza, promuovere il nostro impegno al servizio dello Stato e sensibilizzare il pubblico sui temi della legalità e della sicurezza rafforzando la collaborazione tra istituzioni e società civile”.”È un grande onore per noi partecipare a una competizione così importante come la Mille Miglia con due auto storiche di punta. La partecipazione dei Finanzieri a questo evento riveste un’importanza sociale e sportiva. In primis, rappresenta una preziosa opportunità per stare in mezzo alla gente, consolidare legami con la comunità e promuovere una maggiore vicinanza tra la Guardia di Finanza e il cittadino. Al contempo, per noi lo sport è un mezzo efficace per diffondere valori quali lo spirito di sacrificio, la dedizione, il senso di squadra e di appartenenza, che sono fondanti della nostra missione come Corpo”. Ha dichiarato il Generale di Brigata Luigi Macchia, Coordinatore del Comitato degli eventi sportivi per i 250 anni della fondazione del Corpo. LEGGI TUTTO

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    Banca Mondiale, nel 2024 crescita più stabile ma a livelli più bassi di quelli pre-pandemia

    (Teleborsa) – Secondo la Banca Mondiale nel corso del 2024 l’economia globale dopo 4 anni tornerà a stabilizzarsi ma su livelli deboli se si guardano le serie storiche. Nel suo ultimo report “Global Economic Prospects”, la crescita è stata stimata al 2,6% quest’anno, per poi rafforzarsi marginalmente al 2,7% su 2025 e su 2026. Si tratta di valori inferiori al 3,1% che in media si registrava prima della pandemia di Covid. La Banca Mondiale prevede in particolare che le economie in via di sviluppo dovrebbero crescere in media del 4% sul periodo 2024-2025, in leggera flessione rispetto al 2023. La crescita nei paesi a basso reddito dovrebbe invece accelerare al 5% quest’anno dal 3,8% del 2023.Tale previsioni implicano che tra il 2024 e il 2026 i paesi che complessivamente corrispondono all’80% della popolazione globale continuino a crescere meno di quanto facessero prima del Covid. “Sembra che l’economia globale si stia assestando – ha spiegato Indermit Gill, capo economista della Banca mondiale –. Tuttavia la crescita è a livelli più bassi di prima del 2020 e le prospettive per le economie più povere sono anche più allarmanti. Fronteggiano livelli di costi dei servizi del debito punitivi, costrizioni nel commercio e eventi climatici costosi”. Per quanto riguarda invece l’inflazione, la Banca Mondiale prevede che dovrebbe moderarsi al 3,5% quest’anno e al 2,9% nel prossimo.Tale dinamica di moderazione è però più lenta di quanto fosse atteso sei mesi fa. Ne risulta che molte banche centrali dovrebbero mantenere un atteggiamento cauto nell’allentare le condizioni della linea monetaria ed è probabile che i tassi di interesse globali restino alti, almeno rispetto alle recenti medie storiche: circa il 4% sul periodo 2025-2026, ovvero il doppio della media che si è registrata tra il 2000 e il 2019. LEGGI TUTTO