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    Giappone, indice servizi aprile +1,9% m/m

    (Teleborsa) – Cresce il settore servizi giapponese. L’indice sull’attività del settore terziario, elaborato dal Ministero dell’economia e dell’industria, ha registrato ad aprile una variazione positiva dell’1,9% su base mensile dopo il calo del 2,4% di marzo e contro la crescita dello 0,4% stimata dagli analisti. Il dato registra su base annua un incremento dell’1,4%.(Foto: Photo by Andre Benz on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Giappone, produzione industriale aprile rivista a -0,9% m/m

    (Teleborsa) – Rivista al ribasso la produzione delle fabbriche giapponesi ad aprile 2024. Secondo la stima definitiva del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice destagionalizzato della produzione industriale è sceso dello 0,9% su base mensile, più di quanto previsto nella stima preliminare (-0,1%) e atteso dagli analisti. A marzo si era registrata una salita del 4,4%. Su base annuale il dato non destagionalizzato della produzione è in calo dell’1,8%. Le consegne registrano una discesa mensile dello 0,4% mentre le scorte segnano un decremento dello 0,2%. La ratio scorte/vendite evidenzia una variazione pari a -0,7%. LEGGI TUTTO

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    UE autorizza creazione di joint venture tra ABB e Niedax

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, la creazione di una joint venture tra la svizzera ABB e la tedesca Niedax. La transazione riguarda principalmente la progettazione, produzione e fornitura di sistemi di passerelle portacavi in ??Nord America.La Commissione ha concluso che l’operazione notificata non solleverebbe problemi di concorrenza, dato l’impatto limitato sullo Spazio economico europeo. L’operazione notificata è stata esaminata secondo la procedura semplificata di esame della concentrazione. LEGGI TUTTO

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    Bankitalia vede stima crescita PIL allo 0,6% nel 2024

    (Teleborsa) – L’economia italiana è vista crescere più lentamente dalla Banca d’Italia, che ha pubblicato oggi l’ultimo rapporto L’Economia in breve, contenente le proiezioni macroeconomiche (PIL e inflazione) per il periodo 2024-2026. Le attuali stime degli economici di Palazzo Koch indicano per il PIL italiano una crescita dello 0,6% nel 2024, dello 0,9% nel 2025 e dell’1,1% nel 2026. La previsione per quest’anno (+0,6%) si raffronta con lo 0,7% stimato da OCSE ed FMI e con lo 0,9% indicato dalle stime della Commissione europea. Nello stesso arco temporale, il PIL dlela Zona Euro dovrebbe crescere ad un ritmo più sostenuto: +0,9% nel 2024, +1,4% nel 2025, e +1,6% nel 2026.”L’attività – spiega Bankitalia – beneficerebbe dell’accelerazione della domanda estera e della ripresa del reddito disponibile, ma gli effetti di condizioni di finanziamento ancora restrittive e della riduzione degli incentivi all’edilizia residenziale peserebbero sugli investimenti”.Per quanto concerne l’iniflazione, le previsioni dell’Istituto di Via nazionale vedono una crescita dei prezzi pari all’1,1% quest’anno all’1,5% il prossimo ed all’1,6% nel 2026, più moderata rispetto a quella indicata dagli organismi internazionali e rispetto a quella prevista per l’Eurozona: +2,5% nel 2024, +2,2% nel 2025 e +1,9% nel 2026.La moderazione dell’inflazione – si sottolinea – sarebbe favorita dalla discesa dei prezzi dell’energia e dei beni intermedi. Gli effetti dell’accelerazione delle retribuzioni verrebbero assorbiti dai margini di profitto e dall’andamento moderato dei prezzi delle importazioni”. LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana +74 BCF

    (Teleborsa) – Aumentano pressochè secondo attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 7 giugno 2024 sono risultati in crescita di 74 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela simile al consensus (+75 BCF). La settimana prima si era registrato un incremento di 98 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 2.974 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento del 13,9% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 2.610) e in crescita del 23,9% rispetto alla media degli ultimi cinque anni di 2.401 BCF. LEGGI TUTTO

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    Alcedo con FVS, Clessidra e Friulia rilevano Gruppo PA da Retelit

    (Teleborsa) – Alcedo SGR, attraverso il Fondo Alcedo V, ha acquisito il controllo delle società PA A.B.S. e PA Expertise (congiuntamente Gruppo PA) dal gruppo Retelit, tra i principali operatori TLC italiani. PA ABS e PA Expertise sono specializzate nell’implementazione di soluzioni applicative e servizi evoluti di system integration rispettivamente in ambito SAP e Microsoft. L’operazione è stata realizzata assieme ad un pool di investitori finanziari guidato da Alcedo e composto da FVS SGR, Friulia e Clessidra Capital Credit SGR.Gli investitori finanziari sono stati affiancati e supportati da alcuni manager del Gruppo PA, guidati da Mariano Thiella (AD di PA ABS) e Fabio Scagliarini (AD di PA Expertise), che hanno complessivamente rilevato una quota di circa il 10% di PA Group, società costituita dagli investitori finanziari come holding e capofila del progetto. Mariano Thiella e Fabio Scagliarini manterranno inoltre un pieno coinvolgimento nella gestione delle società operative con il ruolo di Amministratori Delegati.Con sede a Udine, il Gruppo PA è stato fondato nel 1998 e, dopo un primo percorso di crescita, nel 2020 è entrato a far parte di Retelit. Nel 2023 ha registrato un fatturato di circa 60 milioni di euro, con oltre 500 professionals. Grazie all’acquisizione del Gruppo PA, Alcedo, insieme al pool di investitori finanziari, entra nel settore delle soluzioni di system integration IT ad elevato valore aggiunto. Il progetto prevede una importante crescita tramite selezione di acquisizioni di aziende complementari e sinergiche al Gruppo PA con l’obiettivo di creare un player di riferimento nel settore. LEGGI TUTTO

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    BANCOMAT,  finalizzato l’ingresso di FSI nel capitale: nuovo ad è Fabrizio Burlando

    (Teleborsa) – BANCOMAT e FSI annunciano il completamento dell’investimento di FSI nel capitale di BANCOMAT e la nomina del nuovo amministratore delegato e del nuovo Consiglio di Amministrazione. A seguito dell’investimento, FSI rappresenta il primo azionista della Societa` con una partecipazione nel capitale del 42,9% e, unitamente alle banche sottoscrittrici del patto parasociale (Intesa Sanpaolo, Iccrea Banca, Banco BPM e BPER), del 74,7%. Sono stati nominati il nuovo Consiglio di Amministrazione e il nuovo amministratore delegato e direttore generale della Societa`, Fabrizio Burlando.Burlando (nato nel 1974), ingegnere elettronico con MBA presso INSEAD e specializzazioni presso Yale e London School of Economics, vanta un’esperienza ventennale nel settore dei pagamenti digitali, maturata soprattutto negli ultimi 16 anni in Mastercard, dove ha ricoperto ruoli di crescente responsabilita` e leadership a livello globale, con focus su piattaforme dati, servizi a valore aggiunto (VAS) e supporto allo sviluppo di clienti banche e utenti di tutto il mondo. Burlando eredita il timone di BANCOMAT da Alessandro Zollo a cui va un sentito ringraziamento per il contributo fornito e il percorso intrapreso dal 2018. Oltre a Burlando, quale AD, il nuovo Consiglio di Amministrazione della Societa` e` composto dal presidente Franco Dalla Sega, Roberto Amisano, Roberto Baggiano, Francesco Bernocchi, Gaetano Carboni, Giuliano Cassinadri, Giacomo D’Amico, Pietro Galbiati, Flavio Gianetti, Stefano Vittorio Kuhn, Marco Tugnolo e Luca Vanetti. Il completamento dell’investimento di FSI e l’arrivo di Burlando ai vertici della Societa` rappresentano ulteriori passi chiave del percorso di sviluppo identificato per BANCOMAT, e seguono le avvenute sottoscrizioni: da parte di Intesa Sanpaolo, Iccrea Banca, Banco BPM, e BPER di accordi commerciali pluriennali funzionali a supportare lo sviluppo di BANCOMAT nei prossimi anni; dell’accordo tra BANCOMAT e Nexi come partner strategico per la piattaforma di Infrastruttura Centralizzata. Il progetto rappresenta un’iniziativa italiana che, partendo dall’ampio riconoscimento di BANCOMAT tra esercenti, consumatori e banche, intende ampliare il perimetro d’azione del circuito, assicurandone una maggiore capacita` d’innovazione e di accelerazione sui tempi di adozione delle nuove soluzioni digitali, al pari dei circuiti di pagamento presenti nei principali paesi europei. Il progetto consentira` di valorizzare una infrastruttura nazionale centrale per il mercato dei pagamenti digitali, e produrre diversi benefici, tra cui: l’utilizzo di un circuito di pagamento efficiente (sicuro e domestico) con contenuto tecnologico in linea con i migliori standard; il contenimento dei costi della monetica digitale, e la possibilita` di rappresentare una soluzione di qualita` e complementare agli operatori internazionali. La disponibilita` di capitali (a seguito dell’investimento di FSI) e il nuovo assetto societario sono previsti consentire a BANCOMAT di intraprendere tale percorso di sviluppo e di valorizzare al meglio le proprie competenze, secondo le seguenti principali linee guida: accelerazione dell’innovazione, con rafforzamento dell’offerta prodotti e servizi, a partire da online e wallet; nuova architettura tecnologica, prevedendo, oltre all’Infrastruttura Centralizzata, un gateway di innovazione e partnership per lo sviluppo di nuovi servizi; servizi a valore aggiunto (VAS) per i clienti banche e gli utenti finali, anche in segmenti adiacenti e sinergici; M&A, con acquisizioni di aziende con competenze sinergiche e complementari a BANCOMAT e/o funzionali al percorso di crescita e completamento dell’offerta.Nella logica di condivisione e partecipazione ai benefici apportati dal progetto, il patto parasociale sottoscritto da FSI, Intesa Sanpaolo, Iccrea Banca, Banco BPM e BPER potra` essere esteso anche ad altri soci / clienti attuali e futuri di BANCOMAT. “Siamo molto soddisfatti di aver completato il percorso di rafforzamento patrimoniale e di governance di BANCOMAT. Crediamo fermamente che l’operazione rappresenti un passaggio fondamentale nella vita della Societa` e l’avvio di una nuova fase di sviluppo di una infrastruttura dei pagamenti strategica per il nostro Paese. A nome di tutti gli azionisti, vorrei ringraziare il dott. Alessandro Zollo per il lavoro svolto in questi anni e il prezioso contributo fornito negli ultimi mesi per il completamento di questo importantissimo progetto” ha affermato Dalla Sega. “Ho accettato questa sfida perche´ credo fermamente nell’importanza di BANCOMAT per il nostro Paese e nel suo forte potenziale di crescita. Collaborando a stretto contatto con istituzioni finanziarie, esercenti e utenti, possiamo portare innovazione e valore aggiunto al sistema dei pagamenti in Italia e in Europa. Penso che BANCOMAT possa rappresentare un’eccellenza capace di attrarre i migliori talenti sul mercato, sia giovani che di esperienza” ha dichiarato Burlando. “Questa operazione conferma la capacita` distintiva del team di FSI di completare operazioni di partnership e improntate sulla valorizzazione o lo sviluppo di realta` italiane di eccellenza con potenziale di crescita. L’investimento in BANCOMAT rafforza ulteriormente la leadership di FSI nel settore Digital e IT, in cui il team di FSI ha investito ad oggi ca. 1,2 miliardi di euro. Siamo molto orgogliosi dell’operazione e fiduciosi nel percorso di sviluppo e nella partnership con le banche azioniste di BANCOMAT” ha affermato l’amministratore delegato di FSI Maurizio Tamagnini. LEGGI TUTTO

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    La Fed lascia i tassi invariati. Un solo taglio nel 2024

    (Teleborsa) – La Federal Reserve lascia invariati i tassi di interessi e fa sapere che li taglierà solo una volta, quest’anno, nella misura di un quarto di punto. Il costo del denaro resta fermo fra il 5,25% e il 5,50%. E’ quanto emerge dalle dot-plot, le tabelle allegate alla decisione di politica monetaria.La banca centrale americana ha rivisto al rialzo le stime sull’inflazione: i prezzi al consumo saliranno al 2,6% oltre il 2,4% indicato a marzo. Il prossimo anno è visto al 2,3% (2,2% la precedente stima). Per il 2026 è confermata l’attesa di una inflazione al 2%.Il tasso di disoccupazione si attesterà al 4%, alla fine di quest’anno, mentre l’economia statunitense crescerà quest’anno del 2,1%, come previsto, e del 2% sia nel 2025 che nel 2026.La Fed sottolinea nel comunicato, diffuso al termine della due giorni di riunione, che l’inflazione resta “elevata” e i progressi per portarla all’obiettivo del 2% sono “modesti”. I mercati sono ora in attesa dei segnali che potrebbero giungere dalla consueta e successiva conferenza stampa del presidente della Fed, Jerome Powell. LEGGI TUTTO