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    Bankitalia, da Superbonus benefici per l’economia inferiori ai costi. Creato debito

    (Teleborsa) – Il “Bonus facciate” e il “Superbonus 110%”, attivi in Italia dalla seconda metà del 2020 con l’obiettivo di stimolare il settore delle costruzioni attraverso investimenti mirati a migliorare l’efficienza energetica e le caratteristiche antisismiche ed estetiche degli edifici residenziali, hanno comportato una spesa di oltre 170 miliardi nel periodo 2021-23 (circa il 3% del PIL in media d’anno) e non si sono “ripagati da soli”, vale a dire che “le entrate generate dalla spinta all’attività economica indotta dai bonus sono state significativamente inferiore al loro costo lordo per le casse dello Stato”, comportando “un ulteriore accumulo di debito pubblico che dovrà essere ripagato in futuro”. È quanto emerge da un paper dei ricercatori della Banca d’Italia, che hanno confrontato l’andamento della spesa per investimenti residenziali dell’Italia con quello di alcuni paesi europei che non avevano adottato programmi simili.Secondo la ricerca, circa un quarto della spesa relativa agli investimenti sussidiati (oltre 45 miliardi) sarebbe stata effettuata anche in assenza degli incentivi. “Questo risultato implica che il moltiplicatore fiscale sia stato inferiore all’unità, ossia che i benefici per il complesso dell’economia in termini di valore aggiunto siano stati più bassi rispetto ai costi sostenuti per le agevolazioni”, viene sottolineato.I ricercatori calcolano che Bonus facciate e Superbonus 110% sono stati responsabili per circa 2,6-3,4 punti percentuali della crescita totale del valore aggiunto del 13,5% dal 2020 al 2023. Inoltre, calcolano che gli incentivi hanno rappresentato circa tre trimestri di crescita del valore aggiunto nel settore delle costruzioni; allo stesso tempo, hanno svolto un ruolo limitato in altri settori.Viene comunque sottolineato che l’analisi effettuata non consente una valutazione completa del programma. Ad esempio, il possibile impatto sull’ambiente derivante dall’aumento dell’efficienza energetica non è incluso nel quadro; né vengono quantificate le possibili risposte comportamentali di imprese e famiglie in un contesto caratterizzato da prezzi di input in aumento e lunghi ritardi nell’esecuzione dei lavori di ristrutturazione. Inoltre, non sono state affrontate le questioni legate alla trasferibilità dei crediti d’imposta a terzi. Alcuni di questi aspetti erano probabilmente positivi, poiché consentivano ai soggetti con reddito imponibile pari a zero di utilizzare il credito d’imposta; altre questioni sono state negative, poiché hanno generato incertezza relativa ai beneficiari finali delle sovvenzioni e alle loro implicazioni sul bilancio pubblico. È giusto anche riconoscere che le condizioni in cui i bonus (soprattutto il Superbonus 110%) sono stati concepiti – nel pieno della crisi pandemica – non si prestavano a un processo decisionale ben ponderato; al contrario, la tempestività era della massima importanza.Nelle conclusioni i ricercatori sostengono che, guardando al futuro, “il policy maker sarà e dovrebbe essere in grado di progettare iniziative che siano socialmente più giuste e finanziariamente più sostenibili”. Una possibile soluzione per continuare a sostenere le ristrutturazioni green nel modo più efficiente potrebbe essere quella di lasciare che il tasso di incentivo sia massimo solo per le famiglie più povere e per le opere puramente green; tuttavia, anche in questo caso il tasso dovrebbe essere leggermente inferiore al 100% per indurre i richiedenti a contenere il costo complessivo della ristrutturazione. L’aliquota dovrebbe quindi diminuire quanto più alto è il reddito dei richiedenti e tanto minore è la quota di opere green. LEGGI TUTTO

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    EAV e Vodafone Business, Mobilità in Campania: i 12 mesi spostati in media 2,9 milioni di persone

    (Teleborsa) – Monitorare l’evoluzione e le esigenze del settore, per pianificare al meglio in futuro gli investimenti nelle infrastrutture e la programmazione dei servizi di TPL, sia su gomma che su ferro. Con questo obiettivo Ente Autonomo Volturno (EAV) e Vodafone Business, grazie alle risorse messe a disposizione da Regione Campania e Ministero dei Trasporti a valere delle risorse del piano nazionale complementare al PNRR, giusto D.M. n.363/21, hanno avviato uno studio di mobilità incentrato sull’area di influenza della Rete EAV e più in generale della Regione Campania. Tale studio – spiega Vodafone in una nota – consentirà di quantificare e qualificare gli spostamenti sul territorio e la loro variazione nel tempo. Lo studio condotto da EAV, società che gestisce il servizio di trasporto pubblico regionale ferroviario e automobilistico della Regione Campania insieme alla divisione di Vodafone dedicata alle aziende e alla Pubblica Amministrazione, ha permesso di analizzare non solo l’entità degli spostamenti ma anche le caratteristiche dei viaggi e degli utenti. La tecnologia utilizzata è quella di Vodafone Analytics, che raccoglie in tempo reale i dati provenienti dalla rete mobile – non personali e anonimizzati nel pieno rispetto della normativa in materia di privacy – garantendo informazioni temporali e spaziali molto precise basate sui dati generati dalla rete Vodafone attraverso l’analisi di circa 23 milioni di SIM, 200 mila celle telefoniche dislocate sul territorio nazionale e 30 miliardi di posizioni giornaliere referenziate. Le elaborazioni sulle abitudini di mobilità nel territorio campano sono state condotte con il supporto di due società partner di Vodafone Business per la soluzione Vodafone Analytics: Motion Analytica, start-up innovativa che si occupa di analizzare il movimento di persone e cose per offrire soluzioni basate sui dati e intelligenza artificiale, e di GO Mobility, società specializzata nell’analisi e pianificazione della mobilità attraverso i big data e lo sviluppo di modelli di simulazione.Comprese nello studio sono sia le vie del trasporto privato sia quelle del trasporto pubblico, rispettivamente: la rete extraurbana, intesa come principali autostrade, strade statali, regionali e provinciali, la rete urbana principale dei capoluoghi (con scala di analisi fino alle strade di quartiere) e dei rimanenti centri abitati presenti nell’area di studio; i servizi ferroviari extraurbani, i servizi di autolinee su gomma extraurbani e i principali servizi portanti urbani, quali metropolitane, tramvie e autolinee portanti su gomma.”Attraverso un’analisi corretta dei dati si possono ottenere informazioni strategiche utili a migliorare i processi operativi consentendo di identificare anche nuove opportunità e vantaggi nell’ambito della mobilità – afferma il presidente di EAV Umberto De Gregorio –. Lo studio proposto dalla Vodafone Business e più in generale i loro strumenti di Analytics ci consentiranno maggiore coerenza tra la pianificazione di nuovi investimenti ed i desiderata del territorio”.”Essere un abilitatore della digitalizzazione per migliorare i servizi a cittadini e imprese. È questo l’obiettivo – ha dichiarato Alessandro Magnino, direttore di Vodafone Business Italia – che perseguiamo come Vodafone Business Italia, mettendo a disposizione della Pubblica Amministrazione, delle aziende e della società, connettività e soluzioni innovative per attivare e accelerare la trasformazione digitale. La collaborazione con Ente Autonomo Volturno è un esempio concreto di come la tecnologia possa supportare il disegno e lo sviluppo delle politiche per il territorio. Aggregati e resi anonimi nel pieno rispetto della normativa in materia di privacy, i big data generati dalla tecnologia di Vodafone Analytics aprono prospettive di analisi con uno straordinario livello di dettaglio spazio-temporale, dimostrando il valore dei dati di telefonia mobile per la pianificazione degli investimenti e per una gestione innovativa ed efficace del trasporto pubblico locale”.Il modello di simulazioneI dati telefonici, uniti a big data e informazioni sul trasporto nella Regione Campania, permetteranno di sviluppare un modello di simulazione multimodale in grado di riprodurre i fenomeni di mobilità in scenari di previsione in differenti momenti nel tempo e di stimare l’impatto sulla mobilità delle misure e degli interventi che si intende misurare, come ad esempio il numero di passeggeri che sale o scende nelle stazioni EAV e gli effetti su quanti spostamenti in automobile si potranno trasferire sul trasporto pubblico.I risultati dello studioNei dodici mesi (aprile 2023/marzo 2024) ogni giorno sul territorio campano si sono spostati in media 2,9 milioni di persone, con picchi di 3,2 milioni nei mesi di giugno e luglio 2023. A luglio dello scorso anno si è inoltre registrato un incremento del 3,5% negli spostamenti nei giorni festivi rispetto a quelli feriali. Gennaio 2024 è stato il mese con il numero di spostamenti inferiore fra quelli rilevati: 2,7 milioni di spostamenti giornalieri, con un decremento del 9% nei giorni festivi rispetto ai feriali. La quasi totalità degli spostamenti medi giornalieri nell’area di influenza EAV sul territorio campano sono fatti da italiani (97%). Di questi ci sono 275 mila spostamenti pendolari, definiti come frequenti perché ricorrono per un numero di giorni al mese superiore a 13, che si concentrano soprattutto nelle fasce orarie fra le 5 e le 9 e fra le 15 e le 20. Si registrano in media 215 mila spostamenti quotidiani di utenti “non campani” che risultano poi per la metà pernottanti (49%), e per l’altra metà solo “di passaggio in giornata” (51%). Le città da cui più frequentemente provengono questi utenti “non campani” sono: Roma 29%, Milano 8%, Potenza 5%, Cosenza 4%, Latina 4%, altro 50%. Si registrano poi in media quasi 120 mila spostamenti ogni giorno di giovani di età inferiore ai 25 anni, concentrati per un terzo nella fascia oraria 15-20.Gli spostamenti di persone provenienti dall’estero – circa 100 mila ogni giorno nell’intervallo di tempo fra aprile 2023 e marzo 2024 (ca 3% del totale) – sono notevolmente più numerosi nei mesi primaverili ed estivi (140 mila a giugno, 142 mila a luglio, 158 mila ad agosto, 145 mila a settembre) per poi subire un forte calo nei mesi autunnali e invernali (32 mila a novembre, 21 mila a dicembre, 17 mila a gennaio). Quasi tre quarti delle persone provenienti dall’estero sono pernottanti (72%, a fronte del 28% di spostamenti in giornata) e provengono per la maggior parte dagli Stati Uniti (28%), Francia (11%), Regno Unito (9%), Spagna (8%), Germania (7%) e altri Paesi (37%). LEGGI TUTTO

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    Bankitalia e CONSOB, rinnovato osservatorio su presenza femminile nelle società italiane

    (Teleborsa) – Banca d’Italia, il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri, CONSOB e da oggi IVASS hanno rinnovato il Protocollo d’intesa con cui è nato dal 2019 l’Osservatorio sulla presenza femminile nelle società italiane.Obiettivo dell’iniziativa è la condivisione, da parte delle Istituzioni, di analisi e dati sulla presenza delle donne ai vertici delle società di capitali italiane, incluse quelle a controllo pubblico, le società quotate, le banche e le imprese di assicurazione.L’Osservatorio intende verificare nel tempo gli effetti dell’applicazione delle normative sulla composizione di genere negli organi delle società italiane e promuovere iniziative per rendere ancora più efficace e incisiva l’azione a sostegno della presenza delle donne negli organi societari.(Foto: © rawpixel) LEGGI TUTTO

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    Autovetture, in crescita finanziamenti e immatricolazioni: +4% e +6% nei primi quattro mesi del 2024

    (Teleborsa) – Se per il mercato auto il 2023 è stato l’anno della ripresa, dopo il blocco generato dalla scarsità di risorse nelle supply chain globali, il 2024 sarà un anno di ulteriore espansione. Nei primi quattro mesi, infatti, i finanziamenti di auto nuove sono cresciuti del 4,2% e parallelamente le immatricolazioni del 6,1% rispetto allo stesso periodo del 2023. Non solo: considerando la stretta correlazione tra richieste di finanziamento e immatricolazioni, con le prime che precedono le seconde di tre o quattro mesi, il picco di richieste di finanziamento registrato ad aprile, pari al +25%, fa supporre che il mercato auto conoscerà un’ulteriore risalita delle immatricolazioni entro la prima metà dell’anno. Nonostante questa tendenza positiva, però, il segmento dei veicoli full electric e plug-in è rimasto bloccato a causa della prolungata attesa dei nuovi ecoincentivi statali. Queste alcune delle evidenze dell’Osservatorio Credit & Mobility realizzato congiuntamente da Experian, principale società di global information al mondo, e UNRAE, Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, che analizza i trend di auto nuove o usate e veicoli commerciali leggeri, e l’andamento delle richieste di strumenti finanziari.”Il nostro lavoro con UNRAE vuole intercettare le tendenze del settore automotive e aiutare gli operatori del mercato automobilistico e finanziario a comprendere le previsioni di acquisto dei consumatori, le loro reali possibilità di spesa ed eventuali gap di mercato – commenta Armando Capone, CEO di Experian –. Condividendo fonti di dati inedite e insight a valore, puntiamo a fare sistema in un mercato in evoluzione e a individuare opportunità di sviluppo concrete sia per i produttori che per gli operatori finanziari”.”Proseguire la collaborazione con Experian avviata lo scorso novembre ci consente di arricchire sempre più il bagaglio di informazioni messe a patrimonio comune. Ormai abbiamo maturato uno storico di 28 mesi consecutivi, e la nostra capacità di elaborare analisi e studi diventa sempre più ampia ed affidabile. Stiamo studiando anche la possibilità di sviluppare degli approfondimenti mirati più granulari e dettagliati, per fornire un valore aggiunto ancora maggiore”, sottolinea Andrea Cardinali, Direttore Generale dell’UNRAE.Le richieste di finanziamento dei primi mesi del 2024 preannunciano un nuovo incremento delle immatricolazioniL’andamento delle richieste di finanziamento delle automobili nuove è tendenzialmente anticipatorio dei trend di acquisto. Inoltre, la stagionalità sembra avere un impatto non indifferente, specialmente nel periodo estivo e a dicembre, con i consumatori che preferiscono immatricolare i nuovi veicoli all’inizio dell’anno. L’ultima variazione di richieste di finanziamento di agosto 2023, che ha denotato una fortecrescita sul periodo (+43,3%), si è poi riflessa nell’incremento delle immatricolazioni di settembre (+23%) e ottobre (+20%). Nell’ultima parte dell’anno, l’Osservatorio ha rilevato una progressiva stabilizzazione delle richieste di finanziamento, con variazioni percentuali in linea con i livelli del 2022. La crescita delle variazioni nei primi mesi del 2024, fino al +25% di aprile, fa quindi presupporre un nuovo incremento delle immatricolazioni. Le stime di accettazione delle richieste di finanziamento per tutto il comparto delle autonuove si attestano intorno al 75%.I consumatori preferiscono rate più piccole per periodi più brevi e maxi-pagamento finaleOltre a delineare le possibili tendenze per il futuro, l’Osservatorio Credit & Mobility offre anche una fotografia dello stato attuale dei consumi e della disponibilità economica degli italiani. Analizzando i contratti di finanziamento effettivamente stipulati per l’acquisto di automobili nuove entro marzo 2024, l’Osservatorio rileva come le preferenze della clientela si concentrano soprattutto sulle fasce di prezzotra i 15 e i 25 mila euro, che rappresentano il 37% dei finanziamenti concessi nel primo trimestre dell’anno, seguite dalle vetture sotto i 15mila euro, il 33,2% del totale. Per oltre la metà dei finanziamenti le rate mensili si attestano tra i 250 e i 350 euro con maxi-rata finalesotto i 15mila euro. Rispetto ai primi 3 mesi del 2023, la richiesta di rateizzazione entro i 250 euro è cresciuta del 19%, ma allo stesso tempo si nota anche uno slittamento della maxi-rata finale verso importi maggiori: dal +17% per un importo di 15mila euro al +27% per una rata da 20mila euro, fino al +37% per importi superiori ai 20mila euro. Relativamente alla durata dei finanziamenti, inoltre, il 64% delle richieste si colloca tra i 2 e i 4 anni, mentre per periodi di tempo più lunghi l’Osservatorio ha registrato un calo delle richieste pari al 24%. Questi elementi delineano come i consumatori tendano ad avere una minore disponibilità economica nell’immediato rispetto al passato, preferendo contrattualizzare rate più modeste e più facili da coprire, mentre prevedono più flessibilità già nel breve periodo, entro 2-3 anni, per estinguere l’intero pagamento. Infine, proprio la propensione a contrattualizzare rate mensili più basse ha portato il tasso di default sui finanziamenti concessi per le auto nuove ad attestarsi attorno allo 0,5% negli ultimi 12 mesi, un dato costantemente basso sin dal 2022. Grazie all’utilizzo di sistemi di informazione creditizia, infatti, le banche delle case automobilistiche hanno a disposizione uno strumento avanzato di controllo e selezione della clientela che consente di valutare le potenzialità di indebitamento e calibrare le rate in base alle fonti di reddito così da minimizzare i rischi, rendendo dunque possibile raggiungere un tasso di default così basso. Crescono le immatricolazioni di auto ibride, ma le auto a benzina sono ancora in forte espansione Analizzando le tipologie di vetture acquistate, si conferma una tendenza crescente all’acquisto di vetture ibride (HEV), che rappresentano il 38,6% delle immatricolazioni degli ultimi 4 mesi, una quota in crescita di 3,1 punti rispetto allo stesso periodo del 2023. L’incremento maggiore, però, riguarda i veicoli a benzina, 3,5 punti di quota in più nei quattro mesi, raggiungendo il 31% del totale dei veicoli acquistati. A causa dei ritardi nella emanazione degli ecoincentivi statali, annunciati già a fine novembre 2023, continuano afare fatica i segmenti delle auto ibride plug-in e delle auto elettriche, fermi rispettivamente al 3,2% e al 2,8% del totale delle auto nuove, in netta diminuzione dallo scorso anno. Si tratta di un fattore che sta contribuendo a rallentare la transizione energetica nel Paese e che impone una riflessione sulla necessità di renderli presto oggetto di una pianificazione più strutturata.Cresce anche il mercato dell’auto usata: +4,6% di richieste di finanziamento nel primo trimestre dell’annoA differenza dell’auto nuova, nel mercato dell’usato le richieste di finanziamento non sono anticipatorie di trend evolutivi. In linea generale, nel primo trimestre del 2024 sono cresciuti sia i trasferimenti di proprietà di autovetture che le richieste di finanziamento di auto usate, rispettivamente del +4,6% e +11,6% in confronto allo stesso periodo del 2023. Oltre tre quarti (75,9%) dei trasferimenti di proprietà riguardano veicoli con valore inferiore a 15mila euro, ed è proprio questo l’importo di finanziamento richiesto nel 60% dei casi. Ad essere maggiormente favoriti, i veicoli con alimentazione a benzina (39%) e diesel (45%). Per le auto usate le stime di accettazione delle richieste di finanziamento si attestano intorno all’80%, una percentuale più alta rispetto a quella delle auto nuove considerati gli importi richiesti più bassi. Nel caso delle auto usate il tasso di default negli ultimi 12 mesi si è attestato attorno all’1%. Più auto nuove al Centro- Nord, Campania prima regione per l’usatoAndando nel dettaglio della distribuzione sul territorio nazionale, la maggior parte degli acquisti di veicoli nuovi avviene al Centro-Nord, mentre nel Centro-Sud è prevalente il ricorso al credito per l’acquisto di auto usate. La Lombardia è la prima regione per richieste di finanziamento (21,5%) e la seconda per immatricolazioni di auto nuove (15%), preceduta in questo caso solo dal Trentino-Alto Adige (18%), dove però pesano in maniera significativa le immatricolazioni effettuate dalle società di noleggio. Segue la Toscana per le immatricolazioni (11% del totale) mentre il Lazio è al secondo posto per le richieste di finanziamento (12%). La Lombardia è al primo posto anche per i trasferimenti di proprietà (16%), seguita da Campania (9,5%) e Lazio (9,4%). È proprio la Campania la regione in cui si registrano maggiori richieste di finanziamento per le auto usate, pari al 17% del totale. Nel confronto tra le fasce di popolazione prese in esame dall’Osservatorio, emerge come i consumatori tra i 46 e i 60 anni rappresentino sia i principali acquirenti di auto nuove, con il 38% dei finanziamenti concessi e il 39% di richieste di finanziamento sul totale, ma anche di auto usate, con il 36% del totaledei trasferimenti di proprietà. Nel confronto con i dati dell’anno precedente, non emergono differenze significative riguardo alledistribuzioni per genere e per fasce anagrafiche. LEGGI TUTTO

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    BERS, due finanziamenti per 15 milioni di euro a Intesa Sanpaolo Banka

    (Teleborsa) – La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) ha finanziato Intesa Sanpaolo Banka, la controllata del gruppo bancario italiano attiva in Bosnia Erzegovina, per complessivi 15 milioni di euro, di cui 7 milioni di euro nell’ambito del programma Go Green per le PMI e 8 milioni di euro nell’ambito del programma Go Digital.Questi nuovi fondi sono supportati da incentivi e assistenza tecnica, finanziati dall’Unione Europea, si legge in una nota.Il prestito di 7 milioni di euro per le PMI Go Green sarà utilizzato per promuovere gli investimenti nelle tecnologie green, compresi progetti di efficienza energetica e di energia rinnovabile. Il finanziamento di 8 milioni di euro di Go Digital sarà utilizzato per aiutare le PMI bosniache a soddisfare gli standard UE nel campo della protezione ambientale, della salute e sicurezza sul lavoro e della qualità e sicurezza dei prodotti, aumentando il livello di automazione e digitalizzazione impiegato nei processi operativi.La BERS ha investito più di 3 miliardi di euro in 223 progetti in Bosnia-Erzegovina da quando ha iniziato ad operare nel paese nel 1996. LEGGI TUTTO

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    UE autorizza acquisizione di euNetworks da parte di APG AM e Stonepeak

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, l’acquisizione del controllo congiunto della britannica euNetworks Group da parte dell’olandese APG Asset Management e della statunitense Stonepeak Partners. L’operazione riguarda principalmente la fornitura di servizi di infrastruttura di banda.La Commissione ha concluso che l’operazione notificata non solleverebbe problemi sotto il profilo della concorrenza, dato che le società non operano sugli stessi mercati o su mercati verticalmente correlati. L’operazione notificata è stata esaminata secondo la procedura semplificata di esame della concentrazione. LEGGI TUTTO

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    UE autorizza acquisizione di VeloBank da parte di Cerberus

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, l’acquisizione del controllo esclusivo della polacca VeloBank da parte di fondi gestiti da Cerberus Capital Management, colosso statunitense del private equity. L’operazione riguarda principalmente il settore finanziario.La Commissione ha concluso che l’operazione notificata non solleverebbe problemi sotto il profilo della concorrenza, date le limitate posizioni di mercato delle società derivanti dall’operazione proposta. L’operazione notificata è stata esaminata secondo la procedura semplificata di esame della concentrazione. LEGGI TUTTO

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    “Open Fiber tour”: parte il viaggio in Abruzzo, Marche e Sicilia

    (Teleborsa) – È cominciato il viaggio dei camper Open Fiber tra i borghi di Abruzzo, Marche e Sicilia. Oggi è infatti partito “Open Fiber Tour”, l’iniziativa che punta alla promozione dello sviluppo tecnologico nelle aree un tempo colpite dal divario digitale e oggi raggiunte dalla fibra ottica ultraveloce. La prima duplice tappa del progetto che si snoderà fino ai primi di dicembre in 50 comuni delle tre regioni selezionate tocca Apecchio, in provincia di Pesaro Urbino, e Venetico, nel Messinese. In questi due centri ormai ex aree bianche – zone cioè sprovviste di connettività a banda ultralarga – i cittadini possono già ottenere informazioni utili e attivare velocemente il collegamento a Internet d’ultima generazione, supportati da personale qualificato degli operatori partner che partecipano al tour. Per i clienti che sottoscriveranno il contratto sul camper Open Fiber c’è anche una ulteriore opportunità: un voucher di 100 euro valido per acquisti attraverso importanti realtà della grande distribuzione o convertibile in buoni carburante. “Il nostro Open Fiber Tour ha tra i suoi obiettivi la valorizzazione dei piccoli comuni – dichiara Mauro Accroglianò, direttore Mercato Residenziale di Open Fiber – la fibra ottica è infatti elemento fondamentale per la digitalizzazione e la promozione sociale della comunità. La rete FTTH, a differenza della rete mista in fibra e rame (FTTC), garantisce livelli di efficienza, stabilità che consentono connessioni ultraveloci, oltre 1 Gigabit al secondo: con più servizi e maggiori velocità, accessibilità e affidabilità. Questa iniziativa – sottolinea Accroglianò – assume ulteriore valore nell’ambito dell’alleanza sempre più stretta tra Open Fiber e gli operatori impegnati nel mercato della fibra ottica, un percorso di intensa collaborazione commerciale che ci vede uniti anche nell’implementazione di voucher rivolti direttamente ai clienti finali. Il punto di svolta per la digitalizzazione del Paese risiede del resto nel pieno e consapevole utilizzo delle tecnologie più performanti, prima fra tutte quella Fiber-to-the-home”. La rete ultraveloce disponibile nei comuni attraversati da “Open Fiber Tour” raggiunge oltre 130mila unità immobiliari attraverso la tecnologia FTTH (Fiber-to-the-home, la fibra ottica stesa fino all’interno degli edifici), unica soluzione in grado di garantire velocità di connessione oltre a 1 Gigabit al secondo. Si tratta – spiega Open Fiber in una nota – di un investimento strategico per la digitalizzazione del territorio che non grava sul bilancio delle municipalità interessate. L’infrastruttura tecnologica, infatti, è stata finanziata con fondi regionali e statali nell’ambito del Piano Banda Ultra Larga (BUL) gestito da Infratel Italia, società del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il coordinamento delle Regioni Abruzzo, Marche e Sicilia. La nuova rete è e resterà di proprietà pubblica. La connettività in fibra ottica realizzata da Open Fiber – evidenzia la nota – permette di ottenere numerosi vantaggi grazie all’accesso ad una vasta gamma di servizi in rete, oltre a semplificare le relazioni tra cittadini e pubbliche amministrazioni e migliorare la produttività e la competitività delle piccole e medie imprese. Le potenzialità della tecnologia FTTH sono inoltre di fondamentale importanza anche in termini di ecosostenibilità. Le reti completamente in fibra ottica come quella di Open Fiber riducono infatti l’emissione di anidride carbonica in atmosfera. LEGGI TUTTO