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    Il Governo punta su materie prime critiche: dl domani in Cdm

    (Teleborsa) – Garantire l’approvvigionamento in Italia delle materie prime critiche per le transizioni verde e digitale. Con questo obiettivo i ministri delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, e dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto presenteranno domani in Consiglio dei ministri un decreto legge con misure urgenti. Il decreto legge stabilisce le regole e i tempi per la valutazione dei progetti di estrazione e di riciclo delle materie prime considerate critiche per le transizioni verde e digitale e per l’industria della difesa e aerospaziale. Viene istituito presso il Mimit un Comitato tecnico permanente per il monitoraggio e il coordinamento di scorte e approvvigionamenti e per il sostegno ai progetti in materia. Vengono, inoltre, semplificate le procedure per i permessi di ricerca.Il decreto legge prevede che il titolare delle concessioni debba versare una percentuale di prodotto dal 5% al 7% a favore dello Stato e delle Regioni, per sostenere gli investimenti nella filiera. Nel provvedimento ci sono norme per il recupero di risorse minerarie dai rifiuti estrattivi.L’Ispra viene incaricato di preparare il Programma nazionale di Esplorazione e di aggiornare la Carta mineraria. Il Mimit deve individuare con decreto le imprese che operano sul territorio nazionale e che utilizzano materie prime strategiche per le transizioni verde e digitale. Il decreto legge prevede anche un ampliamento del Fondo nazionale per il Made in Italy, per stimolare la crescita della estrazione di queste materie. Le materie prime critiche individuate dalla Commissione europea sono 30: antimonio, afnio, barite, bauxite, berillio, bismuto, borato, carbon coke, cobalto, fluorite, fosforite, fosforo, gallio, germanio, gomma naturale, grafite naturale, indio, litio, magnesio, metalli del gruppo del platino, titanio, niobio, scandio, silicio metallico, stronzio, tantalio, terre rare leggere, terre rare pesanti, tungsteno, vanadio. LEGGI TUTTO

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    UK, prezzi produzione maggio -0,1% mese +1,7% anno

    (Teleborsa) – Sono contrastati i prezzi alla produzione del Regno Unito nel mese di maggio 2024. Secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica (ONS), l’indice dei prezzi alla produzione (output) è sceso dello 0,1% su base mensile, dopo il +0,3% rivisto del mese precedente, rispetto al +0,1% stimato dagli analisti. A livello annuale, si è registrata una variazione pari a +1,7%, contro il +1,1% del mese precedente.L’indice core, al netto di cibo, bevande, tabacchi e petrolio, ha segnato un +0,2% su mese (+0,2% ad aprile ) ed è salito dell’1% su base annuale, dopo il +0,3% precedente. LEGGI TUTTO

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    UK, inflazione maggio scende al +2% su anno. Sotto le attese su mese

    (Teleborsa) – Risulta pressochè in linea con le attese l’inflazione nel Regno Unito nel mese di maggio 2024. Secondo il report mensile dell’Office for National Statistics (ONS), i prezzi al consumo segnano un +0,3% su base mensile, dopo il +0,3% del mese precedente e rispetto al +0,4% atteso.Su base annua, la crescita dell’inflazione è stata del 2%, (+2% il consensus), dopo aver riportato una espansione del 2,3% a ad aprile. Il dato core dell’inflazione, che esclude le componenti più volatili quali cibo e carburanti, ha registrato un aumento dello 0,5% su base mensile, dopo il +0,9% di aprile. La variazione tendenziale si attesta al 3,5%, dal +3,9% di aprile. LEGGI TUTTO

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    Giappone, balzo oltre le attese dell’export a maggio

    (Teleborsa) – Aumenta il deficit della bilancia commerciale del Giappone nel mese di maggio 2024. Secondo il Ministero delle Finanze del Giappone (MOF), il saldo commerciale destagionalizzato ha registrato un disavanzo di 618,2 miliardi di yen. Il dato si confronta con il disavanzo di 581,3 miliardi di marzo. Le attese degli analisti indicavano un deficit commerciale di 640 miliardi.Il saldo commerciale non destagionalizzato mostra un calo dell’11,6% su anno.In termini di volumi, l’export segnala una crescita tendenziale del 13,5% a 8.957,4 miliardi di yen (vs attese per 10,4%), mentre le importazioni hanno registrato un aumento del 9,5% a 9.575,6 miliardi di yen (vs attese per +13%).(Foto: CHUTTERSNAP on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Ondata di caldo sull’Italia in arrivo: temperature 12 gradi sopra la norma

    (Teleborsa) – Avanza sull’Italia l’anticiclone africano che porterà un picco di caldo tra mercoledì 19 e venerdì 21 giugno in alcune aree con temperature anche oltre 12 gradi sopra la norma climatologica. Previsti fino a 44 gradi nelle zone interne della Sardegna e 39 gradi a Roma giovedì 20 giugno. Colpito anche il Nord che finora aveva vissuto fasi relativamente fresche. Venerdì tornerà qualche temporale. A descrivere lo scenario di questa prima ondata di calore dell’estate 2024 è Lorenzo Tedici, meteorologo de iLMeteo.it.La zona più calda durante il picco di metà settimana sarà la Sardegna con 44 gradi nel cagliaritano con i suoi mentre la classifica delle province più roventi vedrà ai vertici Benevento e Taranto con 41 gradi; Agrigento, Caserta, Foggia, Macerata, Siracusa e Terni con 40 gradi. Saranno 39 i gradi ad Ascoli Piceno, Catania, Fermo, Frosinone, Matera e Ragusa mentre tra 38 e 39 oscilleranno Avellino, Chieti, Forlì, Isernia e, in particolare, anche Roma e Napoli. “Un cambio di stagione puntualissimo con il picco della canicola atteso intorno al Solstizio d’Estate (giovedì 20 giugno ndr)”, sottolinea Tedici. (Foto: © Aleksandr Papichev/123RF) LEGGI TUTTO

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    Editoria: Innovative Publishing chiude accordo editoriale con il The Odessa Journal

    (Teleborsa) – Il gruppo Innovative Publishing ha raggiunto un accordo di collaborazione editoriale con il The Odessa Journal, fondato da Ugo Poletti, per la fornitura di contenuti di approfondimento per il quotidiano StartMag.it e per l’agenzia di stampa quotidiana Energia Oltre. “Dopo l’apertura di un ufficio di corrispondenza, nel 2022 a Berlino, che coordina i collaboratori del Centro-Est Europa (Berlino, Bonn, Varsavia e Praga) abbiamo deciso di allargare il confine della nostra informazione direttamente all’Ucraina. Lo scenario di crisi e di guerra che vede coinvolta l’Ucraina non è meno importante delle prospettive di pace e di ricostruzione che vedranno, tra le altre, la città di Odessa al centro di un disegno strategico in ambito energetico e infrastrutturale. Inoltre, il legame dell’Italia con Odessa ha salde radici storiche e ci ha spinti a cercare un filo diretto con l’Ucraina”, dichiara Michele Guerriero di Innovative Publishing. LEGGI TUTTO

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    Premierato, ok del Senato con 109 sì. Meloni: “Primo passo avanti, rafforza democrazia”

    (Teleborsa) – Via libera del Senato – con 109 si, 77 no 1 astenuto – al disegno di legge costituzionale sul premierato che passa ora al vaglio della Camera. “La riforma sul premierato passa in Senato. Un primo passo in avanti per rafforzare la democrazia, dare stabilità alle nostre Istituzioni, mettere fine ai giochi di palazzo e restituire ai cittadini il diritto di scegliere da chi essere governati” ha commentato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Un’approvazione tra le polemiche con diversi senatoriche al termine della votazione hanno sventolato la Costituzione e mostrato bandiere tricolore. “Con il voto di oggi in Senato, – ha detto la ministra per le Riforme, Elisabetta Casellati – abbiamo messo la prima pietra di una riforma storica che farà dell’Italia un Paese stabile, competitivo e credibile. Da qui non si torna indietro: il treno del premierato è partito e non si fermerà. Chi si oppone non vuole il bene dell’Italia, preferisce lasciare le cose come stanno e difendere un sistema che ci ha portati ad avere 68 governi in 76 anni. Tutti i partiti, di destra e di sinistra, da 40 anni hanno provato a risolvere il grande problema dell’instabilità. Noi andremo fino in fondo. Gli italiani sceglieranno non solo i loro rappresentanti in Parlamento ma anche il presidente del Consiglio. Una certezza che riporterà gli elettori alle urne. Il loro voto non finirà più nel cestino perché con il premierato, non ci saranno più giochi di palazzo, inciuci, ribaltoni e governi tecnici”. Il senatore a vita Mario Monti è stato il primo a prendere la parola per primo nell’Aula di Palazzo Madama dichiarando il suo voto contrario al provvedimento. Il suo no, precisa, “è per motivi che prescindono dall’abolizione della figura dei senatori a vita. Questo provvedimento non raggiungerà gli obiettivi che si propone e non determinerà il desiderato riavvicinamento dei cittadini alla politica. La riforma sembra non guardare al mondo che ci circonda dove, anche al di là dell’Atlantico, ci sono governi dove i presidenti sono eletti direttamente dal popolo e sono quelli che sono più in crisi. Non è una riforma fatta nell’interesse dei cittadini, ma della categoria dei politici. I cittadini, infatti, se il governo sarà meno stabile, saranno penalizzati”. E, con la prospettiva sempre più probabile di andare al referendum, l’opposizione promette battaglia. “Oggi al Senato è passato il premierato, la sedicente patriota sta portando avanti la sua riforma che spacca l’Italia. Stanno forzando anche alla Camera per portare avanti l’autonomia differenziata, una riforma che vuole aumentare le diseguaglianze. È importante essere qui come forze di opposizione, realtà politiche, sociali e associative, cittadini insieme per impedire di stravolgere la nostra costituzione. Li fermeremo insieme, li dobbiamo fermare” ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein arrivando alla manifestazione a Roma. Una riforma che incontra l’opposizione di oltre 180 costituzionalisti che hanno aderito all’appello, promosso da Articolo 21, contro il premierato. I sottoscrittori hanno deciso di mettersi al fianco di Liliana Segre, che il 14 maggio ha chiesto la parola per intervenire nel dibattito sulla riforma costituzionale che si stava svolgendo nell’Aula del Senato. “Tutti i timori esposti nell’accorato intervento della senatrice Segre sono fondati – si legge nell’appello –. La creazione di un sistema ibrido, né parlamentare né presidenziale, mai sperimentato nelle altre democrazie, introdurrebbe contraddizioni insanabili nella nostra Costituzione. Una minoranza anche limitata, attraverso un premio, potrebbe assumere il controllo di tutte le nostre istituzioni, senza più contrappesi e controlli. Il Parlamento correrebbe il pericolo di non rappresentare più il Paese e di diventare una mera struttura di servizio del governo, distruggendo così la separazione dei poteri – si legge ancora nel testo dell’appello –. Il presidente della Repubblica sarebbe ridotto ad un ruolo notarile e rischierebbe di perdere la funzione di arbitro e garante. Di fronte a tutto questo anche noi – come la senatrice – non possiamo e non vogliamo tacere. Facciamo appello a tutte le forze politiche affinché prevalga l’interesse generale, si ascoltino gli allarmi che autorevolmente sono stati lanciati e si prevengano i pericoli. Finché siamo in tempo”. LEGGI TUTTO