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    Rifugiati, richiamo di Mattarella: tutela è “obbligo internazionale e morale”

    (Teleborsa) – “La Repubblica Italiana garantisce la tutela” dei rifugiati “con un approccio multilaterale ispirato ai principi della responsabilità degli Stati e del rispetto della dignità della persona. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato sottolineando che “il nostro Paese resta impegnato nella promozione di strumenti innovativi, quali i corridoi umanitari e lavorativi.”Si tratta di un obbligo internazionale e di un dovere morale di solidarietà coerente con i principi della Costituzione”, ha aggiunto. “In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato desidero sottolineare la necessità per la Comunità internazionale di affrontare le cause profonde delle migrazioni forzate, realizzando così le condizioni affinché nessun individuo sia costretto a fuggire dal proprio paese per salvaguardare la propria vita e i propri diritti fondamentali” aggiunge Mattarella.”Tale sfida globale richiede l’attivo coinvolgimento della società civile, oltre che delle istituzioni e delle agenzie internazionali. Organizzazioni del terzo settore, enti religiosi, il settore privato e spesso anche singoli cittadini svolgono in favore dell’integrazione dei rifugiati un ruolo meritevole del più sincero apprezzamento”, ha concluso il Capo dello Stato. LEGGI TUTTO

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    USA, deficit partite correnti in aumento nel 1° trimestre

    (Teleborsa) – Aumenta, contro attese per un calo, il deficit delle partite correnti americano nel 1° trimestre del 2024. Il disavanzo si porta a 237,6 miliardi di dollari rispetto ai 221,8 miliardi precedenti. Il dato è comunicato dal Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio statunitense. Le attese del mercato erano per un deficit più contenuto e pari a 207 miliardi di dollari.Il deficit del primo trimestre è stato pari al 3,4% del prodotto interno lordo in dollari correnti, in aumento rispetto al 3,2% del quarto trimestre.L’ampliamento di 15,9 miliardi di dollari del disavanzo delle partite correnti nel primo trimestre riflette principalmente un aumento del disavanzo dei beni. LEGGI TUTTO

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    L’Autonomia è legge, ma le opposizioni annunciano referendum abrogativo

    (Teleborsa) – Dopo una seduta notturna, la Camera ha approvato l’Autonomia Differenziata con 172 voti favorevoli, ma senza il supporto di tre deputati calabresi di Forza Italia. “Servivano “un ulteriore approfondimento e imprescindibili migliorie”, hanno fatto sapere. In Aula è successo un po’ di tutto, tra gli applausi della maggioranza e proteste dell’opposizione, con manifestazioni di dissenso e sventolio di bandiere. “Più autonomia, più coesione, più sussidiarietà – ha esultato la presidente del consiglio, Giorgia Meloni -. Un passo avanti per costruire un’Italia più forte e più giusta. Avanti così, nel rispetto degli impegni presi con i cittadini”, mentre le opposizioni, unite contro la riforma, hanno annunciato una raccolta firme per un referendum abrogativo. Il voto ha suscitato critiche per l’approvazione notturna e ha evidenziato crepe nella maggioranza, con Forza Italia che è stato il gruppo di centrodestra con la percentuale più bassa di partecipanti al voto (fra missioni e altro): il 51%.L’autonomia differenziata consente alle Regioni di ottenere autonomia legislativa su materie di competenza concorrente e, in alcuni casi, esclusiva dello Stato. Le Regioni possono trattenere il gettito fiscale, che non verrebbe più distribuito a livello nazionale. La legge approvata disciplina l’autonomia delle Regioni a statuto ordinario e speciale, oltre alla Provincia Autonoma di Trento e Bolzano, in 23 materie come salute, istruzione, e trasporti, richiedendo pareri locali prima della richiesta formale. Gli accordi tra Stato e Regione possono durare fino a 10 anni e sono rinnovabili. La riforma, inoltre, introduce i Livelli Essenziali di Prestazione (Lep) per garantire uniformità nei servizi, con il governo che avrà 24 mesi per stabilirli. Una cabina di regia nazionale monitorerà il rispetto dei Lep e potrà intervenire in caso di inadempienze regionali. LEGGI TUTTO

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    Elezioni anticipate e procedura Ue: doppio colpo per Parigi

    (Teleborsa) – Dopo le elezioni anticipate, un’altra notizia non rassicurante per la Francia che – così come Italia, Belgio, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia – finisce sotto procedura Ue per deficit eccessivo. Bruxelles raccomanda a Parigi “di agire nel 2024 e nel 2025”, presentando “tempestivamente” il suo “piano fiscale strutturale a medio termine” con l’obiettivo di “limitare la crescita della spesa netta”, indirizzare “il debito pubblico su una traiettoria plausibilmente discendente” e procedere con “una riduzione del disavanzo pubblico” verso il target del 3%.Nel 2023 la Francia ha visto il suo deficit salire al 5,5% del Pil, il quarto valore più alto dell’Unione dopo Italia (7,4%), Ungheria (6,7%) e Romania (6,6%). Il suo debito pubblico era al 110,6%.Nelle raccomandazioni specifiche, la Commissione Ue chiede a Parigi di “ridurre la complessità del sistema fiscale indirizzando meglio le spese fiscali”, fissare “obiettivi quantitativi” di risparmio e “proseguire con l’attuazione rapida ed efficace del Pnrr, garantendo il completamento delle riforme e degli investimenti entro agosto 2026”.E della procedura di infrazione contro l’Italia ha parlato oggi il Ministro dell’Economia Giorgetti definendola “una notizia ampiamente prevista d’altronde con il boom di deficit indotto con le misure eccezionali non potevamo certo pensare di stare sotto il 3%”.”Abbiamo un percorso che abbiamo avviato con l’inizio dell’attività del governo di responsabilità e di finanza pubblica sostenibile che è apprezzato dal mercato e dalle istituzioni europee e andremo avanti ti così. Quindi non è niente di sorprendente”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Mozambico, Eni lancia importante progetto per protezione foreste

    (Teleborsa) – Si chiama Great Limpopo il progetto lanciato da ENI in collaborazione con Biocarbon Partners ed è “la più grande iniziativa mai sviluppata in Mozambico per proteggere le foreste e contrastare le cause di deforestazione in linea con il quadro REDD+, definito e promosso dalle Nazioni Unite”. Il programma – spiega la nota – mira a preservare le foreste in un’area fino a 4 milioni di ettari in 4 province del Mozambico, ovvero Manica, Sofala, Inhambane e Gaza. È stato progettato congiuntamente con le istituzioni mozambicane a livello nazionale e provinciale, nonché con i leader e i membri della comunità e si basa sugli studi di fattibilità completati da Eni nel 2023, coinvolgendo tutti gli stakeholder interessati per garantire la massima aderenza del progetto alle esigenze specifiche dell’area.In particolare, le attività di conservazione mirano a ridurre la perdita di foreste attraverso l’impegno attivo delle comunità nella gestione delle risorse forestali, insieme alla promozione di iniziative climatiche di agricoltura smart e alla creazione di opportunità economiche, coinvolgendo oltre 320.000 persone. Il progetto contribuirà anche alla conservazione e al ripristino della biodiversità, collegando i principali parchi nazionali del Mozambico e del Sudafrica con le aree forestali comunali per creare corridoi naturali per la fauna selvatica; elefanti, leoni, ghepardi e leopardi sono solo alcune delle specie a rischio che vivono nell’area e che saranno protette grazie al progetto.Eni assicurerà al progetto un flusso finanziario sostenibile e a lungo termine, incanalato verso il miglioramento dei mezzi di sussistenza delle comunità attraverso il ritiro dei crediti di carbonio generati e monitorando costantemente la qualità e l’integrità socio-ambientale del mercato volontario de crediti di carbonio.L’iniziativa – chiude la nota – si inserisce nella strategia nazionale del Mozambico in materia di foreste ed è allineata all’approccio di Eni verso i Paesi produttori oltre che alla propria strategia net-zero. Eni punta a diventare carbon-neutral entro il 2050 decarbonizzando le proprie attività, la catena del valore e i prodotti con un mix di diverse leve e tecnologie, compresi i progetti Nature and Technology Based per compensare le emissioni residue che non possono essere abbattute con le tecnologie esistenti. Entro il 2050, i crediti di carbonio rappresenteranno il 5% di tutte le leve utilizzate per raggiungere l’obiettivo della neutralità carbonica. LEGGI TUTTO

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    Ex Ilva, Urso conferma interesse di importanti player industriali: consapevoli del valore degli impianti

    (Teleborsa) – Il Ministro delle imprese e del made in Italy, AdolfoUrso, ha confermato l’interesse di player internazionali importanti per l’acquisto degli impianti dell’Ex Ilva. “Confermo che gli stabilimenti ex-Ilva sono stati visitati negli scorsi giorni da player internazionali particolarmente importanti sul piano industriale e che si sono mostrati interessati al futuro acquisto secondo le procedure pubbliche”, ha dichiarato il ministro nel corso di un question time alla Camera. “Siamo consapevoli del valore” degli impianti ex-Ilva “e proprio per questo li abbiamo salvati da una governance che li stava portando alla definitiva chiusura”, ha sottolineato.”Questo – ha aggiunto Urso – è stato possibile anche grazie al fatto che l’avvio della gestione commissariale ha garantito il rilancio della macchina produttiva con piani significativi di manutenzione degli stabilimenti e di salvaguardia dei lavoratori”. “I commissari – ha spiegato – stanno completando i residui interventi e hanno nei giorni scorsi provveduto a tutto ciò che necessita per il riesame dell’AIA, ivi compresa la valutazione del rischio sanitario, e hanno elaborato anche si fini del prestito ponte un piano industriale per creare le condizioni migliori per creare valore all’impianto, sino a giungere a produrre alla fine del prossimo anno 6 milioni di tonnellate”.Il ministro ha poi fatto sapere che i Commissari dell’ex Ilva oggi hanno “avviato la prassi di pagamento dei crediti alle aziende dell’indotto a 60 giorni. Nella precedente gestione i pagamenti avvenivano a un anno”. Urso ha poi annunciato “a breve” un intervento della Sace per l’operazione di cessione dei crediti pregressi.Per quanto riguarda invece il prestito ponte alla ex Ilva di 320 milioni di euro da parte del Mef “sono in corso le procedure di erogazione. Le interlocuzioni con la Commissione europea vanno avanti senza intoppi”, ha assicurato Urso. “Sono sicuro – ha aggiunto – che le risorse arriveranno in tempo utile per garantire il programma di rilancio produttivo con le manutenzioni e gli approvvigionamenti necessari. Nel frattempo i commissari possono contare sui 300 milioni di patrimonio destinato il cui utilizzo è stato autorizzato dal Parlamento”. LEGGI TUTTO

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    Urso, Crisi call center: a metà luglio nuovo tavolo ministeriale per Almaviva Contact

    (Teleborsa) – Entro metà luglio, il tavolo ministeriale verrà riconvocato per verificare lo stato di avanzamento delle attività promosse per i lavoratori di Almaviva Contact. Lo ha annunciato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel corso del question time alla Camera. “Siamo impegnati ad affrontare la crisi sistemica strutturale dei call center che risale ad anni fa”, ha sottolineato. “Per quanto riguarda Almaviva Contact – ha aggiunto Urso- abbiamo fatto un primo significativo intervento che ha avuto efficacia per tutto il 2023. Lo scorso 19 dicembre è stato concluso un accordo per un percorso strutturato di politiche attive per il ricollocamento dei lavoratori coinvolti. Ed entro metà luglio il tavolo ministeriale verrà riconvocato per verificare lo stato di avanzamento dlle attività promosse”. LEGGI TUTTO

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    Pubblicità, Nielsen: ad aprile raccolta +6,7%, + 4,4% in primo quadrimestre

    (Teleborsa) – Gli investimenti pubblicitari in Italia chiudono il mese di aprile a +6,7%, portando la raccolta pubblicitaria dei primi quattro mesi dell’anno a +4,4%. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified e dei cosiddetti OTT, l’andamento nel cumulato gennaio/aprile si attesta a 7,4%. È quanto emerge dai dati Nielsen.Relativamente ai singoli mezzi, la tv è in crescita del 7% ad aprile e in crescita del +5,9% nei cumulato gennaio/aprile. I quotidiani, invece, sono in calo dello 0,2% (cumulato -8,1%). In crescita invece i periodici, che crescono del +2,4% (cumulato -1,9%) e la radio in crescita del +14,9% (cumulato +10,3%). Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del Web advertising nei cumulato chiude con un +3,9% (+4,6% se si considera il solo perimetro Fcp AssoInternet).Segno positivo per l’Out of Home (Transit e Outdoor) e Go TV che, nel periodo cumulato, crescono rispettivamente del +12,2% e del +0,1%. In crescita anche il cinema +53% e in calo il direct mail -5,1%. LEGGI TUTTO