More stories

  • in

    Open Fiber arriva in Abruzzo: 51 comuni coinvolti nell’iniziativa

    (Teleborsa) – La fibra ottica di Open Fiber è arrivata in Abruzzo. La rete ultraveloce, nei 51 comuni coinvolti nell’iniziativa, raggiunge 25mila unità immobiliari attraverso la tecnologia FTTH (Fiber-to-the-home, la fibra ottica stesa fino all’interno degli edifici), unica soluzione in grado di garantire velocità di connessione fino a 2,5 Gigabit al secondo. Si tratta – sottolinea Open Fiber in una nota – di un investimento strategico per la digitalizzazione del territorio che non grava sul bilancio del Comune. L’infrastruttura tecnologica, infatti, è stata finanziata con fondi regionali e statali nell’ambito del Piano Banda Ultra Larga (BUL) gestito da Infratel Italia, società del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il coordinamento della Regione Abruzzo. La nuova rete è e resterà di proprietà pubblica.”Grazie alla rete FTTH e al progetto di cablaggio di Open Fiber, la Regione Abruzzo oggi è dotata di una rete ultra broadband in grado di erogare volumi di traffico dati sempre maggiori, consentendo di fare un uso veloce e abilitante dei collegamenti per lo smart working, lo streaming dei contenuti in HD, gli acquisiti online e l’accesso ai servizi da remoto della Pubblica amministrazione”, afferma Stefano Rigano, Regional Manager di Open Fiber nella Regione.Con l’iniziativa “Open Fiber la scelta che ti premia” – si legge nella nota – gli utenti residenziali di 21 comuni delle province di Pescara, Chieti, L’Aquila e Teramo che attiveranno una connessione ultraveloce attraverso gli operatori partner di Open Fiber entro L’1 ottobre 2025, potranno ricevere un voucher da convertire in buoni regalo. LEGGI TUTTO

  • in

    SACE in Egitto: al via il primo Framework Agreement con ALEXBANK

    (Teleborsa) – Al via il Framework Agreement di SACE con ALEXBANK la nuova soluzione nell’ambito del programma Push Strategy, che ha l’obiettivo di incrementare l’export italiano e che punta a rafforzare il posizionamento delle imprese italiane in Africa. ALEXBANK – fa sapere SACE in una nota – è la partecipata egiziana del Gruppo Intesa Sanpaolo e fa parte della Divisione International Banks, guidata da Paola Papanicolaou.Con questo prodotto il gruppo assicurativo finanziario italiano è pronto a garantire l’equivalente di 200 milioni di euro di finanziamenti erogati da ALEXBANK in favore di Buyers egiziani di dimensioni piccole e medie, attivi in settori focus, che hanno manifestato interesse ad aumentare il loro procurement dall’Italia. Si tratta – spiega SACE – di un passo in avanti nel modello innovativo della Push Strategy, che consente a SACE di ampliare il suo raggio d’azione – garantendo finanziamenti anche a realtà più piccole rispetto ai grandi buyer esteri che finora avevano avuto accesso allo strumento – con l’obiettivo di creare ancora più opportunità di export per le imprese italiane e sviluppare nuove connessioni in mercati GATE come l’Egitto.”Con il Framework Agreement puntiamo a creare, in sinergia con ALEXBANK, nuove connessioni e opportunità in Egitto, con l’obiettivo di aiutare le imprese italiane a diversificare sempre più i loro mercati di sbocco e rafforzare il loro posizionamento nel continente Africano – ha dichiarato Massimo Schirò, Head of Africa, Turkey, Middle East & Europe di SACE –. Oggi lo stiamo facendo in Egitto, ma stiamo sviluppando la medesima operatività in altri Paesi strategici”.”Il Framework Agreement di SACE con ALEXBANK rappresenta un momento di svolta nelle relazioni economiche tra Egitto e Italia – ha dichiarato Paolo Vivona, CEO di ALEXBANK –. In un contesto di crescente diversificazione e modernizzazione dell’economia egiziana, l’accesso a tecnologie, macchinari e competenze italiane di alta qualità assume un ruolo sempre più strategico. Attraverso questo programma di garanzie da 200 milioni di euro con SACE, ALEXBANK non si limita a facilitare operazioni, ma costruisce partnership industriali durature, in grado di promuovere una crescita sostenibile in Italia e in Egitto. ALEXBANK è orgogliosa di essere il motore finanziario di questo nuovo capitolo nel percorso economico comune tra i due Paesi”. LEGGI TUTTO

  • in

    La California è ora la quarta economia mondiale e la popolazione torna a crescere

    (Teleborsa) – La California ha ufficialmente superato il Giappone, diventando la quarta economia mondiale. Lo ha annunciato il governatore Gavin Newsom, citando i nuovi dati del Fondo Monetario Internazionale (FMI) e dal Bureau of Economic Analysis (BEA) degli Stati Uniti.Secondo i dati del World Economic Outlook 2024 del FMI pubblicati ieri e i dati del BEA, il PIL nominale della California ha raggiunto i 4,1 trilioni di dollari, superando i 4,02 trilioni di dollari del Giappone e posizionando la California dietro solo a Stati Uniti, Cina e Germania nella classifica globale. Il dato sul PIL della California si basa sugli ultimi dati del BEA sul PIL a livello statale.Viene anche fatto notare che l’economia californiana sta crescendo a un ritmo più veloce rispetto alle tre principali economie mondiali. Nel 2024, il tasso di crescita della California del 6% ha superato quello delle tre principali economie: Stati Uniti (5,3%), Cina (2,6%) e Germania (2,9%). I dati preliminari indicano comunque che l’India dovrebbe superare la California entro il 2026.”La California non si limita a tenere il passo con il mondo: ne sta dettando il passo – ha dichiarato Newsom – La nostra economia prospera perché investiamo nelle persone, diamo priorità alla sostenibilità e crediamo nel potere dell’innovazione. E, mentre celebriamo questo successo, riconosciamo che il nostro progresso è minacciato dalle sconsiderate politiche tariffarie dell’attuale amministrazione federale. L’economia della California è il motore della nazione e deve essere protetta”.Newsom, un potenziale candidato presidenziale nel 2028 per i Democratici, ricorda anche che la popolazione della California è aumentata di quasi 250.000 persone lo scorso anno, benché rimanda sotto i livelli pre-pandemia. La crescita demografica dello Stato può essere attribuita a un aumento dell’immigrazione straniera legale e all’aumento demografico naturale. Il 2023 è stato il primo anno dal 2020 in cui lo Stato ha registrato un aumento netto.Secondo il governatore, lo Stato “traina la crescita economica nazionale” e versa al governo federale oltre 83 miliardi di dollari in più rispetto ai finanziamenti federali ricevuti. La California è il principale produttore agricolo del paese ed è anche il centro della produzione manifatturiera degli Stati Uniti, con oltre 36.000 aziende manifatturiere che impiegano oltre 1,1 milioni di californiani.(Foto: Maarten van den Heuvel su Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    FMI, Georgieva: “Paesi risolvano rapidamente tensioni commerciali”

    (Teleborsa) – I paesi devono risolvere rapidamente le tensioni commerciali. È quanto afferma la direttrice del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva, sottolineando che l’attuale incertezza è costosa perché spinge le aziende a non investire ma a risparmiare. L’indipendenza delle banche centrali – ha aggiunto Georgieva – è cruciale per la loro credibilità.L’economia mondiale – ha sottolineato la direttrice del FMI – si trova in “una fase cruciale. Le tensioni commerciali sono aumentate vertiginosamente in seguito all’annuncio dei dazi americani e delle relative risposte, aumentando l’incertezza, sollevando preoccupazioni sul futuro del sistema commerciale e ponendo rischi imminenti alla stabilità finanziaria ed economica globale”. Queste sfide – ha detto Georgieva – si manifestano “in un momento in cui le prospettive sono già offuscate da una bassa crescita e da un elevato debito”.Il Fondo Monetario Internazionale – ha ricordato Georgieva – è stato creato 80 anni fa e anche se il mondo da allora si è “evoluto profondamente, la missione dell’istituto resta rilevante come allora”. Georgieva ha assicurato che il Fondo resterà concentrato nel promuovere la stabilità macroeconomica e finanziaria, nell’aiutare a costruire economie in grado di creare più posti di lavoro e redditi più alti e nell’offrire una piattaforma per trovare soluzioni per le sfide economiche condivise. Le assicurazioni di Georgieva seguono l’appello lanciato dal segretario al Tesoro Scott Bessent a riformare il Fmi e la Banca Mondiale per farle tornare alla loro missione originaria. LEGGI TUTTO

  • in

    Ue non esclude ipotesi incontro von der Leyen-Trump sabato

    (Teleborsa) – “Stiamo valutando la possibilità di incontrarci” anche se “al momento non c’è nulla di confermato”. Lo ha detto Paula Pinho, portavoce della presidente della Commissione Ue, interpellata nel briefing con la stampa in merito a possibili incontri della presidente dell’esecutivo Ue Ursula von der Leyen con il presidente Usa Donald Trump a Roma.”L’obiettivo principale” del viaggio di von der Leyen a Roma “è davvero il funerale di Papa Francesco”. “Se si presenteranno altre opportunità, a margine del funerale, allora saranno, ovviamente, d’aiuto”.intanto, dodici stati americani fanno causa a Donald Trump sui dazi, accusandolo di non avere il potere di “imporre tariffe arbitrariamente”. Gli stati affermano che solo il Congresso ha il potere di legiferare sui dazi e chiedono alla Corte Suprema di impedire all’amministrazione di applicare quelle che hanno definito “tariffe illegali”. Nei giorni scorsi già la California aveva fatto causa per i dazi.Arrivano anche le parole di Xi Jinping. “Le guerre tariffarie e commerciali “non hanno vincitori: la Cina non causa problemi, ma non ha paura di combattere”, ha detto il Presidente cinese incontrando a Pechino presso la Grande sala del Popolo il presidente keniano, William Ruto, ha affermato di essere “disposto a collaborare con gli altri Paesi nel mondo per rispondere alle varie sfide attraverso l’unità e la cooperazione”. L’obiettivo, ha aggiunto Xi nel resoconto del network statale Cctv, è “salvaguardare i propri diritti e interessi legittimi, sostenere le regole del commercio internazionale e l’equità e la giustizia a livello internazionale”.Cina che nega di aver avviato con gli Usa negoziati sul commercio definendo “Informazioni false” i recenti messaggi americani secondo cui le parti stanno trattando e troveranno persino un accordo. “Per quanto a mia conoscenza, Cina e Stati Uniti non si sono consultati né hanno negoziati sulla questione dei dazi, né tantomeno hanno raggiunto un accordo”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun, secondo i media statali. “Combatteremo, se necessario. Le nostre porte sono aperte, se gli Stati Uniti vogliono parlare. Dialogo e negoziazioni devono essere paritari, rispettosi e reciproci”, ha aggiunto Guo. LEGGI TUTTO

  • in

    Agenzia delle Entrate: precompilata 2025 online dal 30 aprile

    (Teleborsa) – Al via la precompilata 2025. A partire dal pomeriggio di mercoledì 30 aprile, sul sito delle Entrate saranno disponibili in modalità consultazione i modelli già predisposti con i dati in possesso dell’Agenzia oppure inviati dagli enti esterni, come datori di lavoro, farmacie e banche. In totale sono circa 1 miliardo e 300 milioni le informazioni trasmesse per la stagione dichiarativa in corso.A partire dal 15 maggio, sarà possibile modificare e inviare i modelli dichiarativi. Anche quest’anno i contribuenti potranno optare per il 730 semplificato, che nel 2024 è stato scelto da oltre metà della platea. Con questa modalità, il cittadino non deve più conoscere quadri, righi e codici ma viene guidato fino all’invio della dichiarazione con una interfaccia intuitiva e parole semplici. I dati relativi all’abitazione (rendita, eventuali contratti di locazione, interessi sul mutuo ecc.) sono ad esempio raccolti nella sezione “casa”, gli oneri nella sezione “spese sostenute”, le informazioni su coniuge e figli nella sezione “famiglia”. Dopo aver accettato o modificato i dati, sarà il sistema a inserire automaticamente i dati all’interno del modello. Per inviare la dichiarazione ci sarà tempo fino al 30 settembre 2025; scadenza il 31 ottobre, invece, per chi presenta il modello Redditi. Le regole sono definite in un provvedimento firmato ieri dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone.Cosa c’è nei modelli – Sono 1.298.784.152 i dati ricevuti dal Fisco e precaricati nelle dichiarazioni 2025. Le spese sanitarie si confermano in testa alla classifica con oltre 1 miliardo di documenti fiscali trasmessi. Seguono i premi assicurativi (più di 98 milioni di dati), le certificazioni uniche di dipendenti e autonomi (quasi 75 milioni) e i bonifici per ristrutturazioni (10 milioni e mezzo). Rispetto al 2024, grande incremento per le ristrutturazioni condominiali (quasi 7 milioni e mezzo di dati, +32%), le erogazioni liberali (2 milioni e ottocentomila, +13%) e per le spese scolastiche (8 milioni e mezzo), universitarie (4 milioni) e per gli asili nido (oltre mezzo milione).Le novità di quest’anno – Per rendere ancora più agevole l’adempimento dichiarativo, sono state riviste e migliorate alcune funzionalità a disposizione dei contribuenti: ad esempio, la scelta del sostituto d’imposta e il passaggio dalla compilazione con la modalità semplificata a quella con il metodo ordinario. In linea con le previsioni del decreto “Adempimenti” (Dlgs n. 1/2024), poi, sono stati introdotti due nuovi quadri (M e T) che consentono alle persone fisiche non titolari di partita Iva di utilizzare la dichiarazione semplificata anche in relazione ai redditi soggetti a tassazione separata, a imposta sostitutiva o derivati da plusvalenze di natura finanziaria. Novità anche per gli eredi, che prima potevano effettuare l’invio esclusivamente in prima persona: da quest’anno il servizio web per la gestione delle autorizzazioni in capo all’erede è stato reso fruibile anche a tutori, amministratori di sostegno e genitori abilitati all’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate. Tra i dati utilizzati per l’elaborazione, quest’anno i contribuenti troveranno anche i proventi erogati dal Gestore dei servizi energetici (GSE) per la cessione di energia prodotta da impianti fotovoltaici per uso domestico. Significative novità anche per la dichiarazione modello Redditi Persone fisiche. Per i soggetti Iva in regime di vantaggio e forfetario, ad esempio, i dati reddituali desumibili dalle fatture elettroniche – trasmesse tramite lo SDI – e dai corrispettivi giornalieri inviati nel corso dell’anno saranno accostati alle informazioni precompilate. Con apposita delega, l’accesso ai dati precompilati del modello Redditi Persone fisiche è ora consentito, oltre che ai professionisti e ai Caf dipendenti e pensionati, a tutti gli intermediari incaricati della trasmissione telematica delle dichiarazioni, come ad esempio Caf imprese, avvocati o revisori.Come scegliere il 730 semplificato – Una volta che il contribuente accede al servizio tramite le proprie credenziali Spid, Carta d’identità elettronica (Cie) o Carta nazionale dei servizi (Cns), se ha i requisiti per presentare il 730, potrà scegliere se accedere alla propria dichiarazione in modalità semplificata oppure ordinaria. Nel primo caso, potrà visualizzare i dati all’interno di un’interfaccia semplice da navigare anche grazie alla presenza di termini di uso comune che indicano in modo chiaro le sezioni in cui sono presenti dati da confermare o modificare: “casa e altre proprietà”, “famiglia”, “lavoro”, “altri redditi”, “spese sostenute”. Una volta che le informazioni fiscali saranno confermate o modificate, saranno riportate in automatico all’interno del modello.Come visualizzare la propria dichiarazione – Per visualizzare e scaricare la dichiarazione occorre accedere alla propria area riservata con Spid, Cie o Cns. Come lo scorso anno, per consultare la dichiarazione e compiere le varie operazioni fino all’invio sarà possibile delegare un familiare o una persona di fiducia direttamente dalla propria area riservata sul sito dell’Agenzia. In alternativa, inviando una pec o formalizzando la richiesta presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, stoccaggi gas ultima settimana +88 BCF

    (Teleborsa) – Salgono più delle attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 18 aprile 2025 sono risultati in aumento di 88 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela superiore al consensus (+69 BCF). La settimana prima si era registrato un aumento di 16 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 1.934 miliardi di piedi cubici, risultando in calo del 19,8% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 2.412) e del 2,2% rispetto alla media degli ultimi cinque anni di 1.978 BCF. LEGGI TUTTO

  • in

    Eni conferma una scoperta ad olio nell’offshore della Namibia

    (Teleborsa) – Confermati da Eni i risultati preliminari del pozzo Capricornus 1-X, nel bacino dell’Orange in Namibia, come comunicato dall’Operatore Rhino Resources. Il pozzo Capricornus 1-X, la cui perforazione è iniziata il 17 febbraio con l’impianto di perforazione Noble Venturer, ha raggiunto la profondità finale il 2 aprile, penetrando con successo il livello target del Cretaceo inferiore. Il pozzo ha incontrato 38 metri di net pay; la roccia serbatoio ha evidenziato buone proprietà petrofisiche e non è stata rilevata presenza di contatto olio-acqua. Campioni di olio e carote di parete sono stati raccolti come parte di una intensa attività di acquisizione dati.Oltre all’acquisizione dati, in pozzo – fa sapere Eni in una nota – è stato eseguito con successo un test di produzione nell’intervallo mineralizzato ad olio leggero. Il pozzo ha raggiunto una portata di produzione, limitata dalle attrezzature di superficie, superiore a 11mila stb/d attraverso una valvola di 40/64″. L’olio leggero a 37° API ha mostrato una limitata quantità di gas associato, con meno del 2% di CO2 e assenza di H2S. Studi di laboratorio saranno condotti sui campioni raccolti durante il test.Il pozzo sarà ora temporaneamente abbandonato e l’impianto di perforazione sarà rilasciato.La Petroleum Exploration License 85 (PEL85), dove è stato perforato il pozzo, è operata da Rhino Resources con una quota del 42,5%. In co-venture Azule Energy (42,5%), Namcor (10%) e Korres Investments (5%). Eni e bp detengono ciascuna una partecipazione del 50% in Azule Energy. LEGGI TUTTO