More stories

  • in

    USA, scorte petrolio settimanali scendono di 2,7 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono scese, contro attese per un incremento, le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 25 aprile 2025, sono diminuiti di circa 2,7 milioni di barili a 440,4 MBG, contro attese per un incremento di 0,4 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un aumento di 0,9 MBG, arrivando a 107,8 MBG, contro attese per una discesa di 1,7 MBG, mentre le scorte di benzine hanno registrato un calo di 4 milioni a quota 225,5 MBG (era atteso un decremento di 1 milione).Le riserve strategiche di petrolio sono aumentate di 1,1 milioni a 398,5 MBG. LEGGI TUTTO

  • in

    Il lavoro al centro del cambiamento: Confcommercio e Univendita tra innovazione, valorizzazione e dignità

    (Teleborsa) – “Da una parte la concorrenza ormai globalizzata e le pressioni connesse alle catene internazionali del valore. Dall’altra la rivoluzione tecnologica, con la digitalizzazione, la robotica e l’Intelligenza artificiale che aprono scenari impensabili fino a pochssimi anni fa. Il lavoro affronta cambiamenti e sfide epocali, ma la sua centralità rimane indissolubilmente legata alla realizzazione piena della persona e all’avanzamento civile e sociale della nostra comunità. Ecco perché dobbiamo impegnarci, ogni giorno, per tutelarlo e promuoverlo”. Lo dice Ciro Sinatra, presidente di Univendita, la principale associazione della vendita diretta in Italia, aderente a Confcommercio, in vista del Primo Maggio.”Il nostro settore e in particolare le nostre associate – prosegue Sinatra – cercano costantemente di valorizzare incaricati alla vendita e agenti. Le aziende offrono infatti una remunerazione ben commisurata all’impegno, prospettive di carriera, formazione continua e gratuita, un bilanciamento flessibile tra tempi di vita e di lavoro, ma soprattutto la possibilità di realizzarsi attraverso autonomia, creatività e relazioni umane capaci di arricchire. Non a caso il comparto attira molti giovani e soprattutto moltissime donne, che rappresentano circa il 90% della forza lavoro”.”Tutte le indagini sul settore testimoniano la soddisfazione dei nostri dipendenti e collaboratori. Ma dietro i numeri non c’è alcuna ricetta segreta – conclude il presidente Univendita -, si tratta solo della consapevolezza che senza il lavoro delle persone un comparto che fattura oltre 3 miliardi l’anno semplicemente non esisterebbe”. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, vendite di case in corso +6,1% a marzo

    (Teleborsa) – Salgono molto più delle attese le compravendite di abitazioni negli Stati Uniti, secondo i numeri che emergono dai compromessi per l’acquisto, un indicatore dell’andamento prospettico del mercato immobiliare e dei mutui.Nel mese di marzo 2025, l’indice pending home sales (vendite case in corso), pubblicato dall’Associazione degli operatori immobiliari (NAR), ha registrato un incremento del 6,1% su base mensile, portandosi a quota 76,5 punti contro la salita del 2,1% registrato a febbraio.Il dato si confronta con il +0,9% atteso dagli analisti. “Gli acquirenti di case sono estremamente sensibili anche a piccole fluttuazioni dei tassi dei mutui – ha affermato Lawrence Yun, capo economista della NAR – Sebbene la firma dei contratti non sia una garanzia di conclusione definitiva, il solido aumento delle vendite immobiliari in corso implica un considerevole aumento di potenziali acquirenti, alimentato dalla continua crescita dell’occupazione”.(Foto: Sebastian Wagner / Pixabay) LEGGI TUTTO

  • in

    USA, a marzo spese personali e redditi aumentano più delle attese

    (Teleborsa) – In aumento più delle attese i redditi e le spese personali delle famiglie americane. Secondo il Bureau of Economic Analysis (BEA) degli Stati Uniti, i consumi personali (PCE) sono aumentati dello 0,7% a marzo 2025 rispetto al +0,5% del mese precedente, al di sopra delle attese degli analisti (+0,6%). I redditi personali hanno registrato un incremento dello 0,5%, più di quanto stimato dal mercato (+0,4%) e contro il +0,7% rilevato nel mese precedente.Il PCE price index core, una misura dell’inflazione, evidenzia una variazione nulla su mese (+0,5% il mese precedente e +0,1% atteso dagli analisti) e del 2,6% su anno (+2,6% le attese degli analisti) e contro il +3% di febbraio. LEGGI TUTTO

  • in

    Germania, frenano le vendite al dettaglio a marzo

    (Teleborsa) – Frena, ma meno del previsto, il commercio al dettaglio in Germania. Le vendite in termini reali hanno registrato a marzo un decremento dello 0,2% su mese, contro il -0,4% atteso e dopo il +0,2% registrato il mese precedente. Secondo l’Ufficio Federale di Statistica tedesco (DESTATIS), la variazione annua si attesta a +2,2% in aumento dalla variazione nulla registrata a febbraio. LEGGI TUTTO

  • in

    Dazi, Trump fiducioso: “Avremo accordo con l’India”. E allenta su auto

    (Teleborsa) – I negoziati tra Stati Uniti ed India sui dazi “stanno andando alla grande, credo che avremo un accordo, loro vogliono fare un accordo”. Lo ha detto Donald Trump rispondendo alle domande dei giornalisti prima di partire per celebrare i primi 100 giorni alla Casa Bianca con un comizio in Michigan.Nel frattempo, allenta i dazi sulle auto mostrando “flessibilità” e concedendo più tempo ai costruttori per affrontare la transizione. Ma avverte: le case automobilistiche che non porteranno la produzione negli Stati Uniti saranno “Nel Michigan, Stato dell’auto americano, il presidente Usa sceglie di festeggiare i suoi primi 100 giorni, “i migliori di sempre, ed è solo l’inizio. L’età dell’oro è appena iniziata” anche grazie ai dazi. “Avremo un accordo equo con la Cina”, ha detto ai suoi sostenitori.In un evento stile comizio elettorale, Trump si regala un bagno di folla per celebrare i successi delle sue prime 14 settimane alla presidenza, durante le quali il “mondo ha assistito a una rivoluzione di buon senso”: “abbiamo portato a Washington il cambiamento più profondo della storia”.Appuntamento che è stato anche l’occasione per tornare ad attaccare Joe Biden, che ha definito il “peggiore presidente della storia”. LEGGI TUTTO

  • in

    Giappone, produzione industriale marzo peggio di attese

    (Teleborsa) – In calo più delle attese la produzione industriale giapponese a marzo. Secondo il Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice della produzione industriale destagionalizzato ha registrato un decremento dell’1,1% su base mensile, dopo il -0,5% registrato a febbraio. Le stime degli analisti erano per una discesa dello 0,5%. L’indice grezzo ha segnato un incremento su base annuale dello 0,3%.Alla frenata della produzione contribuisce la caduta delle consegne (-2,8% su mese) mentre salgono le scorte (+0,9%). La ratio delle scorte è pari a +4,5%. LEGGI TUTTO

  • in

    Banche europee poco esposte a dazi USA. Italia sopra la media

    (Teleborsa) – Le banche dell’area euro mostrano un’esposizione complessivamente contenuta ai settori potenzialmente più penalizzati dai dazi statunitensi: oltre il 70% del credito alle imprese è destinato a settori per i quali il calo dei ricavi stimato è inferiore all’1%, mentre la quota verso quelli con riduzioni stimate superiori al 3 per cento è limitata. È quanto emerge da un focus del primo Rapporto sulla Stabilità Finanziaria del 2025 della Banca d’Italia, che analizzato l’esposizione del sistema bancario a un ipotetico rialzo uniforme dei dazi di 25 punti percentuali su tutte le importazioni statunitensi di merci provenienti dall’UE.L’esposizione delle banche italiane è relativamente più alta rispetto alla media dell’area euro. Contribuiscono il maggiore orientamento alle esportazioni, in particolare verso gli Stati Uniti, del sistema produttivo nazionale e la più elevata concentrazione del portafoglio dei prestiti bancari verso alcuni settori manifatturieri particolarmente colpiti, come quelli della produzione di prodotti alimentari, di macchinari e della metallurgia.I sistemi bancari di altri paesi con una forte vocazione all’esportazione di beni, le cui imprese risultano analogamente penalizzate dai dazi, sono relativamente meno vulnerabili, soprattutto a causa del maggior peso del settore immobiliare nel proprio portafoglio di prestiti alle imprese. In Germania, ad esempio, circa un terzo dei finanziamenti alle aziende è erogato verso questo settore, mentre in Italia tale quota è di poco superiore a un decimo.La distribuzione dell’esposizione di ciascun intermediario ai settori più colpiti dai dazi mostra che in aggregato i sistemi bancari relativamente più vulnerabili sono quelli irlandese, italiano, sloveno e tedesco, si legge nel rapporto. In vari sistemi creditizi, incluso quello italiano, il valore dell’esposizione media ponderata è superiore alla mediana, suggerendo che i gruppi bancari di maggiore dimensione forniscano una quota più ampia di finanziamenti ai settori più colpiti dai dazi (e in generale alle imprese esportatrici).L’aggregazione a livello settoriale potrebbe tuttavia rendere meno evidenti alcuni rischi specifici legati a singole aziende con elevata vulnerabilità ai dazi, sottolinea Banca d’Italia. Sulla base di informazioni più dettagliate, disponibili solo per l’Italia, relative alle esportazioni e al fatturato a livello di singola impresa, viene stimato che la quota di prestiti alle aziende con un calo dei ricavi superiore al 5% – un valore che in passato ha segnalato possibili problemi di solvibilità delle imprese – sarebbe comunque contenuta (circa il 3%). LEGGI TUTTO