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    USA, deficit commerciale maggio peggiora a 75,1 miliardi

    (Teleborsa) – Cresce il deficit commerciale americano. Nel mese di maggio, la bilancia commerciale ha mostrato un disavanzo di 75,1 miliardi di dollari, in aumento rispetto al passivo di 74,5 miliardi di dollari di aprile (dato rivisto da -74,6 miliardi).Il dato, comunicato dal Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio americano, risulta tuttavia migliore delle stime degli analisti, che erano per un disavanzo in peggioramento fino a 76,3 miliardi di dollari. Le esportazioni sono calate a 261,7 miliardi (-0,7%), mentre le importazioni sono scese a 336,7 miliardi di dollari (-0,3%). LEGGI TUTTO

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    USA, richieste sussidi disoccupazione salgono sopra attese

    (Teleborsa) – Aumentano le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 3 luglio, i “claims” sono risultati pari a 238 mila unità, in salita di 4 mila unità rispetto ai 234 mila della settimana precedente (rivisto da un preliminare di 233.000 unità) e stimati dagli analisti. La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 238.500 unità, in crescita di 2.250 unità rispetto al dato della settimana precedente. La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente. Infine, nella settimana al 26 giugno, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.858.000, in salita di 26.000 mila unità rispetto alle 1.832.000 unità della settimana precedente (dato rivisto da un preliminare di 1.839.000 mila). Gli analisti si aspettavano un valore pari a 1.840.000. LEGGI TUTTO

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    ITA- Lufthansa, Giorgetti soddisfatto: percorso complicato coronato da successo

    (Teleborsa) – “Oggi chiudiamo positivamente una annosa vicenda storica, quella del vettore nazionale Alitalia, poi Ita. Una positiva conclusione che è stata un successo per questo Governo ma per tutto il paese. La soluzione positiva ci conforta rispetto alla possibilità di sviluppare il traffico aereo per e da l’Italia”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nella conferenza stampa al Mef dopo l’ok Ue all’ingresso di Lufthansa in Ita Airways. “È stato un percorso complicato, travagliato e difficile – ha concluso – ma coronato dal successo. Un grande successo italiano tedesco ed europeo”.Oggi, infatti, è arrivato il via libera della Commissione europea alla proposta di acquisizione del controllo congiunto di Ita Airways da parte di Deutsche Lufthansa assieme al ministero dell’Economia italiano. L’ok, puntualizza l’Antitrust comunitario con un comunicato, è condizionato alla piena attuazione dei rimedi offerti da Lufthansa e dal Mef rispetto ai rilievi che erano stati sollevati sull’operazione.”Il riassorbimento del personale dipende dallo sviluppo di Ita, c’è un piano industriale che verrà ulteriormente rafforzato”, ha detto ancora il Ministro sottolineando che “lo Stato ha fatto la sua parte. Questa è l’unica soluzione per dare una prospettiva di lungo termine” per il riassorbimento dei dipendenti ex Alitalia in Ita Airways.Rispondendo, infine, a una domanda sulle privatizzazioni, Giorgetti ha detto: “Questo governo è nato con grande diffidenza da parte di tutti però le cose che stiamo facendo stanno facendo cambiare idea, Siate fiduciosi che piano piano i numeri che abbiamo annunciato saranno raggiunti”. LEGGI TUTTO

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    Mercato immobiliare alberghiero: in Europa investimenti in crescita a 16 mld di euro. In Italia toccano 1,4 mld

    (Teleborsa) – All’interno di un contesto globale caratterizzato da tensioni di natura geopolitica, aumenti dei tassi di interesse e una conseguente adozione di strategie allocative cautelative con una diffusa compressione dei volumi di investimento immobiliare a livello mondiale, il settore alberghiero ha mostrato una ottima capacità di adattamento. Nel corso del 2023 le circa 1.400 operazioni registrate a livello mondiale sul mercato immobiliare alberghiero, hanno portato gli investimenti sul comparto a superare i 47 miliardi di euro, un buon risultato se paragonato alle altre asset class, nonostante il calo del 35 per cento rispetto ai quasi 72 miliardi del 2022, non solo a causa dal valore medio delle transazioni (inferiore ai 35 milioni di euro e poche compravendite di portafogli) ma per motivi collegati al credito, alla complessa congiuntura finanziaria, politica ed economica globale. In Europa, dove la domanda alberghiera del 2023 ha consolidato i trend di crescita del biennio precedente, il mercato immobiliare è risultato eterogeneo dal punto di vista localizzativo, con investimenti prossimi a 16 miliardi di euro (più 8,5 per cento circa rispetto ai quasi 15 del 2022), e una stima al rialzo anche nel 2024, grazie alla riduzione dei costi di finanziamento e al conseguente miglioramento della sostenibilità economica e finanziaria del debito. In Italia gli investimenti nel comparto alberghiero hanno toccato quota 1,4 miliardi di euro nel 2023 (in calo rispetto agli 1,7 del 2022), mostrando una buona dinamicità, con un discreto numero di transazioni nella prima parte dell’anno e un numero elevato di camere coinvolte negli scambi. Sono questi alcuni dei dati che emergono dal Rapporto 2024 sul mercato immobiliare alberghiero, presentato nel corso di Hospitality Forum 2024, organizzato oggi a Milano da Castello SGR e Scenari Immobiliari.Nel 2023 – afferma Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari – la domanda alberghiera in Europa ha confermato e consolidato i trend di crescita che hanno caratterizzato il biennio precedente e che hanno permesso di superare di circa il 5 per cento il numero di presenze raggiunto nel 2019. Il progressivo ritorno degli investitori internazionali, asiatici e mediorientali, ha sostenuto i flussi di investimento insieme a importanti attività che hanno coinvolto portafogli immobiliari e rappresentato più del 30 per cento del volume complessivo. I 16 miliardi di euro di investimenti in Europa sono stati trainati dalla crescita dei principali indicatori di mercato, dalla volontà di rifinanziamento dei portafogli immobiliari e di impiego dei capitali da parte degli operatori del settore e da un ultimo trimestre migliore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una concentrazione delle allocazioni durante la seconda metà dell’anno. In Italia il 2023 ha rafforzato la crescita di interesse degli investitori nei confronti degli asset e delle location in grado di attirare flussi di domanda alla ricerca di un’offerta resort, arrivati a rappresentare più del quaranta per cento del volume complessivo. Le previsioni per il settore alberghiero italiano rimangono ottimistiche, con un incremento dell’offerta contenuto dal punto di vista quantitativo ma importante per quanto riguarda la qualità delle nuove strutture e riaperture, con ricadute positive sul comparto immobiliare”.”In un contesto globale ricco di incognite, il mercato immobiliare alberghiero fa registrare, in termini di investimenti, un risultato migliore delle altre asset class – commenta Giampiero Schiavo, amministratore delegato di Castello Sgr –. Questo dato, insieme alle stime al rialzo per il fatturato europeo nel 2024, conferma l’interesse degli investitori per un comparto che, in Italia, beneficia di ottime prospettive di crescita grazie alla forte domanda da parte dei turisti di tutto il mondo. A livello di strutture, però, occorre una profonda innovazione del patrimonio immobiliare, a partire dagli hotel per la clientela di fascia più alta, particolarmente richiesti in uno dei Paesi che vanta più destinazioni di alta gamma in Europa”.Sulla base degli andamenti turistici del 2022, l’Unwto prevedeva per il 2023 che gli stessi avrebbero potuto raggiungere livelli ricompresi tra l’ottanta e il 95 per cento degli arrivi pre-pandemici, tale previsione è stata confermata. Di fatto i flussi nel 2023 sono stati inferiori di 11 punti percentuali rispetto al 2019 nonostante un incremento, rispetto al 2022, di trentatré punti percentuali, pari a oltre 318 milioni di arrivi, attestandosi così a quota 1,3 miliardi di arrivi internazionali totali. Una crescita sostenuta anche quest’anno da una forte domanda inespressa, dall’aumento delle connessioni aeree, soprattutto con il continente asiatico, e da un mercato internazionale in ripresa, favorito da una riduzione dei costi e da un’inflazione in netto calo. Analizzando nello specifico gli andamenti, il secondo semestre del 2023 ha registrato performance migliori rispetto al precedente, coprendo il 56 per cento del totale degli arrivi internazionali, e recuperando il 92 per cento degli arrivi del 2019 del medesimo periodo, contro l’85 per cento del primo semestre. Il primo trimestre del 2023 per il turismo internazionale è stato contraddistinto da buoni ritmi di ripresa, anche se inferiore ai trimestri successivi se paragonati agli stessi periodi del 2019, e una forte crescita che porta la quota di arrivi internazionali a toccare i circa 234 milioni. Il segmento ha continuato a mostrare ottimi risultati di ripresa anche nel trimestre successivo, con arrivi che hanno ridotto il gap con il 2019 a dodici punti percentuali, e con crescite di oltre il 35 per cento sui i valori registrati nello stesso periodo del 2022, portandosi a un monte totale di 324 milioni di arrivi internazionali, miglior risultato dopo il semestre successivo.In Europa il mercato immobiliare alberghiero è rimasto sostanzialmente stabile, chiudendo il 2023 con un fatturato di 19,5 miliardi di euro (20,5 nel 2022) bloccato dall’aumento dei costi e dalle crescenti preoccupazioni geopolitiche: per l’anno in corso si prevede un valore di 25, con un aumento di quasi il 30 per cento sul 2023.Anche l’Italia ha registrato una contrazione del fatturato immobiliare del comparto alberghiero, passato dai 3,5 miliardi di euro del 2022 ai tre miliardi di euro del 2023, con un calo del 14 per cento circa. Tuttavia, le performance mostrate da investimenti e fatturato immobiliare nel 2023, possono essere considerate positive se analizzate nel contesto geopolitico, economico e sociale all’interno del quale sono maturate, nonostante allontanino il comparto alberghiero italiano dai livelli raggiunti nel 2019 (3,4 miliardi di euro di capitali allocati e 3,5 miliardi di euro di fatturato). Le allocazioni, nel corso degli ultimi diciotto mesi (gennaio 2023- giugno 2024) hanno interessato poco meno di 75 strutture ricettive, di cui quasi il venti per cento cinque stelle, più del quaranta per cento quattro stelle e poco più di un terzo tre stelle. Solo nel corso del 2023 gli investimenti hanno interessato più di 5.800 camere.A livello nazionale il tasso di occupazione delle camere è risultato ancora in crescita e superiore al sessanta per cento, superando finalmente le performance registrate nel 2019, e con molte delle principali città della Penisola sopra il settanta per cento e con alcune di queste (Como, Pesaro, Pescara, Rimini, Roma) ben al di sopra dell’ottanta per cento.Nel 2023 il volume di operazioni svolte da investitori nazionali, come poche volte successo in passato, hanno superato quello riconducibile a investitori internazionali provenienti in prevalenza da Francia e Regno Unito e per circa un quarto da Paesi extra-europei. I profili dei principali investitori del mercato alberghiero italiano sono quelli dei family office, degli operatori alberghieri e dei private equity, i primi due rappresentano la componente maggioritaria degli attori nazionali.Il 2024 si stima possa rappresentare un nuovo anno record con più di 140 milioni di arrivi, poco più di 475 milioni di presenze, e una spesa turistica superiore ai 145 miliardi di euro. Per il 2024 si attende una significativa crescita del fatturato, pari al 13,5 per cento circa, che porterà l’indicatore a riallinearsi con i risultati del 2022 e soprattutto a eguagliare le performance del 2019, anno record per il comparto alberghiero in Italia. Dal lato degli investimenti i primi mesi di quest’anno fanno intravedere concrete possibilità di crescita sia su scala nazionale che europea. Nonostante la maggiore dinamicità mostrata dal comparto extraalberghiero, nel corso del 2023 il comparto ricettivo italiano ha mostrato una inversione del trend di crescita mostrato nel 2022 riducendosi dello 0,7 % e scendendo sotto quota 32.200 strutture. Nel 2023 i posti letto, riferiti a catene del lusso, pensioni marine, appartamenti in città d’arte, rifugi alpini e qualsiasi altra tipologia di offerta ricettiva ufficialmente normata a livello nazionale, si sono stabilizzati poco sopra i 5,2 milioni unità.Gli aparthotel, insieme a hotel, resort, strutture boutique e tutti i complessi ricettivi complementari, stanno apportando all’interno della rete infrastrutturale del settore alberghiero italiano cambiamenti, sviluppi e nascite di tendenze in grado di rispondere a necessità accidentali correlate a tempo, reddito, libertà di movimento e nuove motivazioni. Lo stock europeo di serviced apartments attualmente ha superato le 230 mila unità (più 15 per cento rispetto al 2020) con una distribuzione disomogenea nei diversi mercati del Continente, con Italia e Spagna accomunate da elevate potenzialità di espansione sia per operatori noti che per nuovi attori. In Italia meno del dieci per cento degli aparthotel risulta essere gestito da operatori specializzati e formato da un numero medio di 80 unità abitative, inferiore rispetto al 15 per cento e ai 120 alloggi europei. Le future aperture programmate in Italia entro la fine del 2025 genereranno un incremento dell’offerta superiore all’ottanta per cento.Il settore alberghiero ha vissuto una trasformazione profonda, influenzata da una molteplicità di fattori economici, tecnologici e culturali. Uno degli aspetti più significativi di questa evoluzione è stato l’integrazione e la crescita del settore della ristorazione all’interno delle strutture. La ristorazione è un servizio che, se ben gestito, permette l’incremento del fatturato, la riconoscibilità della struttura e l’allargamento dell’offerta, l’aumento del valore e l’evoluzione in spazio a uso pubblico e destinazione dei viaggiatori.Nelle buone pratiche, a livello nazionale, la ristorazione contribuisce per oltre il 28 per cento alla composizione del fatturato totale degli alberghi, tanto da stimare il contributo specifico del segmento food & beverage in 3,5 miliardi di euro. Inoltre, un ristorante di alto livello contribuire indirettamente a un aumento del valore immobiliare fino al 20 per cento per le strutture che ospitano ristoranti stellati (oltre ai servizi complementari), dimostrando come la qualità dell’offerta di ristorazione rappresenti ormai un potente driver di valore per il settore alberghiero. LEGGI TUTTO

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    Cina, PMI Caixin servizi giugno diminuisce a 51,2 punti

    (Teleborsa) – Si indebolisce il settore dei servizi in Cina. Il PMI dei servizi elaborato da Caixin/S&P Global è infatti sceso a quota 51,2 punti a giugno 2024 dai 54 precedenti. Il valore rimane sopra la soglia chiave dei 50 punti, che segnala una espansione dell’attività e risulta inferiore ai 53,4 punti attesi dagli analisti.Si tratta di un’espansione dell’attività per il diciottesimo mese consecutivo, anche se al ritmo più lento dall’ottobre 2023.”Sia l’offerta che la domanda hanno continuato ad espandersi – ha commentato Wang Zhe, Senior Economist presso Caixin Insight Group – L’attività commerciale e il totale dei nuovi ordini sono cresciuti per il 18° mese consecutivo, anche se a un ritmo più lento. L’indicatore del primo ha registrato il livello più basso in otto mesi, mentre quello del secondo ha raggiunto il minimo in quattro mesi. La domanda esterna è rimasta forte, trainata dalla robusta spesa turistica, con nuovi ordini di esportazione in crescita per il decimo mese consecutivo”.”L’occupazione nel settore dei servizi è nuovamente peggiorata – ha aggiunto – I fornitori di servizi hanno espresso ancora una forte motivazione a ridurre il personale e a migliorare l’efficienza, non essendo disposti a coprire le posizioni vacanti. L’occupazione si contrae per la quarta volta in cinque mesi. Il calo del personale ha portato ad un aumento del lavoro arretrato, spingendo l’indicatore in territorio espansivo per la prima volta da gennaio”.”I prezzi erano sotto pressione – ha evidenziato – I costi delle materie prime, dei salari e delle merci sono aumentati in varia misura, mantenendo l’indicatore dei costi dei fattori produttivi in ??territorio espansivo. Alcuni dei maggiori costi dei fattori produttivi sono stati trasferiti ai consumatori, riflettendosi negli aumenti dei prezzi praticati dai fornitori di servizi. Tuttavia, entrambi gli indicatori sono diminuiti rispetto a maggio, indicando una pressione inflazionistica limitata”.(Foto: Christian Lue on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Trasporto aereo merci, IATA: prosegue crescita a maggio

    (Teleborsa) – Prosegue la crescita del trasporto aereo merci: la Iata, l’Associazione internazionale del trasporto aereo, ha reso noti i dati relativi ai mercati globali di maggio 2024, che mostrano una continua forte crescita annuale della domanda. La domanda totale, misurata in tonnellate-chilometro cargo (CTK), è aumentata del 14,7% rispetto ai livelli di maggio 2023 (15,5% per le operazioni internazionali). Si tratta del sesto mese consecutivo di crescita a due cifre su base annua. La capacità, misurata in tonnellate-chilometro cargo disponibili (ACTK), è aumentata del 6,7% rispetto a maggio 2023 (10,2% per le operazioni internazionali). “La domanda di trasporto aereo di merci – ha dichiarato Willie Walsh, Direttore Generale della Iata – ha registrato un forte aumento a maggio in tutte le regioni. Il settore ha beneficiato della crescita del commercio, del boom dell’e-commerce e dei limiti di capacità del trasporto marittimo. Le prospettive restano ampiamente positive, con i responsabili degli acquisti che si aspettano una crescita futura. Tuttavia, una certa attenuazione potrebbe arrivare con l’imposizione da parte degli Stati Uniti di condizioni più severe per le consegne di e-commerce dalla Cina. L’aumento dei costi e dei tempi di transito per le spedizioni inferiori a 800 dollari – ha concluso – potrebbe scoraggiare i consumatori statunitensi e rappresentare una sfida significativa per la crescita della rotta commerciale Asia-Nord America, la più grande del mondo”. LEGGI TUTTO

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    Dl Coesione, Camera approva la fiducia con 190 sì

    (Teleborsa) – Con 190 voti a favore, 124 contrari e 4 astensioni la Camera ha approvato la fiducia posta dal governo sul decreto legge sulle politiche di coesione. Gli ordini del giorno saranno votati domani, prima di procedere al voto finale sul decreto (previsto per giovedì, ma non è escluso un anticipo). Il decreto scade il 6 luglio. La fiducia è stata posta sul testo licenziato dalla Commissione bilancio, identico a quello approvato dal Senato. La votazione per appello nominale si terrà domani, con inizio alle 16, mentre alle 14.15 si svolgeranno le dichiarazioni di voto. A seguire, l’esame degli ordini del giorno. Il 4 luglio è previsto il voto finale. LEGGI TUTTO

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    CdP: slitta ancora nomina CdA

    (Teleborsa) – Slitta ancora – per la quarta volta – la nomina del consiglio di amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti. La riunione dell’assemblea degli azionisti ha, infatti, rinviato la decisione al 15 luglio.L’assemblea con all’ordine del giorno la nomina del cda, a fine mandato, convocata inizialmente per il 24 maggio è stata già aggiornata una prima volta al 20 giugno, poi al 27 giugno e ad oggi 2 luglio. LEGGI TUTTO