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    CSG entra nel settore UAS con l’acquisizione della serba MUST Solutions

    (Teleborsa) – Il gruppo ceco Czechoslovak Group (CSG) – presente anche in Italia attraverso le controllate Fiocchi Munizioni e Armi Perazzi – ha realizzato la sua prima acquisizione nell’ambito della sua espansione nel settore dei sistemi aerei senza pilota (UAS). Attraverso la sua neocostituita società controllata AviaNera Technologies, CSG ha acquisito una partecipazione del 51% nella società serba MUST Solutions dal suo fondatore e principale azionista Vladimir Jazarevic. Non sono stati rivelati i dettagli finanziari dell’operazione.MUST Solutions (Mechatronics Unmanned Systems and Technology Solutions), con sede a Belgrado, è specializzata nello sviluppo e nella produzione di sistemi di propulsione per velivoli avanzati senza pilota. Il suo prodotto di punta è un motore turbofan da 4.000 N, l’unico del suo genere sviluppato in Europa, che offre consumi di carburante significativamente ridotti e un’autonomia estesa. Inoltre, l’azienda produce un motore turbojet da 300 N progettato per sistemi aerei senza pilota più leggeri.”L’acquisizione di MUST Solutions rappresenta il primo passo concreto nell’attuazione della nostra strategia UAS, che abbiamo annunciato con la creazione di AviaNera Technologies – ha dichiarato Michal Strnad, proprietario di CSG – Il nostro obiettivo è acquisire tecnologie d’avanguardia e know-how nel campo dei sistemi di propulsione, che rappresentano un componente chiave—e spesso un collo di bottiglia—nello sviluppo e nella produzione di moderne piattaforme senza pilota. È il primo passo verso un’integrazione verticale che ci consentirà di sviluppare e produrre sistemi completi”.L’acquisizione di MUST Solutions costituisce un passo importante nella costruzione del settore UAS come pilastro principale dell’attività di CSG. La sua crescita proseguirà tramite ulteriori acquisizioni, partnership con i principali attori del settore e sinergie con altre aziende di CSG attive nell’aerospazio, nelle tecnologie UAS e nella produzione di munizioni di grosso calibro. LEGGI TUTTO

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    Giappone, peggiora la manifattura a ottobre

    (Teleborsa) – Peggiora l’attività della manifattura in Giappone a luglio. L’indice PMI manifatturiero, pubblicato da Markit ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 48,2 punti, rispetto ai 48,5 punti di settembre. Il dato è peggiore anche delle stime degli analisti che indicavano una discesa fino a 48,3 punti. L’indicatore si conferma così al di sotto della soglia critica dei 50 punti, denotando contrazione dell’attività. LEGGI TUTTO

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    Collare d’Oro CONI a Lucia Aleotti per il Fair Play Menarini

    (Teleborsa) – Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) ha conferito oggi a Lucia Aleotti, azionista e membro del Board di Menarini, il Collare d’Oro al Merito Sportivo per il ruolo del Premio Internazionale Fair Play Menarini nel promuovere i valori della correttezza nello sport. Si tratta della più alta onorificenza sportiva nazionale.La cerimonia di premiazione si è svolta questa mattina a Roma, alla presenza del Ministro per lo Sport Andrea Abodi e delle massime autorità di governo, del Presidente del CONI Luciano Buonfiglio e di Marco Giunio De Sanctis, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico (CIP).A valere questo riconoscimento sono stati lo sforzo e le energie profusi al servizio dello sport da Lucia e Alberto Giovanni Aleotti attraverso la Fondazione Fair Play Menarini. Il Premio Internazionale Fair Play Menarini celebra gli atleti divenuti in tutto il mondo portabandiera di etica, lealtà e rispetto, con un’attenzione speciale dedicata ai gesti di correttezza compiuti dalle nuove generazioni.”Sono profondamente onorata di ricevere il Collare d’Oro al Merito Sportivo da parte del CONI – dichiara Lucia Aleotti – Questo riconoscimento conferma che la missione del Fair Play Menarini è di grande valore per lo sport e la società. Ringraziamo sentitamente il Presidente Buonfiglio e il CONI per aver riconosciuto nel Fair Play Menarini un partner di valori universali”. LEGGI TUTTO

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    Banche, ABI: da misure della manovra su fisco 800 milioni di mancati ricavi

    (Teleborsa) – L’Associazione Bancaria Italiana “si rende pienamente disponibile per un confronto di maggior dettaglio sui provvedimenti”. È stata la conclusione di Marco Elio Rottigni, Direttore Generale dell’ABI, alla sua relazione sul Disegno di legge di bilancio per il 2026 alle Commissioni congiunte Bilancio del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati.Rottigni ha evidenziato che “in Italia la dinamica del credito mostra segnali di ripresa” e che “la ripresa riguarda sia i prestiti alle famiglie sia quelli alle imprese ed è strettamente connessa all’evoluzione della domanda di credito”. La riduzione dei tassi di interesse si “sta riflettendo sul margine di interesse delle banche: nei primi sei mesi del 2025, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, i principali gruppi bancari italiani hanno registrato una riduzione di circa il 6 per cento del margine di interesse; questa tendenza è attesa proseguire nel prossimo biennio”.Il DG dell’ABI ha sottolineato che, in ambito fiscale, “le banche sono dirette destinatarie di un articolato insieme di misure” e “complessivamente, il maggior gettito che ne deriva, per il quadriennio 2026-2029, ammonta a circa 9,6 miliardi di euro”.In merito all’aumento di due punti percentuali delle aliquote IRAP per banche, intermediari finanziari e imprese di assicurazioni, relativamente ai periodi d’imposta 2026, 2027 e 2028, Rottigni ha detto che “tenuto conto che per la generalità delle imprese l’aliquota IRAP è il 3,90% e che le banche e gli intermediari finanziari, già sono soggetti a una maggiorazione di 75 centesimi, l’aliquota IRAP passa da 4,65% a 6,65%. Considerando altresì delle ulteriori maggiorazioni regionali applicata nella generalità dei casi alle banche, l’aliquota complessiva si attesta intorno al 7,40%”.In merito al differimento di una parte delle quote di deducibilità previste per il periodo d’imposta 2027 e alla limitazione alla deducibilità delle perdite fiscali e delle eccedenze ACE, il rappresentato dell’ABI ha detto che “si tratta di un ulteriore differimento del recupero delle anticipazioni di imposta che si aggiunge a quanto previsto con la legge di bilancio 2025. È opportuno evidenziare che anche questo tipo di prelievo determina un costo per le banche misurabile come minor margine di interesse per il mancato impiego della liquidità, ad esempio, qualora tale liquidità, fosse stata investita sottoscrivendo titoli del debito pubblico avrebbe generato ricavi finanziari per circa 800 milioni di euro (fine orizzonte 2030)”.Inoltre, si dispone la limitazione alla deducibilità IRES degli interessi passivi di banche e intermediari finanziari (oggi prevista in misura totale), per i quattro periodi di imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2025 (articolo 33), con aliquote di indeducibilità decrescenti nei 4 anni. Su questo punto ha detto che “al pari della previsione relativa alla deducibilità in cinque quote delle svalutazioni crediti si interviene su componenti che costituiscono la gestione caratteristica delle banche”.”Eravamo più indirizzati a una manovra come l’anno scorso, quindi a un tema di anticipazioni”, ha detto Rottigni quando gli è stato chiesto quale sarebbe stato lo scenario preferito. Quanto previsto dalla manovra, “colpirà in maniera chiara tutte le banche”, ha sottolineato. LEGGI TUTTO

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    Signorini (Bankitalia): “pronti a supporto per sistema rimesse verso Africa”

    (Teleborsa) – Un sistema dei pagamenti transnazionale che renda le remisse degli immigrati dall’Europa e l’Italia verso l’Africa “più veloci, economiche e sicure”. Lo auspica il direttore generale della Banca d’Italia Luigi Federico Signorini all’incontro “Africa Growth and Opportunity: Research in Action Conference” a Palermo, sottolineando come il modello potrebbe essere “simile” a quello che l’istituto centrale sta sviluppando nei Balcani Occidentali coinvolgendo Albania, la Bosnia-Erzegovina, il Kosovo e il Montenegro. “Siamo pronti per aiutare” ha detto.Signorini ha ricordato come “il flusso delle rimesse dei lavoratori verso l’Africa è una delle maggiori entrate finanziarie” del Continente e fornisce “stabilità a famiglie e comunità supportando consumo e investimenti”. Solo dal nostro paese le rimesse verso l’Africa sono ammontate a 2 miliardi di euro. E tuttavia, gli immigrati “devono affrontare spesso alti costi e lumghi tempi di trasferimento”. “Il costo per inviare denaro nei paesi dell’Africa sub sahariana è uno dei più alti al mondo, con una media del 9% in commissioni” e ancora più altro per i trasferimenti fra gli stessi paesi del Continente ha rilevato. “Le istituzioni multilaterali restano un fattore chiave” per far fronte alle necessità di sviluppo di un continente come l’Africa assieme al commercio e a una soluzione sull’eccessivo indebitamento di alcuni dei paesi del Continente. E’ quanto ribadisce il direttore generale della Banca d’Italia Luigi Federico Signorini all’incontro “Africa Growth and Opportunity: Research in Action Conference” a Palermo.Signorini ha citato l’esempio di Federico II e del suo regno con capitale nella città siciliana, in cui convivevano culture, lingue e sensibilità differenti. Un esempio che ha mostrato come “la reciproca comprensione fra culture, fedi, mari e lingue non sia una debolezza ma una forza”. LEGGI TUTTO

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    OCSE: 152mila emigrati italiani nel 2023, 32% in Spagna

    (Teleborsa) – L’emigrazione dei cittadini italiani verso i Paesi dell’Ocse è rimasta stabile nel 2023, per raggiungere quota152.000 persone”: è quanto si legge nella scheda consacrata all’Italia delle Prospettive migratorie internazionali dell’Ocse 2025 pubblicate oggi.”Circa il 32% – si precisa nel rapporto – è emigrato verso la Spagna, 15% verso la Germania e 13% verso la Svizzera”. Dalla pubblicazione emerge anche che nel 2024, l’Italia ha accolto 169.000 nuovi migranti di lungo temine o permanenti (incluso i cambiamenti di statuto e la libera circolazione), ossia il 16 % in meno rispetto al 2023″.”Questo dato – precisa l’Ocse – include 23% di immigrati ammessi nel quadro della libera circolazione (Ue,ndr.), 10% di immigrati professionali, 61% per motivi famigliari e 5% umanitari”. Sempre nel 2024, nel nostro Paese, sono stati attribuiti “20.000 permessi di soggiorno agli studenti in mobilità internazionale dell’insegnamento superiore e 17 300 a lavoratori migranti temporanei e stagionali (ad eccezione delle migrazioni intra-Ue)”.(Foto: © Tomas Griger | Dreamstime) LEGGI TUTTO

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    Amazon accelera sulle rinnovabili: 1 GW di energia pulita in Europa

    (Teleborsa) – Amazon ha annunciato che quasi 1 gigawatt (GW) di energia carbon-free sta alimentando oggi le reti elettriche europee grazie a 20 progetti di energia rinnovabile diventati operativi quest’anno. Questi progetti eolici e solari coprono cinque Paesi: Spagna, Italia, Polonia, Germania e Grecia. I progetti sono stati sviluppati da 12 aziende energetiche e insieme sono in grado di fornire energia equivalente al fabbisogno di oltre 700.000 famiglie in Europa ogni anno.In Europa, Amazon supporta oltre 230 progetti di energia rinnovabile, principalmente attraverso accordi di acquisto di energia (PPA). I PPA consentono agli sviluppatori di stanziare i fondi necessari alla realizzazione dei loro progetti con la certezza che, una volta completati, avranno un acquirente per l’elettricità generata in grado di garantire un flusso di entrate a lungo termine, stabile e privo di rischi. Una volta realizzati, questi progetti immetteranno nelle reti pubbliche nuove fonti di energia elettrica rinnovabile, contribuendo a decarbonizzare il mix energetico dei Paesi e apportando benefici a tutti coloro che utilizzano le reti: dalle famiglie alle imprese, fino al settore pubblico. Oltre ai 20 attivati quest’anno, più di 40 progetti di energia rinnovabile sostenuti da Amazon sono già operativi in tutta Europa, due di questi in Italia. I restanti 70 progetti attualmente supportati da Amazon dovrebbero essere completati e diventare operativi da qui al 2030.Amazon continua a individuare opportunità per espandere e promuovere il settore delle energie rinnovabili in tutta Europa, con particolare attenzione ai Paesi in cui opera l’azienda, come Italia, Spagna, Irlanda e Regno Unito, nonché a quelli con reti elettriche ad alta intensità di CO2, come Polonia e Germania. LEGGI TUTTO