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    USA, PMI Chicago supera attese a luglio

    (Teleborsa) – Sopra le attese l’attività manifatturiera nell’area di Chicago. Nel mese di luglio, l’indice PMI Chicago si è attestato a 45,3 punti contro i 47,4 punti del mese precedente. Il dato risulta migliore delle stime degli analisti, che erano per un aumento fino a 44,8 punti. Si ricorda che un livello dell’indice al di sopra di 50 punti denota un’espansione mentre un livello al di sotto dei 50 punti indica una contrazione del settore manifatturiero statunitense. LEGGI TUTTO

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    Vino, nel 1° semestre -4,3% nei carrelli di Usa, UK e Germania

    (Teleborsa) – Rallentano ancora le vendite di vino nei 3 principali mercati della domanda mondiale, come rileva l’Osservatorio Uiv-Vinitaly su base Nielsen-IQ. Il saldo complessivo del primo semestre nella Grande distribuzione di Usa, Regno Unito e Germania segna un tendenziale dei volumi commercializzati a -4,3%, per un valore a 13,9 miliardi di euro (-1,5%). Per l’Italia il risultato tra gli scaffali è invece stabile ma non per questo soddisfacente, con volumi a +0,1% e un controvalore, ancora condizionato dall’inflazione, di 2,3 miliardi di euro (+0,9%). Rispetto a marzo, l’Osservatorio rileva una situazione peggiorativa accusata un po’ ovunque per effetto di un secondo trimestre in picchiata (volumi a -4,3%) e un conseguente calo nel semestre della domanda di vino tricolore negli Usa (-2,1%), in Uk (-1,5%) ma non in Germania(+2,7%), sostenuta in maniera decisiva solo dai frizzanti a basso costo. Al netto della crescita della tipologia frizzanti sulla piazza tedesca, il saldo del vino italiano nei 3 Paesi segnerebbe una contrazione dell’1,6%.”La maggior versatilità delle nostre produzioni – dichiara il presidente di Unione italiana vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi – ci ha permesso fare meglio dei competitor, ma la riduzione dei consumi si fa sempre più evidente. A un vigneto moderno vanno corrisposte scelte manageriali altrettanto attuali: il futuro prossimo del vino italiano dovrà necessariamente passare dal contingentamento delle rese e da una analisi più puntuale dei mercati e dei consumatori, mai così fluidi come oggi”.Negli Usa – 973 milioni di euro le vendite tricolori – al -4,4% dei fermi-frizzanti (-2,5% in termini di valore) si contrappongono i soliti spumanti che, sull’onda del primo trimestre, rimangono in luce verde (+2,8%). E se nel carrello della spesa statunitense ogni quattro bottiglie di vino italiano una è di Prosecco (+4,3%), tra gli inglesi l’incidenza sale al 33%. Ma il pesante stop del secondo trimestre ha condizionato il parziale Uk di metà anno, sia nelle vendite di spumanti (-0,4% volume e -4,7% valore), sia dei fermi (-2,2% volume e +5,2% valore), per un complessivo di 845 milioni di euro. Sul mercato tedesco, l’Italia limita i danni di un mercato altrimenti asfittico grazie all’exploit dei “frizzantini” (+23,3% volume e +14,6% valore), complice un prezzo medio da “saldi”: 3,63 euro/litro (-7% il prezzo medio). LEGGI TUTTO

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    Cina, PMI manifatturiero e servizi delude a luglio

    (Teleborsa) – Arrivano dati negativi dalla Cina, dove il sentiment dei direttori acquisto delle aziende della manifattura e dei servizi è al di sotto delle aspettative, confermando una sostanziale debolezza dell’economia e la necessità di ulteriori stimoli economici e monetari. L’indice PMI manifatturiero di luglio si conferma in contrazione (sotto la soglia di 50) e si attesta a 49,4 punti, giusto in linea con le attese, rispetto ai 49,5 punti di giugno. Si indebolisce anche il settore dei servizi, con il relativo PMI sceso a quota 50,2 punti a luglio dai 50,5 precedenti ed al di sotto dei 50,3 attesi. Il PMI composito scende così a a quota 50,2 dai 50,5 punti del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Giappone, vendite e fiducia consumatori oltre attese e produzione meglio del previsto

    (Teleborsa) – Arrivano dati positivi dal Giappone, dove la fiducia dei consumatori e le vendite al dettaglio hanno accelerato, mentre la produziiine ha subito una battuta d’arresto inferiore al previsto.Secondo la stima preliminare del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), la produzione industriale, nel mese di giugno 2024, ha registrato una decremento del 3,6% su base mensile, dopo il +3,6% registrato a maggio. Le stime degli analisti però sono per un calo più ampio del 4,2%. Le proiezioni a due mesi indicano un balzo del 6,5% a luglio ed una stabilizzazione a +0,7% ad agosto.Sono aumentate più delle attese a giugno 2024 le vendite al dettaglio, che in base ai dati diffusi dal Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria (METI) sono salite del 3,7% su base annuale, più del 3,3% stimato dagli analisti e del 2,8% di maggio (rivisto da un preliminare del +3%).Migliora anche il sentiment dei consumatori. Secondo quanto comunicato dall’Istituto di ricerca economica e sociale del Cabinet Office giapponese, l’indice di fiducia si è attestato a luglio 36,7 punti, dai 36,4 di giugno e supera le stime di connsensus (36,5). LEGGI TUTTO

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    PIL, le Associazioni: “Dato Istat coerente con le attese. Positivo andamento consumi”

    (Teleborsa) – “Il dato preliminare sull’andamento dell’economia italiana nel secondo trimestre dell’anno è coerente con le attese. Ne risultano confermate le valutazioni sul quadro complessivo. La modesta crescita italiana continua ad essere sostenuta quasi esclusivamente dal terziario e dalla domanda interna. La stagnazione dell’industria sembra proseguire, mentre cambia il segno del contributo della domanda estera netta: da positivo nel primo quarto a negativo nel secondo. Pesano le persistenti difficoltà riscontrate nell’economia tedesca (PIL a -0,1% congiunturale). Con queste dinamiche il raggiungimento di una crescita dell’1% – il target del governo – nell’intero anno, seppure non impossibile, appare non agevole”. Questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio sui dati Istat di oggi.”In prospettiva, – prosegue Confcommercio – i miglioramenti del reddito nominale, anche grazie al rinnovo dei contratti, combinati con un’inflazione stabile e un’occupazione ai massimi di sempre dovrebbero supportare potere d’acquisto e consumi. Dai tassi reali eccezionalmente elevati per l’Italia deriverebbe, invece, un grave freno agli investimenti privati. Dal bilanciamento di queste opposte tensioni si avrà la cifra della crescita”.”I dati diffusi oggi dall’Istat confermano l’intonazione lievemente espansiva della congiuntura del nostro paese, evidenziando altresì come la spinta alla crescita continui a provenire esclusivamente dai settori del terziario, con l’industria e l’agricoltura invece in arretramento” sottolinea Confesercenti commentando le stime sul PIL del secondo trimestre.”Le rilevazioni – evidenzia Confesercenti – confermano come un target di crescita dell’1% per l’anno in corso sia pienamente alla portata del nostro paese ed è a questo punto alta la probabilità che le previsioni per il 2024 delle maggiori organizzazioni internazionali vengano superate. E l’andamento positivo della stagione turistica potrebbe ulteriormente contribuire ad una crescita del PIL decisamente superiore alle attese. Il 2024 si è caratterizzato, inoltre, come l’anno dei rinnovi contrattuali: in particolare del terziario, il comparto che sta contribuendo ai buoni risultati della nostra economia. Per altro verso, va sottolineato come la conservazione di questa fase moderatamente espansiva dipenda in misura cruciale dalla tenuta dei consumi delle famiglie, tanto più in considerazione del contributo negativo che l’Istat registra per le esportazioni nette. Va, a tal riguardo, ricordato che alla fine del primo trimestre di quest’anno la spesa sul territorio economico risultava ancora inferiore di ben 2,5 miliardi rispetto ai livelli raggiunti alla fine della primavera 2023. Nello specifico, la propensione al consumo ha registrato nei primi tre mesi dell’anno corrente un vero e proprio tonfo (-2,6 punti) impedendo così di tradurre in maggiori consumi la crescita dell’occupazione e gli aumenti contrattuali”.Secondo le valutazioni di Confesercenti, nella media annua l’incremento dei consumi delle famiglie potrebbe risalire allo 0,6%, dallo 0,2% del primo trimestre. Un risultato che consentirebbe di consolidare gli andamenti congiunturali, ma che rimarrebbe molto al di sotto delle potenzialità di espansione sottostanti al vivace andamento del mercato del lavoro.”Manca, perciò, – conclude Confesercenti – ancora una vera e decisa ripresa dei consumi che necessita, innanzitutto, di un rinvigorimento del clima di fiducia, da realizzarsi attraverso una solida riduzione dei tassi di interesse, insieme alla messa a terra degli interventi sulla fiscalità e sul lavoro. Inoltre, occorrono interventi a favore delle imprese di vicinato, volti a preservare in primo luogo quel ruolo di presidio territoriale dei negozi che rappresenta un valore sociale, oltre che economico, fondamentale per la vivibilità delle nostre città”. LEGGI TUTTO

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    Rottamazione quater, slitta quinta rata: la nuova data

    (Teleborsa) – Slitta dal 31 luglio al prossimo 15 settembre il pagamento della quinta rata della Rottamazione-quater delle cartelle del fisco.La norma è contenuta nell’articolo 6 dell’ultimo decreto legislativo, approvato in via definitiva dall’ultimo Consiglio dei Ministri, nel quale sono inserite le modifiche ai precedenti provvedimenti attuativi della delega fiscale. Il provvedimento – spiegano fonti di governo – seguirà il suo corso in vista della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale prevista nei prossimi giorni. La notizia dunque conferma i rumors dei giorni scorsi. “Il rinvio della scadenza del 31 luglio della rottamazione delle cartelle esattoriali è indispensabile, ma occorre anche riscrivere le regole della procedura, per fare in modo che la singola rata che non ecceda il quinto del reddito del contribuente o dell’impresa”, la richiesta avanzata nelle scorse ore da Confedercontribuenti, sottolineando che il rinvio a metà settembre – a cui il governo starebbe lavorando – servirà a dare “una boccata d’ossigeno”. Ma il vero problema – evidenzia Confedercontribuenti – resta il carico fiscale insostenibile a cui vengono sottoposti la maggior parte dei contribuenti. “Queste persone e queste imprese – commenta Carmelo Finocchiaro, presidente della Confederazione – vivono con l’incubo costante di subire un pignoramento o di vedersi ipotecare la casa. Perché, anche se riescono a fatica a pagare una rata, non sanno cosa succederà con la successiva”. LEGGI TUTTO

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    Marcolin, nel primo semestre ricavi in calo ma cresce la marginalità

    (Teleborsa) – Marcolin, azienda italiana tra i leader mondiali nel settore dell’eyewear, ha chiuso il primo semestre del 2024 con vendite nette per 297,6 milioni di euro, con una riduzione del 3,6% a cambi correnti (-3,4% a cambi costanti) rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. A parità di perimetro (escludendo quindi l’impatto positivo dei nuovi marchi del 2024 e l’incidenza dei marchi cessati), le vendite nette aumentano dello 0,6% a cambi correnti (+0,8% a cambi costanti).Le principali geografie di sbocco nel 2024 sono state EMEA e Americas, le quali hanno registrato ricavi, rispettivamente, per 149,6 milioni di euro (+2,1% a parità di perimetro) e 106,6 milioni di euro (-4,7% a parità di perimetro). Il mercato asiatico, ad alto potenziale per il Gruppo, consolida il trend di crescita degli ultimi anni, consuntivando nel semestre una crescita double-digit.L’EBITDA adjusted si attesta a 52,7 milioni di euro, in crescita del 2,9% YoY. Positiva l’incidenza sulle vendite nette, pari al 17,7% (rispetto al 16,6% dello stesso periodo dell’anno precedente).La posizione finanziaria netta adjusted ammonta a 338 milioni di euro, in miglioramento di 6,4 milioni di euro rispetto il 31 dicembre 2023 grazie al positivo flusso di cassa generato dall’attività operativa, nonostante il tipico assorbimento di cassa del capitale circolante netto derivante dalla stagionalità del business nel primo semestre. LEGGI TUTTO

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    Confindustria Assafrica & Mediterraneo, siglato Memorandum d’Intesa con l’EBCAM

    (Teleborsa) – Confindustria Assafrica & Mediterraneo annuncia la firma di un Memorandum d’Intesa (MoU) con l’European Business Council for Africa and the Mediterranean (EBCAM) e l’avvio di un importante partenariato in diverse aree di cooperazione.Confindustria Assafrica & Mediterraneo supporta, da oltre 40 anni, le aziende italiane nel loro percorso di crescita in 70 paesi dell’Africa e del Medio Oriente. La sua missione è creare opportunità di internazionalizzazione per le aziende associate, guidandole verso mercati target che offrono le migliori opportunità in base alle loro specifiche industrie e specializzazioni tecnologiche e produttive. Attraverso l’organizzazione di incontri B2B e la gestione di relazioni privilegiate con interlocutori imprenditoriali e istituzionali, Confindustria Assafrica & Mediterraneo promuove le attività commerciali e i progetti delle aziende associate. Il team dell’associazione organizza eventi settoriali e iniziative sia in Italia che nei paesi target, fornendo informazioni riguardanti opportunità commerciali e di business, come fiere, missioni e gare d’appalto, oltre ad assistere le aziende associate nella ricerca di partner commerciali e imprenditoriali affidabili e nella risoluzione di problematiche specifiche durante il processo di internazionalizzazione.Con questo accordo, – si legge in una nota – EBCAM rafforza la sua rete con un partner strategico proveniente da un paese europeo, segnando un ulteriore passo verso lo sviluppo del continente africano. La partnership tra EBCAM e Confindustria Assafrica & Mediterraneo rafforzerà la cooperazione tra queste due organizzazioni e creerà una rete di collaborazione tra aziende italiane e altre europee che cercano di investire in soluzioni sostenibili per le sfide dello sviluppo nei Paesi africani.EBCAM e Confindustria Assafrica & Mediterraneo – sottolinea la nota – “lavoreranno insieme per promuovere maggiormente gli scambi commerciali, supportare le aziende europee, anche nella ricerca di nuovi canali di finanziamento, ridurre la burocrazia e coltivare un dialogo aperto con le istituzioni pubbliche nell’ambito del partenariato pubblico-privato”. LEGGI TUTTO