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    La Commissione approva la nuova indicazione geografica “Caciottone di Norcia” dell’Italia

    (Teleborsa) – La Commissione ha approvato l’inserimento del “Caciottone di Norcia” italiano nel registro delle Indicazioni Geografiche Protette (IGP).Il “Caciottone di Norcia” è un formaggio proveniente dalla Valnerina, in provincia di Perugia. È prodotto con latte vaccino e ovino pastorizzato. La caratteristica del formaggio è il rapporto tra latte vaccino, che rappresenta un minimo del 90% e un massimo del 95%, e latte ovino, che rappresenta un minimo del 5% e un massimo del 10%. Il “Caciottone di Norcia” ha un gusto fragrante e aromatico, con un caratteristico retrogusto di panna. Questo nuovo nome si aggiungerà all’elenco dei 3.624 prodotti già protetti, disponibili nel database di eAmbrosia. LEGGI TUTTO

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    Borghi Italiani: un patrimonio culturale in crescita online

    (Teleborsa) – L’analisi ha rilevato oltre 58.700 menzioni e un totale di 10,3 milioni di interazioni, mostrando un quadro chiaro e articolato dell’interesse online verso i borghi italiani. I borghi italiani rappresentano una parte fondamentale del patrimonio culturale e turistico dell’Italia. Negli ultimi anni, la loro presenza online è diventata sempre più significativa, riflettendo l’interesse crescente del pubblico e dei turisti verso queste affascinanti località.È quanto emerge dalla ricerca realizzata da SocialData, azienda specializzata in analisi, previsioni e predizioni anche attraverso intelligenza artificiale e sistemi di machine learning, in collaborazione con l’Associazione Civita, realtà si occupa di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale con una particolare attenzione proprio ai borghi. L’analisi, condotta tra il 18 luglio 2023 e il 18 luglio 2024, ha analizzato le menzioni, le interazioni e il sentiment relativo al tema dei borghi italiani sui social media e altre piattaforme online, tra queste più di 350mila community Facebook, più di 151.000 blog e testate giornalistiche, più di 8.500 canali YouTube e più di 21.000 profili business Instagram. Il sentiment generale rilevato, sia sul tema generico dei borghi che sui singoli luoghi, è stato prevalentemente positivo (72%), con un numero molto limitato di percezioni negative.Dalla ricerca è emerso, inoltre, il ruolo fondamentale giocato dalle piattaforme social. Instagram, in particolare, si conferma come la piattaforma principale per il coinvolgimento, rappresentando una percentuale significativa delle menzioni per tutti i borghi analizzati. Seguono Facebook e X-Twitter, con una presenza rilevante anche sui blog e altre fonti. La capacità di un borgo di presentarsi attraverso foto accattivanti e contenuti visivi di alta qualità sembra essere, infatti, un fattore determinante nel generare interazioni. La ricerca evidenzia chiaramente come i borghi italiani stiano capitalizzando sulla loro presenza online, per attirare turisti e mantenere vivo l’interesse del pubblico.”Il nostro è un Paese speciale ricco di storia, cultura, arte e natura. Visitatori da tutto il mondo vengono costantemente a visitare non solo le grandi città ma anche i numerosi borghi presenti in tutte le regioni italiane. I borghi rappresentano una ricchezza, un valore aggiunto per il nostro turismo. Questo patrimonio va tutelato e, grazie alla tecnologia ed ai social network, abbiamo l’opportunità di far conoscere queste bellezze in tutto il mondo. Studi e ricerche come la nostra fanno da volano per l’intero settore turistico, tra i principali driver per la crescita economica, sociale e culturale dell’Italia”, spiega Simonetta Giordani, Segretaria Generale dell’Associazione Civita.Secondo Gianluca De Marchi, partner di SocialData, “questa ricerca dimostra come le discussioni sui social siano trasversali. Non è detto che si parli solo di argomenti frivoli. E infatti arte, turismo sostenibile e cultura riescono a catturare l’attenzione degli utenti”. LEGGI TUTTO

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    Sanità, legge sulle liste d’attesa in Gazzetta Ufficiale: al via le misure del governo

    (Teleborsa) – Sono entrate in vigore ieri (1 agosto, ndr) le misure previste dal governo per accelerare i tempi della sanità con è stata anche incrementata del 5% l’attuale tetto di spesa per tutto il 2024. La legge di conversione del decreto liste d’attesa è stata infatti pubblicata il 31 luglio in Gazzetta Ufficiale che comprende anche l’istituzione di un organismo di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria che avrà la facoltà di valutare l’attività delle singole strutture sanitarie, anche avvalendosi dei Nas. Le Regioni manterranno comunque la responsabilità del rispetto dell’efficienza di erogazioni dei servizi sanitari ma entro 60 giorni le dovranno istituire una Unità dedicata (l’Unità centrale di gestione dell’assistenza sanitaria e dei tempi e delle liste di attesa), che dovrà individuare, entro 90 giorni, un Responsabile unico regionale per l’assistenza sanitaria (Ruas). Se le Regioni non individueranno la figura nei tempi previsti o si verificheranno ripetute inadempienze, l’Organismo di controllo nazionale potrà intervenire con poteri sostitutivi.Dal prossimo anno sarà adottata una metodologia per definire il fabbisogno di personale. Le Regioni anche su questi aumenti avevano espresso preoccupazione rispetto alle coperture finanziarie. Serviranno però uno o più decreti del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previa intesa con la Conferenza Stato Regioni, La legge prevede anche l’istituzione della Piattaforma nazionale per le liste d’attesa presso Agenas. Compito della nuova piattaforma quello di far dialogare le piattaforme regionali: entro 60 giorni saranno varate le linee guida che dovranno definire i criteri di realizzazione e di funzionamento. La piattaforma consentirà non solo di avere per la prima volta un quadro completo sulle liste d’attesa in Italia, ma permetterà ad Agenas di svolgere funzioni di controllo sulle agende e di intervenire nei confronti delle Regioni in caso di anomalie. Al via anche l’istituzione di un Cup unico regionale o infraregionale per la prenotazione delle prestazioni. In esso confluiranno le disponibilità sia delle strutture pubbliche sia di quelle private convenzionate. Per queste ultime, la piena interoperabilità del proprio sistema di prenotazione con il Cup, diventa uno degli elementi di valutazione nelle procedure di rilascio dell’accreditamento. LEGGI TUTTO

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    Oggi è l’Earth Overshoot Day 2024: l’umanità ha già consumato le risorse che la Terra genera ogni anno

    (Teleborsa) – Oggi è l’Earth Overshoot Day 2024, cioè il giorno del sovrasfruttamento della Terra. La data è calcolata ogni anno dal Global Footprint Network, che indica come in soli 7 mesi l’umanità abbia già utilizzato ciò che la Terra impiega 12 mesi per rigenerare. In particolare, a livello globale stiamo consumando l’equivalente di 1,7 Pianeti all’anno, cifra che potrebbe arrivare nel 2030 a due pianeti sulla base delle tendenze attuali secondo le stime di Wwf Italia.L’Earth Overshoot Day si calcola dividendo la biocapacità del Pianeta (la quantità di risorse ecologiche che la Terra è in grado di generare in quell’anno) per l’impronta ecologica dell’umanità (la domanda delle nostre società per quello stesso anno) e moltiplicando tutto per 365, i giorni di un anno. Nel 1974 l’Overshoot day cadeva il 30 novembre, nel 2004, il 2 settembre, nel 2014 il 5 agosto. L’Italia è anche uno dei paesi con il più elevato debito ecologico. L’Overshoot Day per il nostro Paese è arrivato già il 19 maggio.”La Terra ha esaurito le sue risorse naturali annuali, mentre a livello globale si sprecano oltre un miliardo di pasti al giorno, con conseguenze economiche e ambientali legate all’eccessivo consumo energetico e alla gestione dei rifiuti”. Questo è quanto evidenzia l’analisi di Coldiretti sui dati del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (Unep) in occasione dell’Earth Overshoot Day 2024.”Secondo l’ultimo rapporto Unep, nel mondo sono stati prodotti 1,05 miliardi di tonnellate di rifiuti alimentari, pari a 132 chilogrammi pro capite, che rappresentano quasi un quinto del cibo disponibile per i consumatori. Di questi, circa il 60% è attribuibile alle abitazioni, il 28% alla ristorazione e il 12% al commercio al dettaglio. Contemporaneamente, 735 milioni di persone soffrono la fame e un terzo della popolazione mondiale affronta l’insicurezza alimentare, come riportato da Unep”, ha sottolineato Coldiretti aggiungendo che “il vero problema risiede nella distribuzione delle risorse alimentari e negli squilibri causati dal declino dei sistemi alimentari locali basati sull’agricoltura familiare, che necessitano di essere sostenuti e rilanciati. In molti Paesi, tali sistemi non riescono più a produrre e distribuire cibo sufficiente per nutrire una popolazione globale in crescita, soddisfare le esigenze nutrizionali, garantire un accesso equo e operare in modo sostenibile”. (Foto: Photo by NASA on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Governo: Cipess approva misure su infrastrutture, coesione e sisma 2009

    (Teleborsa) – Il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, presieduto in apertura dal ministro della cultura Gennaro Sangiuliano e a seguire dal vicepresidente del Comitato e ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, con la presenza del segretario del CIPESS, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Alessandro Morelli, ha approvato una serie di provvedimenti in materia di infrastrutture, politiche di coesione e ricostruzione post sisma Abruzzo 2009.In particolare, riferisce una nota, il Comitato ha espresso, sentito il parere del NARS, parere sullo schema di contratto di programma tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze e con il Ministero della difesa, e l’Ente nazionale per l’assistenza al volo (ENAV) S.p.A. – periodo regolatorio 2020-2024 – che prevede investimenti per circa 475 milioni di euro. In materia di politiche di coesione, il Comitato ha approvato la riprogrammazione del Programma operativo complementare (POC) “Energia e Sviluppo dei territori” 2014-2020 al PON Imprese e competitività 2014-2020, a titolarità del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (MASE). Il valore dell’incremento del Programma è di oltre 234 milioni di euro. Ciò porta la dotazione complessiva del POC ad oltre 355 milioni di euro. Via libera anche alla modifica del “Programma Operativo Complementare (POC) SPAO” al PON “Sistemi di Politiche Attive per l’Occupazione” 2014-2020, a titolarità del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Il valore dell’aumento del POC è di circa 363 milioni di euro e la dotazione complessiva del Programma è pari a circa 965 milioni di euro. Il Cipess ha approvato poi l’assegnazione, in favore del Commissario straordinario del Governo per Bagnoli-Coroglio, di un importo complessivo di 1,2 miliardi di euro per il periodo 2024-2029, a valere sulle risorse FSC 2021-2027. L’assegnazione è finalizzata alla celere realizzazione degli interventi per il risanamento ambientale e rigenerazione urbana del comprensorio di Bagnoli-Coroglio. Approvata l’adozione del Programma operativo complementare (POC) della regione Sardegna. La dotazione del Programma è pari a oltre 374 milioni di euro. Via libera anche all’assegnazione alla Regione Campania di un importo, pari a oltre 1,9 miliardi di euro di risorse FSC, in anticipazione sulla programmazione 2021-2027, nelle more della definizione dell’Accordo di coesione. “Stiamo lavorando per chiudere l’accordo con la Regione – ha dichiarato il ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto – ma il Governo, in attuazione del decreto-legge 60 del 2024, ha oggi il dovere di accelerare l’assegnazione delle risorse nazionali per la coesione al finanziamento di progetti strategici e di pronta cantierabilità, quali quelli oggetto dell’odierna delibera CIPESS di anticipazione, così come già fatto in occasione del finanziamento degli interventi di risanamento ambientale per Bagnoli, dei progetti della passata programmazione dei Comuni e delle misure urgenti per l’area dei Campi flegrei”. Con precedenti provvedimenti normativi, ricorda il Ministero, “il Governo ha già assegnato alla Campania 388 milioni di euro in anticipazione per i completamenti degli interventi della passata programmazione, una priorità per i Comuni campani, e 400 milioni di euro per l’emergenza bradisismo nell’area dei Campi Flegrei”. Con la decisione di oggi, prosegue la nota, “il CIPESS ha assegnato alla Campania, in esito alla positiva conclusione di una procedura scritta nell’ambito della Cabina di Regia FSC, 1,9 miliardi di euro per consentire il tempestivo avvio di 81 progetti particolarmente strategici a livello territoriale e di pronta o immediata cantierabilità, già individuati nel corso dell’istruttoria condotta con la Regione per la definizione dell’Accordo per la Coesione. Sono progetti che incidono direttamente sulla vita dei cittadini campani e interessano i settori dell`ambiente e dei trasporti, dove è prioritario intervenire per diminuire i divari con il resto del Paese, e nel settore della Cultura, un asset particolarmente strategico per lo sviluppo della regione”.Per quanto riguarda la ricostruzione post sisma 2009 nella Regione Abruzzo, il Cipess ha approvato il terzo Piano annuale, riferito all’annualità 2024, settore n. 4 “Funzioni istituzionali, collettive e servizi direzionali”, della città dell’Aquila e dei territori colpiti dal sisma 2029, di valore complessivo pari a circa 160 milioni di euro; l’assegnazione di risorse per il finanziamento dei servizi di natura tecnica e assistenza qualificata, da destinare specificamente alle spese connesse alla gestione e al funzionamento degli Uffici speciali per la ricostruzione di L’Aquila (USRA) e dei comuni del cratere (USRC), per un importo complessivo di oltre 506 mila euro per l’annualità 2024. LEGGI TUTTO

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    Stati Uniti, spesa costruzioni ancora in calo a giugno

    (Teleborsa) – Si conferma in calo la spesa per costruzioni in USA a giugno 2024. Il dato, comunicato dal Dipartimento del Commercio americano, si attesta a 2.148,4 miliardi di dollari, registrando una diminuzione dello 0,3% su base mensile, rispetto al +0,2% delle stime degli analisti e dopo il -0,4% di maggio. Su base annua si è visto invece un incremento del 6,2%.Tra le costruzioni private, le cui spese sono scese dello 0,3% a 1.664,6 miliardi di dollari, quelle di tipo residenziale sono scese dello 0,3% a 928 miliardi di dollari. La spesa in ambito pubblico ha segnato un decremento dello 0,4% a 483,9 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    USA, ISM manifatturiero in calo e sotto attese a luglio

    (Teleborsa) – Peggiora l’attività manifatturiera a luglio 2024, mantenendosi in fase di contrazione. Lo segnala l’ISM – Insitute for Supply Management sulla base del consueto sondaggio mensile.L’indice dei direttori di acquisto del settore manifatturiero si è attestato a 46,8 punti dai 48,5 del mese precedente, risultando anche inferiore alle attese degli analisti che stimavano un aumento fino a 48,8 punti. L’indicatore, che viene usato per valutare lo stato di salute del settore manifatturiero statunitense, si mantiene dunque sotto la soglia chiave di 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione dell’attività.Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini sale a 47,4 punti da 49,3, mentre quella sull’occupazione scende a 43,4 da 49,3 e la componente relativa ai prezzi migliora a 52,9 da 52,1 punti. LEGGI TUTTO

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    Cannabis light, Coldiretti: “A rischio la sopravvivenza di un intero settore”

    (Teleborsa) – “L’emendamento al Ddl Sicurezza, approvato nelle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera, che prevede la stretta sulla cannabis light equiparata a quella non light, mette a rischio la sopravvivenza di un intero comparto impegnato in una coltivazione dove sono stati fatti investimenti significativi. Per questo – afferma Coldiretti – chiediamo la modifiche di un emendamento che danneggia pesantemente le aziende agricole”. “Di fatto l’infiorescenza della canapa – prosegue Coldiretti – rappresenta una parte fondamentale del valore aggiunto della pianta, e vietarne la raccolta e l’essicazione rischia di far crollare un intero settore dove sono impegnati tanti giovani agricoltori”. Coldiretti aveva espresso più volte la necessità di tutele per gli agricoltori che producono canapa in piena legalità, come pure riconosciuto dalla normativa europea, anche per rispondere a mercati come quelli della nutriceutica, della cosmetica, dell’industria o dell’arredo. “Questo emendamento che, come detto, toglie la possibilità di raccogliere, utilizzare ed essiccare l’infiorescenza, – sottolinea Coldiretti – blocca anche le esportazioni verso i mercati esteri che rappresentano una grossa fetta del nostro mercato tagliando le aziende italiane completamente fuori dalla competizione a livello europeo. Ora si mette a rischio un settore produttivo che conta migliaia di persone impiegate e circa 4mila ettari coltivati”. Coldiretti ricorda, infine, che fino agli anni ’40 la canapa era più che familiare in Italia, tanto che il Belpaese con quasi 100mila ettari era il secondo maggior produttore al mondo dietro soltanto all’Unione Sovietica, poi il declino per la progressiva industrializzazione e l’avvento del “boom economico” che ha imposto sul mercato le fibre sintetiche. LEGGI TUTTO