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    PNRA, la rompighiaccio italiana Laura Bassi salpa verso l’Antartide

    (Teleborsa) – La nave rompighiaccio italiana Laura Bassi ha lasciato il porto di Littleton in Nuova Zelanda, facendo rotta verso l’Antartide, con a bordo 27 unità di personale tecnico e scientifico e 23 membri dell’equipaggio. Inizia così la missione della nave prevista per la 40esima spedizione italiana in Antartide, finanziata dal Ministero dell’Università e Ricerca (MUR) nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), gestito dal Cnr per il coordinamento scientifico, dall’ENEA per la pianificazione e l’organizzazione logistica delle attività presso le basi antartiche, e dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS per la gestione tecnica e scientifica della rompighiaccio Laura Bassi.La nave, di proprietà dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS, è partita dall’Italia a metà ottobre e dopo circa 60 giorni di navigazione ha raggiunto la Nuova Zelanda, passando attraverso il Canale di Panama. La rompighiaccio navigherà complessivamente 3 mesi nelle acque antartiche, per portare avanti le attività di ricerca previste nell’ambito di 6 progetti finanziati dal PNRA, oltre ad attività in collaborazione con l’Istituto Idrografico della Marina Militare e di supporto e logistica alla Base italiana in Antartide “Mario Zucchelli” (MZS). Nello specifico la missione si dividerà in due “leg”, vale a dire due campagne di ricerca. La prima, di 35 giorni, sarà dedicata a 3 progetti scientifici. Una volta conclusa la prima parte della missione, la Laura Bassi farà rientro in Nuova Zelanda per un cambio di personale e ripartirà il 23 gennaio per il secondo leg, che durerà 43 giorni e vedrà impegnate a bordo 32 persone per le attività di altri 3 progetti.La nave trasporterà inoltre le carote di ghiaccio del progetto Beyond EPICA-Oldest Ice, coordinato dall’Istituto di Scienze Polari del Cnr e, nel secondo periodo di attività, ospiterà due strumenti (mooring) dell’Università di Auckland (NZ), che saranno utilizzati per analisi oceanografiche del progetto Glomar Challenger Through Exchange Experiment.Il rientro al porto di Lyttelton, in Nuova Zelanda, è previsto per il 7 marzo 2025, mentre quello in Italia è atteso nella seconda metà di aprile 2025. LEGGI TUTTO

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    Fitch: tensioni commerciali potrebbero influenzare porti europei e mediorientali

    (Teleborsa) – Le crescenti tensioni commerciali e i probabili aumenti tariffari da parte della nuova amministrazione statunitense potrebbero avere implicazioni negative per il commercio globale, esacerbando le sfide di crescita affrontate dai porti marittimi europei e mediorientali. Lo afferma Fitch Ratings in un report sul tema, ritendono probabile che una lenta ripresa della domanda di beni di consumo continui in Europa nel 2025, sostenendo il settore portuale.Le nuove tariffe proposte dal presidente eletto Donald Trump sui beni cinesi ed europei potrebbero esacerbare le sfide di crescita per le economie orientate all’export, riducendo l’attività portuale, in particolare nell’Europa settentrionale, secondo il report.Gli aumenti tariffari potrebbero influenzare in modo sostanziale il commercio globale, i volumi portuali e la connettività e potrebbero richiedere adeguamenti alle rotte di spedizione, con scali portuali spostati e capacità riassegnate. Le tensioni commerciali potrebbero aumentare le incertezze sulla complessa situazione geopolitica esistente in Medio Oriente, che ha già portato alla crisi del Mar Rosso. Il settore si sta ancora adattando alla navigazione attorno al Capo di Buona Speranza, che ha ridotto gli scali delle navi di linea e la connettività in alcuni porti della regione del Mediterraneo orientale, aumentando al contempo la congestione in altri, in particolare nella regione del Mediterraneo occidentale.Secondo Fitch, il Medio Oriente e il Mediterraneo orientale affrontano rischi di sovracapacità portuale a causa di estesi progetti di costruzione di terminal che superano la crescita della domanda. In Medio Oriente, i progetti greenfield potrebbero contribuire a oltre la metà della capacità futura, aggiungendo circa 29 milioni di unità equivalente a venti piedi (TEU) nei prossimi cinque anni. I piani nel Mediterraneo orientale potrebbero aggiungere 11 milioni di TEU di capacità in cinque anni, principalmente in Egitto. “L’impatto combinato di queste espansioni e dell’instabilità geopolitica potrebbe pesare sulla generazione di flussi di cassa dei porti esistenti nella regione”, si legge nel rapporto. LEGGI TUTTO

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    UE lancia nuova costellazione di satelliti: budget da 10,6 miliardi di euro

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha firmato il contratto di concessione per l’infrastruttura per l’Infrastructure for Resilience, Interconnectivity and Security by Satellite (IRIS²), una costellazione multi-orbitale di 290 satelliti, con il consorzio SpaceRISE. Si tratta, in sostanza, della risposta UE alla Starlink di Elon Musk e ad altre reti Internet in rapida crescita, oltre che di “un passo significativo verso la sovranità e la connettività sicura dell’Europa”.IRIS² rappresenta il terzo programma di punta in ambito aerospaziale dell’Unione europea, dopo il sistema di navigazione Galileo e la rete di osservazione della Terra Copernicus. Offrendo servizi di connettività avanzati agli utenti governativi e colmando le lacune di connettività in tutta l’Unione, IRIS² sostiene l’autonomia strategica e la leadership tecnologica dell’Europa.Il sistema IRIS² sfrutterà i vantaggi dei satelliti sia in orbita terrestre media (MEO) che in orbita terrestre bassa (LEO). Questa costellazione fornirà: servizi di connettività sicuri per gli Stati membri dell’UE e le autorità governative; banda larga ad alta velocità per aziende private e cittadini europei, inclusa la copertura in zone con scarsa connettività.Il consorzio SpaceRISE, incaricato dell’implementazione di questo ambizioso progetto, comprende tre importanti operatori di reti satellitari europei, SES, Eutelsat e Hispasat, supportati da un team centrale di subappaltatori europei dell’ecosistema satcom. I partner principali includono Thales Alenia Space, OHB, Airbus Defence and Space, Telespazio, Deutsche Telekom, Orange, Hisdesat e Thales SIX. Questa collaborazione assicurerà che le piccole e medie imprese (PMI) e i nuovi entranti sul mercato abbiano opportunità all’interno della catena di fornitura, si legge in una nota.Il contratto di concessione di 12 anni stabilisce una solida partnership pubblico-privata per abilitare servizi di connettività sia governativi che commerciali entro il 2030. Le caratteristiche principali includono: l’Unione europea funge da cliente di riferimento per i servizi; finanziamenti provenienti da investimenti pubblici da parte dell’UE e dell’Agenzia spaziale europea (ESA), insieme a investimenti privati ??dal consorzio SpaceRISE. Il budget totale è di 10,6 miliardi di euro.Per garantire la sostenibilità finanziaria, la Commissione assumerà impegni di bilancio iniziali nell’ambito dell’attuale quadro finanziario pluriennale. I finanziamenti futuri oltre il 2027 saranno soggetti all’adozione di programmi successivi da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, insieme alla disponibilità di stanziamenti.”Oggi non stiamo solo lanciando un progetto satellitare – ha commenta Andrius Kubilius, Commissario per la difesa e lo spazio – Stiamo lanciando una visione: la visione di un’Europa più forte, più connessa e più resiliente. IRIS² dimostra la determinazione e l’impegno dell’Unione nel rafforzare la posizione spaziale globale dell’Europa sia in termini di sicurezza che di competitività a vantaggio dei nostri governi, delle nostre imprese e dei nostri cittadini”. LEGGI TUTTO

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    Cnpr Forum, l’impatto dell’intelligenza artificiale su etica e lavoro

    (Teleborsa) – “L’intelligenza artificiale generativa, con il suo potenziale innovativo, richiede una regolamentazione adeguata, come il disegno di legge 1146 in discussione al Senato. Un approccio centrato sull’uomo, supportato da norme flessibili e formazione mirata, è essenziale per promuovere un uso etico e consapevole dell’IA. Questo permetterà di utilizzare le opportunità, ridurre i rischi e garantire un progresso tecnologico equilibrato e sostenibile”. Lo ha dichiarato Andrea De Priamo, senatore di FdI nelle Commissioni Affari Costituzionali e Ambiente a palazzo Madama, nel corso del Cnpr forum speciale “Etica, tecnologia e lavoro: cosa cambia con l’intelligenza artificiale”, promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca.”Nonostante i progressi tecnologici, l’Italia è in ritardo in Europa per competenze digitali e alfabetizzazione informatica. Per sfruttare le potenzialità della digitalizzazione – ha sostenuto Devis Dori, parlamentare di Avs in Commissione Giustizia alla Camera dei Deputati –, è fondamentale una formazione che integri competenze tecniche e culturali. Inoltre, servono regole legislative per governare lo sviluppo tecnologico. A livello parlamentare, sono in corso indagini per valutare i rischi e le opportunità dell’intelligenza artificiale, garantendone un uso sicuro e consapevole”.”Affrontare i cambiamenti tecnologici – ha detto Alessandro Cattaneo, esponente di Forza Italia in Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni alla Camera dei deputati – richiede un approccio proattivo, trasformando le sfide in opportunità e investendo nella formazione continua delle competenze umane. È fondamentale preservare il ruolo centrale dell’essere umano, valorizzando la sensibilità e la capacità di mediazione, affinché la tecnologia rimanga uno strumento governato dall’uomo. L’obiettivo è orientare il progresso tecnologico verso il bene comune, mantenendo il controllo umano al vertice dei processi”.”L’intelligenza artificiale – ha detto Antonino Iaria, deputato del M5s in Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni a Montecitorio – non va vista solo come uno strumento per semplificare i processi, ma come un’opportunità per trasformare radicalmente lavoro e società, innalzando la qualità in ogni settore. Tuttavia, il dibattito sull’IA è spesso superficiale, ignorando la necessità di una formazione adeguata, regole chiare e un approccio strutturato. È fondamentale sviluppare una mentalità consapevole per sfruttare l’IA come motore di progresso, evitando il rischio di un divario sociale, dove solo una parte della popolazione beneficia delle sue potenzialità, lasciando altri esclusi dalle opportunità di questa rivoluzione”.Nel corso del dibattito, moderato da Anna Maria Belforte, diversi sono stati i contributi di tecnici e professionisti. “L’intelligenza artificiale pone sfide complesse, soprattutto – ha detto Sergio Cutrona, presidente del Tribunale dei Minorenni delle Marche – se utilizzata per sostituire l’impegno umano, come nel caso dei giovani che ricorrono alle chatbot per attività come i compiti. Questo rischio può impedire lo sviluppo delle potenzialità umane, portando a una società meno dipendente dall’uomo. È fondamentale guidare l’intelligenza artificiale, utilizzando come un potente strumento al servizio delle capacità umane, senza delegare ad essa il nostro sviluppo personale”.”L’intelligenza artificiale – ha evidenziato Mario Nobile, direttore generale Agenzia per l’Italia Digitale – deve essere governata per garantire un uso consapevole e opportuno, adattato ai casi specifici. È una tecnologia che offre grandi opportunità per migliorare le prestazioni umane, purché sia adottata seguendo linee guida chiare. Entro fine anno, saranno pubblicate indicazioni su adozione, sviluppo e procurement, per favorire l’integrazione responsabile. Centrale rimane il tema etico e il coinvolgimento di istituzioni educative per una formazione adeguata e una scelta informata”.”L’intelligenza artificiale – ha detto Rosa Santoriello, consigliere d’amministrazione Cnpr – offre ai commercialisti l’opportunità di trasformare il loro ruolo da operativo a strategico e consulenziale. Grazie al risparmio di tempo, i professionisti possono investire nella formazione e nello sviluppo di competenze trasversali per soddisfare meglio le esigenze dei clienti. Un utilizzo etico dell’intelligenza artificiale è fondamentale per garantire l’efficienza e valorizzare i dati disponibili, evitando derive negative”.”L’intelligenza artificiale, pur potendo automatizzare alcuni lavori e migliorare produttività ed efficienza nei vari settori, – ha concluso Paolo Longoni, consigliere dell’Istituto nazionale Esperti contabili – non è destinata a sostituire l’uomo nell’elaborazione di soluzioni a problemi. Sebbene siamo ancora in una fase sperimentale, il suo ruolo sarà quello di supportare professionisti e aziende, consentendo di concentrarsi su attività a maggiore valore aggiunto, senza rimpiazzare il contributo umano nella risoluzione creativa e complessa delle sfide”. LEGGI TUTTO

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    Agricoltura, UE approva piano aiuti a imprese colpite da alluvioni maggio 2023

    (Teleborsa) – La Commissione Europea ha approvato un piano di aiuti all’Italia per un valore di 167 milioni di euro, per sostenere il la produzione agricola di alcune regioni colpite da eventi atmosferici estremi. Il regime, che si inserisce nel contesto della guerra della Russia contro l’Ucraina, è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo per gli aiuti di Stato adottato dalla Commissione europea nle 2023.Secondo il regime, l’aiuto verrà erogato sotto forma di riduzioni dei contributi sociali. Alla misura potranno accedere le imprese agricole di Emilia-Romagna, Marche e Toscana colpiti dalle alluvioni del maggio 2023 e che già rischiano una crisi di liquidità in relazione alle difficoltà provocate dalla guerra Russia-Ucraina.La Commissione ha ritenuto il regime italiano in linea con le condizioni stabilite nel quadro degli aiuti temporaneo. In particolare, gli aiuti non supereranno i 280.000 euro per beneficiario e saranno concessi entro il 31 dicembre 2024. Su questa base, la Commissione ha approvato il regime ai sensi delle norme UE sugli aiuti di Stato. LEGGI TUTTO

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    UE autorizza acquisizione di I.D.C. da parte di Valeo Foods

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del Regolamento sulle concentrazioni dell’UE, l’acquisizione del controllo esclusivo di I.D.C. Holding della Slovacchia da parte di Valeo Foods dell’Irlanda. La transazione riguarda principalmente la produzione e la fornitura di prodotti alimentari.La Commissione ha concluso che la transazione notificata non solleverebbe preoccupazioni in materia di concorrenza, dato il suo impatto limitato sulla concorrenza nei mercati in cui le società sono attive. La transazione notificata è stata esaminata ai sensi della normale procedura di revisione delle concentrazioni. LEGGI TUTTO

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    Cimolai vede ricavi 2025 in ulteriore crescita a 360 milioni di euro

    (Teleborsa) – Cimolai, società friulana attiva nel settore delle strutture metalliche, prosegue il percorso di rilancio dopo le difficoltà finanziarie degli ultimi anni, confermando l’andamento positivo del 2024 e delle previsioni per il 2025.I dati di pre-chiusura dell’esercizio 2024 mostrano: oltre 350 milioni di euro di ricavi nel 2024, in crescita del 20% sull’esercizio 2023, EBITDA oltre i 30 milioni di euro, superiore rispetto alle previsioni del Piano, utile netto di circa 13 milioni di euro, e posizione finanziaria netta, comprensiva del debito concordatario, decisamente migliore di quanto previsto dal piano concordatario.Positive anche le previsioni sui risultati prospettici per il 2025, con stime di ricavi per circa 360 milioni di euro, EBITDA superiore ai 30 milioni di euro. Il portafoglio ordini, in crescita, si attesta a oltre 850 milioni di euro, garantisce la copertura dei volumi a budget per il 2025 e circa il 65% del 2026.”Questi significativi e positivi risultati sono stati raggiunti dalla società grazie anche ai numerosi progetti di ottimizzazione produttiva e finanziaria lanciati nel corso del 2024″, si legge in una nota.”I risultati raggiunti rappresentano una conferma positiva che stiamo lavorando bene e con determinazione per consolidare la ripresa dell’azienda – ha detto il presidente Marco Sciarra – Guardiamo con fiducia al futuro con obiettivi di crescita ambiziosi per il 2025 e il 2026″. LEGGI TUTTO

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    Giappone, PMI manifattura dicembre sale più delle attese a 49,5 punti

    (Teleborsa) – Migliora l’attività della manifattura in Giappone a dicembre 2024. Il dato preliminare dell’indice PMI manifatturiero, pubblicato da S&P Global ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 49,5 punti, rispetto ai 49 di novembre e ai 49,9 attesi dal mercato. L’indicatore si mantiene dunque sotto la soglia critica dei 50 punti, che fa da spartiacque tra contrazione e crescita. La stima flash del PMI dei servizi indica un rafforzamento del settore terziario, con il relativo indice che passa a 51,4 punti dai 50,5 di novembre.”I dati PMI flash di dicembre hanno segnalato un’ulteriore espansione dell’attività commerciale presso le aziende del settore privato giapponese alla fine del 2024 – ha detto Usamah Bhatti, economista presso S&P Global Market Intelligence – La crescita è stata solo marginale, ma la più pronunciata da settembre, in mezzo a un’accelerazione dell’espansione del settore dei servizi. Nel frattempo, la produzione manifatturiera è rimasta debole, registrando una contrazione per il quarto mese consecutivo. Si sono continuate a vedere tendenze divergenti nella domanda, con le aziende di servizi che hanno registrato il più forte aumento di nuovi affari in quattro mesi, mentre i produttori di beni hanno visto una più forte riduzione degli ordini”. LEGGI TUTTO