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    Imprese riciclo plastica, Assorimap: “Da oggi stop agli impianti”

    (Teleborsa) – “Viste le mancate misure urgenti per salvare il comparto, l’industria privata del riciclo, dopo anni di sopravvivenza, si arrende: da oggi fermiamo gli impianti. Lo facciamo con senso di responsabilità, consapevoli delle ripercussioni sull’intero Paese, ma continuare a produrre con perdite insostenibili, è ormai impossibile”. È quanto ha annunciato Walter Regis, presidente di Assorimap, l’Associazione nazionale riciclatori e rigeneratori di materie plastiche che rappresenta il 90% della filiera.Secondo Assorimap, gli incontri – prima al Mase l’8 ottobre scorso e poi al Mimit il 23 ottobre – non sono serviti ad attivare gli interventi necessari per salvare il comparto. “Sono passati quasi due mesi dall’ultimo appello al ministro Pichetto Fratin e più di un mese dal tavolo convocato dal ministero dell’Ambiente con la promessa di una nuova convocazione operativa entro i primi di novembre, che ad oggi non è avvenuta – ricorda Regis –. Quello che denunciavamo a ottobre non era un vano avvertimento, come non lo è questo annuncio di stop degli impianti. Siamo di fronte a un’emergenza nazionale che non possiamo affrontare da soli”. Il blocco degli impianti di riciclo privati porterà a un effetto domino immediato, paralizzando il sistema nazionale dei rifiuti. “I piazzali dei centri di stoccaggio e di selezione sono già stracarichi e ai limiti autorizzativi previsti. Se noi riciclatori smettiamo del tutto di processare i lotti, il sistema di selezione si bloccherà nel giro di qualche settimana. A quel punto, non ci sarà più spazio per conferire la plastica raccolta in modo differenziato dai cittadini”, spiega Regis.Già negli scorsi mesi Assorimap aveva lanciato l’allarme, presentando dati incontrovertibili sul tracollo del settore: utili di esercizio crollati dell’87% dal 2021, passando da 150 milioni di euro a soli 7 milioni nel 2023, con una proiezione verso lo zero per il 2025.Il fatturato delle aziende, dal 2022, ha perso il 30%. Una crisi condivisa da tutta la filiera, stretta tra i costi dell’energia – i più alti d’Europa – e la concorrenza insostenibile delle importazioni extra-Ue di plastica vergine e riciclata a prezzi stracciati.Le soluzioni proposte da Assorimap al Mase e ancora sul tavolo per superare la crisi, partono dalla richiesta di anticipo al 2027 dell’obbligatorietà del contenuto di plastica riciclata negli imballaggi e spaziano dal riconoscimento dei crediti di carbonio per chi produce materia prima seconda sino ad arrivare all’estensione dei certificati bianchi, passando per maggiori controlli sulla tracciabilità delle importazioni fino ad arrivare a sanzioni efficaci. “Salvare la filiera del riciclo meccanico made in Italy è essenziale per la transizione ecologica e l’autonomia strategica del Paese – conclude Regis –. Ma servono fatti, e servono subito, perché non possiamo assumerci l’onere della gestione dei rifiuti in plastica di un intero paese”. LEGGI TUTTO

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    Bilancia pagamenti turismo, Bankitalia: ad agosto surplus a 3,2 miliardi

    (Teleborsa) – Lo scorso agosto la bilancia dei pagamenti turistica dell’Italia ha registrato un surplus di 3,2 miliardi di euro, in crescita rispetto allo stesso mese del 2024; le entrate turistiche (7,7 miliardi) sono aumentate del 2,9 per cento, mentre le uscite (4,5 miliardi) sono diminuite del 2,1 per cento.Lo rende noto Bankitalia nell’aggiornamento mensile sul turismo internazionale sottolineando che nella media dei tre mesi terminanti in agosto 2025 la crescita delle entrate rispetto allo stesso periodo del 2024 è stata del 4,9 per cento, mentre le uscite sono aumentate del 2,6 per cento.L’incremento della spesa in Italia dei viaggiatori provenienti dai paesi extra-UE è risultato lievemente superiore a quello registrato dai turisti della UE (rispettivamente, il 5,4 e il 4,6 per cento). La spesa degli italiani all’estero è invece cresciuta solamente nell’area dell’UE (6,1 per cento) a fronte di un calo di quella nei paesi extra-UE (-1,5 per cento). LEGGI TUTTO

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    Evento MOST 2025, Giana (Aspi): “Nel piano 15 miliardi per rigenerazione rete autostradale”

    (Teleborsa) – “La nostra autostrada è la più trafficata d’Europa: sulla rete italiana viaggia il 30% di veicoli in più rispetto alla Francia. Il nostro impegno è guardare avanti, immaginando infrastrutture capaci di adattarsi ai cambiamenti e di anticiparli grazie a un imponente piano di ammodernamento dell’infrastruttura e grazie all’innovazione, per dare all’infrastruttura altri 60 anni di vita. Basti pensare che, nell’ambito del nostro piano, su circa 30 miliardi di investimenti, la metà riguarda l’ammodernamento della rete”. È quanto ha affermato Arrigo Giana, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia nel corso di Most 2025, “L’innovazione che unisce” in corso a Roma “L’obiettivo finale – prosegue Giana – è chiaro: garantire la sicurezza dei 4 milioni di persone che ogni giorno percorrono l’autostrada e, al tempo stesso, assicurare la solidità e la competitività di un’infrastruttura strategica per l’Italia e per l’Europa. L’innovazione non è solo una scelta strategica, ma la chiave per costruire il sistema della mobilità del futuro. Stiamo collaborando con il MOST per sviluppare progetti di Smart Road, come quello sperimentato sulla Tangenziale di Napoli. Le smart road rappresentano un salto di qualità che consentono di connettere veicoli, creando uno scambio continuo di informazioni tra mezzo e infrastruttura. Guardando al futuro, i veicoli potranno ‘agganciarsi’ digitalmente con il sistema autostradale, viaggiando in totale sicurezza. La collaborazione con MOST è molto più di un progetto: è un’occasione per ripensare la mobilità, facendo sistema tra imprese, istituzioni ed enti di ricerca. È da queste alleanze che nasce la capacità di trasformare l’innovazione in realtà, portando sulla strada – e nel Paese – il cambiamento che vogliamo vedere” LEGGI TUTTO

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    Eurodeputati chiedono una legge sull’uso dell’AI sul posto di lavoro

    (Teleborsa) – La Commissione per l’Occupazione e gli Affari Sociali del Parlamento europeo chiede alla Commissione UE di introdurre una legge che disciplini l’uso delle tecnologie algoritmiche, inclusa l’intelligenza artificiale, nei luoghi di lavoro europei.Gli eurodeputati della Commissione hanno concordato una serie di raccomandazioni per un nuovo disegno di legge dell’UE volto a garantire l’uso trasparente, equo e sicuro dei sistemi automatizzati di monitoraggio e di processo decisionale utilizzati per prendere o supportare decisioni sul posto di lavoro. Pur sottolineando che l’uso di sistemi di gestione algoritmica (AM) può offrire opportunità di ottimizzazione del lavoro, chiedono che queste tecnologie siano supervisionate da esseri umani e sottolineano l’importanza della trasparenza e della protezione dei diritti fondamentali e dei dati personali.La richiesta di iniziativa legislativa è stata approvata con 41 voti favorevoli, 6 contrari e 4 astensioni.Secondo gli eurodeputati, la nuova legge deve prevedere la supervisione umana per tutte le decisioni prese o supportate dai sistemi di AM. I lavoratori dovrebbero poter richiedere spiegazioni sulle decisioni prese o supportate dalla gestione algoritmica. Le decisioni definitive sull’inizio o la cessazione del rapporto di lavoro, il rinnovo o il mancato rinnovo di un contratto, le modifiche retributive o i provvedimenti disciplinari devono essere prese da un essere umano.I deputati raccomandano che i lavoratori siano informati su come questi sistemi influiscono sulle condizioni di lavoro, quando vengono utilizzati per prendere decisioni, che tipo di dati raccolgono o elaborano e come viene garantita la supervisione umana. I lavoratori dovrebbero inoltre avere accesso a una formazione su come gestire questi sistemi e dovrebbero essere consultati sulle decisioni in materia di retribuzione, valutazione, assegnazione delle mansioni o orario di lavoro prese con il supporto dei sistemi di gestione additiva.Per proteggere la privacy e i dati dei lavoratori, le nuove norme richieste dagli eurodeputati vieterebbero il trattamento di dati relativi allo stato emotivo, psicologico o neurologico dei lavoratori, le comunicazioni private, i dati dei lavoratori fuori servizio, il tracciamento geografico in tempo reale al di fuori dell’orario di lavoro e l’utilizzo di dati relativi alla libertà di associazione e alla contrattazione collettiva.Il Parlamento voterà su questa iniziativa legislativa durante la sessione plenaria di dicembre. La Commissione avrà quindi tre mesi di tempo per rispondere, informando il Parlamento sulle misure che intende adottare o motivando l’eventuale rifiuto di proporre un’iniziativa legislativa in linea con la richiesta del Parlamento. LEGGI TUTTO

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    Data center, UE autorizza joint venture tra Echelon DC e Iberdrola

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del Regolamento UE sulle concentrazioni, la creazione di una joint venture tra l’irlandese Echelon DC e la spagnola Iberdrola. L’operazione riguarda lo sviluppo e la gestione di diversi data center in tutta la Spagna.La Commissione ha concluso che l’operazione notificata non solleverebbe preoccupazioni in materia di concorrenza, dato che la joint venture svolge attualmente attività trascurabili nello Spazio economico europeo e che le società non operano negli stessi mercati o in mercati verticalmente correlati. L’operazione notificata è stata esaminata nell’ambito della procedura semplificata di esame delle concentrazioni.Con questa approvazione accelerata, la Commissione “apre la strada a entrambe le società per investire in importanti infrastrutture digitali e di intelligenza artificiale, in particolare data center sostenibili e ad alte prestazioni – si legge in una nota – Progetti come questo contribuiscono a sostenere le più ampie priorità politiche della Commissione, tra cui la transizione al digitale e alla sostenibilità”. LEGGI TUTTO

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    Lavoratori pubblici, INPS: nel 2024 retribuzione media pari a 35.350 euro

    (Teleborsa) – Nel 2024 il numero di lavoratori pubblici con almeno una giornata retribuita nell’anno è risultato pari a 3.738.171, con una retribuzione media di 35.350 euro e una media di 283 giornate retribuite. La variazione percentuale dei lavoratori sul 2023 è pari a +1,5%, della retribuzione media +0,6%, del numero medio di giornate retribuite -0,3%. È quanto emerge dall’Osservatorio dell’Inps sui lavoratori pubblici.La Scuola assomma il 39,6% dei dipendenti pubblici, seguito dal Servizio Sanitario con il 20%, dalle Amministrazioni locali (Regioni, Province, Comuni) con il 14,9% e dalle Forze Armate, Corpi di polizia e Vigili del Fuoco con il 13,9%. I lavoratori pubblici con contratto a tempo indeterminato nel 2024 è pari a 3.106.473 lavoratori, l’83,1% del totale, con una retribuzione media annua di euro 39.087 e 302 giornate medie retribuite.Il 76,6% dei lavoratori pubblici ha un’età uguale o maggiore di 40 anni. Nel complesso, le lavoratrici superano i maschi con un’incidenza del 61% in gran parte delle classi di età, fanno eccezione in quelle fino a 19 anni e 20-24 anni, nelle quali l’incidenza è pari, rispettivamente, a 67% e 58% i maschi, 33% e 42% le femmine.La retribuzione media annua nel 2024, pari a 35.350 euro nel complesso, risulta molto differenziata sia per età sia per genere. In particolare, aumenta al crescere dell’età fino a stabilizzarsi dai 50 anni in poi ed è costantemente più alta per il genere maschile (41.117 euro contro 31.679 euro per le femmine nel totale). Nel 2024 il 24% dei lavoratori pubblici lavora nel Centro, seguono le regioni del Nord-ovest (23,1%), il Sud (21,8%), il Nord-est (19,8%) e le Isole (11,3%).Le retribuzioni medie presentano i valori più bassi nelle due ripartizioni del Nord: rispettivamente 34.015 euro nel Nord-ovest e 34.515 euro nel Nord-est; al Centro si registra il valore più alto di retribuzione media nell’anno con 36.929 euro. LEGGI TUTTO

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    Giappone, balzo inatteso del surplus delle partite correnti a settembre

    (Teleborsa) – Aumenta a sorpresa il surplus della bilancia delle partite correnti in Giappone. Secondo il Ministero delle Finanze giapponese (MOF), si è generato a settembre un avanzo delle partite correnti di 4.483,3 miliardi di yen, rispetto all’attivo di 3.701,4 miliardi del mese precedente. Il dato è anche migliore alle attese degli analisti che avevano stimato una riduzione del surplus fino a 2.468 miliardi di yen. La bilancia commerciale di beni e servizi chiude con un avanzo di 214 miliardi di yen, contro il disavanzo di 84 miliardi di agosto, a fronte di un incremento delle esportazioni a 9.449,7 miliardi di yen (+8,6%) e un aumento delle importazioni a 9.213,7 miliardi (+1,7%). LEGGI TUTTO

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    Titoli di Stato, MEF: in asta giovedì BTP fino a 8 miliardi

    (Teleborsa) – Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) rende noto che giovedì prossimo, 13 novembre, andranno in asta complessivamente fino a 8 miliardi di euro di BTP: a 3, 7 e 30 anni. In particolare, spiega il MEF, saranno messi in asta da 3 a 3,5 miliardi di euro di BTP a 3 anni, con cedola 2,35%; da 1,25 a 1,50 miliardi di euro di BTP a 7 anni con cedola 3,25% e scadenza 15 novembre 2032; da 1,25 a 1,50 miliardi di euro di BTP a 7 anni con cedola 3,25% e scadenza 15 luglio 2032; da 1 a 1,50 miliardi di euro di BTP a 30 anni con cedola 4,65%. Per tutte le emissioni il regolamento è previsto per il 17 novembre prossimo. LEGGI TUTTO