More stories

  • in

    Caos scuole: docenti senza incarichi e algoritmi difettosi

    (Teleborsa) – L’inizio dell’anno scolastico in Italia è segnato da caos e disorganizzazione. Classi scoperte, orari ridotti e docenti costretti a turni improvvisati sono ormai la norma. A complicare ulteriormente la situazione è l’algoritmo ministeriale che, anche quando non commette errori nel calcolo dei punteggi, spesso non include tutte le cattedre disponibili nei primi bollettini. Il risultato è un paradosso: gli insegnanti con punteggi elevati restano senza incarico, mentre le scuole, già in difficoltà, faticano a garantire l’inizio regolare delle lezioni.Lucia Donat Cattin, dell’esecutivo nazionale USB Scuola, denuncia un sistema malfunzionante. “Le cattedre disponibili vengono spesso pubblicate all’ultimo minuto e chi ha punteggi alti si trova senza incarico, perché i posti emergono troppo tardi, settimane dopo”. Il clima è teso: alcuni insegnanti, con punteggi di 150 punti, vengono superati da colleghi con solo 15 punti, al punto che qualcuno minaccia di coinvolgere le autorità per protestare.Manuela Calza, segretaria nazionale della Flc Cgil, vede nell’algoritmo solo la punta dell’iceberg, evidenziando che il vero problema è il precariato, una condizione che colpisce un quarto della forza lavoro scolastica e ha conseguenze dirette sugli studenti. Le scuole, senza alternative, iniziano l’anno con orari ridotti. “Partiremo con 200.000 incarichi a tempo determinato – conclude Calza – e ancora non sappiamo quanti siano stati effettivamente assegnati”. LEGGI TUTTO

  • in

    Giappone, prezzi alla produzione rallentano ad agosto

    (Teleborsa) – Rallentano i prezzi alla produzione in Giappone nel mese di agosto. Secondo la Bank of Japan, i prezzi di fabbrica hanno registrato un incremento del 2,5% su base annua, contro il +3% del mese precedente. Su base mensile, i prezzi all’industria sono scesi dello 0,2%, rispetto al +0,5% rivisto del mese precedente e contro la variazione nulla attesa dal mercato. I prezzi import hanno segnato un calo del 6,1% su base mensile e un aumento del 2,6% su base tendenziale. I prezzi export sono crollati del 5,1% su base mensile e cresciuti del 2,7% su base annuale. LEGGI TUTTO

  • in

    Inflazione USA, Intesa: marginale sorpresa più coerente con taglio da 25 punti base

    (Teleborsa) – “La marginale sorpresa al rialzo sull’indice core è più coerente con un taglio dei tassi da parte della Fed, la prossima settimana, di 25 piuttosto che di 50 punti base”. Lo affermano gli analisti di Intesa Sanpaolo dopo la pubblicazione dei dati sui prezzi al consumo statunitensi per il mese di agosto.I dati sui prezzi al consumo di agosto sono stati circa in linea con le aspettative: l’indice headline è aumentato dello 0,2% m/m come a luglio, e ha rallentato dal 2,9% al 2,5% su base annua: si tratta di un nuovo minimo da febbraio 2021. Al contrario, il CPI core ha sorpreso al rialzo di un decimo (0,3% m/m, dallo 0,2% precedente), ma sull’anno è rimasto stabile al 3,2% a/a come previsto (ai minimi da aprile 2021).Gli analisti fanno notare che i costi degli alloggi rimangono l’unica causa di spinte inflazionistiche, visto che la moderazione prevista non si sta ancora materializzando, nonostante il rallentamento in corso dei prezzi degli affitti di mercato. I servizi non abitativi mostrano qualche segnale in più di disinflazione, mentre un contributo negativo all’indice generale continua ad arrivare sia dall’energia che dai beni “core”.(Foto: Saulo Mohana su Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    Inflazione USA, BofA: un rapporto accettabile, presto per dichiarare vittoria

    (Teleborsa) – Mentre l’indice dei prezzi al consumo (CPI) principale è aumentato di un previsto 0,2% m/m, l’inflazione di fondo è aumentata dello 0,3% m/m. Detto questo, il tasso a/a per l’indice principale è sceso di quattro decimi al 2,5% e l’inflazione di fondo si è attestata al 3,2%. “Sebbene il rapporto non sia stato incoraggiante come i rapporti dei mesi precedenti, pensiamo che i dati supportino ancora le nostre previsioni per una graduale disinflazione”. Lo affermano gli analisti di Bank of America dopo la pubblicazione dei dati sui prezzi al consumo statunitensi per il mese di agosto.I dati CPI più forti del previsto “sono coerenti con la nostra richiesta di un taglio di 25 punti base (piuttosto che di 50 punti base) la prossima settimana – viene sottolineato – È troppo presto per dichiarare vittoria sull’inflazione: gli attuali livelli di inflazione immobiliare non sono coerenti con il mandato di inflazione PCE di fondo del 2% della Fed. Finché rimane in gioco un atterraggio morbido, pensiamo che la Fed non possa distogliere lo sguardo dall’inflazione. Pertanto, un ciclo di taglio metodico (25 punti base per riunione) sembra essere la strada più prudente per ora”.(Foto: Markus Winkler on Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    Manovra, Mef: slitta al 23 settembre la presentazione del Piano strutturale in Parlamento

    (Teleborsa) – Il Ministero dell’economia e delle Finanze ha fatto sapere di aver preso atto delle decisioni del Parlamento sulla calendarizzazione del Piano strutturale di bilancio dunque trasmetterà alle Camere il Piano subito dopo l’aggiornamento dei dati Istat del prossimo 23 settembre, come da determinazioni delle capigruppo di Camera e Senato di oggi”. Nella il Mef ha dichiarato di aver aggiornato la Commissione europea sulla nuova tempistica”. Confermato invece l’esame del Piano al prossimo Cdm di martedì 17 settembre.Prosegue intanto il dibattito intorno alle misure su cui il governo starebbe lavorando per la prossima Legge di Bilancio. La ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha dichiarato in un’intervista a Radio 24 che un intervento sul rafforzamento dei fondi pensione “è assolutamente probabile che ci sia”. “Non sarà stravolgente però credo sia importante coniugare questi due percorsi – ha precisato a proposito del pilastro pubblico e di quello complementare –. Non perché il primo pilastro possa essere sufficiente: con il sistema contributivo se si versa tanto, il rendimento sarà adeguato. Ma è un supporto ulteriore e anche un modo di essere previdenti, di guardare al futuro in un’ottica di risparmio”.Secondo quanto raccolto dal Foglio, invece, il ministro Giorgetti starebbe lavorando ad una misura per incentivare la natalità cambiando le regole delle detrazioni fiscali e dando la possibilità a chi ha più figli a carico di pagare meno tasse, anche a costo di eliminare o rivedere alcune detrazioni fiscali alle persone che non hanno figli, che verrebbero quindi penalizzate. L’idea è quella di “un quoziente familiare per le detrazioni”, riporta il Foglio. L’operazione costerebbe tra i 5 e i 6 miliardi di euro. Una soluzione che vedrebbe d’accordo anche la stessa ministra del Lavoro Marina Calderone. “Il lavoro delle donne si basa sulla incentivazione alla genitorialità. Noi stiamo cercando di agire in questa direzione”, ha dichiarato nel suo intervento al Labour 7 a Cagliari. LEGGI TUTTO

  • in

    Inflazione USA, Payden & Rygel: ancora sticky, ma restiamo ottimisti

    (Teleborsa) – “L’inflazione USA si conferma sticky, dopo che la lettura pubblicata oggi ha evidenziato un aumento del +0,3% del dato core, rispetto al +0,2% delle attese. Il tasso di disoccupazione dovrebbe, invece, chiudere l’anno intorno al 4%, con un lieve aumento intorno alla metà del 2025. Per questo, restiamo ottimisti anche sul fronte della crescita: nonostante la debolezza del dato dei payrolls di luglio, l’economia Usa sta ancora crescendo a un ritmo del +2,4% su base annua”. Lo afferma Jeffrey Cleveland, Chief Economist di Payden & Rygel, dopo la pubblicazione dei dati sui prezzi al consumo statunitensi per il mese di agosto.”Pensiamo dunque che i consumatori statunitensi abbiano ancora potere d’acquisto e che la recessione non sia un’ipotesi concreta, al momento”, ha aggiunto.Sul fronte della politica monetaria, “le attese del mercato per un taglio dei tassi da 50 punti base si sono sensibilmente ridimensionate: la Federal Reserve, nel corso della riunione di mercoledì 18 settembre, dovrebbe, quasi sicuramente, procedere con un taglio di soli 25 pb – ha detto Cleveland – Ad ogni modo, la regola di Taylor, che stabilisce una relazione proporzionale tra inflazione e tassi di interesse, richiederà, entro la metà del 2025, una serie di svariati tagli da 25 punti base ciascuno”.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

  • in

    Urso: rifinanziamento della Sabatini e nuove misure per le PMI in arrivo

    (Teleborsa) – “L’impegno è di rifinanziare in Legge di Bilancio la Sabatini strumento molto utilizzato e apprezzato dalle piccole imprese. Inoltre stiamo lavorando al Codice degli incentivi che arriverà nelle prossime settimane in Consiglio dei ministri”. Lo ha detto il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso al question time di oggi alla Camera.”E’ appena partito il Piano transizione 5.0 e posso inoltre annunciare che quest’anno vedrà la luce la prima legge annuale per le pmi previsione prevista in un dispositivo di legge del 2011 e mai realizzata dai governi nei 13 anni precedenti”, ha sottolineato il ministro. LEGGI TUTTO

  • in

    BPPB, l’utile semestrale raddoppia a 25,4 milioni di euro

    (Teleborsa) – Banca Popolare di Puglia e Basilicata (BPPB), ha chiuso il primo semestre del 2024 con un utile al netto delle imposte pari a 25,4 milioni di euro, in aumento del 99,2% rispetto al risultato ottenuto nello stesso periodo del 2023.Il margine d’interesse registra un incremento netto di 6 milioni di euro (+9,9%), dovuto sia alla crescita dei tassi di mercato che ha consentito una più efficace gestione degli spread e di ottimizzare il rendimento del portafoglio titoli di proprietà, sia al contributo dell’ALM. Il margine commissionale cresce del 3,4%, pur assorbendo maggiori commissioni passive connesse al salvataggio di Eurovita/Cronos.Sotto il profilo della gestione del risparmio, la raccolta globale da clientela risulta pari a 7,2 miliardi di euro e registra un aumento di 72 milioni (+1%) rispetto ai valori di fine 2023, ascrivibile essenzialmente alla crescita della componente amministrata della raccolta indiretta (+8%) e alla raccolta diretta (+0,1%). Il totale dei crediti verso clientela in bonis si attesta a 2.440,8 milioni di euro, in linea con i valori di fine anno. Sotto il profilo della gestione del credito si registra una nuova produzione di 177,3 milioni di euro ed una conseguente crescita dello 0,4% della componente “Mutui e sovvenzioni”.Per quanto riguarda la qualità del credito, gli indici di NPL lordo e NPL netto risultano, rispettivamente, del 4,4% e del 2,3%, in linea con i valori registrati al 31 dicembre 2023. LEGGI TUTTO