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    USA, prezzi import/export in calo ad agosto

    (Teleborsa) – Risultano in calo i prezzi import-export statunitensi ad agosto. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Labour Statistics americano, i prezzi import hanno segnato una variazione negativa pari a -0,3% su mese rispetto al consensus che indicava -0,2% e dopo il +0,1% di luglio.Su base annua, i prezzi import registrano una variazione pari a +1,8%. I prezzi export hanno riportato un decremento dello 0,7%, rispetto al +0,5% rivisto del mese precedente e contro il -0,1% del consensus.Su anno il dato evidenzia un decremento dello 0,7%. LEGGI TUTTO

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    UE autorizza acquisto France LNG Shipping da parte di Geogas, NYK, DIF e Marigold

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, l’acquisizione del controllo congiunto di France LNG Shipping da parte di Geogas Maritime, entrambe con sede in Francia, e Nippon Yusen Kabushiki Kaisha (NYK), con sede in Giappone, DIF Management, con sede nei Paesi Bassi, e Marigold, con sede in Lussemburgo.L’operazione riguarda principalmente il mercato del trasporto marittimo di gas naturale liquefatto.La Commissione ha concluso che la concentrazione proposta non solleverebbe problemi sotto il profilo della concorrenza, date le limitate posizioni di mercato delle società interessate derivanti dall’operazione proposta. L’operazione notificata è stata esaminata secondo la procedura semplificata di controllo delle concentrazioni. LEGGI TUTTO

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    Filiera pelle: ricavi in calo dello 0,7% a chiusura 2023

    (Teleborsa) – Con oltre 10mila aziende, espressione dell’eccellenza della manifattura italiana, la filiera della pelle ha chiuso il 2023 con un fatturato che si assesta a 32,8 miliardi di euro, in calo del 0,7% rispetto all’anno precedente. La frenata del comparto ha interessato anche la prima parte del 2024, che negli stessi mesi registra un calo dell’export (-8,2%): e la situazione geopolitica globale non ha certo aiutato, con il calo dei consumi registrato in mercati chiave, e i costi della logistica in aumento (per via del conflitto in Medio Oriente) mentre quelli di energia e materie prime risentono ancora della guerra in corso in Ucraina. In occasione dell’inaugurazione delle fiere, che avranno inizio domani nel quartiere di Fiera Milano Rho, la Federazione che rappresenta i settori calzaturiero, pelletteria, pellicceria e concia sceglie un nuovo logo, in modo da rendere più definito il proprio perimetro di rappresentanza, completando con il focus sulla moda accessori Made in Italy la realtà del sistema produttivo fashion italiano.Entrando nel dettaglio della ripartizione geografica, per quanto riguarda l’Europa, la Francia rappresenta il Paese principale per l’export (+0,5%), seguita dalla Germania che registra una flessione (-3,9%); cresce, invece, l’export verso la Spagna (+15,1%) e la Polonia (+6,6%). Continua nella prima parte del 2024 il forte crollo dell’export verso la Svizzera (-65,3%), espressione del perdurare di alcune scelte logistiche dei brand che hanno sostituito le triangolazioni nei depositi elvetici a favore di spedizioni dirette verso i mercati finali di destinazione. Di questa dinamica ne hanno beneficiato alcuni Paesi, quali la Cina (+1,7%) e il Giappone (+9,6%). A più di due anni dall’inizio del conflitto russo-ucraino, i due mercati mostrano un andamento divergente: dopo il rimbalzo di entrambi nel 2023, la Russia rallenta nuovamente nella prima parte del 2024 (-18,5%, collocandosi al 16esimo posto tra i mercati di sbocco); prosegue invece il recupero in Ucraina (+25,8%, al 48esimo).”Le nostre imprese stanno affrontando un periodo di grande difficoltà, dovuto principalmente ad una domanda sia interna che esterna inadeguata, che comporta un rallentamento della produzione. Questi fattori hanno portato ad un aumento significativo degli strumenti di integrazione salariale, con livelli che risultano essere 4 volte e mezzo superiori a quelli pre-pandemia (+351,1%) e del +15,4% rispetto ai primi 6 mesi del 2010, in piena crisi economica mondiale – ha commentato Annarita Pilotti, presidente di Confindustria Accessori Moda –. Le manifestazioni in programma offrono una preziosa occasione per mettere in luce la qualità e l’eccellenza delle nostre imprese, rappresentando un appuntamento strategico in un momento difficile: lo dimostrano i buyer internazionali e italiani che si sono registrati, con numeriche in linea con quanto successo nel recente passato, per visitare i saloni. I dati, dunque, sono incoraggianti e lasciano spazio all’ottimismo, alla volontà di proteggere un sistema moda come quello degli accessori, apprezzato nel mondo intero e che sicuramente si riprenderà. Dobbiamo superare questo momento complesso essendo consapevoli che, di fronte ad una situazione che mette in crisi la manifattura italiana, è necessario un intervento deciso, con il supporto del Governo, per individuare soluzioni che tutelino sia le aziende in affanno che i lavoratori, i quali necessitano di certezze e garanzie nel breve e nel lungo periodo”.(Foto: Kelly Sikkema | Unsplash) LEGGI TUTTO

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    UE autorizza l’acquisizione di Superstruct da parte di KKR

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del Regolamento sulle concentrazioni dell’UE, l’acquisizione del controllo esclusivo di Superstruct da parte del colosso del private equity KKR.La transazione riguarda principalmente il settore dell’intrattenimento dal vivo e dei festival musicali, in particolare la fornitura di soluzioni di alloggio, servizi di allestimento e produzione per festival musicali ed eventi dal vivo.La Commissione ha concluso che la transazione notificata non solleverebbe preoccupazioni in materia di concorrenza, dato che le società non sono attive negli stessi mercati o in mercati verticalmente correlati. La transazione notificata è stata esaminata ai sensi della procedura di revisione semplificata delle concentrazioni LEGGI TUTTO

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    Usa 2023, Trump: “No a un terzo dibattito”. Harris: “Gli americani se lo meritano”

    (Teleborsa) – Non ci sarà un altro dibattito con Kamala Harris. Dopo la disfatta di martedì scorso durante il confronto andato in scena a Philadelphia negli studi di Abc News, Donald Trump sul sul suo social Truth cerca di chiudere la battaglia con la sua sfidante negando la sconfitta. Nessun “terzo” confronto, ha assicurato il tycoon includendo nel conteggio il suo faccia a faccia con Joe Biden. “Gli elettori americani si meritano un secondo dibattito”, ha detto poco dopo la Harris a un evento in North Carolina.”Quando un pugile perde un combattimento, – ha scritto Trump su Truth – le prime parole che escono dalla sua bocca sono: ‘VOGLIO UNA RIVINCITA’. I sondaggi mostrano chiaramente che martedì sera ho vinto il dibattito contro la compagna Kamala Harris, la candidata della sinistra radicale dei democratici, e lei ha immediatamente chiesto un secondo dibattito. Lei e Crooked Joe hanno distrutto il nostro Paese, con milioni di criminali e persone mentalmente squilibrate che si riversano negli Stati Uniti, totalmente incontrollati e con l’inflazione che manda in bancarotta la nostra classe media. Tutti sanno questo e tutti gli altri problemi causati da Kamala e Joe. È stato discusso in grande dettaglio durante il Primo Dibattito con Joe e il Secondo Dibattito con il Compagno Harris. Non si è presentata al Fox Debate e si è rifiutata di fare NBC e CBS. KAMALA DOVREBBE CONCENTRARSI SU QUELLO CHE AVREBBE DOVUTO FARE NELL’ULTIMO PERIODO DI QUASI QUATTRO ANNI. NON CI SARÀ UN TERZO DIBATTITO!”. Harris, nel frattempo, raccoglie i frutti del confronto su Abc News che ha rafforzato il suo vantaggio su Trump e, nelle 24 ore successive al dibattito tv, ha portato nelle casse delle sua campagna altri 47 milioni di dollari. La vicepresidente – secondo un sondaggio Reuters-Ipsos – ha il 47% delle preferenze contro il 42% di Trump. Per il 53% degli interpellati, Harris ha vinto il dibattito, mentre per il 24% il vincitore è Trump. LEGGI TUTTO

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    Scuola riparte con migliaia di precari: sul numero è già polemica

    (Teleborsa) – Un nuovo anno scolastico è partito con vecchi e nuovi temi di dibattito. L’anno 2024/2025 porta con sé una serie di novità per quanto concerne gli ordini di studi: dal prolungamento degli istituti tecnici con il 4+2 al Liceo del Made ini Italy bocciato dal Consiglio di Stato. Per non parlare poi del ritorno del diario cartaceo in classe e del divieto assoluto di portare i cellulari in classe. Ci sono poi vecchi temi, che tornano ad ogni primo suono della campanella, in primis l’arruolamento di migliaia di precari tramite supplenze annuali e la mancata stabilizzazione dei precari di lungo corso, in contrasto con le prescrizioni dell’Unione Europea. Un tema noto che ogni anno torna in primo pipano con una vera e propria guerra di numeri. All’allarme lanciato dai sindacati, secondo cui quest’anno ci sarebbero ben 250 mila precari, un record assoluto, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha smentito nel corso di un Question Tome al Senato. “Le supplenze a cui dobbiamo ricorrere per coprire l’organico sono, infatti, pari a 165mila unità, – ha precisato – che si ridurranno a 155mila entro dicembre grazie alle assunzioni derivanti dai concorsi PNRR, che sono in via di chiusura”. “Quest’anno, dunque si registrerà già una prima diminuzione del numero dei precari, che lo scorso anno e negli anni immediatamente precedenti era pari a 160mila unità”, ha evidenziato il titolare del MIM, aggiungendo che “la maggior parte dei precari, poco più di 100mila” è rappresentata da “insegnanti di sostegno”, che vengono “chiamati sui cosiddetti posti in deroga” perché “privi di specializzazione” e dunque non passibili di essere assunti a tempo indeterminato, perché “la legge stabilisce che devono essere assunti in ruolo docenti specializzati nel sostegno”.Valditara ha poi spiegato che il motivo per cui non sono stati messi a disposizione tutti i 65mila posti disponibili è perché gli accordi presi con la Commissione europea impongono di “assumere 70mila docenti esclusivamente attraverso i nuovi concorsi PNRR” e quindi “qualsiasi altra stabilizzazione, qualsiasi altro meccanismo di assunzione non viene considerato ai fini della milestone europea” che scade nel 2026 e rischia di far perdere all’Italia l’ultima rata di 24 miliardi di euro. Il Ministro ha poi smentito anche l’altra notizia della bocciatura del Liceo del Made in Italy da parte del Consiglio di Stato, etichettandola come “fake news” e spiegando che il parere “è interlocutorio e non definitivo” e che “non ci sarà alcuno stop”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, produzione industriale rivista al rialzo a luglio

    (Teleborsa) – Rivista al rialzo la produzione delle fabbriche giapponesi a luglio 2024. Secondo la stima definitiva del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice destagionalizzato della produzione industriale è salito del 3,1%, più della stima preliminare (+2,8%). A giugno si era registrata una discesa del 4,2%. Su base annuale il dato non destagionalizzato della produzione è in aumento del 2,9%.La capacità di utilizzo si è attestata al 97,6% (-0,2% su mese). Le consegne registrano un aumento mensile del 2,7% mentre le scorte segnano un incremento dello 0,4%.La ratio scorte/vendite evidenzia una variazione pari a -2,4%. LEGGI TUTTO

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    Tassa di soggiorno, accordo governo-Anci: potranno applicarla tutti i Comuni

    (Teleborsa) – Governo e Anci hanno trovato un accordo sulla revisione dell’imposta di soggiorno. L’intesa è arrivata durante l’incontro tra la ministra del Turismo, DanielaSantanchè, il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, ed il presidente Anci, Roberto Pella. “Le parti – si legge in una nota – hanno convenuto la necessità di uniformare e semplificare la disciplina su tutto il territorio nazionale e di renderla applicabile a tutti i comuni su base volontaria. Al centro del confronto il tema di far diventare l’imposta di soggiorno imposta di scopo per restituire soldi al settore del turismo”.”Al centro del confronto – si spiega nella nota – il tema di far diventare l’imposta di soggiorno imposta di scopo per restituire soldi al settore del turismo, garantendo gli ambiti e la possibilità, come richiesto da Anci, di destinare l’imposta anche a decoro urbano e sicurezza; sarà convocato per questo la prossima settimana un tavolo tecnico. Al tempo stesso il tavolo studierà le fasce di prezzo per rendere l’imposta proporzionale al costo della stanza e pagabile a persona”. “L’intenzione è razionalizzare gli oneri dichiarativi a carico degli albergatori e allo stesso tempo permettere ai comuni di effettuare i controlli sulla componente finanziaria. Sono necessarie regole uniformi su tutto il territorio nazionale”, ha commentato il viceministro all’Economia Maurizio Leo. “L’industria del turismo è importante per il Pil e anche per i comuni e i soldi vanno quindi rilasciati sul settore. Non dobbiamo far vivere ai residenti il turismo come una minaccia ma come un’opportunità. Non dobbiamo essere ideologici quando ci sediamo al tavolo per trovare soluzioni. Noi cerchiamo di distribuire meglio questa imposta”, ha aggiunto la ministra del Turismo Daniela Santanchè. “Apprezziamo la decisione di ampliare la platea a tutti i comuni perché è giusto dare opportunità a tutti. Condividiamo il tema della semplificazione e trovare garanzie per tutelare gli albergatori e i Sindaci”, ha commentato il presidente Anci Roberto Pella.Contrario all’accordo l’Unione Nazionale Consumatori. “No a una generica estensione della tassa di soggiorno a tutti i Comuni. Se si spremono in questo modo i turisti, senza una strategia e una logica, se ne andranno sempre più all’estero, soprattutto gli italiani”, ha dichiarato Massimiliano Dona, presidente dell’UNC. “Non si può aumentare una tassa a casaccio! Lasciare la palla ai Comuni, da sempre pronti a fare cassa e a caccia di soldi, tanto più quando non devono tassare i loro concittadini – ha concluso Dona – non vuol dire avere una strategia ma solo lavarsene le mani come Ponzio Pilato”. LEGGI TUTTO