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    Commissione europea autorizza acquisizione di SH da parte di NX

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del Regolamento sulle concentrazioni dell’UE, l’acquisizione del gruppo tedesco Simon Hegele (SH) da parte di Nippon Express Holdings del Giappone. La transazione riguarda principalmente i servizi di logistica contrattuale.La Commissione ha concluso che la transazione notificata non solleverebbe preoccupazioni in materia di concorrenza, data la limitata posizione di mercato combinata delle società derivante dalla transazione proposta. La transazione notificata è stata esaminata ai sensi della procedura di revisione semplificata delle concentrazioni. LEGGI TUTTO

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    Trenta ettari di nuovi boschi: il progetto Esg di Aspi per il clima e il territorio

    (Teleborsa) – Creare nuove foreste, per il clima e per la qualità della vita. Quasi 30 ettari di verde, pari alla superficie di 40 campi da calcio sono già stati piantati sulle pertinenze di Autostrade per l’Italia, per un totale di più di 10mila piante messe a dimora solo nel 2024, con un risparmio di CO2 pari a 180 tonnellate l’anno, secondo il principio del Net Zero. Sono le piantumazioni effettuate finora su base volontaria da Autostrade per l’Italia, che così porta avanti la sua azione in tema di sostenibilità. Nei prossimi anni – fa sapere Aspi in una nota – gli ettari totali coperti saranno 60 (quasi 86 campi da calcio), con 20mila piante messe a dimora e un risparmio di 360 tonnellate di CO2 su base annua. Queste nuove foreste sorgono in aree in disuso da almeno mezzo ettaro, come prescrive il Protocollo di Kyoto, che vengono così rigenerate.Forestazione vuol dire anche riqualificazione urbana. Il Gruppo Aspi ha aderito anche a un’altra iniziativa: cinquecento tra nuovi alberi e arbusti sono stati piantati in un’ex cava di un’area fortemente antropizzata: forniranno ossigeno e riparo dal caldo d’estate, assorbendo CO2. È accaduto alla fine del 2024 nella Piana del Novale (Nova Milanese, MB), nell’ambito della Campagna nazionale Foresta Italia, promossa da Rete Clima e con il sostegno di Tecne, cuore ingegneristico del Gruppo Autostrade per l’Italia che pone quest’azione all’interno della sua strategia Esg.Nell’area prescelta si è promossa una strategia innovativa creando una BioForest: cioè una foresta orientata alla tutela della biodiversità animale e vegetale, qui realizzata secondo la tecnica delle Tiny-Forest o Miyawaki Forest, che promuove la crescita rapida delle piante in un ecosistema particolarmente vitale e reattivo. L’area sarà curata da Rete Clima per tre anni, assicurando la crescita sana e robusta delle piante. L’ecosistema foresta fornisce diversi benefici. Non solo assorbe e immagazzina CO2, mitigando il cambiamento climatico: in contesti urbani ed extraurbani migliora la qualità dell’aria perché assorbe anche gli inquinanti; fornisce spazi ricreativi; riduce l’effetto isola di calore grazie sia all’ombreggiatura sia alla traspirazione e fotosintesi del fogliame; tutela la presenza di buon terreno permeabile all’acqua, sempre più scarso nelle città con effetti potenzialmente pericolosi; assicura continuità ecologica. E può diventare un vero e proprio hotspot di biodiversità, specialmente se progettata, realizzata e mantenuta ad hoc. A fine ottobre 2024, Tecne ha sottoscritto una collaborazione con Rete Clima, ente tecnico, realtà leader in Italia nello sviluppo di progetti Esg per le aziende, aderendo a Foresta Italia, la più grande azione nazionale di forestazione sostenuta da soggetti privati in Italia. Un’iniziativa in linea con diversi punti dell’Agenda 2030 dell’Onu.Questi progetti si inseriscono nella più ampia strategia di sostenibilità ambientale e sociale di Aspi, che ha tra i principali obiettivi anche la riduzione delle emissioni attraverso lo sviluppo di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, progetti di mobilità intelligente, l’implementazione di innovazioni tecniche per l’efficienza energetica, la sperimentazione, grazie ad Amplia e Tecne, di materiali a ridotte emissioni e un sempre più esteso utilizzo di energia rinnovabile sulla rete del Gruppo. Lo scorso settembre Autostrade per l’Italia ha inoltre pubblicato il suo “Climate Transition Plan” che definisce strategie, obiettivi e azioni concrete per ridurre le emissioni climalteranti e adattare le infrastrutture ai fenomeni climatici estremi. LEGGI TUTTO

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    Sparkle apre primo punto di presenza a Brasilia

    (Teleborsa) – Sparkle, primo operatore di servizi internazionali in Italia e fra i primi nel mondo, apre un nuovo Punto di Presenza (PoP) a Brasilia per supportare la crescente domanda di connettività internazionale in Brasile. Primo a Brasilia e quindicesimo nel Paese, il nuovo PoP amplia la capillarità della rete di Sparkle in Brasile – con punti di presenza anche a Fortaleza, Porto Alegre, Rio De Janeiro, Salvador e San Paolo – consolidando il suo posizionamento come una delle principali dorsali Tier-1 in Sud America e tra i principali operatori internazionali in tutto il continente americano.Situato presso il data center ELEA BSB2, il PoP è completamente integrato con la dorsale IP Tier-1 globale di Sparkle Seabone che vanta un’ampia copertura in America centrale e meridionale con 18 punti di presenza in Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Panama, Perù e Porto Rico. Inoltre, grazie alla sua rete terrestre e sottomarina che comprende quattro “autostrade digitali” – Curie nel Pacifico e Monet, Seabras-1 e presto Manta nell’Atlantico -, Sparkle offre cinque rotte diversificate per la connettività dal Sud al Nord America, garantendo una ridondanza completa e un’alta qualità di navigazione.Il nuovo nodo permetterà a operatori, ISP, OTT, content delivery networks, content e application provider di usufruire di servizi di transito IP affidabili e a bassa latenza in multipli scalabili da 10 GB, 100 GB e 400 GB. Inoltre, i clienti hanno a disposizione una gamma completa di soluzioni IP comprensivi dei servizi DDoS Protection, che offre la possibilità di proteggere la propria rete dagli attacchi, e Virtual NAP che fornisce accesso virtuale ai principali Internet Exchange Point (IXP) senza la necessità di costruire infrastrutture proprietarie. LEGGI TUTTO

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    UE autorizza acquisizione di Barnes Group da parte di Apollo

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del Regolamento sulle concentrazioni dell’UE, l’acquisizione del controllo esclusivo di Barnes Group da parte di Apollo Global Management, entrambe statunitensi. La transazione riguarda principalmente i mercati delle soluzioni industriali e aerospaziali.La Commissione ha concluso che la transazione notificata non solleverebbe preoccupazioni in materia di concorrenza, data la limitata posizione di mercato combinata delle società derivante dalla transazione proposta. La transazione notificata è stata esaminata ai sensi della procedura di revisione semplificata delle concentrazioni. LEGGI TUTTO

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    Confindustria: export macchinari vale oltre 32 miliardi

    (Teleborsa) – Numeri positivi per l’export italiano di macchinari ad alta intensità di automazione, creatività e tecnologia (ACT) che vale 32,1 miliardi di euro, con un potenziale di crescita stimato in 8 miliardi. Lo evidenzia la seconda edizione di Ingenium, il rapporto del centro studi Confindustria realizzato con il sostegno di Federmacchine, presentato a Milano.Nel dettaglio, i mercati avanzati assorbono 21,6 miliardi di euro, mentre quelli emergenti 10,5 miliardi. Le Americhe registrano la crescita maggiore, con il Messico primo mercato di sbocco. il potenziale aggiuntivo si distribuisce piuttosto equamente tra paesi avanzati (4,6 miliardi) ed emergenti (3,3 miliardi), suggerendo alle imprese di accrescere le loro quote di mercato in entrambi. Negli avanzati, gli Stati Uniti guidano (+760 milioni), davanti a Germania e Francia (+470 milioni ciascuno).Tra gli emergenti spiccano Cina (+760 milioni), India (+472 milioni) e Turchia (+364 milioni). LEGGI TUTTO

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    GDF: società cartiere, fatture false e riciclaggio nel calzaturiero. Sequestro da 127 milioni

    (Teleborsa) – La Guardia di Finanza di Pisa e Napoli ha eseguito, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Napoli, volto alla confisca – diretta e per equivalente – di profitti illeciti, quantificati in complessivi 127,12 milioni di euro, proventi derivanti da un articolato e complesso sistema di frode fiscale. Il provvedimento di sequestro è stato emesso dall’Autorità Giudiziaria partenopea nei confronti di 51 società presenti sul territorio nazionale e di 54 persone fisiche, sottoposte ad indagini preliminari, gravemente indiziate di numerose violazioni finanziarie generatrici di un illecito risparmio di imposta pari ad oltre 46 milioni di euro, nel periodo dal 2019 al 2021, nonché indiziate per aver consumato, fino al 2024, condotte di riciclaggio ed auto-riciclaggio, per oltre 81 milioni di euro. L’esecuzione dei sequestri ha riguardato complessi aziendali, beni mobili ed immobili, tutti beni riconducibili agli indagati o nella loro disponibilità.Le indagini, svolte a partire dal 2020 ad oggi, hanno permesso di individuare un’associazione per delinquere finalizzata alla creazione di “società cartiere”, riconducibili principalmente a soggetti residenti in provincia di Napoli e Caserta, costituite al solo di scopo di emettere fatture per operazioni inesistenti nei confronti di “società clienti”, localizzate in Toscana, Campania, Marche e Veneto, imprese operanti nei settori della pelletteria e delle calzature, così da garantire alle stesse un’indebita detrazione dell’I.V.A., la contabilizzazione di un costo indeducibile ed ottenere conseguentemente una cospicua provvista di denaro in contanti, somme sottratta alle casse delle società.I clienti finali utilizzatori delle fatture – complessivamente 34 società – una volta ricevuta la falsa fattura e il relativo D.D.T ottenuto mediante l’impiego di ditte di trasporto compiacenti, pagavano le fittizie forniture mediante bonifici bancari. Ricevuti i pagamenti dai clienti, ed effettuati quotidiani giri di bonifici tra i diversi conti correnti intestati alle numerose aziende del “gruppo”, i principali indagati facevano confluire le somme su conti correnti di istituti di credito situati in Cina, sempre a mezzo bonifici, per poi rientrarne in possesso sotto forma di denaro contante, avvalendosi di persone di nazionalità cinese, residenti in Napoli.Quando gli istituti bancari hanno iniziato a porre attenzione alle operazioni, i sodali modificavano il meccanismo di riciclaggio, procedendo a bonificare le provviste di denaro prima su due società estere, una sita in Albania e l’altra in Croazia, per essere da lì inviati in Cina e dunque restituite ai clienti trattenendo una parte del dovuto quale profitto dell’intermediazione. Tali bonifici esteri risultavano del tutto svincolati da reali operazioni commerciali ed erano emessi dal sodalizio al fine di svuotare continuamente i conti correnti aziendali, simulare importazioni di merci dalla Cina – del tutto inesistenti – e realizzare la cospicua provvista di denaro contante.Il sofisticato sistema vedeva il contributo di professionisti, intermediari e vari prestanome delle società cartiere al fine di rendere più complessa la ricostruzione dei passaggi delle merci – e dei relativi pagamenti – dalle “cartiere” a monte fino agli acquirenti ultimi a valle, si legge in un comunicato firmato dal Procuratore della Repubblica Aggiunto Alessandro Milita. LEGGI TUTTO

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    Mercato auto europeo, Anfia: “Dicembre positivo ma nel 2024 quasi 3 milioni di veicoli in meno rispetto al 2019”

    (Teleborsa) – Secondo i dati diffusi oggi da ACEA, nel complesso dei Paesi dell’Unione europea allargata all’EFTA e al Regno Unito a dicembre leimmatricolazioni di auto ammontano a 1.091.131 unità, il 4,1% in più rispetto a dicembre 2023. Nell’intero 2024, i volumi immatricolati raggiungono 12.963.614 unità, in rialzo di appena lo 0,9% rispetto al 2023. “Nell’ultimo mese dell’anno il mercato europeo dell’auto torna ad avere segno positivo (+4,1%), portando l’intero 2024 a superare, come previsto, i 12,9 milioni di immatricolazioni, con volumi in rialzo di appena lo 0,9% rispetto al 2023 – afferma Roberto Vavassori, presidente di ANFIA, Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica –. A dicembre, soltanto due dei cinque major market (incluso UK) registrano una crescita: a doppia cifra in Spagna (+28,8%) e più contenuta in Francia (+1,5%). Mantengono, invece, il segno meno la Germania (-7,1%) e l’Italia (-4,9%), mentre rimane pressoché stabile il Regno Unito (-0,2%). Chiuso il 2024, il 2025 si prospetta un anno ancora sfidante per l’industria automotive europea, che – ricordo – conta oltre 13 milioni di posti di lavoro nell’UE e contribuisce a circa il 7% del suo PIL, e si trova ora a dover fronteggiare profondi cambiamenti strutturali e tecnologici, quali il percorso di decarbonizzazione, la digitalizzazione, nuovi competitor e un contesto geopolitico in evoluzione. È importante intervenire quanto prima per stimolare un’inversione di tendenza ed evitare perdite sostanziali a livello di occupazione e di creazione di valore, così da preservare la competitività europea e al tempo stesso raggiungere gli obiettivi climatici garantendo una transizione equa per lavoratori ed aziende”.Nell’area UE+EFTA+UK, a dicembre, le auto BEV risultano in lieve ribasso (-0,2%, con il 18,8% di quota), mentre le ibride tradizionali crescono del 29,5% (con il 33,2% di quota) e le ibride plug-in del 2,5% (con l’8,3% di quota). Nel complesso, sono state immatricolate659.360 vetture ibride di tutti i tipi ed elettriche, che rappresentano, insieme, il 60,4% del mercato. Le auto ricaricabili (BEV e PHEV) raggiungono il 27,2% di quota. Se consideriamo i soli 5 major market, le vendite di auto ricaricabili ammontano invece a187.998 unità a dicembre, in flessione dell’1,4% e con una quota del 24,7%. In Italia, i volumi totalizzati a dicembre 2024 si attestano a 105.786 unità (-4,9%). Nel 2024, le immatricolazioni complessive ammontano a 1.559.229 unità, con un calo dello 0,5% rispetto ai volumi dello stesso periodo del 2023.Secondo i dati ISTAT, a dicembre l’indice nazionale dei prezzi al consumo aumenta dello 0,1% su base mensile e dell’1,3% su base annua (come nel mese precedente). La stabilità dell’inflazione sottende andamenti contrapposti di diversi aggregati di spesa: inrallentamento risultano principalmente i prezzi degli Alimentari non lavorati (da +3,8% a +2,3%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,7% a +3,1%); per contro, accelerano i prezzi degli Energetici regolamentati (da +7,4% a +12,7%),mentre si attenua ancora il calo dei prezzi degli Energetici non regolamentati (da -6,6% a -4,2%). Nell’ambito degli Energetici non regolamentati, in media d’anno i prezzi dei Beni energetici hanno registrato una variazione pari a -11,3% (da +7,5% nel 2023). Inrallentamento quasi tutte le componenti: invertono la tendenza i prezzi dell’Energia elettrica mercato libero (da +1,8% a -25,7%), del Gas di città e gas naturale mercato libero (da +6,7% a -22,6%), della Benzina (da +1,9% a -2,2%) e quelli dei Combustibili solidi (da +11,5% a -5,1%), mentre i prezzi del Gasolio per mezzi di trasporto osservano una flessione più marcata (da -2% a -3,8%); con una flessione meno ampia invece i prezzi del Gasolio per riscaldamento (da -8,2% a -3,9%) e degli Altri carburanti (da -11,1% a -5,9%).Analizzando nel dettaglio le immatricolazioni per alimentazione, le autovetture a benzina chiudono dicembre in calo dell’11,4%, con una quota di mercato del 28,4%. In ribasso anche le autovetture diesel (-18,5% su dicembre 2023), con una quota del 13%.Nell’intero 2024, le immatricolazioni di autovetture a benzina sono aumentate dell’1,9% (29,2% di quota), mentre prosegue il trend negativo delle auto diesel (-21,4% e 13,8% di quota). Le autovetture elettrificate rappresentano il 49,3% del mercato di dicembre,mentre, nel cumulato annuo hanno una quota del 47,5%, con volumi in aumento sia nel mese (+3,9%) che nel cumulato (+5,7%). Tra queste, le ibride mild e full crescono del 9,5% nel mese, con una quota di mercato del 40,3%, mentre, nell’intero anno, risultanoin crescita del 10,1%, con una quota del 40%. Anche le immatricolazioni di autovetture ricaricabili (BEV e PHEV) diminuiscono del 15,5% nel mese (quota di mercato: 9%) e calano del 12,9% nel cumulato annuo (con quota al 7,5%). Nel dettaglio, le autoelettriche hanno una quota del 5,5% e calano del 14,8% nel mese. In flessione anche le ibride plug-in: -16,7%, con il 3,5% di quota del mercato del mese. Nel cumulato, le BEV e le PHEV risultano entrambe in calo, rispettivamente dell’1% (quota: 4,2%) e del 24,4% (quota: 3,3%). Infine, le autovetture a gas rappresentano il 9,1% dell’immatricolato di dicembre, interamente composto da autovetture Gpl (-4,3% su dicembre 2023). Nel 2024, le autovetture Gpl risultano in crescita dell’1,7% (quota: 9,3%) e quelle a metanoin calo del 34,3% (quota: 0,1%).La Spagna totalizza 105.346 immatricolazioni a dicembre 2024, il 28,8% in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Nel 2024, il mercato risulta in crescita del 7,1%, con 1.016.885 unità immatricolate. L’Associazione spagnola dell’automotive ANFAC fa notare che il 2024 registra oltre un milione di unità immatricolate, cifra che non si raggiungeva da prima dell’inizio della pandemia. Il buon andamento delle vendite nell’ultimo trimestre, trainato dallo sprint finale degli acquisti da parte di aziende e società di noleggio, ha permesso infatti dichiudere l’anno sopra la soglia del milione, mantenendo la Spagna sulla strada per recuperare il volume di vendite di 1,2 milioni di unità a cui dovrebbe aspirare come quarta economia europea. Per raggiungere questo obiettivo è necessario sia mantenere i piani di aiuto per l’acquisto di veicoli elettrificati, sia incoraggiare i cittadini ad acquistare un nuovo veicolo, ancora meglio se green. Nel dettaglio, secondo i canali di vendita, a dicembre 2024 cresce il canale del noleggio (+119%), che si mantiene positivo anche nel cumulato dei dodici mesi (+37%). Anche le immatricolazioni intestate a società aumentano nel dodicesimo mese del 2024, +12%, ma calano del 5% nel cumulato. Infine, il canale dei privati registra +28% a dicembre e +7% nel cumulato. Le autovetture a benzina rappresentano il 32,4% del mercato di dicembre (+16% rispetto a dicembre 2023). A seguire, le vetture ibride non ricaricabili rappresentano il 42,9% del mercato di dicembre (+61,8% rispetto a dicembre 2023). Le autovetture diesel sono il 7,1% del mercato mensile (ma diminuiscono del 16,3% rispetto al dodicesimo mese del 2023), seguite dalle elettriche (8,4% nel mese e una variazione di +49,6% rispetto a dicembre 2023), dalle ibride plug-in (6% la quota del mese e -3,7% sullo scorso anno) e dalle auto a gas (3,3% di quota di mercato), che aumentano invece del 12,2%. Nel cumulato calano le benzina, -2,3%, con una quota del 37,2%, le diesel, -18,8%, e anche le PHEV, -5,8% (con quota del 5,8%). Al contrario, tutte le altre alimentazioni risultano in crescita: le BEV registrano +11,2% e rappresentano il 5,6% del mercato, che è per il 38,6% formato da ibride non ricaricabili (+29,5%), e, infine, per il 3,3% da vetture a gas (+27,3%). Le emissioni medie di CO 2 nel mese di dicembre 2024 salgono a 112,2 g/km. Nel 2024 si attestano in media a 116,4 g/km e rispetto al 2023 calano dello 0,5%. In Francia, a dicembre 2024, si registrano 183.662 nuove immatricolazioni, in crescita dell’1,5% rispetto a dicembre 2023. A gennaio-dicembre 2024, le immatricolazioni si attestano a 1.718.412 (-3,2%). Rispetto allo stesso mese dello scorso anno, calano ancora le autovetture diesel (-30,9%), a bioetanolo (-98,8%) e le benzina (-23%). Le PHEV crescono del 44,9% e anche le ibride mild e full, che aumentano, rispettivamente, del 42,1% e del 44%. Le elettriche hanno una quota di mercato nel mese del 16,1%, mentre 12 mesi fa detenevano il 20,6%. Nel cumulato annuo, le diesel calano del 27,2% e detengono una quota del 7,3%, mentre le elettriche (quota del 16,9%) calano del 2,6%. Infine, le PHEV (quota dell’8,5%) calano del 10,2%.Nel mercato tedesco sono state immatricolate a dicembre 224.721 unità, in calo del 7,1%. Nel 2024, le immatricolazioni si attestano a 2.817.331, con una variazione negativa dell’1% rispetto a gennaio-dicembre 2023, ma una flessione del 22% rispetto ai livelli pre-covid del 2019. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, a dicembre 2024 si è registrato un aumento del 35% degli ordini domestici, mentre nell’intero 2024 il rialzo è stato del 12% su gennaio-dicembre 2023. Dal punto di vista delle alimentazioni alternative, le auto ibride (+21,9% nel mese) rappresentano il 39,9% del mercato mensile tedesco, di cui l’8,5% sono ibride plug-in (+6,8%). Con una quota del 14,9%, le auto elettriche (BEV) registrano un calo del 38,6%. Infine, le vetture a GPL calano: -15,7%, con appena 1.113 nuove immatricolazioni. Le emissioni medie di CO 2 delle auto di nuova immatricolazione aumentano de 4,2% rispetto a dicembre 2023 e si attestano a 114,9 g/km. Il mercato inglese, infine, a dicembre totalizza 140.786 nuove autovetture immatricolate, con una lieve flessione dello 0,2% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Nell’intero 2024, le immatricolazioni si attestano a 1.952.778 unità, il 2,6% in più rispetto a gennaio-dicembre 2023.L’Associazione inglese dell’automotive SMMT sottolinea che il 2024 è stato un anno record per le immatricolazioni di veicoli elettrici, segno dell’impegno continuo dei produttori di veicoli per un mercato delle auto nuove decarbonizzato, con un’offerta piùampia, un’autonomia migliore e una maggiore accessibilità. Tuttavia, ciò ha avuto un costo enorme: i miliardi investiti nei nuovi modelli sono stati integrati da generosi incentivi che non sono più sostenibili. Servono risultati rapidi dalla revisione normativa eun sostegno concreto e urgente per i consumatori, altrimenti gli investimenti nel settore automobilistico saranno a rischio e i posti di lavoro, la crescita economica e le ambizioni di zero emissioni saranno messi a repentaglio. Nel mese, le immatricolazioni delle flotte crescono dello 0,2%, mentre le vetture intestate a privati calano dell’1,7% e quelle intestate alle aziende aumentano del 9,6%. Le vendite di veicoli elettrici registrano un trend positivo: +56,8% e una quota di mercato del 31% nel mese di dicembre. Le ibride plug-in (PHEV) hanno fatto segnare una crescita (+4,6%) e hanno una quota del 9%, superiore a quella dello scorso anno, che era dell’8,6%. Nell’intero 2024, le BEV aumentano del 21,4% e le PHEV del 18,3%. Le vetture diesel calano nel mese (-27,4%, con quota al 5%), mentre le benzina fanno registrare il 20,9% in meno di volumi rispetto allo scorso dicembre, attestandosi su una quota di mercato del 42,2%. Nel cumulato dei dodici mesi, le diesel calano del 13,6% (quota del 6,3%) e le benzina del 4,4% (quota del 52,2%). LEGGI TUTTO

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    Edison Next-Acciaierie Venete, accordo per impianto fotovoltaico

    (Teleborsa) – Edison Next, società del Gruppo Edison che accompagna clienti e territori nel loro percorso di decarbonizzazione e transizione ecologica, avvia con Acciaierie Venete, leader nella produzione di engineering steel con capacità produttiva di circa 2 milioni di tonnellate di acciaio all’anno, un percorso per aumentare la sostenibilità dei suoi siti firmando un Power Purchase Agreement (PPA) off site della durata di 20 anni che prevede lo sviluppo di un impianto fotovoltaico a terra della potenza complessiva di 6,7 Megawatt di picco (MWp).L’impianto sarà realizzato su un’area del mantovano di estensione pari a circa 90.000 metri quadrati totali messa a disposizione da Edison Next, società che si occuperà della progettazione, realizzazione, gestione e manutenzione dell’impianto fotovoltaico, sostenendone anche l’investimento. L’impianto, che sarà in esercizio entro la fine del 2027, produrrà circa 10 GWh all’anno di energia che saranno destinati a soddisfare parte dei fabbisogni energetici degli stabilimenti di Acciaierie Venete situati nel nord est del Paese. Anche grazie a questo nuovo impianto fotovoltaico Acciaierie Venete ha la possibilità di accedere al meccanismo incentivante previsto dal recente decreto Energy Release, che permette alle imprese energivore di godere per tre anni di un prezzo dell’energia elettrica calmierato rispetto al mercato, a fronte dell’obbligo di restituire tale energia in 20 anni e di realizzare nuova capacità di produzione da fonti rinnovabili pari almeno al doppio di quella anticipata. Con questo contratto Edison Next e Acciaierie Venete compiono il primo passo di un percorso che potrà prevedere la realizzazione di ulteriori impianti fotovoltaici fino a raggiungere una potenza complessiva di circa 50 MWp, contribuendo così all’obiettivo di Acciaierie Venete di ridurre di oltre il 50% le emissioni di CO2 entro il 2030.(Foto: Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO