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    Lockheed Martin, Fitch migliora rating ad “A” con outlook stabile

    (Teleborsa) – Fitch Ratings ha migliorato il Long-term Issuer Default Rating (IDR) di Lockheed Martin, il più grande contractor militare al mondo, da “A-” ad “A”. L’outlook è “stabile”.L’upgrade è principalmente guidato dall’ampio e crescente portafoglio ordini di Lockheed Martin di quasi 160 miliardi di dollari e superiore a 2 volte le entrate, insieme alle sue piattaforme pluridecennali costituite da lavoro di produzione e sostegno, capacità tecnologiche avanzate, posizione di leader nel settore della difesa globale e importanza strategica per il governo degli Stati Uniti.I rating di Lockheed Martin sono ulteriormente supportati da margini operativi superiori alla media rispetto ad altri prime contractor, da una significativa generazione di cassa e da flessibilità finanziaria. Fitch prevede che la società continuerà a gestire una leva EBITDA a lungo termine intorno o inferiore a 2,0x e (CFO – CapEx)/Debito intorno al 30%, compresi riacquisti misurati di azioni finanziate dal debito e potenziali opportunità di M&A. “Ci aspettiamo che i piani di spesa per la difesa degli Stati Uniti e dei governi internazionali rimangano elevati nei prossimi anni”, si legge nella nota.I potenziali rischi di rating includono la dimensione a lungo termine e la priorità delle spese per la difesa degli Stati Uniti; possibili interruzioni operative su contratti a prezzo fisso grandi e/o complessi; concentrazione moderata del programma; e l’aumento della pressione competitiva in alcune parti del settore spaziale. LEGGI TUTTO

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    Fincantieri, contratto da 1 miliardo di dollari per fregate US Navy

    (Teleborsa) – Il Dipartimento della Difesa statunitense ha assegnato alla controllata americana di Fincantieri, Fincantieri Marinette Marine (FMM), il contratto, del valore di oltre 1 miliardo di dollari, per la costruzione della quinta e sesta fregata della classe “Constellation”, destinata alla US Navy.Il contratto per la prima fregata e l’opzione per 9 ulteriori navi, siglato nel 2020, ha un valore complessivo di circa 5,5 miliardi di dollari e comprende il supporto postvendita e l’addestramento degli equipaggi.La costruzione della prima fregata, la futura USS Constellation, è attualmente in corso presso il cantiere di Marinette, Wisconsin, che è stato recentemente oggetto di un importante programma di investimenti per migliorie e adeguamenti a livello infrastrutturale.FMM rappresenta la punta di diamante di Fincantieri Marine Group (FMG), che controlla altri due siti sempre nella regione dei Grandi Laghi (Wisconsin) – Fincantieri Bay Shipbuilding e Fincantieri Ace Marine e annovera clienti commerciali e governativi. FMM è impegnata anche nei programmi Littoral Combat Ships, sempre per la US Navy, e Multi-Mission Surface Combatants (MMSC), per il regno dell’Arabia Saudita nell’ambito del piano Foreign Military Sales degli Stati Uniti. LEGGI TUTTO

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    Avio, analisti apprezzano prospettive del business della propulsione tattica

    (Teleborsa) – Intermonte ha incrementato a 14 euro per azione (dai precedenti 13 euro) il target price su Avio, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella realizzazione e nello sviluppo di lanciatori spaziali e sistemi di propulsione, confermando la raccomandazione sul titolo a “Outperform”, dopo la pubblicazione dei risultati per il primo trimestre 2024.Gli analisti scrivono che il conto economico ha mostrato segnali di miglioramento nel primo trimestre 2024 ed è continuato il solido slancio degli ordini, con la propulsione tattica che fa la parte del leone. Viene fatto notare che il primo trimestre ha generalmente un impatto minimo sui dati dell’intero anno, ma la nota positiva è il solido slancio nel business della propulsione tattica, poiché la crescente importanza di questo business dovrebbe ridurre la dipendenza dall’attività di lancio, che potrebbe rivelarsi irregolare come visto nel recente passato.Dopo la recente performance positiva del titolo, Intermonte ritiene che un ulteriore re-rating dipenda dal successo del volo inaugurale di Ariane 6 (confermato per giugno/luglio 2024) e dalla ripresa dei voli di Vega C (previsti nel quarto trimestre 2024), che sono fondamentali per sbloccare il pieno potenziale della società e consentire l’esecuzione del consistente portafoglio ordini.Equita, che conferma la raccomandazione “Hold” e il prezzo obiettivo a 12,30 euro per azione, afferma che gli spunti più interessanti della call riguardano il business della propulsione tattica che nel primo trimestre ha trainato la crescita di fatturato ed ordini e in prospettiva “ha ancora parecchi margini di crescita”. Il contributo sui margini sarà però più visibile nei prossimi anni, in particolare se la campagna commerciale per esportarlo in nord America avesse successo.Tra gli altri spunti: la divisione propulsione per la difesa nel 1Q ha registrato ricavi in aumento del 114% a 15 milioni di euro (19% del totale) e raccolto ordini per 82 milioni di euro (85% del totale); per quanto riguarda la produzione del booster P120 (comuni per Ariane 6 e Vega C), gli effetti positivi delle economie di scale saranno più evidenti a partire dal 2025 in quanto la produzione nel 2024 sarà limitata avendo già parecchi scorte e il ramp-up prevedete 15 unità nel 2025, per salire a 24-25 nel 2026 e arrivare alla piena produzione nel 2027. LEGGI TUTTO

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    Fincantieri, AuCap da 400 milioni di euro per finanziare M&A e warrant per 100 milioni

    (Teleborsa) – Il CdA di Fincantieri, colosso italiano a controllo pubblico attivo nel settore della cantieristica navale, ha deliberato la proposta di delega ad aumentare in una o più volte, in via scindibile, a pagamento, il capitale sociale per un importo massimo di 400 milioni di euro comprensivo di eventuale sovrapprezzo, da offrire in opzione agli azionisti, e una connessa operazione di raggruppamento azionario funzionale all’aumento di capitale.Le risorse servono per finanziarie l’acquisizione del business Underwater Armaments & Systems (UAS) di Leonardo. Il corrispettivo per l’acquisizione è pari alla somma di 300 milioni componente fissa relativa all’Enterprise Value, soggetto ad usuali meccanismi di aggiustamento prezzo, oltre a massimi 115 milioni come componente variabile al ricorrere di determinati presupposti di crescita legati all’andamento della linea di business UAS nel 2024, per un Enterprise Value totale complessivo pari a massimi 415 milioni.Fincantieri ha comunicato l’impegno di sottoscrizione da parte del socio di controllo CDP Equity e la costituzione di un consorzio di garanzia formato da primarie istituzioni finanziarie. BNP Paribas, Intesa Sanpaolo, Jefferies, JP Morgan e Mediobanca agiranno infatti in qualità di Joint Global Coordinator e Joint Bookrunner sulla base di un accordo di pre-garanzia (pre-underwriting) sottoscritto con Fincantieri, avente ad oggetto l’impegno (a condizioni in linea con la prassi di mercato per operazioni similari) a sottoscrivere un contratto di garanzia (underwriting agreement) per la sottoscrizione e liberazione delle nuove azioni eventualmente non sottoscritte all’esito dell’asta dei diritti inoptati.La proposta di delega prevede inoltre che ai sottoscrittori dell’aumento di capitale vengano assegnati gratuitamente warrant da esercitarsi in futuro a valere su una seconda tranche di aumento del capitale per massimi 100 milioni.L’operazione di acquisizione, che si aggiunge a quella di Remazel Engineering, accelera e consolida il posizionamento del gruppo come leader nel settore della subacquea e della difesa navale in linea con la strategia annunciata e fa seguito ad una serie di iniziative ed accordi industriali già stipulati.”Siamo estremamente soddisfatti di questa operazione, che rappresenta una pietra miliare cruciale nella nostra equity story e nell’attuazione della strategia underwater di Fincantieri per il prossimo ciclo industriale – ha commentato l’AD Pierroberto Folgiero – L’autonomia tecnologica subacquea e le capacità esecutive globali, in questo nuovo scenario geopolitico e industriale, saranno i fattori distintivi che consentiranno di valorizzare pienamente il potenziale di Fincantieri nell’interesse degli stakeholder industriali e finanziari del Gruppo”. LEGGI TUTTO

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    Leonardo vende business subacqueo a Fincantieri per massimi 415 milioni di euro

    (Teleborsa) – Leonardo, big italiano della difesa, ha firmato un accordo vincolante per la vendita della linea di business Underwater Armaments & Systems (UAS) a Fincantieri per un importo basato su un Enterprise Value composto da una componente fissa di 300 milioni di euro, soggetto ad usuali meccanismi di aggiustamento, e da una componente variabile per massimi 115 milioni di euro al ricorrere di determinati obiettivi di performance per l’anno 2024, per un Enterprise Value totale pari a massimi 415 milioni di euro. Il closing dell’operazione è previsto per l’inizio del 2025 ed è soggetto alle autorizzazioni tipiche per tale tipo di operazioni.”La cessione di Underwater Armaments & Systems rientra nel piano di razionalizzazione del portafoglio di business di Leonardo. L’iniziativa dà ulteriore impulso alla collaborazione tra Leonardo e Fincantieri, nel quadro di una più efficace difesa e competitività globale”; ha dichiarato Roberto Cingolani, AD e DG di Leonardo.Whitehead Alenia Sistemi Subacquei, storica partecipata al 100% di Leonardo, nasce come una società specializzata nella costruzione di sistemi di difesa sottomarini e in particolare siluri, contromisure e sonar. All’inizio del 2016, la società è confluita in Leonardo, diventando una linea di business, ed è stata ridenominata “Underwater Armaments & Systems” (UAS). La linea di business include anche la partecipazione al 50% nella GEIE EuroTorp (costituita con Naval Group e Thales), dedicata alla progettazione e costruzione del siluro leggero MU90, ed è localizzata in due sedi, Livorno e Pozzuoli. Nel 2023, la linea di business UAS ha generato ricavi per circa 160 milioni di euro e un EBITDA di 34 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Spese militari a oltre 2.400 miliardi di dollari nel 2023. Calano in Italia

    (Teleborsa) – La spesa militare globale totale ha raggiunto i 2.443 miliardi di dollari nel 2023, con un aumento del 6,8% in termini reali rispetto al 2022. Si è trattato dell’aumento su base annua più marcato dal 2009. Tutti i 10 maggiori paesi che hanno speso nel 2023 – guidati da Stati Uniti, Cina e Russia – hanno aumentato le proprie spese militari. È quanto emerge dal consueto report dello Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI).Per la prima volta dal 2009, la spesa militare è aumentata in tutte e cinque le regioni geografiche definite dal SIPRI, con aumenti particolarmente elevati registrati in Europa, Asia, Oceania e Medio Oriente. “L’aumento senza precedenti della spesa militare è una risposta diretta al deterioramento globale della pace e della sicurezza – ha affermato Nan Tian, ricercatore senior del Programma di spesa militare e produzione di armi del SIPRI – Gli stati stanno dando priorità alla forza militare, ma rischiano una spirale di azione-reazione nel panorama geopolitico e di sicurezza sempre più instabile”.Ucraina vs RussiaLa spesa militare russa è aumentata del 24% raggiungendo 109 miliardi di dollari nel 2023, segnando un aumento del 57% rispetto al 2014, anno in cui la Russia ha annesso la Crimea. Nel 2023 la spesa militare russa rappresentava il 16% della spesa pubblica totale e il suo onere militare (spesa militare in percentuale del prodotto interno lordo, PIL) era del 5,9%.L’Ucraina è stata l’ottavo maggiore spender nel 2023, dopo un’impennata della spesa del 51% per raggiungere i 64,8 miliardi di dollari. Ciò ha dato all’Ucraina un onere militare pari al 37% e ha rappresentato il 58% della spesa pubblica totale.La spesa militare dell’Ucraina nel 2023 era pari al 59% di quella della Russia. Tuttavia, durante l’anno l’Ucraina ha ricevuto almeno 35 miliardi di dollari in aiuti militari, di cui 25,4 miliardi dagli Stati Uniti. Insieme, questi aiuti e le spese militari dell’Ucraina equivalgono a circa il 91% della spesa russa.Gli impegni verso la NATONel 2023 i 31 membri della NATO rappresentavano 1.341 miliardi di dollari, pari al 55% della spesa militare mondiale. La spesa militare degli Stati Uniti è aumentata del 2,3% per raggiungere i 916 miliardi di dollari nel 2023, pari al 68% della spesa militare totale della NATO. Nel 2023 la maggior parte dei membri europei della NATO ha aumentato le proprie spese militari. La loro quota complessiva sul totale NATO è stata del 28%, la più alta in un decennio. Il restante 4% proveniva dal Canada e dalla Turchia.”Per gli stati europei della NATO, gli ultimi due anni di guerra in Ucraina hanno cambiato radicalmente le prospettive di sicurezza – ha affermato Lorenzo Scarazzato, ricercatore presso il Programma di spesa militare e produzione di armi del SIPRI – Questo cambiamento nella percezione della minaccia si riflette in quote crescenti del PIL destinate alla spesa militare, con l’obiettivo NATO del 2% sempre più visto come una linea di base piuttosto che una soglia da raggiungere”.Un decennio dopo che i membri della NATO si erano formalmente impegnati a raggiungere l’obiettivo di spendere il 2% del PIL in ambito militare, 11 su 31 membri della NATO hanno raggiunto o superato questo livello nel 2023, il numero più alto da quando è stato assunto l’impegno. Un altro obiettivo – destinare almeno il 20% della spesa militare alla “spesa per attrezzature” – è stato raggiunto da 28 membri della NATO nel 2023, rispetto ai 7 del 2014.La situazione dell’ItaliaLa spesa militare italiana è diminuita del 5,9% raggiungendo 35,5 miliardi di dollari nel 2023, posizionando l’Italia al dodicesimo posto a livello globale; rispetto al 2014 c’è invece stato un amento del 31%. La spesa militare italiana si è assestata lo scorso anno all’1,6% del PIL, contro l’1,3% del 2014, e ha rappresentato l’1,5% della spesa globale. LEGGI TUTTO

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    La BEI allenterà le regole per finanziare più progetti legati alla difesa

    (Teleborsa) – La Banca europea per gli investimenti (BEI) aggiornerà le proprie politiche per i prestiti al settore della sicurezza e della difesa. Ciò include un aggiornamento della definizione di beni e infrastrutture “dual-use” (che possono essere utilizzati per scopi differenti, civili e militari), nonché il sostegno alle piccole e medie imprese (PMI) e alle startup, e l’impegno ad accelerare l’impiego di fondi per rafforzare le capacità di sicurezza e difesa dell’Europa.Rafforzare il sostegno della BEI per salvaguardare la pace e la sicurezza dell’Europa è una delle massime priorità strategiche delineate dalla presidente Nadia Calvino e approvata dai ministri delle Finanze dell’UE nella riunione di febbraio e dal Parlamento europeo, si legge in una nota. Si è quindi convenuto che le proposte concrete saranno discusse in aprile.”Incrementeremo e accelereremo il nostro sostegno all’industria europea della sicurezza e della difesa, salvaguardando al contempo la nostra capacità di finanziamento e i più elevati standard ambientali, sociali e di governance – ha affermato Calvino – In quanto braccio finanziario dell’UE, dobbiamo contribuire a garantire la pace e la sicurezza dell’Europa. Il piano d’azione varato oggi migliorerà le condizioni di finanziamento dei progetti europei. Lavoreremo insieme agli Stati membri e alle istituzioni dell’UE per accelerare i progetti che garantiscono il benessere dei nostri cittadini”.In futuro, la BEI rinuncerà all’obbligo per i progetti “dual-use” di ricavare più del 50% delle entrate previste da usi civili. Ciò allineerà la BEI alle istituzioni finanziarie pubbliche che limitano equamente i loro finanziamenti a attrezzature e infrastrutture destinate a soddisfare esigenze difensive militari o di polizia e anche civili, come ricognizione, sorveglianza, protezione e controllo dello spettro, decontaminazione, ricerca e sviluppo, attrezzature, servizi militari mobilità, controllo delle frontiere e protezione di altre infrastrutture critiche e droni. LEGGI TUTTO

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    Crolla Leonardo insieme al settore difesa europeo dopo Goldman Sachs

    (Teleborsa) – Sotto pressione Leonardo, che perde terreno, mostrando una discesa del 7,26%.Il titolo, insieme all’intero settore della difesa europea, soffre un report di Golfman Sachs che pone degli interrogativi sul fatto che la fase del ciclo della difesa sia arrivato alla fine. Gli esperti della banca d’affari vedono più rischi al ribasso che al rialzo per le valutazioni borsistiche del settore mentre ci si avvicina al 2025. Tra gli altri player del comparto, scivola Thales a Parigi, Bae System a Londra, Rheinmetall e Hensoldt a Francoforte.La tendenza ad una settimana della Holding italiana nei settori dell’aeronautica è più fiacca rispetto all’andamento del FTSE MIB. Tale cedimento potrebbe innescare opportunità di vendita del titolo da parte del mercato.Lo status tecnico di breve periodo di Leonardo mette in risalto un ampliamento della performance positiva della curva con prima area di resistenza individuata a quota 23,46 Euro. Rischio di eventuale correzione fino al target 21. Le attese sono per un aumento della trendline rialzista verso l’area di resistenza 25,92. LEGGI TUTTO