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    Lockheed Martin, Evan Scott nominato CFO

    (Teleborsa) – Lockheed Martin, il più grande contractor militare al mondo, ha nominato Evan Scott Chief Financial Officer (CFO) dell’azienda, in sostituzione di Jesus “Jay” Malave, che aveva comunicato all’azienda di voler perseguire altre opportunità. Scott, dirigente finanziario di Lockheed Martin da 26 anni, ha ricoperto il ruolo di tesoriere e CFO di due aree di business. La nomina ha effetto immediato.”Nei suoi 26 anni in Lockheed Martin, Evan si è guadagnato il massimo rispetto come leader esperto in finanza e operations, con una profonda comprensione del nostro business e della nostra mission – ha dichiarato James Taiclet, Presidente e CEO – Sono fiducioso che sia la scelta giusta per guidare la nostra continua crescita e guidare la nostra organizzazione finanziaria con eccellenza”. LEGGI TUTTO

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    Palantir fornisce il sistema di intelligenza artificiale alla NATO

    (Teleborsa) – Le azioni di Palantir Technologies avanzano del 5,3% al Nasdaq, in seguito all’annuncio dell’acquisizione da parte della NATO del sistema basato sull’intelligenza artificiale dell’azienda. L’acquisizione da parte della rappresenta un passo significativo nel rafforzamento delle capacità operative dell’Alleanza con tecnologie avanzate.Il sistema, noto come Maven Smart System NATO (MSS NATO) verrà acquistato dall’agenzia preposta – NATO Communications and Information Agency (NCIA) – per essere impiegato nell’ambito dell’Allied Command Operations (ACO). Secondo il Direttore Generale della NCIA, Ludwig Decamps, l’impiego dell’MSS NATO fornirà “capacità di intelligenza artificiale personalizzate e all’avanguardia” all’Alleanza Atlantica garantendo che le forze armate siano dotate degli strumenti necessari per un’azione efficace e decisiva sul campo di battaglia moderno.Il Generale Markus Laubenthal, Capo di Stato Maggiore di SHAPE, ha evidenziato il valore operativo del MSS NATO, affermando che consente all’Alleanza di sfruttare dati complessi e accelerare il processo decisionale, essenziale per la sua capacità di combattimento.Si prevede che il nuovo sistema sarà operativo nei prossimi 30 giorni, segnando una rapida integrazione di questa capacità avanzata nel quadro di difesa della NATO. LEGGI TUTTO

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    Thales prevede 8.000 assunzioni nel 2025, di cui 3mila in Francia e 1.000 in UK

    (Teleborsa) – Thales, gruppo francese specializzato nell’aerospaziale, nella difesa e nella sicurezza, prevede nel 2025 di assumere 8.000 persone in tutto il mondo per sostenere la forte crescita dei suoi tre segmenti di business. Circa il 40% delle nuove assunzioni riguarderà ruoli ingegneristici (tra cui ingegneria del software e dei sistemi, sicurezza informatica, intelligenza artificiale, dati, ecc.) mentre circa il 25% accederà a ruoli industriali (tecnici, operatori e ingegneria industriale). Inoltre più di 4.000 dipendenti potranno accedere al programma di mobilità internazionale per sostenere la mobilità interna.Scendendo nei dettagli, Thales prevede di assumere a livello globale circa 3.000 persone in Francia, più di 1.000 nel Regno Unito, 500 nei Paesi Bassi, 400 negli Stati Uniti, 400 in Australia, 300 in Europa centrale, 250 in India, 200 in Germania e 150 in Africa e Medio Oriente.”Per supportare la crescita e le performance del Gruppo, le nuove assunzioni e la mobilità interna sono essenziali, ma dobbiamo andare oltre – ha detto Clement de Villepin, Senior Executive Vice President, Risorse Umane, Thales – Dare ai nostri dipendenti l’opportunità di sviluppare le proprie competenze e incoraggiarli a trasmettere i propri skills ai colleghi costituiscono lo spirito e l’ambizione del nostro programma “Learning company”. Il nostro obiettivo è supportare la crescita professionale delle nostre persone e mantenere la competenza di Thales al massimo livello”. LEGGI TUTTO

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    Digital Value, ministero della Difesa risolve accordo quadro. Società in disaccordo

    (Teleborsa) – Digital Value, società quotata su Euronext Milan e attiva nel campo delle soluzioni e dei servizi ICT, è stata informata dal Ministero della Difesa della decisione di quest’ultimo di risolvere l’accordo quadro n. 800 stipulato in data 21 marzo 2024. Il bando di gara prevedeva l’aggiudicazione di un accordo quadro a favore del RTI costituito tra Italware e Dimira. Una volta aggiudicato, l’accordo quadro consente ai diversi reparti del Ministero di acquistare prodotti e servizi stipulando a loro volta i cosiddetti “atti di adesione” all’accordo quadro con le imprese aggiudicatarie. L’accordo quadro rientra tra gli atti oggetto dell’indagine condotta dalla Procura di Roma nei confronti dell’ex AD Massimo Rossi. Non è stato considerato ai fini del budget della società relativo all’esercizio in corso l’importo complessivo oggetto della aggiudicazione, se non nei limiti degli atti di adesione già pervenuti (ammontanti a circa 20 milioni di euro).Secondo quanto indicato nella comunicazione ricevuta, è previsto il pagamento delle prestazioni regolarmente erogate, decurtate degli oneri aggiuntivi derivanti dallo scioglimento del contratto, della maggior spesa sostenuta per affidare ad altra impresa l’appalto e fatto salvo l’eventuale accertamento del maggior danno. Inoltre, è prevista l’esclusione della controllata Italware dalle gare indette dalla Direzione Informatica Telematica e delle Tecnologie Avanzate per cinque anni, fatta salva la partecipazione alle procedure aperte.La società, sottolineando di aver prontamente intrapreso un ampio percorso di self-cleaning, ritiene che la comunicazione ricevuta “presenti vizi di legittimità e, pertanto, provvederà prontamente ad intraprendere ogni iniziativa necessaria ai fini della contestazione della medesima, sia in via di autotutela ai sensi della L. 241/90, sia in sede giudiziaria aventi le competenti Autorità. In tal senso, ha prontamente dato mandato ai propri legali di valutare le più opportune iniziative a tutela dei propri diritti”. LEGGI TUTTO

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    Fincantieri, Stifel incrementa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Stifel ha incrementato a 12,00 euro per azione (dai precedenti 6,22 euro) il target price su Fincantieri, colosso italiano a controllo pubblico attivo nel settore della cantieristica navale, confermando la raccomandazione “Buy” sul titolo.Gli analisti scrivono che l’esercizio 2024 è stato ampiamente in linea con le aspettative, con una solida progressione della redditività e una solida delivery del deleverage e miglioramenti nella bottom line. La guidance per il 2025 mostra un’ulteriore progressione prevista sugli obiettivi del piano, con risultati superiori alle attese sul deleverage e con un potenziale ritorno alla distribuzione dei dividendi.”Guardando indietro a dove si trovava l’azienda due anni fa, sono stati fatti solidi progressi sulla redditività e sulla deleverage, con una progressione più rapida rispetto agli obiettivi piano – si legge nella ricerca – Il nostro PT aumenta a 12 euro riflettendo una leva finanziaria inferiore e l’esposizione al settore della difesa (circa il 45% dell’EBITDA)”. LEGGI TUTTO

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    Europa, fino a 119 miliardi di dollari in fondi ESG con cambio norme su investimenti in armi

    (Teleborsa) – Un allentamento completo di tutte le restrizioni agli investimenti in armamenti per i fondi SFDR articolo 9 e 8 (le due principali categorie di fondi ESG dell’Unione Europea) avrebbe il potenziale di guidare 53-119 miliardi di dollari di flussi verso il settore aerospaziale e della difesa A&D in Europa, che rappresenterebbe una crescita di 6-12 volte rispetto all’esposizione attuale. Lo si legge in una ricerca di Morgan Stanley sul tema.Gli ultimi dati disponibili mostrano che in media questi fondi hanno attualmente 10 miliardi di dollari di esposizione in dollari al settore A&D europeo, pari al 2% dell’esposizione della capitalizzazione di mercato A&D.”Qualsiasi potenziale allentamento delle esclusioni sembrerebbe probabilmente concentrarsi sulle armi convenzionali e nucleari – viene sottolineato – Un allentamento su vasta scala delle esclusioni potrebbe generare un flusso significativo, ma cambiare le esclusioni richiederebbe tempo. Un allentamento su vasta scala è improbabile poiché la ratifica nazionale dei trattati internazionali limita le “armi controverse”. LEGGI TUTTO

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    Ue, la Commissione presenta il Libro Bianco per la difesa e il Piano ReArm Europe

    (Teleborsa) – “L’era del dividendo di pace è finita da tempo. L’architettura di sicurezza su cui abbiamo fatto affidamento non può più essere data per scontata. L’Europa è pronta a farsi avanti. Dobbiamo investire nella difesa, rafforzare le nostre capacità e adottare un approccio proattivo alla sicurezza”. Così la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha presentato il Libro Bianco della difesa europea.Oltre al Libro bianco per la difesa europea, la Commissione ha presentato, nell’ambito del piano ReArm Europe/Readiness 2030, un ambizioso pacchetto di difesa che fornisce leve finanziarie agli Stati membri dell’UE per guidare un’ondata di investimenti nelle capacità di difesa. Mentre il ReArm Europe Plan/Readiness 2030 rafforza le capacità di difesa paneuropee con nuovi mezzi finanziari, il Libro bianco inquadra un nuovo approccio alla difesa e identifica le esigenze di investimento.”Il Libro Bianco presenta soluzioni per colmare le lacune di capacità critiche e costruire una forte base industriale della difesa. Propone modi per gli Stati membri di investire massicciamente nella difesa, procurarsi sistemi di difesa e costruire la prontezza dell’industria europea della difesa a lungo termine”, si legge nella nota della Commissione.Tra le linee d’azione indicate c’è la necessità di colmare le lacune di capacità, con particolare attenzione alle capacità critiche identificate dagli Stati membri, di sostenere l’industria europea della difesa attraverso la domanda aggregata e un aumento degli appalti collaborativi e di approfondire il mercato della difesa a livello UE, anche semplificando le normative.La Commissione ha inoltre ribadito il suo sostegno all’Ucraina attraverso una maggiore assistenza militare e una più profonda integrazione delle industrie della difesa europee e ucraine. Da Bruxelles arriva inoltre la raccomandazione di migliorare la preparazione europea per gli scenari peggiori, migliorando la mobilità militare, immagazzinando e rafforzando le frontiere esterne, in particolare il confine terrestre con la Russia e la Bielorussia.Il piano ReArm Europe fornisce invece gli strumenti finanziari per applicare i propositi del Libro Bianco consentendo una spesa di oltre 800 miliardi di euro. Tre i pilasti individuati.Il primo è rappresentato dalla spesa pubblica dei Paesi membri, attraverso l’attivazione della clausola del Patto di stabilità e crescita che fornirà loro ulteriore spazio di bilancio per aumentare la loro spesa per la difesa, nell’ambito delle regole fiscali dell’UE. Previsto poi un nuovo strumento dedicato per l’azione di sicurezza per l’Europa – SAFE: la Commissione raccoglierà fino a 150 miliardi di euro sui mercati dei capitali, attingendo al suo consolidato approccio di finanziamento unificato per aiutare gli Stati membri dell’UE ad aumentare rapidamente e sostanzialmente gli investimenti nelle capacità di difesa dell’Europa. Questi fondi – che “assumeranno la forma di prestiti a lunga durata a prezzi competitivi e strutturati in modo attraente” – saranno erogati agli Stati membri interessati su richiesta, sulla base di piani nazionali. Infine, Banca europea per gli investimenti sarà chiamata a mobilitare il capitale privato accelerando l’Unione dei risparmi e degli investimenti.”Stiamo intraprendendo un’azione decisiva, presentando una tabella di marcia per “Readiness 2030″, con un aumento della spesa per la difesa, importanti investimenti nelle capacità industriali europee della difesa. Dobbiamo comprare più europeo. Perché ciò significa rafforzare la base tecnologica e industriale della difesa europea. Ciò significa stimolare l’innovazione. E questo significa creare un mercato a livello UE per le attrezzature di difesa”, ha aggiunto von der Leyen. LEGGI TUTTO

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    Leonardo aggiorna il piano: incremento del dividendo del 90% nel 2025

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Leonardo, big italiano della difesa, ha approvato l’aggiornamento del Piano Industriale per il periodo 2025-2029. È prevista una forte spinta alla realizzazione delle tecnologie Multidominio-Interoperabilità abilitate dal digital continuum, mentre le alleanze internazionali sono viste come un elemento di accelerazione della competitività di Leonardo sui mercati internazionali (crescita inorganica), che si innesta sulle azioni di razionalizzazione del portafoglio prodotti, del piano di efficientamento, e di digitalizzazione (crescita organica).Gli obiettivi chiave, incluso l’upside da nuove iniziative (LRMV, Divisione Spazio, Leonardo Hypercomputing Continuum LoB, JV with Baykar), prevedono al 2029 ordini a 26,2 miliardi di euro (Vs 20,9 miliardi di euro nel 2024); ricavi a 24 miliardi di euro (Vs 17,8 miliardi di euro nel 2024); EBITA a 2,8 miliardi di euro (Vs 1,5 miliardi di euro nel 2024); FOCF a 1,53 miliardi di euro (Vs 0,83 miliardi di euro nel 2024). Nel periodo 2025-2029, sono previsti ordini cumulati previsti a 118 miliardi di euro (CAGR 2023-2029 +5,8%); ricavi cumulati a 106 miliardi di euro (CAGR 2023-2029 +7%). Nel periodo prevista crescita dell’EBITA con un CAGR 2023-2029 del 13,1%; il FOCF con un CAGR 2023-2029 del 15,2%.Durante i primi 12 mesi, l’accelerazione del piano di efficientamento ha portato un obiettivo di risparmi quantificabile in 191 milioni, rispetto ai 150 milioni di euro previsti a Marzo 2024. Entro l’orizzonte temporale di Piano, il target è confermato a 1,8 miliardi di euro.”Il Piano Industriale avviato 12 mesi fa – sottolinea l’AD Roberto Cingolani – sta consentendo a Leonardo di giocare un ruolo da protagonista nell’attuale scenario competitivo internazionale. La massiccia digitalizzazione e razionalizzazione di prodotti e servizi, le iniziative di efficienza e riduzione dei costi a livello di Gruppo – aggiunge Roberto Cingolani – hanno sbloccato il potenziale di crescita organica del business oltre ogni aspettativa, portando l’azienda a conseguire fin da subito una forte crescita nella top line, con un incremento sopra le attese di tutti i KPI”.”L’avvio delle alleanze e delle partnership internazionali intraprese negli ultimi mesi – conclude Roberto Cingolani – sono l’elemento che ci sta consentendo di accelerare il nostro sviluppo completando le nostre capacità industriali e tecnologiche. Questo tipo di crescita inorganica si sta dimostrando un elemento determinante di competitività a livello globale, anche alla luce della recente evoluzione del contesto geopolitico internazionale. Nessuno – Stato o azienda – è in grado di sviluppare da solo quelle tecnologie multidominio e interoperabili necessarie per garantire la sicurezza dei propri cittadini, preservando il diritto alla pace, una conquista della società oggi messa in discussione. Nei prossimi anni sarà sempre più determinante poter avere una capacità innovativa rilevante sia in termini di R&D, sia di produzione sia di persone per preservare lo sviluppo dell’azienda ma soprattutto della collettività”.Il Gruppo sta mettendo in atto una disciplinata strategia di allocazione del capitale a supporto della crescita e del ritorno agli azionisti: iniziative di investimento a supporto della crescita organica per rafforzare il core business e aprire la strada al futuro di Leonardo; opportunità di crescita inorganica focalizzata su aree strategiche di crescita; incremento sostanziale del dividendo del 90% nel 2025 con crescita del ritorno per gli azionisti nell’arco di Piano; riduzione dell’indebitamento con l’impegno di mantenere l’Investment Grade da parte delle agenzie di credit rating.Il Consiglio di Amministrazione di Leonardo ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,52 euro a valere sull’utile dell’esercizio 2024 (0,28 euro nel 2024), al lordo delle eventuali ritenute di legge. Tale dividendo verrebbe posto in pagamento a decorrere dal 25 giugno 2025, con data stacco della cedola n. 15 coincidente con il 23 giugno 2025 e record date (ossia data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell’art. 83-terdecies del TUF) coincidente con il 24 giugno 2025. LEGGI TUTTO