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    Beni culturali, Sarcofago degli Sposi: installata base hi-tech contro vibrazioni e terremoti

    (Teleborsa) – Una piattaforma hi-tech isolante e innovativa studiata ad hoc per proteggere dalle vibrazioni provocate dal traffico su rotaia e su gomma, ma anche dalle eventuali scosse di terremoto, il “Sarcofago degli Sposi”, capolavoro dell’arte etrusca conosciuto in tutto il mondo e custodito nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma. A realizzarla e installarla un team di ricercatori di Sapienza Università di Roma (coordinatore), ENEA, l’azienda Somma e il Servizio Conservazione del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, nell’ambito del progetto di ricerca MONALISA (MONitoraggio Attivo e Isolamento da vibrazioni e Sismi di oggetti d’Arte), finanziato da Regione Lazio e Ministero dell’Università e Ricerca, al quale partecipa anche Università Roma Tre. LEGGI TUTTO

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    Beni culturali, ENEA misura impatto inquinamento alla Reggia di Caserta

    (Teleborsa) – L’inquinamento causato da automobili, riscaldamento e industria è tra i principali responsabili del degrado del patrimonio culturale. È quanto ha evidenziato un report ENEA che ha dimostrato gli effetti nocivi dei principali inquinanti dell’aria (ossidi di azoto e PM10) su tre siti patrimonio dell’UNESCO: la Reggia di Caserta, la cattedrale di San Doimo a Spalato (Croazia) e la Residenza di Würzburg (Germania). “A subire i danni maggiori è la Reggia di Caserta dove abbiamo calcolato per ogni anno, una velocità di corrosione delle superfici superiore al valore target fissato per il 2050 (6,4 micron l’anno), che non deve essere superato se si vuole preservare lo stato di salute della storica residenza reale, meta ogni anno di 700mila visitatori”, spiega Teresa La Torretta, ricercatrice del Laboratorio ENEA di Inquinamento atmosferico e coautrice del rapporto insieme al collega Pasquale Spezzano.La centralina di misurazione dell’inquinamento dell’aria nei pressi della Reggia di Caserta ha mostrato valori di biossidi di azoto e di particolato sottile PM10 elevati e costanti, mantenendosi poco sopra i 20 microgrammi per metro cubo. “Il Palazzo Reale è situato nel cuore della città e per questo è particolarmente esposto all’inquinamento atmosferico causato dall’industria, dal riscaldamento e dal trasporto su strada, anche se non mancano fonti naturali lontane dalla città come l’aerosol marino e la sabbia del Sahara che provocano un innalzamento del particolato PM10 soprattutto nel sud Europa”, aggiunge La Torretta.Da un confronto sullo stato di salute dei tre siti UNESCO presi in esame, quelli Würzburg e di Spalato rilevano valori di velocità di degradazione delle superfici esterne al di sotto della “soglia di sicurezza”. Un fattore importante nel determinare le differenze tra i tre siti è rappresentato dalle condizioni meteo-climatiche locali (temperatura, piovosità, umidità relativa) che giocano un ruolo nel potenziare l’aggressività degli inquinanti e, di conseguenza, nell’aumentare la corrosione delle superfici lapidee. Nel periodo di studio considerato (2015-2019) le tre città campione hanno fatto registrare un generale decremento delle emissioni in tutti i maggiori settori, con un’eccezione che riguarda gli ossidi di azoto (NOx) da trasporto marittimo a Spalato (+16% nel 2019 rispetto al 2015). Di fatto, nello stesso periodo è stato riscontrato una leggera riduzione degli inquinanti di interesse in aria (biossido di azoto e PM10). Tuttavia, occorre notare, ad esempio, che le emissioni di ossidi di azoto a Caserta (2779,26 tonnellate nel 2019, principali fonti di emissione sono l’industria e il trasporto su strada) sono all’incirca il triplo rispetto a Würzburg (868,82 tonnellate, principale emettitore è il trasporto su strada) e quasi il doppio rispetto a Spalato (1532,18 tonnellate, principale emettitore è l’industria).”Tra le principali misure adottabili, sarebbe sicuramente opportuno mettere in atto politiche di riduzione del traffico cittadino puntando su trasporto pubblico, car-sharing e veicoli a basse emissioni”, sottolinea la ricercatrice ENEA.Il degrado dei materiali del patrimonio culturale dovuto all’inquinamento atmosferico è notevolmente inferiore rispetto a 20-30 anni fa quando l’acidificazione delle piogge e gli inquinanti atmosferici, come il biossido di zolfo, contribuivano all’aumento della corrosione nelle aree urbane. “Oggi questi inquinanti sono drasticamente diminuiti, anche se negli ultimi anni la riduzione si è stabilizzata. Invece le concentrazioni di biossido di azoto (NO2) e di particolato PM10 non sono diminuite nella stessa misura, contribuendo al degrado dei monumenti e a un aumento dei costi di restauro e manutenzione”, conclude La Torretta.Lo studio realizzato da ENEA rientra nell’ambito dell’iniziativa “International Cooperative Programme on Effects of Air Pollution on Materials, including Historic and Cultural Monuments (ICP Materials)” della Convenzione UNECE sull’inquinamento atmosferico transfrontaliero a lungo raggio (Air Convention). La convenzione UNECE sull’aria, adottata nel 1979, fornisce uno strumento regionale unico e vincolante attraverso il quale 51 parti dell’Europa paneuropea e del Nord America collaborano per ottenere riduzioni delle emissioni delle principali sostanze inquinanti.Oltre a causare il degrado dei monumenti, l’inquinamento dell’aria danneggia la salute umana come mette in guardia il report dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, che lo definisce il più grande rischio ambientale per la salute in Europa, causa di malattie cardiovascolari e respiratorie che riducono le aspettative di vita e, nei casi peggiori, di decessi prevenibili. Nonostante i costanti miglioramenti, i superamenti degli standard di qualità dell’aria sono comuni in tutta l’UE, con concentrazioni ben al di sopra delle ultime raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.In tema di inquinamento atmosferico, ENEA mette a disposizione il sistema “MINNI”, che produce mappe orarie a 3 giorni delle concentrazioni di inquinanti, in particolare delle polveri sottili, con una risoluzione spaziale che in Italia arriva a 4 km2, le dimensioni di un piccolo Comune. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo finanzia la serie tv americana “Those about to die”

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha sostenuto finanziariamente, attraverso un’innovativa operazione di finanziamento in pool con Comerica Bank, la produzione della serie televisiva americana “Those About To Die”. La serie TV, per la regia di Roland Emmerich, che vede tra gli interpreti principali Sir Anthony Hopkins, Tom Hughes e David Wurawa, è stata interamente girata in Italia, grazie al supporto logistico degli studi di Cinecittà. La produzione, ormai alle fasi finali, – fa sapere Intesa Sanpaolo in una nota – è realizzata dalla Accelerated Global Content, LLC, Studios indipendente americano fondato nel 2018 dal produttore Stuard Ford,premiato nell’ultimo Festival di Cannes 2023 da Variety come “Billion Dollar Producer”.La struttura innovativa dell’operazione – originata dal Desk Media & Cultura ed eseguita dalla Filiale di New York del gruppo bancario italiano – trae spunto dall’esperienza maturata dalla Banca in questi anni in tale ambito e in particolare dall’intervento a sostegno del film di Michael Mann su Enzo Ferrari, perfezionato in Co-Funding con la stessa Comerica Bank. Questa nuova modalità operativa – frutto della collaborazione delle Divisioni di Intesa Sanpaolo, Banca dei Territori e IMI Corporate & Investment Banking guidate rispettivamente da Stefano Barrese e Mauro Micillo – intende supportare le produzioni indipendenti americane che vogliono girare in Italia, agevolando, in tal modo, un’importante attività di incoming cui fa seguito una positiva ricaduta sul territorio nazionale, in termini economici e occupazionali, nonché la crescita del settore e la promozione internazionale del territorio con positivo ritorno in ambito turistico.Intesa Sanpaolo, attraverso il Desk specialistico Media & Cultura, è leader nel mercato nazionale dell’audiovisivo con oltre 2,5 miliardi di euro erogati a favore del settore dal 2009 e ha finanziato oltre 750 tra produzioni cinematografiche e audiovisive. Attraverso la propria filiale di New York, inoltre, il Gruppo supporta oltre 600 aziende italiane negli Stati Uniti e diverse multinazionali americane, finanziando, fra l’altro, grandi progetti infrastrutturali e di energia rinnovabile.Quest’anno il Gruppo ha destinato nuove risorse per ulteriori 5 miliardi di euro al settore nel quadro del complessivo supporto di 410 miliardi di euro per il sostegno alla realizzazione degli obiettivi del PNRR.Proprio in linea con l’obiettivo Cultura 4.0 del PNRR, il primo gruppo bancario italiano punta a favorire il percorso di consolidamento dell’industria audiovisiva italiana a livello internazionale, a valorizzare i progetti culturali che promuovono temi sociali ed inclusivi, a sostenere lo sviluppo economico delle filiere dirette ed indirette connesse al settore che possono beneficiare del cinema quale vettore di immagine e di cultura italiana all’estero e strumento di valorizzazione del made in Italy e dell’eccellenza italiana.”Il cinema rappresenta un potente catalizzatore economico per numerosi settori produttivi ed è unico nel raccontare l’Italia per immagini, contribuendo a costruire la percezione del Paese nel mondo, della nostra offerta culturale, turistica e industriale, di attrarre visitatori e operatori con ricadute sui territori e sulle economie locali – spiega Barrese –. Facendo leva sui modelli operativi sinergici del nostro Gruppo, stiamo posizionandoci come banca di riferimento per il settore e sviluppiamo collaborazioni con primarie case di produzione sia autonomamente che in pool con altri intermediari strategici, come Comerica Bank. Il nostro desk specialistico Media e Cultura ha infatti la competenza e la capacità di sostenere con soluzioni innovative anche le produzioni internazionali, grazie all’azione congiunta con la Divisione Imi Corporate & Investment Banking ed alla presenza del Gruppo negli USA con la filiale di New York. Il supporto finanziario congiunto con primari partner internazionali rappresenta quindi una nuova e innovativa modalità operativa a sostegno delle produzioni straniere che vogliono girare film in Italia, con benefici sull’indotto per il nostro territorio in termini occupazionali, di promozione dell’Italia e del Made in Italy e di crescita del settore audiovisivo”.”Siamo molto soddisfatti – sottolinea Miguel Palos, COO e Co-Founder di Accelerated Global Content (AgC) – di aver aperto la strada a un prodotto creditizio con Comerica e Intesa Sanpaolo per consentire ai produttori di Hollywood di ottenere un prestito a fronte del credito d’imposta italiano e dell’IVA, in una struttura con cui abbiamo familiarità. Questo sicuramente attirerà sempre più studi indipendenti a produrre i loro film e serie tv in Italia. Non vediamo l’ora di portare molte altre produzioni AGC in Italia e di lavorare conComerica e Intesa Sanpaolo, per affinare e perfezionare il processo con ogni nuova produzione”. LEGGI TUTTO

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    Racconti di Sabaudia, edizione 2023 dedicata a Maurizio Costanzo

    (Teleborsa) – Venti anni fa, a luglio del 2003, esordiva sulle spiagge di Sabaudia con il sostegno della Regione Lazio, la prima edizione dei Racconti di Sabaudia come fucina letteraria, palcoscenico virtuale su cui nomi eccellenti ed emergenti, come in un grande spettacolo, davano vita, attraverso la narrazione, ai personaggi delle loro storie. Maurizio Costanzo, a cui quest’anno è dedicato il libro, è stato uno degli autori nell’edizione del 2005 con un suo racconto riproposto in questa edizione per ricordarlo a pochi mesi dalla sua scomparsa.Il libro, curato da Maria Costici, con le prefazioni del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e dell’assessore alla Cultura Simona Renata Baldassarre, stampato su carta ecologica con una tiratura limitata di dodicimila copie, è diviso in due sezioni di cui soltanto la seconda in concorso con tredici autori emergenti che si sfideranno in punta di penna lasciando ai lettori delle spiagge il compito di votare il loro racconto preferito, utilizzando anche un’app realizzata dalla Esri Italia, azienda leader nelle soluzioni geospaziali, che sfruttando la geolocalizzazione, permetterà ai lettori di scattare e inviare le loro foto ricordo con il libro, sia in Italia sia nel mondo grazie ad Aeroporti di Roma, e di votare il racconto preferito della seconda sezione in concorso. Una giuria d’onore composta presieduta dal presidente del Coni Giovanni Malagò affiancherà il giudizio popolare. I Racconti di Sabaudia, il libro più letto tra le nuvole grazie ad Aeroporti di Roma, verrà regalato a partire dal 21 agosto ai passeggeri in partenza dall’Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci e dal 12 agosto potrà essere ritirato gratuitamente presso gli stabilimenti di Sabaudia e di altre località della costa laziale da Gaeta a Civitavecchia, segnalate sulle pagine social facebook e instagram. Il progetto editoriale gode del Patrocinio della Regione Lazio, ed è sostenuto da Enel, Esri Italia, Varigrafica Alto Lazio, Consorzio Mare Pontino e dall’Associazione culturale Venus.Ma anche molti racconti della prima sezione fuori concorso terranno compagnia ai lettori durante le vacanze: lo stilista Guillermo Mariotto punta l’attenzione sul cyberbullismo nelle scuole con la storia della sua dolce Stella; Emilio Albertario, voce storica del GR2, rivive le giornate concitate di una delle redazioni più gloriose della RAI attraverso gli indimenticabili Gianni Bisiach e Rino Icardi; Lavinia Orefici giornalista specializzata nella Royal Family ci fa invece volare a Londra tra i fasti dell’incoronazione di Re Carlo III. Solo l’immaginazione del regista Luca Verdone poteva evocare e far incontrare sulla spiaggia di Sabaudia gli spiriti del Conte di Cagliostro e della maga Circe; Elvira De Leone Rebecchini apre invece ai ricordi di una vita le porte della sua casa Sangramore. Maria Corbi, inviata del quotidiano La Stampa, affronta il dramma dell’Alzheimer; dalla penna del giornalista Roberto Arditti, ecco Nicola giovane barman della Roma dei potenti, custode di un esplosivo segreto.La sezione “Al di là di ogni ragionevole dubbio”, dedicata al “noir” ricorda due tra i delitti più mediatici, quello della Contessa Ludovica Filo della Torre, firmato da uno dei nomi più conosciuti della cronaca nera, il giornalista e scrittore Massimo Lugli; e l’altro, divenuto oramai un caso diplomatico, la condanna all’ergastolo per omicidio dell’italiano Chico Forti in America, raccontato con tutte le sue ombre dall’avvocato penalista Vincenzo Rienzi. LEGGI TUTTO

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    Ipotesi Metaverso, da oggi in tutti gli store di musica digitale l’Original Soundtrack

    (Teleborsa) – Dopo la mostra evento Ipotesi Metaverso – che ha fatto incontrare nella capitale romani e turisti dal 5 aprile al 23 luglio 2023 a Palazzo Cipolla con la sua immersione nella mente dei creatori di mondi dal barocco a oggi – il viaggio negli universi immaginati e immaginabili non si ferma. Oggi esce infatti in tutti gli store di musica digitale Ipotesi Metaverso Original Soundtrack, la colonna sonora che ha accompagnato l’evento fin dalla sua apertura, raccontando le visioni degli artisti protagonisti e della mostra stessa, a cura di Serena Tabacchi e Gabriele Simongini, ideata e fortemente voluta dal Prof. Emmanuele Emanuele e promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale. A firmare la colonna sonora sono i due compositori Dario Vero – che ha diretto in Italia le session musicali di registrazione di Mission Impossible 7, attualmente al cinema – e Marco Del Bene, già miglior colonna sonora al New York Across the Globe Film Festival e con all’attivo oltre 2 milioni e mezzo di stream solo nell’ultimo anno. Ipotesi Metaverso OS è la restituzione in musica del progetto d’arte che si è sviluppato a Palazzo Cipolla e che ha portato all’attenzione del grande pubblico e degli addetti ai lavori le creazioni di artisti pionieri del digitale (come Refik Anadol, Alex Braga, Joshua Chaplin, Damjanski, fuse, Krista Kim, Mario Klingemann, Federico Solmi, Sasha Stiles, Pinar Yoldas) e nomi storici come Giovanni Battista Piranesi, Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Fortunato Depero, Giorgio de Chirico, Maurits Cornelis Escher, Victor Vasarely, affiancandoli in un percorso nelle stanze dell’ottocentesco palazzo di via del Corso e costruendo così un viaggio in compagnia delle più metafisiche e futuribili idee di mondo.Ipotesi Metaverso Original Soundtrack è l’esordio discografico del duo artistico #verodelbene composto da del Bene e Vero, entrambi compositori dedicati al mondo dell’arte e dell’audiovisivo. Il disco esce per la Instant Crush Records etichetta musicale specializzata nella creazione di colonne solo per eventi artistici legati all’arte classica e contemporanea come mostre, installazioni, arte digitale e criptoarte. Il disco è composto da cinque diversi interventi che ruotano intorno ad un tema centrale, Ipotesi Metaverso Main Theme, una melodia puntuale dai tratti circensi e distopici costruita sull’incontro di creatori di mondi presenti alla mostra d’arte protagonista degli spazi di Palazzo Cipolla. La cover dell’album è di Angelo Marinelli, creatore del logo della mostra. Raccontare l’arte attraverso l’arte: una scelta che aveva già premiato con il progetto Bronzi50 – firmato sempre da del Bene, con la partecipazione di Vero – e che con Ipotesi Metaverso conferma quanto sia importante l’originalità dei contenuti nelle nuove narrazioni e fruizioni digitali, nonché nella valorizzazione del patrimonio.”A supporto della comunicazione della mostra si è deciso di sviluppare un percorso sonoro originale – spiega il compositore del Bene –. Le musiche sono ispirate ai lavori degli artisti presenti nell’esposizione, da De Chirico ai Fuse”.La track list comprende Ipotesi Metaverso Main Theme; The Long Way; The Obscure Math of the Universe; Crazy Creative Spaces; IM Pulse. LEGGI TUTTO

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    Notte Europea dei Musei: sabato 13 maggio la 19esima edizione

    (Teleborsa) – Incentivare e promuovere la conoscenza del patrimonio e dell’identità culturale nazionale ed europea. Con questo obiettivo domani, sabato 13 maggio 2023, si svolgerà la 19esima edizione della Notte Europea dei Musei. L’iniziativa, patrocinata dall’Unesco, dal Consiglio d’Europa e dall’ICOM (International Council of Museums), prevede l’apertura straordinaria serale di istituti e luoghi della cultura al costo simbolico di 1 euro (eccetto le gratuità previste per legge). “La Notte Europea dei Musei – dichiara il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano – rappresenta un momento importante e un’ulteriore opportunità per conoscere e riscoprire tutta la bellezza e la potenza del genio creativo dei grandi artisti che hanno vissuto prima di noi. Per una notte il nostro Continente si unisce riscoprendo le sue origini comuni forgiate nell’arte, nella storia, nella religione e nella cultura. La risposta di pubblico che abbiamo registrato nelle domeniche gratuite ha spinto ad aumentare questi momenti anche in date simboliche, come il 25 aprile, il 2 giugno e il 4 novembre. La voglia di conoscenza dei popoli che emerge in queste occasioni conferma e incentiva, ancora di più, il nostro lavoro e l’impegno per migliorare l’offerta culturale della Nazione. A tutti coloro che lavoreranno anche di notte, assicurando l’accoglienza dei visitatori, va il mio ringraziamento e quello di tutto il Ministero”. Alla manifestazione aderiscono anche le Gallerie d’Italia, polo museale di Intesa Sanpaolo, con numerose iniziative per il weekend di sabato 13 e domenica 14 maggio: dall’apertura straordinaria serale per la Notte dei Musei agli appuntamenti per le famiglie per i Kid Pass Days e la festa della mamma. Sabato 13 maggio dalle 20:00 alle 24:00 le quattro sedi di Gallerie d’Italia saranno eccezionalmente aperte per la Notte Europea dei Musei, con ingresso ridotto a 1 euro. Domenica 14 maggio, in occasione della festa della mamma, tutte le mamme potranno visitare le Gallerie d’Italia in compagnia dei figli con ingresso ridotto. Inoltre, in adesione all’iniziativa Kid Pass Days, sabato 13 e domenica 14 maggio le quattro sedi di Gallerie d’Italia a Milano, Napoli, Torino e Vicenza propongono itinerari e visite laboratoriali che vedono protagoniste le collezioni e le mostre in corso. Tra le diverse iniziative in programma – fa sapere Intesa Sanpaolo in una nota – a Milano sarà possibile ammirare l’opera Sfera Grande di Arnaldo Pomodoro che da pochi giorni è stata collocata all’interno del Giardino di Alessandro, al quale si può accedere direttamente dal museo. La Casa Museo Ivan Bruschi ad Arezzo sabato 13 partecipa alla manifestazione con apertura straordinaria serale e l’organizzazione del Concerto della “Orchestra Suzuki Le 7 Note” alle ore 20.30. Apertura straordinaria anche per la Galleria di Palazzo degli Alberti di Prato, con ingresso gratuito dalle 21 alle 24 del 13 maggio, offrendo un’opportunità in più di scoprire la collezione custodita, con i capolavori di Caravaggio, Giovanni Bellini, Filippo Lippi, Puccio di Simone e le sculture dell’artista pratese Lorenzo Bartolini. LEGGI TUTTO

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    Fondazione Generali, alla Casa di The Human Safety Net l'opera di Arthur Duff

    (Teleborsa) – Attraverso il linguaggio dell’arte, l’unicità di ciascuno di noi può essere espressa attraverso forme irripetibili che, nell’incontrocon gli altri, danno luogo a combinazioni sorprendenti. È questo lo spirito di “The Hungriest Eye. The Blossoming of Potential”,l’opera dell’artista Arthur Duff, che dal 15 aprile al 10 marzo 2024 accoglierà i visitatori dell’Art Studio, lo spazio dove l’arte dialoga conil sociale, nella Casa di The Human Safety Net alle Procuratie Vecchie di Piazza San Marco.”The Hungriest Eye – The Blossoming of Potential” è stata presentata oggi alla presenza del presidente di Generali, Andrea Sironi, del presidente della Fondazione The Human Safety Net, Gabriele Galateri, e del segretario generale, Emma Ursich, insieme all’artistaArthur Duff e al curatore Luca Massimo Barbero, che con questa installazione inaugura il suo progetto di curatela biennale dell’ArtStudio.L’opera di Duff integra e completa il percorso della mostra permanente “A World of Potential”, un’esperienza interattiva e immersivaper comprendere e connettersi con il proprio potenziale, esplorando i punti di forza e scoprendo le qualità migliori in noi stessi e neglialtri, anche attraverso le storie dei beneficiari, degli operatori e dei volontari di The Human Safety Net. Una mostra che è espressionedei programmi della Fondazione, per famiglie con bambini 0-6 anni e per i rifugiati, sviluppati proprio con l’obiettivo di liberare ilpotenziale di coloro che vivono in condizioni di vulnerabilità attraverso una rete di persone che aiutano persone, accomunate dallaconvinzione che nessuno debba essere lasciato indietro.Con l’opera di Arthur Duff, all’interno del percorso di “A World of Potential”, i visitatori possono vedere i propri punti di forza trasformati in una rappresentazione artistica grazie all’utilizzo di un sistema laser che crea forme uniche in un caleidoscopio di luci. L’ispirazione nasce dalle xilografie giapponesi ottocentesche raffiguranti i fuochi d’artificio, emblema di un ideale di bellezza effimera e transitoria, pensati per sbalordire e sorprendere l’occhio di chi guarda. Un occhio “affamato” – da qui il titolo dell’opera – che ambisce non solo ad essere il punto di passaggio di uno stimolo percettivo, ma vuole essere partecipe dell’elaborazione dell’esperienza. Dopo aver esplorato il proprio potenziale grazie al percorso della mostra interattiva, i visitatori entrano nell’Art Studio e assistono alla creazione di una composizione artistica che è la rappresentazione unica dei propri punti di forza. “The Hungriest Eye” è quindi un’esperienza individuale e al tempo stesso collettiva. La composizione laser della rappresentazione dei punti di forza richiede infatti circa due minuti, ma dopo trenta secondi può lasciare spazio alla rappresentazione di una nuova immagine al sopraggiungere di un altro visitatore. Chi entra nell’Art Studio è così chiamato inconsapevolmente a sperimentare dinamiche interattive con gli altri: la condivisione di uno spazio e di una esperienza, la libertà di esprimersi nell’interazione con gli altri. Lo stesso visitatore può ripetere l’esperienza più volte e assistere al formarsi di un’immagine sempre diversa. Perché ogni esperienza cambia, modifica il modo di essere e questo viene espresso dalla infinita varietà di forme che si dispiegano davanti all’ “occhio affamato”. Un’esperienza che, attraverso la lente e il linguaggio dell’arte vuole ricordare l’importanza del diritto che ognuno ha di esprimere il proprio potenziale anche, come in questo caso, attraverso il processo artistico.L’apertura di “The Hungriest Eye” è l’occasione per celebrare il primo anno della Casa di The Human Safety Net presso le ProcuratieVecchie, restaurate grazie ad un progetto rispettoso e innovativo firmato da David Chipperfield Architects Milan, citato dalla giuria che ha assegnato a David Chipperfield il Premio Pritzker 2023. Uno spazio iconico che, nel primo anno di apertura, è stato visitato da oltre 60mila persone e ha ospitato oltre 100 eventi, supportando in questo modo le attività di The Human Safety Net: la metà del costo del biglietto, infatti, sostiene i programmi della Fondazione per le famiglie vulnerabili con bambini da 0 a 6 anni e per l’inclusione economica e professionale dei rifugiati.”Viviamo un momento storico in cui le disuguaglianze stanno aumentando per l’accavallarsi di crisi sistemiche. Generali – ha affermato Sironi – guarda alle sfide globali interpretando il ruolo di assicuratore, investitore, datore di lavoro e corporate citizen responsabile, per portare un contributo positivo e tangibile all’interno delle comunità dove opera. In questo senso opera la fondazione The Human Safety Net, per fare la differenza per migliaia di famiglie vulnerabili e rifugiati desiderosi di ricostruirsi un progetto di vita attraverso un nuovo percorso lavorativo”.”L’Art Studio – ha spiegato Barbero – è un luogo di sperimentazione visiva e personale che il visitatore fa attraverso la propria esperienza in tutto questo straordinario piano di The Human Safety Net, luogo sospeso e perno visivo da raggiungere proprio nel cuore di Venezia. Il tema è quello di creare una rete che colleghi le attività dello spazio The Human Safety Net all’arte, ma anche alle questioni sociali che in esso si sviluppano e vengono rappresentate. Arthur Duff crea un momento raccolto e visivamente forte che concettualmente parte dalla storia della visione, dell’effimero e del meraviglioso come la grande tradizione Orientale dei fuochi d’artificio, e lo riporta alla contemporaneità nel centro di Piazza San Marco coinvolgendo così l’occhio del visitatore in quell’esercizio che tutti noi dobbiamo fare quotidianamente in questa straordinaria città e più in generale nella vita”.”The Hungriest Eye – The Blossoming of Potential – ha spiegato Duff – è un’opera d’arte che inizia come collaborazione conThe Human Safety Net, e per me, come artista, è un’opportunità unica per investigare gli aspetti invisibili degli oggetti d’arte comesistemi interconnessi fisici e non fisici. Vorrei creare spazi collaborativi dove il pubblico possa partecipare attivamente alla formazionedell’opera d’arte attraverso la loro esperienza personale nel museo nella sua interezza. L’implicazione del fruitore è integrata nellastruttura dell’opera d’arte e incorporata all’interno della Casa di The Human Safety Net”.”Con l’opera di Arthur Duff – ha sottolineato Galateri di Genola –la Fondazione festeggia un anno di attività nella sua Casa presso le Procuratie Vecchie a Venezia, uno spazio aperto al dialogo e al confronto, anche attraverso il linguaggio privilegiato dell’arte, con l’obiettivo di generare innovazione sociale con un impatto positivo sulla comunità. Mai come in una fase storica come questa, caratterizzata dall’incertezza e dal cambiamento, la missione della fondazione può incidere sul welfare delle persone. Dalla sua istituzione nel 2017 a fine 2022, la Fondazione The Human Safety Net ha raggiunto più di 210mila persone, tra genitori, bambini e rifugiati, collaborando con 77 Ong partner in 24 Paesi in cui il Gruppo opera”.La Casa di The Human Safety Net è aperta tutti i giorni tranne il martedì dalle ore 10.00 alle 19.00 LEGGI TUTTO

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    Beni culturali: per atti di vandalismo sulle opere multe fino a 60mila euro

    (Teleborsa) – Misure contro gli atti di vandalismo, ed “eco-vandalismo”, sulle opere d’arte con multe da 20 a 60mila euro, più le sanzioni penali, per quanti distruggano, disperdano, deteriorino o rendano “in tutto o in parte inservibili o non fruibili beni culturali” ed altre sanzioni amministrative, che vanno da 10 a 40mila euro per chi “deturpa o imbratta” questi beni o destina “ad un uso pregiudizievole per la loro conservazione” o “incompatibile con il loro carattere storico o artistico”. È quanto prevede la bozza del ddl oggi in cdm. Il provvedimento destina i proventi delle multe al Mic in modo che siano impiegati per il “ripristino dei beni”. Sarà possibile notificare il verbale della multa “entro 120 giorni dal giorno in cui il fatto è commesso” e – precisa il provvedimento – è previsto il pagamento della stessa in misura ridotta se viene pagata entro 30 giorni dalla notifica, ma solo per una volta in 5 anni: insomma lo “sconto” non è ammesso a chi se ne sia già avvalso, nei cinque anni precedenti.”Per tutto quanto non espressamente indicato” – si legge nella bozza – è applicabile la legge di depenalizzazione del 1981 secondo la quale non possono essere applicate multe se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima di aver commesso la violazione. La previsione delle multe si aggiunge quindi alle pene già previste dal codice per i reati di danneggiamento (reclusione da sei mesi a tre anni) e interruzione di pubblico servizio: lo schema del provvedimento precisa tuttavia che “l’autorità giudiziaria e l’autorità amministrativa tengono conto, al momento dell’irrogazione delle sanzioni di propria competenza, delle misure punitive già irrogate” e che “l’esazione della pena pecuniaria ovvero della sanzione pecuniaria amministrativa è limitata alla parte eccedente quella riscossa, rispettivamente, dall’autorità amministrativa ovvero da quella giudiziaria”. LEGGI TUTTO