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    IVS Group, Equita migliora giudizio a Buy dopo M&A

    (Teleborsa) – Equita ha abbassato a 7 euro per azione (da 7,8 euro) il prezzo obiettivo su IVS Group, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore della distribuzione automatica (vending) di bevande e snack, e migliorato il proprio giudizio sul titolo a “Buy” da “Hold”. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo le operazioni straordinarie degli scorsi mesi. IVS ha infatti raggiunto accordi per l’acquisto di due importanti operatori del vending italiano, Liomatic e Gesa, e di una quota di minoranza nel rivenditore Vendomat. Su base combinata, queste società aggiungono (sui numeri del 2019) circa 220 milioni di euro di vendite (circa il 47% di IVS), 27 milioni di euro di Adj. EBITDA (circa il 25% di IVS) ed esposizione al business di rivendita (oltre 100 milioni di euro di vendite incluso Vendomat).Gli analisti elencato alcuni pro e contro di queste operazioni. Da un lato, IVS: rafforza ampiamente la propria leadership nel vending italiano (da circa il 14% a circa il 22% di quota di mercato); ha spazio per generare interessanti sinergie; rafforza ulteriormente i rapporti con grandi e importanti operatori F&B e torrefattori. Dall’altro lato: la struttura dell’accordo è piuttosto complessa; IVS paga multipli che sono al di sopra della sua media storica.La revisione del target price e del giudizio da parte di Equita è comunque arrivata per diversi fattori: IVS ha ampiamente sottoperformato (-57% relativo rispetto a FTSE Mid dalla fine del 2019) con il prezzo delle azioni -45% rispetto ai livelli pre-covid nonostante l’alto FCF e il controllo dei margini; i multipli (post deal) sono interessanti; IVS è positivamente esposta alla riapertura dell’economia; i deal annunciati hanno molto senso da un punto di vista industriale. LEGGI TUTTO

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    Aquafil, per Intermonte rimane Outperform su outlook solido

    (Teleborsa) – Intermonte ha confermato a 9,50 euro per azione il prezzo obiettivo su Aquafil, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella produzione e trasformazione di fibre sintetiche e naturali, oltre che il giudizio sul titolo a “Outperform”. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha approvato il bilancio 2021 e stretto un accordo con Itochu per per promuovere ed espandere il business del nylon circolare. L’azienda ha inoltre pubblicato obiettivi ambientali al 2025: una riduzione del 30% dei consumi idrici rispetto al 2018 e, soprattutto, ricavi generati dai prodotti prodotti a marchio Econyl fino al 60% sul totale dei ricavi delle fibre. “Riteniamo che questo obiettivo finale possa essere raggiunto senza ulteriori investimenti significativi in ??nuova capacità produttiva oltre i normali CapEx annuali da parte dell’azienda, poiché ha già effettuato importanti investimenti in capacità produttiva negli ultimi anni”, sottolineano gli analisti.Intermonte si aspetta che la società chiuda il 2022 con ricavi per 670 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 82 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 22 milioni di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2023, rispettivamente, a 708 milioni di euro, 86 milioni di euro e 25 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un ulteriore miglioramento nel 2024 a ricavi per 731 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 92 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 30 milioni di euro.”Apprezziamo una storia che offre esposizione a temi di sostenibilità ambientale combinati con solidi miglioramenti finanziari – affermano gli analisti – Riteniamo che, come prodotto, Econyl distingua l’azienda dai suoi concorrenti e le consentirà di difendere o addirittura aumentare la sua quota di mercato, disaccoppiando al contempo la top line e la redditività dagli shock delle materie prime”. “Ovviamente resta da monitorare l’evoluzione dello scenario geopolitico per l’impatto che potrebbe avere nel breve termine, ma riteniamo che le prospettive di medio termine siano visibili e alla portata del gruppo”, viene aggiunto. LEGGI TUTTO

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    El.En., per Intermonte è Outperform grazie a guidance positiva

    (Teleborsa) – Intermonte ha abbassato il prezzo obiettivo su El.En., società attiva nel mercato dei laser e quotata su Euronext STAR Milan, portandolo a 17,10 euro (da 17,80 euro) e ha confermato il giudizio sul titolo a “Outperform”. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha approvato il bilancio 2021. “Ribadiamo la nostra opinione positiva sul titolo dopo una serie di risultati record nel quarto trimestre del 2021, che hanno ampiamente superato la guidance dell’azienda, e alla luce delle aspettative ottimistiche per il 2022”, sottolineano gli analisti.La crescita delle vendite di oltre il 10% nel 2022 è alimentata da una buona visibilità fornita da forti volumi di ordini, dalla crescita robusta prevista nelle attività mediche negli Stati Uniti e in Europa con una rapida ripresa delle vendite chirurgiche, vendite industriali sostenute da un buon slancio in Europa e dalla posizione di leadership nel proprio segmento in Cina. L’EBIT dovrebbe essere in crescita, anche se non è stato fornito un obiettivo preciso. “Le condizioni ancora difficili della catena di approvvigionamento e l’aumento dei costi limitano la visibilità sul lato dei costi e la crescita dei volumi sarà accompagnata dall’attuazione graduale di aumenti dei prezzi per tutto il 2022 per contrastare ulteriormente l’inflazione dei costi”, sottolinea Intermonte.Gli analisti si aspettano che la società chiuda il 2022 con ricavi per 634 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 89 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 51 milioni di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2023, rispettivamente, a 686 milioni di euro, 97 milioni di euro e 57 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un ulteriore miglioramento nel 2024 a ricavi per 738 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 103 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 61 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Orsero, per Intesa Sanpaolo è Buy. Shipping traina redditività

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha abbassato a 17,3 euro (da 17,5 euro) il suo prezzo obiettivo su Orsero, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nell’importazione e la distribuzione di prodotti ortofrutticoli freschi, mantenendo il giudizio sul titolo a “Buy”. La revisione della raccomandazione arriva dopo che la società ha approvato il bilancio 2021. Gli analisti scrivono che Orsero ha registrato “solidi risultati” per il 2021, sostanzialmente in linea con le loro stime in termini di top line ed EBITDA. D’altra parte, l’utile netto è stato al di sopra delle previsioni principalmente a causa di un’aliquota fiscale inferiore al previsto.”La domanda di frutta e verdura è complessivamente piatta, in quanto i consumi non risentono in modo significativo dell’attuale andamento dell’inflazione dei prezzi, secondo il management – evidenzia Intesa Sanpaolo – La nostra comprensione è che l’azienda sta beneficiando del forte slancio delle sue attività di spedizione, che stanno aumentando la redditività del gruppo. Pur riconoscendo che il business dello shipping è altamente ciclico e come tale il segmento è destinato a tornare a un livello più normalizzato di generazione di cassa e di EBITDA, accogliamo con favore il suo forte slancio, che dovrebbe aiutare il gruppo a finanziare i suoi investimenti futuri”.Il broker si aspetta che la società chiuda il 2022 con ricavi per 1.128 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 66 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 31,2 milioni di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2023, rispettivamente, a 1.134,9 milioni di euro, 67,1 milioni di euro e 32,4 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Tesmec, per Intermonte rimane Buy dopo conti 2021

    (Teleborsa) – Intermonte ha abbassato il prezzo obiettivo su Tesmec, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel campo della costruzione di infrastrutture relative al trasporto di energia elettrica, dati e materiali, portandolo a 0,22 euro (da 0,25 euro) e ha confermato il giudizio sul titolo a “Buy”. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha approvato il bilancio 2021. “Riteniamo che le prospettive rimangano favorevoli poiché la domanda dovrebbe migliorare nel settore Trencher (settore petrolifero e del gas e distribuzione di fibre ottiche negli Stati Uniti, maggiori investimenti in costruzioni in Medio Oriente, miniere in Australia e Africa) e le rinegoziazioni dei prezzi in Trencher e Stringing dovrebbero supportare i margini nel secondo semestre”, scrivono gli analisti. In linea con le attese, invece, Energy Automation e Rail (contratti rettificati per le materie prime). Ciò dovrebbe consentire a Tesmec di crescere di oltre il 20% nell’anno in corso.Gli analisti si aspettano che la società chiuda il 2022 con ricavi per 235 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 38 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 9 milioni di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2023, rispettivamente, a 265 milioni di euro, 48 milioni di euro e 16 milioni di euro. “L’azienda è esposta a mercati caratterizzati da significative opportunità di crescita associate a crescenti investimenti infrastrutturali, supportati da piani di stimolo in Europa e negli Stati Uniti, sostenuti da sostenibilità e digitalizzazione”, sottolinea Intermonte nella ricerca. LEGGI TUTTO

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    Reply, per Intermonte è Outperform grazie alla grande resilienza

    (Teleborsa) – Intermonte ha abbassato il prezzo obiettivo su Reply, società quotata su Euronext STAR Milan e specializzata nella realizzazione di soluzioni basate sui nuovi canali di comunicazione e media digitali, portandolo a 162 euro (da 166 euro) e ha rivisto il giudizio sul titolo a “Outperform” da “Neutral”. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha approvato il bilancio 2021. “I risultati del quarto trimestre hanno confermato un buon andamento degli affari, che prevediamo continuerà nei prossimi trimestri – hanno scritto gli analisti – Riportiamo la nostra raccomandazione su Outperform perché prevediamo che l’attività del gruppo mostrerà un’eccezionale resilienza nell’attuale contesto economico più difficile”.Intermonte ha modificato le proprie stime per includere il contributo delle nuove società acquisite, mentre allo stesso tempo ha confermato le ipotesi di crescita organica, prevista nel 2022 e 2023 al 12,2% e all’11,5%, ben al di sopra della media storica del 10%. Per quanto riguarda i margini, riconoscono che c’è stata una sorpresa positiva negli ultimi tre mesi del 2021, ma confermano anche una graduale normalizzazione verso il livello del 16% che l’azienda indica come obiettivo sostenibile di lungo termine.Gli analisti si aspettano che la società chiuda il 2022 con ricavi per 1.750 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 300 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 176 milioni di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2023, rispettivamente, a 1.951 milioni di euro, 331 milioni di euro e 195 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un ulteriore miglioramento nel 2024 a ricavi per 2.171 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 367 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 218 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Zignago Vetro, per Intesa Sanpaolo è Buy nonostante pressione su margini

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha abbassato a 17,2 euro (da 20,4 euro) il suo prezzo obiettivo su Zignago Vetro, produttore di contenitori in vetro cavo quotato su Euronext STAR Milan, migliorando il giudizio sul titolo a “Buy” da “Add”. La revisione della raccomandazione arriva dopo che la società ha approvato il bilancio 2021. “Zignago Vetro ha riportato buoni risultati nel quarto trimestre del 2021, sostanzialmente in linea con le nostre stime, con le sorprese positive di volumi superiori alle attese e riduzione del debito netto – hanno affermato gli analisti – Il 2022 dovrebbe essere più impegnativo, con pressioni sui margini dovute all’aumento dei costi energetici, nonostante il trend positivo delle vendite”.Intesa Sanpaolo si aspetta che la società chiuda il 2022 con ricavi per 544 milioni di euro, un EBITDA di 112 milioni di euro e un utile netto di 43 milioni di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2023, rispettivamente, a 581 milioni di euro, 155 milioni di euro e 71 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un ulteriore miglioramento nel 2024 a ricavi per 616 milioni di euro, un EBITDA di 177 milioni di euro e un utile netto di 87 milioni di euro.Gli analisti credono che il 2022 sarà un anno impegnativo, con una possibile riduzione dell’EBITDA margin, ma dovrebbe anche vedere una crescita delle vendite a doppia cifra e un aumento della capacità produttiva, ormai prossima alla saturazione. “Il mercato di riferimento resta in salute, sostenuto dalla crescente domanda di contenitori in vetro per alimenti e bevande, che dovrebbe accelerare ulteriormente nei prossimi anni grazie al sostegno dei programmi europei di green economy e della strategia del governo italiano verso l’economia circolare”, viene sottolineato nella ricerca. LEGGI TUTTO

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    STAR7, Alantra inizia copertura con BUY e TP a 12,6 euro

    (Teleborsa) – Alantra ha iniziato la copertura di STAR7, società attiva nel settore dei contenuti e dell’informazione di prodotto e quotata da dicembre 2021 su Euronext Growth Milan, con un target price a 12,6 euro per azione (pari a un upside del 36% sul prezzo corrente di 9,3 euro per azione) e un giudizio “Buy”. Gli analisti si aspettano che la società chiuda il 2021 con ricavi per 55,9 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 9 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 3,3 milioni di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2022, rispettivamente, a 78 milioni di euro, 15,2 milioni di euro e 8 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un incremento nel 2023 a vendite per 85,4 milioni di euro, un EBITDA di 17 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 9,3 milioni di euro.STAR7 crea e gestisce contenuti e informazioni di prodotto multilingue per le aziende, coprendo l’intero ciclo del prodotto, con il supporto di tecnologie proprietarie. Il primo cliente è Apple (23% delle vendite 2020), seguita da Ferrari (13%). Il portafoglio clienti comprende altri marchi prestigiosi, diversificati per settore ed esposizione a cicli economici/produttivi. “L’83% delle vendite del 2020 proveniva da contratti pluriennali e accordi quadro – sottolinea Alantra – Il tasso di abbandono è trascurabile”.Secondo gli analisti, l’ampia offerta di contenuti di prodotto e servizi informativi di STAR7 è un elemento differenziante nel panorama competitivo e innesca opportunità di cross-selling, mentre le tecnologie proprietarie e personalizzate supportano la trasformazione digitale dei cicli informativi di prodotto dei clienti. “Si tratta di un’importante barriera all’ingresso, unita alla fidelizzazione dei clienti (61% dei primi 20 clienti attivi da oltre 5 anni), all’integrazione con i processi del cliente (alto costo/rischio di commutazione) e a contratti pluriennali e accordi quadro”, viene evidenziato. L’espansione geografica dovrebbe favorire l’acquisizione di nuovi clienti, mentre ulteriori fusioni e acquisizioni possono aggiungere un’ulteriore crescita al CAGR stimato al 10% per le vendite 2020-24. STAR7 dovrebbe generare 31,5 milioni di euro di FCF cumulati nel 2022-24 e fornire un processo di deleveraging relativamente veloce. Alantra vede il debito netto/EBITDA passare da 2,6x nel 2021 a 0,1x nel 2024. Il ROCE (incluso goodwill) è stato colpito dalla pandemia nel 2020, ma dovrebbe superare il 15% dal 2022. LEGGI TUTTO