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    Prysmian, target price rivisto al rialzo da Deutsche Bank, Jefferies e HSBC

    (Teleborsa) – Nuove revisioni al rialzo per i target price degli analisti su Prysmian, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore dei sistemi in cavo per energia e telecomunicazioni.In particolare, Deutsche Bank ha incrementato il prezzo obiettivo a 97 euro per azione dai precedenti 85 euro, Jefferies a 102 euro per azione dai precedenti 84 euro, mentre HSBC a 100 euro per azione dai precedenti 87 euro. LEGGI TUTTO

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    SOL, Berenberg incrementa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Gli analisti di Berenberg hanno incrementato a 53 euro per azione dai precedenti 49 euro il target price su SOL, società quotata su Euronext Milan e attiva nei settori dei gas tecnici e medicinali e dell’assistenza medicale a domicilio, confermando la raccomandazione “Buy” sul titolo. LEGGI TUTTO

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    Edil San Felice, Alantra alza target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Alantra incrementa a 5,7 euro per azione (dai precedenti 5,1 euro) il target price su Edil San Felice, operatore attivo nel settore delle manutenzioni di infrastrutture critiche in Italia quotato sul mercato Euronext Growth Milan, confermando la raccomandazione “Buy” visto l’upside potenziale del 28%.Gli analisti evidenziano i risultati solidi del primo semestre del 2025, con una crescita del VdP e un margine EBITDA in ripresa al 23% dal 14% del secondo semestre del 2024, nonostante un aumento del costo del personale (+10 unità rispetto all’anno precedente). L’esecuzione del portafoglio ordini di 215 milioni di euro (+67% anno su anno; livello record) sarà il catalizzatore chiave per il secondo semestre del 2025-26, con importanti contratti tra cui circa 47 milioni di euro da ASPI, 7,5 milioni di euro da ANAS e 1,8 milioni di euro da Avio, oltre ad ulteriori aggiudicazioni nel secondo semestre del 2025 (oltre 17 milioni di euro da ASPI, 13 milioni di euro da Autostrade del Brennero) che rafforzano la visibilità.Alantra ha prudentemente ridotto del 5% le stime sulle vendite per l’anno fiscale 2025 per riflettere potenziali ritardi nei progetti, ma ha aumentato le aspettative sul margine EBITDA a seguito di una solida delivery nel primo semestre, grazie a un migliore mix di progetti. I margini sono ora previsti al 21,4% nell’anno fiscale 2025 (+60 punti base rispetto al periodo precedente), in aumento al 22,4% nel 2026 e al 23,2% nel 2027.La generazione di cassa rimane interessante, supportata da una migliore gestione del capitale circolante e da una più rapida riscossione dei crediti IVA, con una liquidità netta prevista a 4,8 milioni di euro quest’anno e in aumento a 15,8 milioni di euro entro il 2027. “Riteniamo che i risultati del primo semestre forniscano motivi di maggiore ottimismo”, si legge nella ricerca. LEGGI TUTTO

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    RES, Intesa incrementa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha incrementato a 12,1 euro per azione (dai precedenti 11,5 euro) il target price su RES, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore della circular economy e della sostenibilità ambientale, confermando la raccomandazione “Buy” sul titolo visto l’upside potenziale dell’87%.Gli analisti scrivono che i risultati intermedi hanno mostrato una solida crescita del fatturato (+8%), con un utile operativo stabile a 5,1 milioni di euro a causa dell’elevata inflazione dei costi. I ricavi core sono aumentati principalmente grazie alla politica dei prezzi, mentre i volumi di rifiuti sono diminuiti dell’8,6%. L’azienda continua a investire massicciamente nei suoi impianti di riciclo chimico e di produzione di idrogeno, con una posizione finanziaria netta in leggero peggioramento a 11,4 milioni di euro a causa degli investimenti in conto capitale in corso. Le stime per il periodo 2025-2027 rimangono invariate, con un fatturato sequenzialmente stabile e un utile operativo in leggero miglioramento previsto nel secondo semestre. LEGGI TUTTO

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    MFE-MediaForEurope, Barclays conferma rating e target price

    (Teleborsa) – Barclays ha mantenuto la raccomandazione Overweight sul titolo MFE-MediaForEurope (azioni A e B), confermando il target price di 4,15 per le azioni A e di 5,50 euro per le azioni B.Gli analisti ricordano che i risultati del primo semestre 2025 sono stati in linea con le aspettative (Italia positiva, Spagna negativa in termini di pubblicità). Tuttavia, l’attenzione del mercato è rivolta all’acquisizione di Pro7Sat1 da parte di MFE. Barclays ricorda che MFE detiene ora il 75,61% di Pro7Sat1 e di conseguenza (1) guiderà la strategia (vendita di asset non strategici, estrazione di sinergie) e (2) consoliderà i propri dati finanziari a partire dal quarto trimestre 2025. La scorsa settimana la società ha tenuto un seminario per illustrare la propria visione che indica sinergie per 261-315 milioni di euro con una ripartizione ricavi-costi del 46-54%. LEGGI TUTTO

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    Orsero, TP ICAP Midcap avvia copertura con Buy e TP a 26,3 euro

    (Teleborsa) – TP ICAP Midcap ha avviato la copertura sul titolo Orsero, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nell’importazione e la distribuzione di prodotti ortofrutticoli freschi, con una raccomandazione “Buy” e un target price di 26,30 euro per azione (upside potenziale del 38%).Gli analisti scrivono che Orsero gestisce una struttura logistica unica in un settore frammentato: una flotta marittima proprietaria, piattaforme di maturazione integrate e 37 siti di distribuzione in cinque paesi. Questo modello dual-engine – spedizione + distribuzione – garantisce il controllo dei flussi e la tracciabilità, supportando al contempo l’ottimizzazione del margine lordo. Grazie al suo solido radicamento europeo, Orsero ha costruito una solida presenza locale in Italia, Francia e Spagna, con una consegna di oltre 860.000 tonnellate all’anno. Questa struttura ricorda quella di colossi come Dole e Fresh Del Monte, senza l’onere delle spese in conto capitale agricole della produzione a monte.Il gruppo sta riducendo costantemente la sua esposizione alla frutta di largo consumo a basso valore unitario (21% nel 2024 contro il 41% nel 2016) a favore di segmenti premium – avocado, frutti di bosco, esotici – che ora rappresentano oltre il 40% del portafoglio. Questi segmenti ad alta crescita (+10% per i frutti di bosco in Europa nel 2024) offrono margini significativamente più elevati (prezzi oltre 7-8 volte superiori rispetto alla frutta standard). Orsero coglie questa dinamica attraverso partnership mirate e una logistica su misura, rafforzando al contempo la propria integrazione a monte.Già presente indirettamente attraverso le esportazioni di avocado dal Messico (circa 50 milioni di euro di fatturato), Orsero punta a una presenza diretta negli Stati Uniti (obiettivo di fatturato di 200 milioni di euro). Si tratta di un mercato di dimensioni considerevoli – il terzo al mondo per valore – con una crescita prevista del +3,9% annuo e un consumo di frutta pro capite superiore a quello europeo (182 euro contro 172 euro). Le preferenze dei consumatori sono fortemente in linea con il DNA di Orsero: frutti di bosco, avocado, frutta esotica. “L’obiettivo è chiaro: replicare il modello europeo integrato in Nord America, in un mercato che ne condivide i gusti, la traiettoria premium e l’attenzione alla salute pubblica”, si legge nella ricerca.”Nonostante una solida storia di crescita, robusti margini operativi (5,3% negli ultimi 3 anni) e una solida generazione di flussi di cassa (oltre 40% in 3 anni), Orsero continua a scambiare come una holding alimentare tradizionale – dice TP ICAP Midcap – Questa discrepanza di percezione (rispetto a Dole e Fresh Del Monte) offre un punto di ingresso interessante per gli investitori che cercano una crescita difensiva, esposizione ai trend alimentari strutturali e catalyst visibili a breve termine. Il titolo è attualmente scambiato a 5,6x EV/EBITDA 2025, con uno sconto del 50% rispetto ai competitor di fascia alta”. LEGGI TUTTO

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    Misitano & Stracuzzi, Intermonte conferma “Outperform” dopo la semestrale

    (Teleborsa) – Confermiamo le nostre stime aggiornate nel nostro report del 2 settembre che sono in linea con le previsioni aziendali: un fatturato previsto in crescita dell’11% a 80,8 milioni di euro e un EBITDA in calo a 6,2 milioni di euro, il che implica un margine sulle vendite del 7,7%. Pur tenendo conto di una certa incertezza anche per il 2026, prevediamo un ritorno alla crescita a partire dal 2027. Lo affermano gli analisti di Intermonte che confermano il giudizio “Outperform” sul titolo Misitano & Stracuzzi dopo la semestrale annunciata la scorsa settimana.(Foto: Scott Graham su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Altea tratta con investitori per pipeline, rimane fiduciosa su mercato BESS

    (Teleborsa) – Il recente calo del prezzo delle azioni di Altea Green Power, azienda quotata su Euronext STAR Milan e attiva nello sviluppo e realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabili, è “eccessivo”, con il titolo che ora quota a 2,8x EV/EBITDA FY26 (sconto del 40% rispetto ai competitor). Inoltre, “la qualità del team di management, la sua solida reputazione nel settore e la visibilità di una preziosa pipeline rafforzano la convinzione nel continuo percorso di crescita” della società. Lo scrivono gli analisti di Alantra, dopo che il broker spagnolo ha ospitato i vertici societari per un incontro con gli investitori.Nonostante il rinvio dell’asta MACSE, il gruppo rimane impegnato a garantire contratti per la maggior parte dei circa 500 MW di progetti già approvati. Altea era prossima a finalizzare un accordo vincolante durante l’estate; tuttavia, le discussioni non si sono concluse poiché le offerte ricevute sono state considerate “opportunistiche”, riflettendo l’incertezza prevalente sui rendimenti dei progetti. Il management ha sottolineato che, in qualità di uno dei primi attori in questi progetti, Altea è ben posizionata e fortemente impegnata a ottenere un valore maggiore dopo la prima asta MACSE.Altea è attualmente in trattative con oltre 12 investitori per la sua pipeline di oltre 2 GW in fase di autorizzazione (valore di circa 80-100 milioni di euro). Il management ha espresso forte fiducia sia nella strategia che nell’esecuzione, con ulteriori autorizzazioni MACSE che procedono bene. Inoltre, il gruppo sta guardando oltre, con circa il 30% della pipeline nel Nord Italia destinata al capacity market.Il management ha ribadito che si prevede una ripresa del mercato BESS dopo l’asta inaugurale MACSE, che fungerà da punto di riferimento per gli anni successivi. Sebbene l’interesse degli investitori rimanga elevato, data l’attrattiva della remunerazione regolamentata, si prevede che l’attuale atteggiamento attendista si attenuerà con il miglioramento della visibilità dei ricavi dei progetti.I rendimenti del settore, ipotizzando il prezzo massimo dell’asta MACSE di 37.000 euro/MW/anno, sono stimati a circa il 12% di IRR (senza leva finanziaria, con capitale proprio). Tuttavia, le aspettative di remunerazione effettiva indicano un intervallo del 6-8%, ancora molto interessante, soprattutto perché gli investimenti continuano a diminuire per questi progetti.Infine, il gruppo sta accelerando nel suo business IPP, supportato da obbligazioni da 10 milioni di euro e da una solida liquidità netta. Il gruppo punta a un impianto da 15 MW nel breve termine. Si prevede che ciò fornirà maggiore stabilità economica con rendimenti interessanti grazie alla combinazione di fotovoltaico e BESS. Un’ulteriore accelerazione consentirebbe al gruppo di superare l’obiettivo a lungo termine di 90 MW.(Foto: Sungrow EMEA su Unsplash) LEGGI TUTTO