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    Gefran, Mediobanca conferma target price e Outperform

    (Teleborsa) – Mediobanca ha confermato a 14 euro per azione il target price su Gefran, società quotata su Euronext Star Milan e attiva nella produzione di sensori, componenti elettronici, azionamenti e sistemi di controllo per l’automazione delle macchine industriali, lasciando invariata anche la raccomandazione a Outperform. La società ha comunicato negli scorsi giorni di aver chiuso il 2022 con ricavi pari a 134,4 milioni di euro (+13,3%), risultati che gli analisti considerano “superiori alle stime”, anche se mostrano “un lieve rallentamento della crescita organica nel 4° trimestre”.Il broker ha aumentato le previsioni sull’utile per azione (EPS) FY23-24 dell’1% in media. Dopo la forte performance registrata nel FY22, confermate le ipotesi di crescita organica mid-single digit nel FY23-24, anticipando una tendenza piatta del margine EBITDA nel FY23, mentre la leva operativa e un mix più favorevole dovrebbero sostenere un espansione del margine di circa 30 punti base per raggiungere il 18,7% nel FY24. Ciò dovrebbe tradursi in un CAGR del 3% dell’utile netto nel FY23-24.Sulla base delle nuove stime, il titolo è scambiato a 4.6x 23 EV/EBITDA e 11.1x 23 P/E, con uno sconto superiore al 20% rispetto alle Mid & Small cap italiane, “un livello che a nostro avviso non è giustificato”, si legge nella ricerca.”Il tempestivo dispiegamento della potenza di fuoco dell’M&A per accelerare la strategia di crescita del gruppo rimane il principale catalizzatore che vediamo per supportare il re-rating dei multipli”, viene aggiunto.Intanto, si muove verso il basso Gefran, che si posiziona a 9,87 euro, con una discesa dello 0,80%. Atteso un ulteriore ripiego verso l’area di supporto vista a 9,78 e successiva a quota 9,69. Resistenza a 10,3. LEGGI TUTTO

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    TXT, Intermonte alza target price e conferma Outperform

    (Teleborsa) – Intermonte ha incrementato a 19,40 euro per azione (da 16 euro) il target price su TXT e-solutions, azienda italiana di informatica quotata su Euronext STAR Milan, confermando la raccomandazione a Outperform. Gli analisti hanno migliorato le loro stime grazie al contributo delle recenti acquisizioni e della crescita organica, in attesa di conoscere i risultati del 2022, che saranno approvati dal CdA della società il 9 marzo.”La buona realizzazione della strategia M&A unita alla performance organica, che sarà confermata dai risultati del 4Q22, rimangono i pilastri su cui poggia la nostra view sul titolo – si legge nella ricerca – Anche dopo la recente performance positiva del titolo, la valutazione rimane interessante, soprattutto in relazione ai tassi di crescita previsti”.Intermonte ha anche ricordato che il management ha indicato che nel 2023 il gruppo è disposto a monetizzare la propria quota di minoranza in Banca del Fucino, acquistata nel 1Q21 a 14,3 milioni di euro. Gli analisti descrivono come “incoraggiante” il fatto che una recente transazione abbia valutato la banca con un premio significativo (oltre il 20% in più) rispetto al prezzo pagato da TXT.Ottima la performance di Txt E-Solutions, che si attesta a 16,04 Euro, con un aumento del 4,56%. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 16,39 e successiva a 17,37. Supporto a 15,41. LEGGI TUTTO

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    Medica, upgrade di Intesa ad Add con limatura target price

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha abbassato a 29,8 euro per azione (da 31,4 euro) il target price su Medica, azienda attiva nel settore biomedicale e del MedTech e quotata su Euronext Growth Milan, aumentando la raccomandazione sul titolo ad “Add” da “Hold”.La società ha comunicato negli scorsi giorni di aver chiuso il 2022 con un fatturato consolidato pari a 50,9 milioni di euro (in crescita del 16% rispetto ai 43,8 milioni di euro realizzati nel 2021) e una posizione finanziaria netta consolidata negativa pari a 4,3 milioni di euro.”Nonostante le vendite del 2022 siano state leggermente inferiori alle nostre stime, prevediamo che le divisioni Tecnoideal, Acute & Aferesis e Water guideranno la crescita organica nel 2023″, scrivono gli analisti.In termini di EBITDA margin 2023-24, vengono confermate le aspettative di un miglioramento rispetto al 2022, trainato dalla crescita delle vendite delle divisioni più redditizie (Acqua, Tecnoideal e A&A) e dal migliore assorbimento dei costi fissi. Invariate anche le previsioni EBITDA 2022-24, supponendo che non ci siano interruzioni di rilievo della catena di approvvigionamento che influiscano sull’attività produttiva.”Diventiamo positivi sul titolo, che riteniamo sconti già il difficile scenario del 2022″, si legge nella ricerca.Intanto, è sostanzialmente stabile rispetto alla seduta precedente Medica, che si attesta a 24 euro. A livello operativo si prevede una seduta all’insegna dell’incertezza con prima resistenza vista a quota 24,58, mentre l’area di supporto più immediata è stimata a 22,83. LEGGI TUTTO

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    illimity affonda dopo i risultati per guidance 2023 deludente

    (Teleborsa) – Affonda a Piazza Affari il titolo illimity, gruppo bancario fondato da Corrado Passera e quotato su Euronext STAR Milan, che risulta il peggiore dell’intero indice FTSE Italia All-Share. Questa mattina ha comunicato di aver registrato un utile netto in rialzo a 24,7 milioni di euro nel quarto trimestre 2022 (il più alto mai raggiunto), dai 19,4 milioni di un anno fa, e un margine di interesse a 46,1 milioni, da 34,5 milioni di un anno fa.Equita parla di “risultati del quarto trimestre del 2022 complessivamente allineati alle attese”, mentre per quanto riguarda l’outlook illimity “ha fornito una guidance sul 2023 indicando un target di net income a 100 milioni di euro, -16% inferiore alla nostra stima di 119 milioni di euro”.Per gli analisti di IMI (Intesa Sanpaolo), “nonostante un risultato in linea con le aspettative, consideriamo questo insieme di risultati deludente, in quanto ha deluso le attese a livello operativo, ha mostrato l’inizio del deterioramento dell’asset quality e una significativa riduzione dell’eccesso di capitale disponibile per alimentare la crescita futura”. Anche loro ritengono deludente la previsione di utile netto per il 2023.Analizzando la guidance 2023 inferiore alle attese, Banca Akros spiega che la causa è la previsione di “un aumento delle svalutazioni dei crediti dovuto al rallentamento dell’economia e all’elevata inflazione, mentre è atteso un miglioramento della leva operativa”.”Complessivamente, consideriamo 100 milioni di euro un’ipotesi ragionevole dei nostri risultati nel 2023 alla luce del difficile scenario e senza ipotizzare nuove iniziative o strategie inorganiche”, ha detto la CFO Silvia Benzi durante la call con gli analisti.Benzi ha spiegato che illimity si aspetta “che le entrate continueranno a crescere a un ritmo sostenuto”, con “una progressione del net interest income a due cifre, più che compensando l’aumento previsto del costo del finanziamento”. I costi operativi “dovrebbero crescere a un ritmo decelerato rispetto alla crescita registrata nel 2022”, anche perché “il picco degli investimenti in digitalizzazione è in gran parte completato”.Illimity Bank registra una flessione dell’8,44% rispetto alla vigilia, attestandosi a 7,16 euro. Operativamente ci si attende un’estensione all’ingiù della curva con area di supporto vista a 6,872 e successiva a quota 6,583. Resistenza a 7,647. LEGGI TUTTO

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    Banca Ifis, analisti positivi dopo il nuovo record di utile netto

    (Teleborsa) – Gli analisti hanno apprezzato i risultati 2022 e sono positivi su Banca Ifis, dopo che l’istituto ha registrato il nuovo massimo storico dell’utile netto, salito a 141,1 milioni di euro (+40% anno su anno), che ha consentito di raggiungere con un anno di anticipo l’obiettivo di utile previsto dal Piano Industriale per il 2023.KBW ha giudicato i conti della challenger bank più alti delle aspettative, conferendo quindi un giudizio di Outperform e un target price al titolo di 19,70 euro per azione. Banca Akros ha apprezzato soprattutto la revisione al rialzo della guidance sull’utile 2023, confermando il consiglio Accumulate per le azioni di Banca Ifis.IMI (Intesa Sanpaolo) ha confermato il Buy e il prezzo obiettivo a 19 euro. “Consideriamo positivamente il rapido riprezzamento degli asset di Banca Ifis nonché la performance positiva della divisione NPL, che ha consentito alla società di registrare risultati 4Q22 ben al di sopra delle nostre aspettative e di raggiungere l’obiettivo del piano industriale con un anno di anticipo, nonostante diversi one-off negativi”, hanno scritto gli analisti.Equita ha aumentato il target price a 21 euro per azione (+8%), sottolineando i risultati superiori alle attese grazie a NII e minori costi. La banca “ha mostrato un buon set di risultati, confermando un’ottima dotazione di capitale e senza indicazioni di deterioramento dell’asset quality – si legge nella ricerca – Seppur riconosciamo che il titolo tratti a valutazioni contenute e offra una remunerazione attraente, ribadiamo Hold alla luce profilo di rischio più elevato (esposizione a SME e portafoglio NPL di proprietà) in un contesto ancora incerto e di una profittabilità che ci aspettiamo non si discosti eccessivamente da quella delle banche tradizionali”.Intanto, allunga il passo rispetto alla seduta precedente Banca Ifis, che si attesta a 16,12 euro, in aumento dell’1,38%. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 16,4 e successiva a 16,86. Supporto a 15,94. LEGGI TUTTO

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    IWB, TP ICAP Midcap taglia target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – TP ICAP Midcap ha confermato il Buy su Italian Wine Brands (IWB), gruppo vinicolo quotato su Euronext Growth Milan, e abbassato il target price a 43,3 euro per azione (da 49,6 euro). La revisione della raccomandazione arriva dopo che la società ha comunicato di aver chiuso il 2022 con ricavi consolidati pro-forma pari a 430,4 milioni di euro (+5,2% sul 2021).Gli analisti sottolineano che il 2022 è stato caratterizzato da forti pressioni inflazionistiche su tutti i fattori produttivi (come vino sfuso, vetro, energia) e da difficoltà legate alla carenza di materie prime (in particolare vetro). Questi fattori hanno influito sui volumi e sui margini del gruppo.Date queste tendenze, TP ICAP Midcap preferisce rimanere cauta, aggiustando la stima dei ricavi per il 2022 a 387 milioni di euro (rispetto a 411 milioni stimati in precedenza) e l’EBITDA a 32 milioni di euro (rispetto a 36 milioni), con un margine dell’8,2% (vs. 8,7%).”Riteniamo tuttavia che il contributo delle due acquisizioni diverrà ancora più evidente nel 2023, consentendo al gruppo di aumentare i volumi, e soprattutto i margini, sfruttando tutte le potenzialità di Enovation nel mercato statunitense e di Barbanera con i suoi pregiati vini toscani”, si legge in una nota.Confermano il Buy, aggiungono che “le acquisizioni e le scelte strategiche del gruppo fanno prevedere un anno di transizione, ma comunque solido, con forti prospettive per il futuro”.(Foto: Per gentile concessione del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano) LEGGI TUTTO

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    CNH Industrial, Equita aumenta stime e target price

    (Teleborsa) – Equita ha aumentato a 17,5 euro per azione (+6%) il target price su CNH Industrial, società leader globale nel settore dei macchinari e dei servizi. La revisione della raccomandazione arriva dopo la diffusione dei risultati del quarto trimestre 2022, giudicato positivo, e l’annuncio del delisting da Milano, con il titolo che resterà quotato solo solo NYSE.Alzando le stime per i prossimi due anni, dopo le poche – seppur positive – indicazioni sul 2023, Equita ha confermato il giudizio Hold sul titolo, affermando che è “da valutare come trading idea in caso di ulteriore debolezza”. LEGGI TUTTO

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    Estrima, Equita riduce target price con ordini inferiori alle attese

    (Teleborsa) – Equita ha ridotto a 3 euro (-9%) il target price sul titolo Estrima, gruppo quotato su Euronext Growth Milan e attivo nel settore della micro-mobilità elettrica con il veicolo Birò, confermando il giudizio a Buy. Gli analisti sottolineano che il livello di ordinativi del 2022 è risultato “insoddisfacente”, con la performance del secondo semestre che è stata “ragionevolmente influenzata dalla capacità produttiva, che ha subito limitazioni dal collo di bottiglia nei componenti elettronici e nelle batterie”.Per il 2023 stimano un riassorbimento parziale di queste condizioni, che potrebbe permettere di rientrare su un volume produttivo più allineato a 4 unità giornaliere (con un potenziale di 10 unità). “Il lancio del nuovo modello presentato all’EICMA dovrebbe aiutare il pricing e lo sviluppo degli ordinativi nel 2023”, viene sottolineato. Equita prevede una crescita dei ricavi 2021-25 del 32% CAGR e un EBITDA nel 2025 di 6 milioni di euro.Intanto, migliora l’andamento di Estrima, che si attesta a 1,785 euro, con un aumento dello 0,28%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 1,795 e successiva a 1,825. Supporto a 1,765. LEGGI TUTTO