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    GPI, TP ICAP consiglia “buy”

    (Teleborsa) – Seduta positiva per GPI che porta a casa un +1,79%.Gli analisti di TP ICAP hanno fissato la raccomandazione a “buy” con prezzo obiettivo a 21,10 euro.La partenza è stata in sintonia con i valori di chiusura precedenti con un successivo ampliamento della performance lungo l’arco della seduta, e conclusione in ascesa attorno al top della seduta di 18,24. LEGGI TUTTO

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    Prysmian, upgrade da Intesa Sanpaolo e Goldman Sachs

    (Teleborsa) – Gli analisti di Intesa Sanpaolo confermano il giudizio “buy” sul titolo Prysmian e alzano il target price a 99 euro rispetto ai 90,42 euro delle attuali quotazioni. Stessa valutazione (buy) viene ribadita dall’ufficio studi di Goldman Sachs che ritocca il prezzo obiettivo a 99 euro.Le promozioni si aggiungono all’upgrade arrivato ieri dagli esperti di UBS che hanno incrementato il target di prezzo a 105 euro dagli 85 indicati in precedenza, confermando la raccomandazione “buy”, sulla società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore dei sistemi in cavo per energia e telecomunicazioni.Intanto a Piazza Affari, la seduta per Prysmian si avvia a chiudere in calo, su prese di beneficio, dopo il rally della vigilia. Le azioni mostrano una discesa moderata dello 0,97% rispetto alla seduta precedente.Su base settimanale, il trend del titolo è più solido rispetto a quello del FTSE MIB. Al momento, quindi, l’appeal degli investitori è rivolto con più decisione al gruppo specializzato nella produzione di cavi rispetto all’indice di riferimento.Lo status tecnico di Prysmian è in rafforzamento nel breve periodo, con area di resistenza vista a 91,45 Euro, mentre il primo supporto è stimato a 89,71. Le implicazioni tecniche propendono per un ampliamento della performance in senso rialzista, con resistenza vista a quota 93,19. LEGGI TUTTO

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    BPER, UBS conferma buy e alza il target price

    (Teleborsa) – Si muove in frazionale rialzo il titolo BPER che si muove con un guadagno dello 0,49%.A fare da assist alle azioni contribuisce la promozione di UBS. Gli analisti dell’ufficio studi hanno rivisto al rialzo il target price a 11,60 euro dagli 11 indicati in precedenza. Il giudizio è stato confermato a “Buy”. L’analisi del titolo eseguita su base settimanale mette in evidenza la trendline rialzista dell’istituto di credito emiliano più pronunciata rispetto all’andamento del FTSE MIB. Ciò esprime la maggiore appetibilità verso il titolo da parte del mercato.Lo status tecnico di breve periodo di BPER mette in risalto un ampliamento della performance positiva della curva con prima area di resistenza individuata a quota 9,83 Euro. Rischio di eventuale correzione fino al target 9,67. Le attese sono per un aumento della trendline rialzista verso l’area di resistenza 9,98. LEGGI TUTTO

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    Franchi Umberto Marmi, Alantra avvia copertura con Buy e TP di 6 euro

    (Teleborsa) – Alantra ha avviato la copertura su Franchi Umberto Marmi (FUM), azienda attiva nella lavorazione e della commercializzazione del marmo di Carrara e quotata su Euronext Growth Milan, con un target price di 6 euro per azione e una raccomandazione “Buy” visto l’upside potenziale del 60%.Con oltre 50 anni di esperienza tra le montagne di Carrara, FUM vanta un accesso privilegiato a oltre 30 cave nelle Alpi Apuane e uno showroom di 60.000 metri quadri per la fornitura delle varietà di marmo più prestigiose al mondo, tra cui Calacatta e Statuario. Nell’ultimo decennio, FUM si è evoluta da distributore puro a player verticalmente integrato nel settore dei materiali di lusso, assicurandosi partnership di cave a lungo termine ed espandendo la propria presenza a valle con showroom. “Supportata dalla domanda strutturale di UHNWI e del settore immobiliare di lusso, FUM sta rafforzando il proprio marchio attraverso una strategia pionieristica e chiavi in ??mano volta a consolidare il valore del marchio in un mercato tradizionalmente anonimo”, si legge nella ricerca.Dopo una temporanea battuta d’arresto nel primo semestre del 2025, con vendite a 39,5 milioni di euro (-10% su base annua) e un EBITDA a 11,5 milioni di euro (margine del 30,4%), dovuta al calo della domanda globale del lusso e all’effetto diluitivo delle recenti acquisizioni, Alantra prevede che FUM tornerà a crescere. Nel complesso, prevede un aumento dei ricavi da 74,9 milioni di euro nel 2025 a 79 milioni di euro nel 2027, mentre i margini dovrebbero aumentare dal 31% al 33% grazie all’esposizione del gruppo alle cave e ai miglioramenti nel mix di vendita. L’utile netto dovrebbe crescere a un CAGR del 10% nel periodo 2025-2027. La solida conversione del FCF di oltre il 50% nel periodo previsto dovrebbe ridurre l’indebitamento netto a 11,7 milioni di euro entro il 2027, rispetto ai 28,2 milioni di euro del primo semestre del 2025, nonostante i dividendi previsti per 10,1 milioni di euro nei prossimi due anni.Data l’assenza di concorrenti quotati realmente comparabili, dovuta al posizionamento distintivo di FUM nel marmo di lusso, alle dimensioni e alla catena di fornitura, il broker ha preso in considerazione i principali gruppi del lusso (LVMH, Hermès, Kering, ecc.) solo come benchmark generali per il contesto di valutazione. LEGGI TUTTO

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    Execus, Banca Finnat incrementa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Banca Finnat ha incrementato a 2,10 euro per azione (dai precedenti 1,90 euro) il target price su Execus, società quotata su Euronext Growth Milan e operante nel settore del social selling, confermando la raccomandazione “Buy” sul titolo. Gli analisti affermano che, dalla quotazione, il Gruppo si è trasformato, anche grazie a un intenso programma di M&A, da operatore specializzato nel social selling a piattaforma MarTech e SalesTech integrata, con un modello basato su automazione AI, tecnologie proprietarie e ricavi ricorrenti.I risultati consolidati al 30 giugno 2025 mostrano un valore della produzione pari a 4,4 milioni di euro, in crescita del 104% rispetto al primo semestre 2024 e pari a circa il 52,5% del target da noi previsto per fine anno (8,4 milioni). Tale risultato è riconducibile al diverso perimetro di consolidamento che ora include ZCA Digital. La crescita organica, calcolata al netto dei ricavi di ZCA (1,4 milioni), è risultata comunque sostenuta e pari al 27,8% su base annua. Il margine operativo lordo è aumentato a 483 mila euro da 87 mila euro (786 mila euro la previsione del broker per fine anno), per una marginalità in miglioramento dal 4,0% all’11,0%. L’Ebit ha raggiunto il breakeven, passando da una perdita di 192 mila euro a un utile operativo di 44 mila euro. La perdita netta di Gruppo si è ridotta a 80 mila euro da 271 mila euro, rispetto a un utile netto pari a 83 mila euro previsto dal broker a consuntivo 2025. La cassa netta si è attestata a 691 mila euro da una cassa netta di 1,3 milioni al 31 dicembre 2024.Alla luce dei risultati semestrali, i quali hanno evidenziato una marginalità superiore ai target da noi previsti, Banca Finnat ha rivisto al rialzo le stime per il periodo previsionale 2025-2028. Prevede un’accelerazione nella crescita del valore della produzione di Execus che dovrebbe raggiungere 8,8 milioni di euro a fine 2025 (8,4 milioni il precedente target) e 15,8 milioni di euro nel 2028 (13,7 milioni precedentemente stimati) per un CAGR 2024-28 del 32,1%. L’ebitda per fine 2025 è ora previsto in aumento a 904 mila euro, da 786 mila euro precedentemente attese, per giungere a 2,9 milioni a fine arco di piano rispetto a 2,4 milioni previsti in precedenza (CAGR 2024-28 pari al 77%), con una marginalità in netta crescita dal 10,3% al 18,2%. Si attende un utile 94 mila euro e uno sviluppo a 1,4 milioni nel 2028. LEGGI TUTTO

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    ICOP, Alantra alza target price e consiglia “buy”

    (Teleborsa) – ICOP ha registrato solidi risultati nel primo semestre del 2025, con un fatturato più che raddoppiato su base annua grazie alla crescita organica e all’operazione di acquisizione di Atlantic Geoconstruction Holdings (AGH) negli Stati Uniti completata nel periodo. Con un EBITDA di 26,9 milioni di euro e un margine del 16,8%, spiegano gli analisti di Alantra, la redditività rimane solida nonostante gli effetti mix derivanti dal business a margine più basso di Eteria. L’utile netto è aumentato del 47% su base annua a 10,8 milioni di euro, mentre la PFN è aumentata a 133 milioni di euro dopo l’acquisizione di AGH e l’investimento in RoboGO, rimanendo ben sotto controllo. Il portafoglio ordini pro-forma si attesta a 1,4 miliardi di euro, garantendo un’elevata visibilità e diversificazione in tutte le divisioni.Aumentiamo il nostro target price a 21 euro dai 16,5 indicati in precedenza, affermano gli esperti, “con un potenziale di rialzo del 14%”. A Piazza Affari il titolo I.Co.P, prosegue la seduta in salita dello 0,81%.L’analisi del titolo eseguita su base settimanale mette in evidenza la trendline rialzista di I.Co.P più pronunciata rispetto all’andamento del FTSE Italia Growth. Ciò esprime la maggiore appetibilità verso il titolo da parte del mercato.Si indebolisce il quadro tecnico di I.Co.P, con la curva che potrebbe testare l’area di supporto stimata a 18,4 Euro, mentre al contrario spunti rialzisti incontrerebbero il primo ostacolo a 18,9. Le attese sono per una continuazione del trend ribassista verso quota 18,1. LEGGI TUTTO

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    iVision Tech, Integrae SIM incrementa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Integrae SIM ha incrementato a 3,25 euro per azione (da 3,00 euro) il prezzo obiettivo su iVision Tech, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella progettazione e produzione di montature di occhiali da vista e occhiali da sole, confermando il giudizio sul titolo a “Buy” visto l’upside potenziale del 49%.”In un contesto di rallentamenti diffusi che interessano il mercato dell’occhialeria, iVision sceglie di proseguire con coerenza lungo un percorso di rinnovamento strategico, a conferma della volontà del Gruppo di rafforzare il proprio posizionamento attraverso soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate, i cui effetti si manifesteranno progressivamente nel prossimo futuro”, si legge nella ricerca.In tale contesto, gli analisti confermano le stime per la chiusura del 2025 e modificano leggermente le previsioni per gli anni successivi. Si stima un valore della produzione per il FY25 pari a 18,5 milioni di euro ed un EBITDA pari a 2,8 milioni di euro, corrispondente ad una marginalità del 15,1%. Per gli anni successivi, si aspettano che il valore della produzione possa aumentare fino a 26,5 milioni di euro (CAGR 25-27: 19,7%) nel FY27, con EBITDA pari a 4,15 milioni di euro (corrispondente ad una marginalità del 15,7%), in crescita rispetto a 2,76 milioni di euro del FY24 (corrispondente ad un EBITDA margin del 15,1%). A livello patrimoniale, stimano per il FY27 una NFP pari a 4,59 milioni di euro di debito.(Foto: Carrie Allen www.carrieallen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Grifal, Intesa abbassa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha abbassato a 1,70 euro per azione (da 2,50 euro) il target price su Grifal, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato del packaging industriale, confermando il giudizio sul titolo a “Buy” visto l’upside potenziale del 33%.Gli analisti scrivono che le difficili condizioni di mercato e i ritardi nei lanci di prodotto sono stati alla base dei deboli risultati intermedi di Grifal, con una base di ricavi sostanzialmente stabile che non è riuscita a compensare l’aumento dei costi operativi. Gli investimenti in conto capitale rimangono elevati, con conseguente leggero peggioramento della PFN.Il management ha pubblicato previsioni più caute per il resto dell’anno, a causa del rinvio al quarto trimestre del 2025 di importanti lanci di prodotti e servizi, che dovrebbero influire sulle performance del secondo semestre del 2025. Di conseguenza, il broker ha rivisto al ribasso le proiezioni di fatturato per il 2025/27 del 13% in media, con conseguenti forti correzioni di EBITDA e utile netto. Il CdA rimane concentrato sulle opportunità di crescita a lungo termine, basate su investimenti infrastrutturali in gran parte completati, con un nuovo Piano Industriale 2026-2030.”Nonostante le difficili condizioni di mercato e l’assenza di un’immediata ripresa della redditività prevista nel secondo semestre, riteniamo che l’attuale prezzo delle azioni non rifletta appieno il potenziale di crescita degli utili di Grifal derivante dal lancio dei nuovi prodotti”, si legge nella ricerca.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO