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    Soges Group, KT&Partners conferma il rating e riduce il Fair Value

    (Teleborsa) – KT&Partners ha confermato la raccomandazione Add sul titolo Soges Group e abbassato il Fair Value a 4,03 euro dal precedente 5,19 euro.L’aggiornamento giunge a valle della semestrale che si è chiusa con ricavi delle vendite pari a 11,8 milioni di euro in aumento del 58,8% e una perdita netta per 1,4 milioni amplificatasi rispetto al decifit di 443 mila euro del primo semestre 2024.Gli analisti hanno quindi rivisto le previsioni per gli anni 2025-2028. “Nonostante i risultati del primo semestre del 2025 siano sostanzialmente in linea con le nostre aspettative, abbiamo tenuto conto delle aperture posticipate di Meliá Venezia Lido e Malaspina, che porteranno a ricavi inferiori alle attese per l’anno fiscale 2025 e a spese correnti non coperte che ridurranno i margini di fine anno”.Per il 2025, prevedono ora “un fatturato totale di 27,0 milioni (rispetto ai 29,9 milioni della nostra precedente stima), “riflettendo solo un contributo parziale di Meliá (aperto a inizio agosto, mancando il picco della stagione estiva) e un contributo minimo o nullo di Malaspina (la cui apertura è prevista tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026)”. Ipotizzano “una tempistica più conservativa per le nuove aperture e un percorso di crescita più prudente per le strutture esistenti, stimando ora un fatturato di 43,9 milioni di euro per l’anno fiscale 2028 (rispetto ai 47,3 milioni di euro stimati in precedenza)”. In termini di redditività, “per riflettere i costi di pre-apertura e di avviamento (in particolare il personale), stimiamo un EBITDAR per l’esercizio 2025 di 5,9 milioni di euro con un margine del 21,7% (in precedenza 8,5 milioni di euro, 28,6%) e un EBITDA per l’esercizio 2025 di 1,4 milioni di euro con un margine del 5,1% (rispetto a 4,1 milioni di euro, 13,5%)”.Alla luce di ciò, gli analisti prevedono una perdita netta per l’esercizio 2025 di 1,6 milioni (rispetto a un utile netto di 0,3 milioni precedente). La PFN per l’esercizio 2025 è stimata a 11,9 milioni (rispetto agli 8,4 milioni precedenti), principalmente a causa della minore generazione di EBITDA. “I margini previsti inferiori nei prossimi anni portano a previsioni di generazione di cassa più caute, con una PFN che dovrebbe ora raggiungere i 3,9 milioni di euro entro l’esercizio 2028”.(Foto: Adobe Stock (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    TradeLab, KT& Partners avvia copertura con Hold e Fair Value a 4,18 euro

    (Teleborsa) – KT&Partners ha avviato la copertura sul titolo TradeLab con raccomandazione “Hold” e Fair Value di 4,18 euro. Originariamente radicata nella consulenza individuale ad alta intensità di manodopera, TradeLab è passata con successo a un modello di business basato su piattaforma, espandendosi attraverso il suo Knowledge Hub e piattaforme SaaS proprietarie, osservano gli analisti.Gli elementi chiave evidenziati da KT&Partners alla base della “tesi di investimento” sono: (i) il passaggio strutturale dall’attività di consulenza ad alta intensità di manodopera a flussi di fatturato scalabili e basati sulla tecnologia tramite Knowledge Hub e piattaforme SaaS, che insieme dovrebbero raggiungere 8,2 milioni di euro (il 64% del fatturato nell’anno fiscale 2028) con un CAGR del 38%, generando così un miglioramento dei margini di redditività e una maggiore leva operativa; (ii) una forte ricorrenza dei ricavi e una resilienza commerciale, dimostrate dal 72% delle vendite dell’anno fiscale 2024 generate da clienti ricorrenti, da oltre il 25% di continuità dei clienti mantenuta dal 2021 e da 115 nuovi clienti acquisiti con successo nell’anno fiscale 2024 (portando il totale a 363 clienti); (iii) un modello operativo a basso impiego di capitale (D&A pari a LEGGI TUTTO

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    Porto Aviation, ValueTrack alza fair value: semestre forte, pista libera fino al 2027

    (Teleborsa) – ValueTrack ha incrementato a 6,90 euro per azione (dai precedenti 6,00 euro) il fair value su Porto Aviation Group, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore aeronautico.Gli analisti scrivono che la società ha registrato solidi risultati nel primo semestre del 2025, pienamente in linea con le aspettative. Tra i punti chiave: il VoP ha raggiunto i 3,1 milioni di euro (+68% su base annua) con 7 aeromobili consegnati (rispetto ai 3 del primo semestre del 2024), supportato dalla domanda sostenuta nel mercato statunitense; l’EBITDA si è attestato a 420.000 euro (margine del 13,6%), in positivo rispetto ai -430.000 euro del primo semestre del 2024. Tuttavia, il confronto è influenzato dal rinvio delle consegne nel primo semestre del 2024 e da 250.000-300.000 euro di costi per i velivoli a 4 posti ora capitalizzati; liquidità netta a 1,1 milioni di euro, pressoché stabile rispetto all’esercizio 2024, trainata da circa 2 milioni di euro di liquidità disponibile, 35.000 azioni proprie e circa 113.000 euro di dividendi pagati.Il portafoglio ordini di 14 velivoli garantisce una buona visibilità per il secondo semestre del 2025 e l’inizio del 2026, escludendo 5 unità aggiuntive dal programma statunitense di 14 lotti previsto per l’anno fiscale 2026 (in attesa dei depositi dei clienti). Sul fronte industriale, PAG ha acquisito un sito di 6.000 mq a Vrsac (Serbia) per costruire un nuovo stabilimento a supporto dell’avvio del Risen 916 e dell’industrializzazione del velivolo a 4 posti. Inoltre, il programma di ricerca e sviluppo “Risen 4-Seats EASA” è stato completato a giugno, per un investimento totale di 4,1 milioni di euro (2,85 milioni di euro erogati).I risultati del primo semestre del 2025 sono in linea con le aspettative per l’intero2025, mentre il secondo semestre è stato rivisto a 9 consegne (una in meno) con un ASP (prezzo medio) più elevato, riflettendo un mix più ricco e prezzi più stabili. La filiale statunitense è posticipata al 2026, a seguito dell’espansione di Aerotec (Serbia), che assorbirà inizialmente la produzione incrementale di 4-Seats prima di trasferire l’assemblaggio finale/distribuzione all’estero. Le ipotesi di conto economico rimangono invariate, mentre la generazione di cassa è stata leggermente rivista al rialzo grazie a scorte più snelle e a un modello di pagamento anticipato a rate con acconti progressivi. Pertanto, entro il 2028, ValueTrack prevede un VoP di circa 12,2 milioni di euro (dai 6,3 milioni di euro del 2025, con un CAGR di circa il 25% nel periodo 2024-2028), con margini EBITDA/EBIT del 26,2%/21,9%, una liquidità netta di circa 3,2 milioni di euro e un OpFCF b.t./EBITDA >55% in media nel periodo.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

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    Redfish, Alantra conferma Buy: M&A traina la crescita con backlog a livelli record

    (Teleborsa) – Alantra ha confermato target price (2,4 euro per azione) e raccomandazione (Buy, visto l’upside potenziale del 93%) sul titolo RedFish LongTerm Capital (RFLTC), holding di partecipazioni industriali quotata su Euronext Growth Milan. Gli analisti scrivono che i ricavi consolidati del primo semestre del 2025 sono saliti a 34 milioni di euro (rispetto a 20,1 milioni di euro), riflettendo la piena integrazione di Movinter e il contributo di Six Italia e SAIEP. L’EBITDA ha raggiunto 3,3 milioni di euro (margine del 9,8%), più che raddoppiando rispetto all’anno precedente, grazie alla disciplina dei costi, all’efficienza operativa e alle sinergie derivanti dall’integrazione iniziale.L’integrazione di Movinter, Six Italia e SAIEP continua a rafforzare la piattaforma industriale del gruppo, con le acquisizioni che rappresentano un motore chiave sia per la scalabilità che per la diversificazione. Il portafoglio ordini consolidato ha raggiunto 105,4 milioni di euro, in crescita del 71% su base annua e del 26% rispetto al 2024. In particolare, circa il 70% degli ordini è previsto oltre il 2025, garantendo un’elevata visibilità sugli utili. All’interno del portafoglio, SAIEP ha confermato il suo ruolo di motore di crescita, beneficiando di un solido slancio commerciale e di un migliore apporto ordini, mentre Six Italia e Movinter stanno iniziando a cogliere sinergie operative, in particolare in termini di efficienza produttiva e miglioramento dei margini. “Il portafoglio ordini ampliato e di più lunga durata, insieme a una pipeline attiva di potenziali opportunità di acquisizione, sottolinea che le fusioni e acquisizioni rimangono centrali per la strategia di crescita di RFLTC e la sua continua diversificazione industriale”, si legge nella ricerca.Alantra evidenzia anche che il portafoglio rimane fortemente orientato verso partecipazioni private (97% del NAV lordo), offrendo agli investitori un’esposizione a PMI resilienti e difficili da replicare nei settori ferroviario, infrastrutturale, aerospaziale e della produzione specializzata. LEGGI TUTTO

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    Giglio.com, EnVent taglia target price e conferma Outperform

    (Teleborsa) – EnVent Italia SIM ha tagliato il target price (a 2,00 euro per azione da 2,41 euro, per un potenziale upside del 100%) e confermato la raccomandazione (Outperform) sul titolo Giglio.com, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore della vendita online per la moda di lusso multimarca.Gli analisti evidenziano che Giglio.com ha spostato la sua attenzione sui mercati dell’Europa meridionale come Italia, Spagna e Grecia, che hanno registrato una crescita maggiore rispetto al Nord America e ai mercati asiatici. Questa mossa ha anche attenuato l’effetto della debole domanda statunitense, influenzata da misure protezionistiche, e delle dinamiche valutarie sfavorevoli derivanti dall’apprezzamento dell’euro rispetto al dollaro statunitense e alle valute asiatiche. L’introduzione di Community Shopping, la piattaforma collaborativa che unisce gli stock delle boutique multimarca partner con quasi 100.000 referenze a stagione disponibili in tempo reale, rappresenta una leva di crescita a medio termine.Il management è impegnato a tornare alla redditività, attraverso una crescita cost-effective e una continua razionalizzazione dei costi, facendo leva al contempo sulle attività a basso capex. I primi segnali della collezione Autunno/Inverno 2025 (agosto-settembre), secondo il management, indicano un aumento del GMV del 5% su base annua, accompagnato da un incremento del +13% del valore medio del prodotto, suggerendo un potenziale punto di svolta. Tuttavia, “la visibilità sulla ripresa del fatturato rimane limitata, dato il contesto volatile – si legge nella ricerca – Sebbene la disciplina dei costi possa continuare a supportare il percorso verso la redditività, il ritorno alla crescita delle vendite potrebbe richiedere del tempo. Pertanto, rivediamo al ribasso le vendite per il 2025 a 37,4 milioni di euro (-19% su base annua) e l’EBITDA a -1,1 milioni di euro”. LEGGI TUTTO

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    Casta Diva, ValueTrack taglia fair value: crescita più lenta, ma migliorano i margini

    (Teleborsa) – ValueTrack ha abbassato a 2,30 euro per azione (dai precedenti 2,60 euro) il fair value sul titolo Casta Diva, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva a livello internazionale nel settore dei contenuti digitali e dal vivo.Gli analisti scrivono che i risultati nel primo semestre del 2025 sono stati leggermente inferiori alle loro aspettative di fatturato organico (VoP 59,4 milioni di euro, +2% a/a, nonostante un perimetro più ampio derivante dalle acquisizioni di dicembre di Artificio Italiano e First Class) e al di sotto delle previsioni di redditività (EBITDA Margin 6,8% vs. 8,0% previsto). Al contrario, i dati adjusted (EBITDA Margin Adj. 9,4%) e la leva finanziaria (Indebitamento Netto 9,9 milioni di euro vs. 9,5 milioni di euro al 2024) sono stati sostanzialmente in linea con le proiezioni per l’esercizio 2025.Con oltre il 75% del VoP garantito per l’esercizio 2025 (59,4 milioni di euro contabilizzati nel primo semestre del 2025 più 43,8 milioni di euro di portafoglio ordini al 30 giugno), il management ha ribadito il suo obiettivo di fatturato per l’esercizio 2025 (136,4 milioni di euro, secondo ValueTrack raggiungibile solo con ulteriori operazioni di M&A).Una revisione dei restanti indicatori di conto economico e flusso di cassa è prevista entro la fine dell’anno, poiché gli attuali trend non sono più pienamente in linea con il piano di dicembre 2023. Negli ultimi quattro mesi, CDG ha inoltre annunciato: proposta di acquisto condizionale per la business unit eventi di Prodea Group (i termini non sono stati resi noti, ma l’accordo è pienamente coerente con la strategia di M&A di CDG); collocamento privato di due obbligazioni legate alla sostenibilità per un totale di 15 milioni di euro a supporto di M&A, rifinanziamento e capitale circolante; agenZy, una joint venture con eGroup Italia per rafforzare il coinvolgimento della Generazione Z negli eventi rivolti ai giovani.Ipotizzando il perimetro attuale, le nuove previsioni per l’esercizio 2027 indicano: VoP di 136,2 milioni di euro, rivisto del -5% annuo per riflettere il contributo organico inferiore alle attese al fatturato del primo semestre 2025; EBITDA adjusted di 12,2 milioni di euro, rivisto più che proporzionalmente, ma comunque previsto in crescita più rapida del fatturato grazie ai guadagni di efficienza (margine +70 punti base rispetto all’esercizio 2024); indebitamento netto di 3,2 milioni di euro (rispetto a 1,5 milioni di euro in precedenza), dopo dividendi cumulativi di 1,8 milioni di euro tra gli esercizi 2025-2027.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

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    Italmobiliare, Kepler: aggiornamenti limitati da primo CMD, nessun obiettivo finanziario

    (Teleborsa) – “Riteniamo che il flusso di notizie sia stato sostanzialmente neutrale, in quanto sono stati pubblicati pochissimi aggiornamenti sulle strategie delle società in portafoglio. Nonostante le informazioni dettagliate fornite sulle performance storiche (su cui Italmobiliare è sempre stata piuttosto trasparente), non sono stati resi noti obiettivi finanziari”. È il commento degli analisti di Kepler Cheuvreux sul primo Capital Markets Day tenuto ieri dalla holding di partecipazioni quotata su Euronext STAR Milan e il cui controllo fa capo alla famiglia Pesenti.Italmobiliare ha ribadito il suo impegno nella razionalizzazione del portafoglio, annunciando l’ambizione di passare dalle attuali dieci partecipazioni a 4-5 “piattaforme settoriali”, ciascuna delle quali rappresenterebbe il 10-20% del NAV totale (70-80% complessivo). Il “modello di piattaforma settoriale” rafforzerebbe le sinergie tra le società concentrando e condividendo le conoscenze su un numero inferiore di settori. Questo approccio aumenterebbe la focalizzazione manageriale e promuoverebbe la rotazione del portafoglio. Inoltre, dovrebbe creare opportunità di allocazione di maggiore capitale, mantenendo al contempo ragionevoli riserve di liquidità per investimenti più opportunistici.Finora quest’anno, le dismissioni sono state pari a soli 45 milioni di euro (relative alla partecipazione indiretta detenuta in Mediobanca, oggetto dell’offerta di MPS). Il management ha ribadito il suo impegno ad accelerare la rotazione del portafoglio, sebbene non siano state fissate scadenze specifiche.”Osserviamo che i messaggi hanno enfatizzato la performance finanziaria storica delle principali società in portafoglio, in particolare dopo l’investimento di Italmobiliare, a dimostrazione dell’efficacia dei piani di rilancio e crescita, che in ogni caso erano ampiamente noti – si legge nella ricerca – Abbiamo apprezzato l’approfondimento dei modelli di business delle società e la descrizione qualitativa del loro posizionamento e delle loro opportunità, ma non sono stati resi noti obiettivi finanziari”.(Foto: © rawpixel) LEGGI TUTTO

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    Ferrari, analisti tagliano target price dopo piano conservativo ma vedono potenziale upside

    (Teleborsa) – All’indomani del calo del 15,4% per la delusione sui nuovi target di lungo termine, le banche d’affari abbassano i target price sul titolo Ferrari. La guidance 2030 è stata inferiore alle attese di consensus (vendite -10%, EBITDA -14%, EPS -15% e FCF cumulato -18%), anche se il CEO Benedetto Vigna ha definito il piano “equally ambitious” come aveva definito quello del 2022-26, poi comunque raggiunto con un anno di anticipo.Equita, che conferma un prezzo obiettivo di 380 euro, ritiene che i target al 2030 siano un floor ragionevole, mentre pensa che il consensus venga aggiustato al ribasso double digit su tutte le principali metriche. “Riteniamo che l’equity story resti inalterata, ma il riallineamento del consensus eccessivamente ottimista (soprattutto per chi si aspettava un balzo della redditività già dal 2026 col lancio della F80 in sostituzione della Daytona) possa a continuare a pesare sulla performance di breve del titolo”, si legge in una nota.I principali spunti dalla presentazione sono stati: motivi di fatturato e margini inferiori (evoluzione del mix di prodotto, assunzione di minor contributo dalle personalizzazioni rispetto al 20% degli ultimi trimestri, nonostante 2 nuovi centri Tailor Made a Los Angeles e Tokyo dal 2027, e il nuovo impianto di verniciatura), primo modello elettrico (presentati solo alcuni dettagli tecnici relativi alla componentistica prodotta internamente, non essendo noto il prezzo non è stato chiarito se avrà margini superiori o inferiori alla media), valori residuali (il CEO ha dichiarato “nessuna specifica preoccupazione”).Bank of America, che ha tagliato il target price a 450 euro dai precedenti 496, non definisce il nuovo piano una delusione, ma sottolinea che 1) è prudente, con l’azienda che ha definito una guidance che garantisce il valore del marchio anche oltre il 2030. 2) la sola scarsità può mantenere un prezzo elevato, e questo vale anche per i veicoli elettrici e tutte le edizioni limitate. 3) gli obiettivi di FCF sono solidi e gli investimenti in conto capitale diminuiscono più del previsto. La guidance sul ritorno per gli azionisti (dividend payout ratio al 40%, riacquisto di azioni proprie per 3,5 miliardi di euro) è sostanzialmente in linea con le aspettative di BofA.Ferrari ha ribadito l’importanza del suo squilibrio strategico tra domanda e offerta e, così facendo, ha ridotto le aspettative di crescita dei volumi, in particolare per i veicoli elettrici. Di conseguenza, BofA ha ridotto le stime sulle consegne di Elettrica a 1.200 unità e ha eliminato per ora il secondo veicolo elettrico, riducendo i volumi cumulativi di 3.700 unità tra il 2025 e il 2030. Ha compensato questo calo con un leggero aumento delle vendite di motori a combustione interna (+1.400 unità nel periodo). Sebbene questo sia negativo per le stime, lo considera positivo, poiché garantisce il funzionamento del modello di business basato sulla scarsità, anche per i veicoli elettrici. Di conseguenza, Ferrari si assicurerà che i veicoli elettrici vengano venduti ai ferraristi che ne desiderano uno, senza forzare le vendite per raggiungere un obiettivo prestabilito.Tra gli altri broker, Kepler Cheuvreux ha abbassato il target price a 410 euro dai precedenti 450, mentre HSBC ha tagliato il target price a 415 euro dai precedenti da 470.Oggi il titolo è in leggera ripresa, attestandosi a 356,5 euro, con un aumento dello 0,71%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 360,6 e successiva a 368,3. Supporto a 352,9.(Foto: Hanson Lu on Unsplash) LEGGI TUTTO