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    Unieuro, Mediobanca riduce target price e conferma Neutral

    (Teleborsa) – Mediobanca ha abbassato a 11,70 euro per azione (da 12,20 euro) il target price su Unieuro, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella distribuzione di elettronica di consumo ed elettrodomestici in Italia, confermando il giudizio sul titolo a “Neutral”. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha comunicato di aver chiuso il primo trimestre dell’esercizio 2023/24 con ricavi pari a 589,3 milioni di euro (-3,7%) e un EBIT Adjusted negativo per 9,4 milioni di euro (pareggio del primo trimestre 2022/23).Considerando il set di risultati e la conferma della guidance, gli analisti hanno rivisto solo leggermente le proiezioni per il periodo 2023/24-2025/26. Per l’anno in corso si posizionano in linea con i target di Unieuro, con ricavi per 2,9 miliardi di euro, adj. EBIT a 36,5 milioni di euro (da 37,8 milioni di euro) e liquidità netta a 117 milioni di euro. Le stime per gli anni a venire sono complessivamente invariate. In dettaglio, per il FY24/25, stimano 2,9 miliardi di euro di ricavi e 44,6 milioni di euro adj. EBIT, che implica un margine dell’1,5%.”A nostro avviso, l’inflazione persistente unita all’aumento dei tassi di interesse (che provoca maggiori spese per i mutui) continuerà a ostacolare il potere d’acquisto delle famiglie, offuscando così la visibilità sulle tendenze future della domanda nel settore dell’elettronica di consumo – si legge nella riicerca – In questo contesto, pur lodando la strategia aziendale recentemente presentata, in attesa di segnali visibili di ripresa della domanda e della ripartenza della campagna M&A di Unieuro, supportata da un bilancio estremamente sano, confermiamo il nostro giudizio Neutral”. LEGGI TUTTO

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    Salvatore Ferragamo, Equita taglia target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Equita ha abbassato a 18 euro (-11%) il target price su Salvatore Ferragamo, maison del lusso italiana, confermando la raccomandazione “Buy” sul titolo. La revisione del giudizio arriva prima della diffusione dei risultati per il secondo trimestre 2023, per il quale è atteso un fatturato di 319 milioni di euro (597 milioni di euro nel primo semestre), con un “trend ancora molto debole”, -8% anno su anno organico, legato a un ulteriore rallentamento del retail se pur mitigato da un leggero recupero del wholesale.Secondo gli analisti, la debolezza è frutto ancora della fase di transizione sul prodotto, con le nuove collezioni ancora poco presenti nei negozi (stimano circa 10% dell’assortimento), ma anche della strategia di ottimizzazione del network su entrambi i canali. Il gross margin è atteso almeno stabile, mentre l’EBIT di 43,8 milioni di euro, in calo del 54% anno su anno.Sulla base di queste stime, Equita ha tagliato la stime sul fatturato annuale del 7% (4% sotto consensus), ora piatto anno su anno, continuando comunque a scontare un miglioramento nel secondo semestre, e le stime sull’EBIT del 7% (a 83 milioni di euro, 8% sopra consensus). Il taglio di stime è più evidente sul 2024 (fatturato -9% ed EBIT -14%), dove si riversa anche l’impatto ora più negativo dei cambi, che nel 2023 è neutralizzato dall’hedging. LEGGI TUTTO

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    Stellantis, upgrade a Buy di BofA con TP a 20 euro

    (Teleborsa) – Bank of America (BofA) ha migliorato a “Buy” da “Neutral” la raccomandazione su Stellantis, uno dei principali costruttori automobilistici al mondo, aumentando anche il target price a 20 euro per azione dai precedenti 19 euro per azione (upside potenziale del 22%). Gli analisti evidenziano che gli OEM, tra cui Stellantis, hanno guadagnato grazie a mix e prezzi favorevoli in un mercato limitato dall’offerta. Con l’allentamento delle catene di approvvigionamento, la normalizzazione degli utili sembra probabile e il consensus prevede già un forte calo nel secondo semestre per Stellantis.uttavia, BofA ritiene che Stellantis possa resistere alla tempesta e, avendo già registrato un derating del 40% rispetto ai livelli del 2016-19, con il mercato che ha già scontando il peggio.Gli analisti vedono cinque motivi chiave per cui Stellantis dovrebbe resistere con successo alla tempesta: il suo più grande pool di profitti, il Nord America, beneficia dell’IRA; le sinergie di fusione; la bassa esposizione e quindi dipendenza limitata alla Cina rispetto ai concorrenti; la strategia EV che consente massima flessibilità; management attento a questi rischi e con un focus sulla riduzione dei costi. LEGGI TUTTO

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    Banca Mediolanum, Equita aumenta target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Equita ha incrementato a 10,5 euro per azione (+2%) il target price su Banca Mediolanum, big italiana del risparmio gestito, e confermato la raccomandazione “Buy”. La revisione del giudizio è arrivata prima della diffusione dei risultati del secondo trimestre del 2023, che saranno diffusi il 1° agosto.Gli analisti sottolineano che il secondo trimestre è stato un trimestre positivo per i mercati azionari e, di conseguenza, si aspettano un impatto positivo sulle masse gestite. Banca Mediolanum è storicamente tra le società più esposte ai mercati azionari (55% degli AUM a fine dicembre 2022).Per il secondo trimestre del 2023, Equita si aspetta: commissioni totali a 430 milioni di euro, NII a 192 milioni di euro (+106% YoY e +22% QoQ), ricavi totali a 621 milioni di euro (+16% YoY e +6% QoQ) e utile netto a 182 milioni di euro (+47% YoY). LEGGI TUTTO

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    Buzzi Unicem sale in Borsa dopo upgrade di Morgan Stanley

    (Teleborsa) – Buzzi Unicem, società quotata su Euronext Milan e attiva nella produzione di cemento, sale in Borsa nella giornata odierna dopo che gli analisti di Morgan Stanley hanno migliorato la raccomandazione sul titolo a “equal weight” da “underweight”, alzando anche il target price a 25 euro per azione (dai precedenti 23,1 euro per azione).Discreta la performance di Buzzi Unicem, che si attesta a 22,98 euro, in aumento dello 0,97%. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 23,07 e successiva a 23,29. Supporto a 22,85. LEGGI TUTTO

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    Salvatore Ferragamo debole in Borsa, UBS taglia target price

    (Teleborsa) – Salvatore Ferragamo, maison del lusso italiana, perde terreno a Piazza Affari nella giornata odierna, dopo che UBS ha tagliato il target price a 13,5 euro per azione (dai precedenti 14,5 euro), mantenendo la raccomandazione “Sell”. Gli analisti continuano a vedere “persistenti venti contrari” all’inversione di tendenza della società, con una prospettiva incerta nel mezzo di volatilità macro e aumento della concorrenza.Ferragamo registra una flessione dell’1,02% rispetto alla vigilia e si attesta a 14,57 euro. Operativamente ci si attende un’estensione all’ingiù della curva con area di supporto vista a 14,51 e successiva a quota 14,45. Resistenza a 14,68. LEGGI TUTTO

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    Tod’s sale in Borsa dopo upgrade di UBS a Buy

    (Teleborsa) – Tod’s, gruppo italiano del lusso quotato su Euronext Milan, sale in Borsa nella giornata odierna dopo che UBS ha migliorato la raccomandazione sul titolo a “Buy” da “Neutral” e aumentato il prezzo obiettivo a 55 euro per azione (dai precedenti 39 euro). Secondo gli analisti, il mercato sta sottovalutando il potenziale di recupero dei margini.Migliora l’andamento di Tod’s, che si attesta a 43,5 eoro, con un aumento dell’1,26%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 45,05 e successiva a 47,65. Supporto a 42,45. LEGGI TUTTO

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    Seri Industrial, Intesa Sanpaolo taglia target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha abbassato a 9,5 euro per azione (da 11,6 euro) il target price su Seri Industrial, società quotata su Euronext Milan e operante nel settore della materie plastiche e degli accumulatori elettrici, e ha confermato il giudizio a “Buy”. Gli analisti fanno notare che la top line del 2022 per il business “così com’è” è cresciuta a doppia cifra e l’EBITDA è stato colpito dall’inflazione dei costi, sostanzialmente i costi energetici, che dovrebbero essere recuperati nel 2023. Lo stabilimento di Teverola 1 non ha contribuito alle vendite del 2022 e del primo trimestre 2023, in quanto un necessario aggiornamento tecnico del processo ha rallentato il phase-in del business; ora funziona a 1/3 della sua capacità e il pieno regime è previsto entro il terzo trimestre 2023, anche se gli aumenti dei prezzi stanno compensando la minore produzione.Nelle ultime settimane il flusso di notizie su Seri Industrial è stato positivo, secondo Intesa Sanpaolo, che cita: la domanda di batterie al litio è forte e Seri ha già raccolto una consistente quantità di ordini; il Ministero dello Sviluppo Economico ha aumentato i contributi per le spese di ricerca e sviluppo di Teverola 2; è stato nominato un CTO per Teverola 2; i fondi per i progetti P2P sono ora concessi.Gli analisti hanno quindi rivisto le stime 2023/25 includendo un contributo inferiore dalle vendite di Teverola 1 nel 2023, ora a 33 milioni di euro di ricavi. Per il 2024/25 ipotizzano una produzione annua di circa 320 MWh (ull steam) ) a 400 EUR/KWh, il che porta i ricavi rispettivamente a 128 milioni di euro e 130,6 milioni di euro. La redditività per Teverola 1 dovrebbe essere del 25% a regime (margine EBITDA nel 2025). Inoltre, hanno posticipato il contributo di Teverola 2 alle stime al 2026 (rispetto al 2024). LEGGI TUTTO