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    Tesmec, downgrade di Intermonte a Neutral con taglio target price

    (Teleborsa) – Intermonte ha abbassato a 0,13 euro per azione (da 0,22 euro) il target price su Tesmec, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel campo della costruzione di infrastrutture relative al trasporto di energia elettrica, dati e material, riducendo anche la raccomandazione sul titolo a “Neutral” da “Buy”.Gli analisti scrivono che i risultati del terzo trimestre del 2023 di Tesmec sono stati migliori del previsto in termini di redditività, con un indebitamento netto in linea alle attese, e hanno mostrato un trend in miglioramento rispetto al primo semestre.In seguito alla pubblicazione dei risultati dei 9M23 e alla revisione delle guidance, Intermonte ha aggiornato le stime e tagliato le aspettative FY23-24 del 5% per le vendite (271mn nel FY23), del 15% per l’EBITDA (40mn nel FY23) e del 60% per l’EPS, con un debito netto ora visto a 138mn rispetto ai precedenti 122mn.”Modifichiamo il rating da Buy a Neutral poiché preferiamo assumere un atteggiamento più cauto alla luce del previsto rallentamento macroeconomico – si legge nella ricerca – Tesmec è esposta alle opportunità di crescita legate ai crescenti investimenti infrastrutturali (il Medio Oriente è un’area chiave di sviluppo), sebbene il track record nella generazione di FCF sia debole”. LEGGI TUTTO

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    NVP, CFO SIM avvia copertura con Buy e TP a 6 euro

    (Teleborsa) – CFO SIM ha iniziato la copertura sul titolo NVP, società quotata su Euronext Growth Milan attiva nella realizzazione end-to-end di contenuti per network televisivi e servizi broadcasting, con un target price a 6 euro per azione (per un upside potenziale di circa il 110%) e una raccomandazione a “Buy”.Le stime degli analisti mostrano un CAGR22-25 del fatturato pari al 25%, trainato principalmente dal core business di NVP, ovvero la produzione di eventi sportivi, insieme alla costante crescita del segmento Entertainment & Fashion. Si prevede che la struttura dei costi della società sarà sostanzialmente stabile, con circa 45-55 costi fissi-variabili, quindi con un ampio margine per utilizzare la leva operativa. Prevedono che l’EBITDA rettificato raggiungerà i 10,8 milioni di euro, con un margine del 30,0% nel 2025. Al di sotto dell’EBIT, prevedono anche una crescita degli oneri finanziari netti a causa dell’aumento dei tassi di interesse.Nel periodo 2023-25 stimano investimenti complessivi pari a 13,6 milioni di euro. Si prevede che la PFN comprensiva dell’IFRS-16 diminuirà a 4,5 milioni da 11,6 milioni a fine anno 2022, grazie a una conversione EBITDA/FCF media del 30% annuo. Il ROE dovrebbe essere rispettivamente dell’8%, del 15,4% e del 17,9% nel 2023-25. Si prevede che il ROCE sarà rispettivamente del 9,3%, 14,1% e 16,8% nel 2023-25.La strategia di NVP è focalizzata su: 1) scouting di ulteriori opportunità di M&A per consolidare un mercato ancora frammentato: target ideali sono aziende con sede in Italia con un portafoglio di servizi complementare e sinergico a NVP, possibilmente dotati di tecnologia all’avanguardia, tecnici altamente specializzati e clienti tier-1. Altre regioni potrebbero essere gli Stati Uniti e il Medio Oriente; 2) accelerare il percorso di internazionalizzazione attraverso l’acquisizione di nuovi importanti contratti radiotelevisivi, soprattutto per quanto riguarda gli eventi sportivi internazionali più seguiti; 3) investire in tecnologia per anticipare le tendenze del mercato e offrire soluzioni innovative ai principali clienti.(Foto: Izaak Kirkbeck su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Omer, TP ICAP Midcap avvia copertura con Buy e TP a 4,4 euro

    (Teleborsa) – TP ICAP Midcap ha avviato la copertura sul titolo Omer, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore della componentistica e arredi interni per mezzi di trasporto ferroviario, con un target price pari a 4,40 euro per azione (upside potenziale del 52%) e giudizio “Buy”.Gli analisti evidenziano che Omer è un’azienda che opera da oltre 30 anni nella progettazione e produzione di interni (74% dei ricavi), moduli wc (10% dei ricavi) e porte e carene (6% dei ricavi), per i treni regionali, treni ad alta velocità e metropolitane. I ricavi sono storicamente generati in collaborazione con Hitachi, Alstom e Siemens, con i quali l’azienda collabora. Gli stessi produttori partecipano alle gare nazionali attraverso il subappalto e la lavorazione dei componenti. Omer dispone di due modernissimi siti produttivi in Sicilia e uno negli Stati Uniti.TP ICAP Midcap stima che il valore della produzione e i ricavi di Omer possano crescere a un CAGR 2022-2027 del 5,6% e del 6,8%, rispettivamente. Prevede che la gamma di prodotti si diversificherà gradualmente nei prossimi anni, con un fatturato dei prodotti per interni che diminuirà dall’81% nel 2022 al 72% nel 2027, con un CAGR 2022-2027 del 5,1%. Per quanto riguarda le vendite di Toilet Module, prevede che aumenteranno tra il 2022 e il 2027 con un CAGR del 10,3%, che aumenterà gradualmente la loro importanza nel mix dei ricavi. Infine, si aspetta una crescita significativa anche dalla divisione Fairing, che può crescere a un CAGR 2022-2027 del 13,6%.Inoltre, ritiene che l’EBITDA possa crescere nei prossimi anni a un CAGR 2022-2027 del 6,9%, ovvero 130 punti base in più rispetto alla crescita del valore della produzione. Stima che il margine EBITDA possa aumentare dal 21,8% nel 2022 al 23,2% nel 2027, grazie ad un leggero calo dei costi delle materie prime, dovuto ad una progressiva diminuzione dei costi di energia e alluminio, e dei costi dei servizi esterni, grazie ad una maggiore efficienza della gestione interna, agevolata dalla crescita attesa.Secondo le stime, il FCF (post capex) sarà pari a 7,5 milioni di euro alla fine del 2023 e aumenterà gradualmente fino a 10,7 milioni di euro nel 2027, mostrando un forte rapporto di conversione tra EBITDA e liquidità compreso tra il 48% e il 56%. A fine giugno 2023 Omer, grazie ai fondi raccolti durante l’IPO nel 2021 e all’eccellente capacità di generazione di cassa, ha una posizione finanziaria netta di -16,8 milioni di euro (liquidità per 20,3 milioni e debito ST e LT per 3,5 milioni). Già oggi, considerando un rapporto debito netto/EBITDA pari a 2x, Omer potrebbe spendere circa 46 milioni di euro in M&A o capex. LEGGI TUTTO

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    Birkenstock, banche dell’IPO avviano copertura con giudizi misti

    (Teleborsa) – Le banche che hanno seguito l’offerta pubblica iniziale (IPO) di ottobre hanno iniziato la copertura sul titolo Birkenstock, società tedesca di calzature quotata a Wall Street, dopo la fine del consueto “quiet period” post sbarco in Borsa.Birkenstock tratta oggi a circa 41 dollari per azione, ovvero il prezzo con cui ha iniziato a scambiare il primo giorno a Wall Street. Si tratta tuttavia di un prezzo inferiore ai 46 euro a cui si era chiusa l’IPO, a metà della fascia di prezzo indicata in precedenza.Bank of America ha iniziato la copertura con raccomandazione “Neutral” e target price a 44 dollari, Citi con “Buy” e TP a 52 dollari. Goldman Sachs con “Buy” e TP a 48,5 dollari, HSBC con “Hold” e TP a 42 dollari, Jefferies con “Buy” e TP a 50 dollari, JPMorgan con “Overweight” e TP a 48 dollari, Morgan Stanley con “Equal-weight” e TP a 41 dollari, Stifel con “Buy” e TP a 47 dollari. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo: JPMorgan, UBS e BofA aumentano target price

    (Teleborsa) – Arrivano una serie di revisioni al rialzo per il target price di Intesa Sanpaolo, dopo che venerdì scorso la banca ha migliorato ancora la guidance sul 2023 dopo avere chiuso il terzo trimestre con un risultato netto sopra le attese.In particolare, JPMorgan ha portato il prezzo obiettivo a 3,60 euro per azione (dai precedenti 3,30 euro), UBS a 3,85 euro (dai precedenti 3,65 euro) e Bank of America a 4,00 euro (dai precedenti 3,90 euro).Intesa Sanpaolo estende i guadagni rispetto alla seduta precedente, attestandosi a 2,574 euro, con un aumento dello 0,41%. Le implicazioni tecniche assunte avvalorano l’ipotesi di una prosecuzione della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 2,598 e successiva a 2,635. Supporto a 2,561. LEGGI TUTTO

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    Antares Vision, Intermonte avvia copertura con Outperform e TP a 4,4 euro

    (Teleborsa) – Intermonte ha avviato la copertura sul titolo Antares Vision, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore del controllo qualità e tracciabilità dei prodotti, con un target price a 4,40 euro per azione e una raccomandazione “Outperform”.Gli analisti evidenziano i risultati deludenti nel 2022 e nella prima metà del 2023, soprattutto a livello di margini, e pongono l’attenzione sui nuovi trend da gestire, ovvero la digitalizzazione e la sostenibilità della supply chain.Il broker stima una crescita dei ricavi a un CAGR 2022-25 del +9%, con margini EBITDA previsti superiori al 17% nell’anno fiscale 2025 (15,2% previsto nell’anno fiscale 2023). L’indebitamento netto si avvicinerà a 69 milioni di euro nel FY25 (85 milioni nel FY23), con un conseguente debito netto/EBITDA di 1,4x (2,3x nel FY23). “Dopo le recenti delusioni, stiamo adottando un approccio cauto alla redditività e un moderato ritorno alla generazione di cassa nel 2024/2025, tenendo conto anche del debole scenario macro”, si legge nella ricerca.Viene fatto notare che la performance del titolo è stata influenzata negativamente dalla revisione al ribasso della guidance sui margini per l’anno fiscale 2023. Le inefficienze operative, gli sforzi di riorganizzazione e l’introduzione di SAP hanno contribuito a queste sfide, minando la fiducia degli investitori.”Riteniamo che sia possibile un rerating dei multipli, ma è essenziale che la società inizi a invertire il trend negativo sui margini e riacquisti un flusso di cassa stabile”, viene sottolineato.(Foto: Carrie Allen www.carrieallen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    doValue, downgrade di Mediobanca a Neutral con taglio target price

    (Teleborsa) – Mediobanca ha abbassato a 5,2 euro per azione (da 7 euro) il target price su doValue, quotata su Euronext Milan e attiva nella gestione e nel recupero di crediti deteriorati, riducendo anche la raccomandazione sul titolo a “Neutral” da “Outperform”. Gli analisti scrivono che nel 2024/25 doValue dovrà affrontare uno scenario più impegnativo del previsto, caratterizzato da una bassa formazione di NPL e da mercati NPL illiquidi. Mentre il broker si attende che il gruppo continuerà su una traiettoria di crescita inferiore, ma comunque positiva, ora prevede una crescita del FCF significativamente inferiore e una riduzione della leva finanziaria più lenta. In questo nuovo contesto, e considerando il prezzo basso delle azioni e i multipli di doValue, l’M&A sembra essere un’opzione meno attraente rispetto a prima e l’attuale politica dei dividendi (crescita DPS annuale costante del 20%) non sembra sostenibile nel medio termine.Il merito al settore, viene spiegato che, dato che il settore bancario gode di una solida qualità degli asset, di una redditività in crescita e di solidi coefficienti patrimoniali, è difficile prevedere un aumento della liquidità nei principali mercati NPL di doValue. Infatti, anche se l’appetito dei fondi PE potrebbe migliorare in un contesto di tassi di interesse meno volatili, gli analisti non prevedono che le cessioni di NPL da parte delle banche aumenteranno nel 2024, e grandi operazioni “istituzionali” come Ariadne in Grecia o Glam in Italia non sono in programma a breve termine.Nell’attuale contesto di mercato più difficile, Mediobanca prevede che il GBV rimarrà stabile nel 2023 e diminuirà leggermente nei due anni successivi. La continua attenzione al cross/up-selling dovrebbe proteggere i ricavi (che dovrebbero rimanere sostanzialmente stabili al livello del 2023) mentre i piani di riduzione dei costi in corso, soprattutto in Italia e Spagna, dovrebbero consentire un modesto aumento dell’EBITDA 2024/25.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    d’Amico, Equita aumenta target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Equita ha confermato a “Buy” la raccomandazione su d’Amico International Shipping (DIS), società attiva nel trasporto marittimo e quotata su Euronext STAR Milan, e ha alzato il target price a 6,60 euro per azione (+14%). La revisione del giudizio è arrivata in vista della pubblicazione dei risultati del terzo trimestre 2023, prevista per il 9 novembre.”Riteniamo che il mercato delle navi cisterna sia risultato ancora molto sostenuto nel trimestre – scrivono gli analisti – Le limitazioni all’import di prodotti russi ha incrementato il numero di giorni/viaggio delle navi cisterna aumentando la crescita della domanda legata alla logistica dei prodotti petroliferi senza trovare un corrispondente incremento della capacità di trasporto”.Equita ha migliorato le stime FY23: EBITDA adj a 259 milioni di dollari (+17%), utile netto adj a 173 milioni di dollari (+28%). Inoltre, ha migliorato le stime FY24 in funzione delle condizioni di mercato che restano favorevoli a d’Amico e ipotizza una discesa meno marcata dei noli: EBITDA adj a 167 milioni di dollari (+21%); utile netto adj a 88 milioni di dollari (+50%). LEGGI TUTTO