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    Civitanavi Systems, Intermonte conferma Buy e TP a 4,8 euro

    (Teleborsa) – Intermonte ha confermato target price (4,80 euro) e raccomandazione (Buy) sul titolo Civitanavi Systems, gruppo quotato su Euronext Milan e attivo nel campo dei sistemi di navigazione e stabilizzazione inerziali, dopo che ieri ha comunicato alcuni risultati dei primi 9 mesi del 2023.Gli analisti scrivono che i ricavi del terzo trimestre sono aumentati del 78% su base annua a 11,4 milioni di euro, il 30% meglio del previsto. Le previsioni del broker sui ricavi per il 2023 sono allineate al livello minimo delle guidance del management, un livello che ora sembra piuttosto cauto anche considerando un confronto molto più duro rispetto al 4Q22, mentre sono in linea con le guidance per il margine EBITDA rettificato (29%), che probabilmente sarà più impegnativo da raggiungere.”I ricavi del 3Q23 sono stati migliori del previsto e hanno confermato il trend di miglioramento dei engineering services (19% delle vendite trimestrali contro solo l’8% nel 1H23), un importante driver per i margini – si legge nella ricerca – Accogliamo con particolare favore l’aggiornamento sui nuovi ordini e la conferma delle guidance. Rimaniamo positivi sul titolo poiché riteniamo che Civitanavi sia ben posizionata per catturare la crescita, soprattutto nel mercato globale della difesa, guidato dall’aumento della spesa militare e dalla crescente domanda di procurement ITAR-free”. LEGGI TUTTO

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    Intred, TP ICAP Midcap taglia target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – TP ICAP Midcap ha abbassato a 17,2 euro per azione (da 21,1 euro) il target price su Intred, operatore di telecomunicazioni quotato su Euronext Growth Milan, e confermato la raccomandazione a “Buy”. La revisione del giudizio è arrivata dopo che la società ha comunicato alcuni risultati al 30 settembre 2023.Gli analisti scrivono che, andando avanti, il management continuerà a investire nel marketing e a rafforzare la propria forza lavoro al fine di ampliare la propria base di utenti. Di conseguenza, hanno aumentato le stime OpEx al 18% dei ricavi nel 2023, 2024 e 2025 (dal 17% precedente).Anche se il gruppo non ha reso noto la sua posizione debitoria netta, gli analisti colgono l’occasione per aumentare le stime sui proventi finanziari per il 2023, 2024 e 2025. Nel primo semestre del 2023, il debito netto del gruppo è aumentato di circa 8 milioni di euro arrivando a 19,3 milioni di euro, collegato ai lavori sui bandi scolastici (BS1 e BS2). Poiché il gruppo ha registrato anche un rallentamento nella crescita della sua infrastruttura in fibra, hanno abbassato le stime sui ricavi del -7% nel 2024 e del -11% nel 2025 per riflettere un potenziale rallentamento nell’implementazione della fibra. Di conseguenza, hanno abbassato le stime di EPS per il 2023, 2024 e 2025 rispettivamente del -15%, -28% e -31%.Tra il 2022 e il 2026, TP ICAP Midcap prevede che il gruppo sarà in grado di generare un CAGR dell’11% dei ricavi, trainato da: acquisizione di nuovi clienti B2B e B2C, implementazione della rete in fibra e transizione dei clienti esistenti verso l’offerta FTTH. LEGGI TUTTO

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    Zignago Vetro, Equita taglia target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Equita ha confermato la raccomandazione “Buy” sul titolo Zignago Vetro, produttore di contenitori in vetro cavo quotato su Euronext STAR Milan, tagliando il target price a 15,8 euro per azione (dai 19 euro precedenti) per la riduzione delle stime e l’aumento dei tassi. Gli analisti scrivono che il terzo trimestre 2023 è stato leggermente meglio delle attese per FCF, mostrando un un leggero calo del fatturato dovuto essenzialmente al calo dei volumi nel business F&B, oltre che margini molto sostenuti guidati da un positivo price-cost spread.Equita sul 2023 complessivamente conferma le proprie stime, mentre sul 2024 invece applica complessivamente un approccio più prudente (riducendo vendite ed EBITDA, migliorando la NFP).Viene sottolineato che Zignago Vetro ha “un profilo difensivo con end-market mediamente poco ciclici”,, per cui “ci aspettiamo che dal 2Q24 i volumi possano migliorare”, e ha “una valutazione che offre protezione grazie a una remunerazione interessante”. LEGGI TUTTO

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    PharmaNutra, Intermonte taglia target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intermonte ha abbassato a 75 euro per azione (da 87 euro) il target price su PharmaNutra, azienda quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore degli integratori di minerali e dei dispositivi medici per muscoli e articolazioni, e conferma la raccomandazione a “Buy”. La revisione del giudizio è arrivata dopo che la società ha comunicato i risultati al 30 settembre 2023.Gli analisti hanno scritto che i risultati dei 9 mesi sono stati “robusti” e hanno sottolineato che il management nella call si è detto “soddisfatto dell’attuale consensus” per l’anno fiscale 23 (98 milioni di fatturato e 24 milioni di EBITDA) ed “estremamente ottimista per il 2024”, prevedendo una solida crescita sia in Italia che all’estero. Commenti “molto rassicuranti sull’ambiente macro”, senza cambiamenti osservati nella fiducia generale dei consumatori nelle categorie di prodotto.Intermonte lascia quindi invariate le stime per il 2023-25, aumentando al contempo il debito netto 2023 di circa 5 milioni di euro per tenere conto di ipotesi più prudenti sulle dinamiche NWC del 4Q.”Il 2023 è destinato a essere un anno di transizione, ma riteniamo ingiustificata la recente sotto-performance del titolo: riteniamo che il mercato sia pronto a dare un nuovo sguardo a una storia di massiccia crescita strutturale a lungo termine, soprattutto se una certa visibilità inizierà a emergere nel prossimo futuro – si legge nella ricerca – Sulla base delle indicazioni del management fornite in occasione del recente Investor Day, nuove opportunità di business potrebbero sbloccare un’ulteriore significativa crescita sia del fatturato (CAGR 2022-30 +19% vs. +11% organico) che dell’EBITDA (CAGR +20% vs. 13% organico), con conseguente enorme rialzo a lungo termine fino a 90-100 euro per azione oltre il nostro TP”. LEGGI TUTTO

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    Tesmec, downgrade di Intermonte a Neutral con taglio target price

    (Teleborsa) – Intermonte ha abbassato a 0,13 euro per azione (da 0,22 euro) il target price su Tesmec, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel campo della costruzione di infrastrutture relative al trasporto di energia elettrica, dati e material, riducendo anche la raccomandazione sul titolo a “Neutral” da “Buy”.Gli analisti scrivono che i risultati del terzo trimestre del 2023 di Tesmec sono stati migliori del previsto in termini di redditività, con un indebitamento netto in linea alle attese, e hanno mostrato un trend in miglioramento rispetto al primo semestre.In seguito alla pubblicazione dei risultati dei 9M23 e alla revisione delle guidance, Intermonte ha aggiornato le stime e tagliato le aspettative FY23-24 del 5% per le vendite (271mn nel FY23), del 15% per l’EBITDA (40mn nel FY23) e del 60% per l’EPS, con un debito netto ora visto a 138mn rispetto ai precedenti 122mn.”Modifichiamo il rating da Buy a Neutral poiché preferiamo assumere un atteggiamento più cauto alla luce del previsto rallentamento macroeconomico – si legge nella ricerca – Tesmec è esposta alle opportunità di crescita legate ai crescenti investimenti infrastrutturali (il Medio Oriente è un’area chiave di sviluppo), sebbene il track record nella generazione di FCF sia debole”. LEGGI TUTTO

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    NVP, CFO SIM avvia copertura con Buy e TP a 6 euro

    (Teleborsa) – CFO SIM ha iniziato la copertura sul titolo NVP, società quotata su Euronext Growth Milan attiva nella realizzazione end-to-end di contenuti per network televisivi e servizi broadcasting, con un target price a 6 euro per azione (per un upside potenziale di circa il 110%) e una raccomandazione a “Buy”.Le stime degli analisti mostrano un CAGR22-25 del fatturato pari al 25%, trainato principalmente dal core business di NVP, ovvero la produzione di eventi sportivi, insieme alla costante crescita del segmento Entertainment & Fashion. Si prevede che la struttura dei costi della società sarà sostanzialmente stabile, con circa 45-55 costi fissi-variabili, quindi con un ampio margine per utilizzare la leva operativa. Prevedono che l’EBITDA rettificato raggiungerà i 10,8 milioni di euro, con un margine del 30,0% nel 2025. Al di sotto dell’EBIT, prevedono anche una crescita degli oneri finanziari netti a causa dell’aumento dei tassi di interesse.Nel periodo 2023-25 stimano investimenti complessivi pari a 13,6 milioni di euro. Si prevede che la PFN comprensiva dell’IFRS-16 diminuirà a 4,5 milioni da 11,6 milioni a fine anno 2022, grazie a una conversione EBITDA/FCF media del 30% annuo. Il ROE dovrebbe essere rispettivamente dell’8%, del 15,4% e del 17,9% nel 2023-25. Si prevede che il ROCE sarà rispettivamente del 9,3%, 14,1% e 16,8% nel 2023-25.La strategia di NVP è focalizzata su: 1) scouting di ulteriori opportunità di M&A per consolidare un mercato ancora frammentato: target ideali sono aziende con sede in Italia con un portafoglio di servizi complementare e sinergico a NVP, possibilmente dotati di tecnologia all’avanguardia, tecnici altamente specializzati e clienti tier-1. Altre regioni potrebbero essere gli Stati Uniti e il Medio Oriente; 2) accelerare il percorso di internazionalizzazione attraverso l’acquisizione di nuovi importanti contratti radiotelevisivi, soprattutto per quanto riguarda gli eventi sportivi internazionali più seguiti; 3) investire in tecnologia per anticipare le tendenze del mercato e offrire soluzioni innovative ai principali clienti.(Foto: Izaak Kirkbeck su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Omer, TP ICAP Midcap avvia copertura con Buy e TP a 4,4 euro

    (Teleborsa) – TP ICAP Midcap ha avviato la copertura sul titolo Omer, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore della componentistica e arredi interni per mezzi di trasporto ferroviario, con un target price pari a 4,40 euro per azione (upside potenziale del 52%) e giudizio “Buy”.Gli analisti evidenziano che Omer è un’azienda che opera da oltre 30 anni nella progettazione e produzione di interni (74% dei ricavi), moduli wc (10% dei ricavi) e porte e carene (6% dei ricavi), per i treni regionali, treni ad alta velocità e metropolitane. I ricavi sono storicamente generati in collaborazione con Hitachi, Alstom e Siemens, con i quali l’azienda collabora. Gli stessi produttori partecipano alle gare nazionali attraverso il subappalto e la lavorazione dei componenti. Omer dispone di due modernissimi siti produttivi in Sicilia e uno negli Stati Uniti.TP ICAP Midcap stima che il valore della produzione e i ricavi di Omer possano crescere a un CAGR 2022-2027 del 5,6% e del 6,8%, rispettivamente. Prevede che la gamma di prodotti si diversificherà gradualmente nei prossimi anni, con un fatturato dei prodotti per interni che diminuirà dall’81% nel 2022 al 72% nel 2027, con un CAGR 2022-2027 del 5,1%. Per quanto riguarda le vendite di Toilet Module, prevede che aumenteranno tra il 2022 e il 2027 con un CAGR del 10,3%, che aumenterà gradualmente la loro importanza nel mix dei ricavi. Infine, si aspetta una crescita significativa anche dalla divisione Fairing, che può crescere a un CAGR 2022-2027 del 13,6%.Inoltre, ritiene che l’EBITDA possa crescere nei prossimi anni a un CAGR 2022-2027 del 6,9%, ovvero 130 punti base in più rispetto alla crescita del valore della produzione. Stima che il margine EBITDA possa aumentare dal 21,8% nel 2022 al 23,2% nel 2027, grazie ad un leggero calo dei costi delle materie prime, dovuto ad una progressiva diminuzione dei costi di energia e alluminio, e dei costi dei servizi esterni, grazie ad una maggiore efficienza della gestione interna, agevolata dalla crescita attesa.Secondo le stime, il FCF (post capex) sarà pari a 7,5 milioni di euro alla fine del 2023 e aumenterà gradualmente fino a 10,7 milioni di euro nel 2027, mostrando un forte rapporto di conversione tra EBITDA e liquidità compreso tra il 48% e il 56%. A fine giugno 2023 Omer, grazie ai fondi raccolti durante l’IPO nel 2021 e all’eccellente capacità di generazione di cassa, ha una posizione finanziaria netta di -16,8 milioni di euro (liquidità per 20,3 milioni e debito ST e LT per 3,5 milioni). Già oggi, considerando un rapporto debito netto/EBITDA pari a 2x, Omer potrebbe spendere circa 46 milioni di euro in M&A o capex. LEGGI TUTTO

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    Birkenstock, banche dell’IPO avviano copertura con giudizi misti

    (Teleborsa) – Le banche che hanno seguito l’offerta pubblica iniziale (IPO) di ottobre hanno iniziato la copertura sul titolo Birkenstock, società tedesca di calzature quotata a Wall Street, dopo la fine del consueto “quiet period” post sbarco in Borsa.Birkenstock tratta oggi a circa 41 dollari per azione, ovvero il prezzo con cui ha iniziato a scambiare il primo giorno a Wall Street. Si tratta tuttavia di un prezzo inferiore ai 46 euro a cui si era chiusa l’IPO, a metà della fascia di prezzo indicata in precedenza.Bank of America ha iniziato la copertura con raccomandazione “Neutral” e target price a 44 dollari, Citi con “Buy” e TP a 52 dollari. Goldman Sachs con “Buy” e TP a 48,5 dollari, HSBC con “Hold” e TP a 42 dollari, Jefferies con “Buy” e TP a 50 dollari, JPMorgan con “Overweight” e TP a 48 dollari, Morgan Stanley con “Equal-weight” e TP a 41 dollari, Stifel con “Buy” e TP a 47 dollari. LEGGI TUTTO