(Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha tagliato a 28,5 euro per azione (dai precedenti 32,5 euro) il target price su LU-VE, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore degli scambiatori di calore ad aria, confermando la raccomandazione sul titolo a “Buy”. Gli analisti hanno affermato che i ricavi dei 9M23 sono stati sostanzialmente in linea con quelli dei 9M22 e l’EBITDA è stato leggermente migliore, e un andamento simile dovrebbe verificarsi anche per i dati FY23. Nonostante la continua debolezza economica, il management è fiducioso di raggiungere nel FY24 una crescita dei ricavi e di migliorare la redditività, grazie alla diversificazione delle applicazioni. Sorprese positive potrebbero arrivare da una ripresa, più avanti nel corso dell’anno, nella refrigerazione commerciale, nelle pompe di calore e dall’implementazione di un ricco portafoglio nei data center.Il broker ha incorporato uno scenario più debole nell’anno fiscale 24, riducendo la crescita anno su anno dei ricavi al 3% e ottimizzando il margine EBITDA al 12,9%. Ha introdotto le stime per l’anno fiscale 25, con una crescita dei ricavi a lungo termine del 7,5% su base annua e un margine EBITDA in espansione di 20 punti base rispetto all’anno fiscale 24.Intermonte ha confermato il target price a 28 euro per azione e la raccomandazione sul titolo a “Outperform”. Gli analisti hanno confermato le stime di ricavi ed EBITDA, già coerenti con le indicazioni del management. Al di sotto di questa linea, hanno ridotto i D&A, come conseguenza di un CapEx leggermente inferiore, mentre hanno aumentato leggermente gli oneri finanziari (il 90% dei finanziamenti è a tasso fisso, in media circa il 3%). Guardando esclusivamente al 2023, hanno tenuto conto di un’aliquota fiscale più bassa, grazie ad alcuni benefici fiscali in Polonia e a un mix geografico più favorevole. Nel complesso, hanno aumentato le previsioni sugli EPS per il 2023 e il 2024 rispettivamente del 4,3% e dello 0,7%.”La resilienza dei margini nel terzo trimestre del 2023 ha confermato l’eccellente controllo di gestione e gli evidenti benefici derivanti dalla differenziazione del business – si legge nella ricerca – La volatilità nel settore delle pompe di calore non influisce sulle prospettive a lungo termine del settore, che rimane sicuro e promettente. Nel dettaglio, il gruppo rimane ben esposto a trend favorevoli: 1) l’applicazione di normative ambientali sempre più severe; 2) la migrazione dei sistemi di riscaldamento da gas a elettrico attraverso l’utilizzo di pompe di calore; 3) lo sviluppo delle esigenze di strumenti di refrigerazione legati all’aumento della popolazione urbana; 4) la creazione di catene del freddo efficaci nei paesi in via di sviluppo; 5) esigenze di raffreddamento dei data center e degli impianti di generazione di energia elettrica rinnovabile”. LEGGI TUTTO